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Autore: Mockingjayonfire    14/12/2012    4 recensioni
Hermione e Draco si vedono di nascosto, nessuno lo sa.. o almeno così sembra. E' il periodo di natale e Draco fa una sorpresa inaspettata alla piccola Granger.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Lanciai una palla di neve dritta a quel cespuglio di capelli castani, anche con il cappello era perfettamente riconoscibile. Hermione era seduta sotto un albero che leggeva un libro tutta incappucciata e con diverse coperte addosso. Stava sicuramente leggendo qualche libro extrascolastico, lo faceva sempre.
Non appena la palla la colpì, si girò con uno 
scatto con una faccia infuriata.

-Devi leggere anche qui? Al freddo? Congelerai, vieni dentro..

Mi avvicinai e l’aiutai a togliere la neve che le si era infilata oltre le coperte e la sciarpa nera, dentro il collo e fin giù la schiena. Non disse nulla, non mi rimproverò nemmeno per la palla o per il ritardo all’appuntamento che ci eravamo dati, anzi rimase in silenzio e raccolse le sue coperte piegandole accuratamente. Cosa le succedeva? Di solito avrebbe fatto una sfuriata enorme per poi calmarsi ed essere contenta per quell’incontro furtivo. La presi tra le braccia stringendola a me.

-Che succede?

Sussurrai spostandole un paio di ciuffi ribelli da davanti il viso. Era sempre così splendida e poi ora con il freddo sembrava fatta di porcellana con le guance e il naso rosso. Mi guardò aggrottando le sopracciglia.

-Draco, vorrei che passassimo il natale insieme… Almeno il natale!

Disse con un sospiro mentre giocherellava con il bordo della camicetta che spuntava fuori dal golfino azzurro. Notai che strinse gli occhi e abbassò la testa. Una lacrima le rigò il viso. Volevo anch’io passare il natale con lei, anzi volevo proprio passare ogni secondo della mia vita con Granger la saputella, ma questo non era possibile per via degli stupidi compagni e… mio padre. Ah se l’avesse scoperto! Strinsi ancora di più le braccia attorno ai suoi fianchi appoggiando la mia fronte contro la sua. Mi piaceva quando eravamo così vicini: i nostri corpi a contatto, i visi tanto vicini da poter sentire il calore del respiro dell’altro sul collo, il suo profumo che invadeva il mio spazio e quelle iridi dorate intrecciate con le mie di ghiaccio. Lentamente mi avvicinai finché le mie labbra non incontrarono le sue, morbide e calde. In un angolo erano anche bagnate, per via delle lacrime.

-Non importa dove fisicamente ci troveremo domani, il giorno del Natale, io penserò sempre e solo a te.. e mi scuso in anticipo se ti farò fischiare le orecchie.

Con quell’ultima frase riuscii a farla sorridere. Sentii lo stomaco in un groviglio, quasi ci fosse una tempesta, e la testa finalmente libera da tutte le preoccupazioni, che fossero per Hogwarts o per altro. Riusciva sempre a farmi stare così bene, tranquillo e in pace con il mondo..

-E comunque sei arrivato in ritardo!

Disse allontanandosi per prendere il libro che aveva lasciato a terra. Risi alzando le braccia in segno di resa.

-Chiedo venia, Tiger non mi mollava. Ho dovuto quasi tirargli un pugno per staccarmelo di dosso… immagino che sospettino qualcosa, ma non credo che pensino che vedo di nascosto la qui presente so tutto io.

Le presi le coperte dalle mani aprendole e mettendole sulle spalle di entrambi. Poi appoggiai un braccio intorno alla sua vita e ci incamminammo verso il castello. Non si direbbe, ma il posto più freddo era proprio quell’albero che stava di fronte al lago nero. Hermione se li studiava proprio i luoghi per incontrarci, che facesse questo invece che dormire o studiare? Risi da solo della mia stupida supposizione cercando di non farlo vedere troppo. 
Camminammo tra la neve alta e dietro i cespugli finché non raggiungemmo il suo angolino preferito: appena fuori dal bosco, dietro una roccia, c’era un buco fatto apposta per due. Ci sedemmo appoggiando la schiena contro la roccia, poi lei si accoccolò sulla mia spalla.

