Caro Draco,
se credi che questa lettera sia solo una stupida invenzione di qualche mago, vorrei dirti che non è così.
Tu non sai chi io sia; forse mi hai incontrata nei corridoi di Hogwarts qualche volta, ma, alla fine, non ci siamo mai parlati, non abbiamo mai avuto la possibilità di stare insieme, come è giusto che sia, come fanno due fratelli che si vogliono bene. Già, Draco, hai letto bene. Fratelli. In realtà, la definizione giusta è gemelli, ma adesso, non voglio correre. Voglio spiegarti tutto, dal principio.
Fin dal primo giorno della nostra nascita, Lucius, nostro padre, non ha gradito il fatto di avere due eredi, soprattutto se uno di questi era una femmina. Così, ha deciso di portarmi via. Narcissa, nostra madre, non voleva. È stata dura abbandonare una figlia, ma, poi, ha ceduto, convinta anche da sua sorella Bellatrix. Così, sono stata data in affidamento ad una donna. Si chiama Caroline Barrett, ed era la donna che si era occupata di noi fin dalla nascita. Caroline mi ha accudito come una madre, lo è stata davvero, Draco.
Per un primo periodo, Narcissa, di nascosto da Lucius, mi veniva a trovare in tua compagnia, o almeno così mi ha detto Caroline. Ma poi, quando venne scoperta, venimmo mandate lontano, lontano da casa Malfoy, lontano dalla mia famiglia.
E adesso, proprio adesso che la morte è vicina, capisco il perché di tutto. Perché quando ti incontravo nella scuola, sentivo una strana sensazione. No, non sto parlando di quell’attrazione tra un uomo ed una donna, io parlo di quella sensazione di malinconia, come se mancasse una parte di me. Oppure, di quella incredibile somiglianza tra di noi; noi, entrambi con gli occhi più azzurri del cielo, i capelli biondi come le nuvole, e quell’aria aristocratica, che solo un Malfoy può avere.
Quando Caroline mi ha raccontato la verità, ho cercato di scriverti, di parlarti, ma ogni volta, ogni singola volta, la paura mi assaliva, iniziavo a piangere, e venivo attaccata dal panico.
Ma ora, rimpiango di non averlo fatto prima, perché so che, quando leggerai questa lettera, per me sarà troppo tardi.
Quindi, voglio che tu sappia che  ti ho sempre voluto bene, sempre amato; non un amore normale, ma quello che si prova per un fratello. Io faccio parte del esercito di Silente. O di quello che ne è rimasto. Adesso partiremo, per cercare di uccidere Tu-Sai-Chi, e so che non tornerò indietro.
Mi raccomando fratellone, fai bene le tue scelte  e segui il tuo cuore. So che Lucius non te lo permetterà,  ma prendi sempre la giusta via. Ti prego , vai nel pensatoio della tua casa, nel salone dietro il muro nascosto ne avete uno. Prendilo, prendilo e versaci le lacrime contenute dentro questa boccetta.
Vivi la tua vita appieno.
Ti vorrò sempre bene.
Memilda





Voglio ringraziare FiammaAvis perchè mi ha aiutato a scrivere ma anche Draco Dormiens  che ha deciso di collaborare con me a questa storia. Spero che vi piaccia tanto.
Con affetto me C: