Chiunque avesse conosciuto Amy Brianne Swanson, avrebbe saputo che la ragazza si faceva chiamare sempre e solo con il suo secondo nome. Lei era Brianne.
Chiunque l'avesse conosciuta, avrebbe raccontato di lei come una persona allegra, solare, una bellezza mozzafiato e un'amica fedele.
Ma questa era Brianne, prima che la sua vita cambiasse. 
Poi, in un giorno d'inizio estate, la sua tranquilla esistenza era stata sconvolta dall'arrivo di un giovane ventinovenne.
Lei, una ragazza di soli sedici anni, e lui, un uomo che già si dedicava alle arti oscure.
Cosa era successo in quel giorno? 
"Perchè l'ho incontrato? Sarà stato forse il destino a volerlo?".
Brianne spalancò i suoi occhi castani e profondi: si ritrovò a fissare il soffitto della sua camera da letto.
Si mise a sedere sullo scomodo letto, stropicciandosi gli occhi e sbadigliando.
Si alzò in piedi, infilando la sua comoda e morbida vestaglia blu notte di cachemire, e stringendone la cintura in vita.
Avvicinatasi alla finestra, la aprì e fece entrare la luce del sole di primo mattino nella stanza.
Presa la bacchetta, la agitò pigramente e il letto ritornò all'istante ben fatto, con i cuscini sprimacciati e le coperte tirate.
Brianne si guardò allo specchio: i suoi morbidi capelli castani le scendevano sino alla vita, in piccoli boccoli, il suo fisico esile e slanciato sembrava essere più gracile rispetto a qualche tempo prima, quando il suo seno era più abbondante e i suoi fianchi più generosi.
Non era mai stata grossa, anzi: aveva sempre avuto un fisico asciutto, ma curvilineo. Era l'invidia delle ragazze, ad Hogwarts, e il desiderio di ogni ragazzo.
Così amata, così ambita.....
Si avvicinò di più allo specchio, studiando il suo volto: si ritrovò a fissare i suoi grandi occhi castani con piccole pagliuzze verdi, la sua bocca rossa e carnosa, le sue guancie rosate e la pelle immacolata.
"Buongiorno, Brianne!" si disse, sorridendo.
Infilò un paio di pantofole ed uscì dalla silenziosa stanza, dirigendosi nel bagno.
Una volta entrata, chiuse la porta ed aprì il rubinetto, facendo scorrere l'acqua.
Chiuse gli occhi: quello scrosciare era un rumore che la rilassava, sin da quando era piccola....ricordava bene sua madre che, nei momenti in cui piangeva per il sonno o per un capriccio, le apriva il rubinetto della vasca da bagno e la faceva così calmare, tranquillizzare.
"Mamma......da quanto tempo non ti vedo.........".
Riaprì gli occhi, e cercò di scrollarsi da dosso la malinconia e quei pensieri:si lavò e nel giro di dieci minuti era fresca e profumata. Tornata in camera sua, indossò una lunga veste rossa, che aderiva bene al suo corpo, e si diresse al piano inferiore della casa, dove lui la stava attendendo.
Appena finì di scendere le scale, capì immediatamente che c'era qualcuno altro in casa, oltre a lui. Quella donna, Bellatrix. Avrebbe riconosciuto la sua risata isterica in qualsiasi momento. Indossando una maschera di cera, entrò nel salotto.
Come previsto, Bellatrix era lì, seduta affianco a Tom.
"Buongiorno." fece Brianne, secca.
La donna si zittì all'istante; Tom si alzò in piedi, gli occhi ormai ridotti a due fessure, di colore tendente al rosso, e sogghignò nell'avvicinarsi a lei.
"Ben svegliata." le disse, con tono glaciale "Io e Bellatrix gradiremmo qualcosa da bere....".
"Preparerò del tè." rispose Brianne, facendo un piccolo inchino e dirigendosi in cucina.
Tom continuò a fissarla, mentre lei andava via.
"Allora, Bellatrix... mi dicevi di Rodulphus. Vuole unirsi anche lui alla nostra cerchia?".
"Oh, si, signore!Ne sarebbe entusiasta!"
"Molto bene.....ci penserò su."
"Grazie, signore."
Intanto, in cucina, Brianne con un colpo di bacchetta aveva acceso il bollitore, pieno d'acqua, e preparato la miscela per l'infusione.
Appoggiandosi al piano della cucina, sospirò; non era quella la vita che lei aveva sognato, non era quello il Tom che aveva conosciuto e di cui si era innamorata.
Quello era un uomo spregevole, che aveva ucciso già diverse persone. Invece il Tom che lei aveva conosciuto le era sembrato così bene educato, così bello....
Chiuse gli occhi e i ricordi presero a rincorrersi: tornò a quella splendida giornata di maggio, lei aveva solo sedici anni e tanti sogni nella sua mente.
E poi, cos'era accaduto?




ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti! Sono Julia, autrice di questa storia ;)
Questa era un'idea che avevo da un po' di tempo in mente, nata quando lessi il sesto libro della saga di Harry Potter.
Spero vi piaccia! :)
Fatemi sapere cosa ne pensate, se ci sono degli errori, se vi è piaciuta, se non vi ha lasciato nulla....insomma, ditemi la vostra con una recensione!
Questa sarà una storia particolare, quindi tenetevi forte perchè ci saranno diversi colpi di scena...
Che dire...buona lettura! ;)
Baci
Julia