-Perché la gente non può accettare che stiamo insieme? Perché ci dobbiamo nascondere?

Si lamentò rannicchiandosi di più vicino a me. Giusto, perché? Perché nemmeno a natale potevamo stare seduti davanti lo stesso camino a scartare i regali? A mangiare dolci? A farci gli auguri? Era una cosa davvero odiosa.. Ripensando al natale, mi ricordai del piccolo regalo che mi ero portato dietro. Mi spostai su un fianco cercando di prendere la scatoletta che avevo nella tasca posteriore dei pantaloni.

-Visto che domani è natale, tieni il mio regalo.. Sicuramente mi rinchiuderanno nella sala comune, Zabini ha detto che ha una sorpresa per me. 

Alzai le spalle e con un gran sorriso le porsi la scatoletta. Rossa come un peperone, la prese dicendo un timido “Grazie”. Quando l’aprii gli occhi le brillarono e la bocca rimase sospesa tra un urlo e una muta sorpresa. Non feci in tempo a spiegare cos’era che mi si buttò con le braccia al collo strozzandomi. La strinsi a me dandole un bacio sulla fronte.

-Bè, Che dici? Ti piace? Era di mia madre, il suo preziosissimo anello. Me l’ha dato lei personal..

Di nuovo m’interruppe, baciandomi. Ricambiai il bacio dandogliene uno talmente lungo e passionale che dovetti allontanarmi per prendere fiato. Era ancora incredula di un tale regalo, tanto da restare in silenzio e infilarsi l’anello al dito senza chiedere il mio aiuto. 

-E comunque, vedi di fare il bravo con Zabini… Non mi fido.

Disse fulminandomi con lo sguardo. Aveva ragione, chi sa che cosa aveva intenzione di fare.. conoscendolo, qualche “bella” festa dove avrebbe radunato tutte le sue amichette Serpi.
Per il resto del pomeriggio restammo abbracciati a raccontarci le nostre giornate passate ad Hogwarts o a casa. Quando il sole iniziò a tramontare, ritornammo al castello. Decisi che era meglio che entrasse prima lei e poi io sarei entrato qualche minuto più tardi, non potevamo mica farci beccare insieme.

-Passa un buon natale, ti amo

Le dissi stampandole un ultimo bacio e aprendole la porta. 

-Ti amo anch’io.. Buone vacanze anche a te, amore.

Mi salutò con un sorriso e si richiuse la porta alle spalle. Restai ad aspettare qualche minuto con un sorriso ebete stampato in faccia. Mi aveva chiamato “amore”..

-Quindi è questo quello che fai, te la spassi con la Granger. Potevi anche dirlo al tuo migliore amico. 

La voce di Zabini mi fece raggerale. Ci aveva seguiti? O per caso si trovava al di fuori del castello a spassarsela? Sentii una risatina di una ragazza.

-E chi è invece la tua simpatica amichetta? Un’altra povera sprovveduta del secondo anno?

Chiesi acido voltandomi verso di lui. Sapevo che odiava i Grifondoro, come d'altronde io, ma in maniera particolare Hermione.. Soprattutto questo anno. Da quanto lo sapeva? L’ira montò dentro di me e dovetti stringere i denti per non saltargli addosso e pestarlo. Mi guardò con quel suo sguardo accusatore, i suoi occhi dicevano “Sei un traditore, ora lo dirò a Lucius”.

-Zabini, passa un buon natale.

Dissi e mi voltai senza pensare ad altro che ad Hermione con l’anello di mia madre. Ma ovviamente non poteva finire così. Anche se distante di qualche metro, sentii il suo bisbiglio: “Sporca mezzosangue”. Due semplici parole che mi annebbiarono la vista. Senza pensarci due volte, tornai indietro e gli tirai un bel pugno dritto in volto. Sentii un “Crak”. 
–Naso rotto.
Pensai massaggiandomi velocemente le nocche. Di tutta risposta mi sferrò un destro, che riuscii a schivare di poco e finì per colpirmi il mento. Questo natale l’avrei passato con un occhio nero.
  
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