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Autore: Protested    15/12/2012    2 recensioni
Louis aveva sempre vissuto una vita normale, poi era arrivata Victoria.
Si erano cambiati a vicenda, Louis l'aveva resa felice.
Ma sarebbe durato?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis era un ragazzo normale, con degli amici normali e andava in una scuola normale.
Non era ne il più bello ne il più intelligente della scuola, non che fosse brutto era sicuramente un bel ragazzo e non era neanche un'ignorante ma non si distingueva nei voti scolastici dava il minimo indispensabile e si accontentava. Cantava, a volte recitava, ma soprattutto si divertiva, usciva e scherzava con i suoi amici, sembrando a volte un'immaturo.
Forse l'aggettivo più adatto per descrivere Louis William Tomlinson oltre a allegro è proprio normale.
Non era ricco poichè erano in tanti in famiglia ma non erano neppure poveri.
Sì, la vita di Louis era normale e sarebbe stato così se il primo giorno di scuola del terzo anno, in classe non fosse arrivata una nuova ragazza: Victoria Rose Dooley.
Erano tutti rimasti sbalorditi al suo arrivo non tanto per la bellezza, ma perchè in una scuola pubblica un membro della famiglia Dooley non si era mai visto.
La famiglia Dooley era la prima tra le più importanti e ricche famiglie di Doncaster, se non dell'intero Yorkshire, erano magnati dell'industria edilizia metalmeccanica e tessile. Possedevano tre quarti delle insustrie ad un raggio di 300 kilometri da Doncaster. Non erano ricchissimi, di più.
Eppure la loro seconda genita adesso frequentava la scuola pubblica. Subito girarono voce che fosse arrivata perchè l'avessero cacciata dall'altra scuola per i motivi più disparati. La realtà, invece, era più semplice: Victoria voleva solamente studiare in una scuola che non fosse privata.
Louis se ne invaghì subito, senza un vero e proprio motivo, sarà forse stato per l'intelligenza, per la sicurezza che emanava chiunque avesse passato una vita di rigidità, per il fascino misterioso che le aleggiava attorno, per i vestiti curati di chi di soldi ne ha tanti, per il trucco: lucidalabbra, cipria, eyeliner nero calcato sulla palpebra mobile disposso in una linea spessa e in una all'interno dell'occhio sotto a risaltare gli occhi grigi e freddi.
Louis, passò un anno a osservarla e a cercare di capirla, ma niente lei era sempre per le sue, c'era una bariera tra lei e tutti gli altri.
Un giorno di aprile della quarta, però, Louis si fece coraggio e ci andò a parlare.
Da quel momento in poi fu un susseguirsi rapido di avvenimenti.
Victoria, si invaghì perdutamente di Louis e dopo due settimane accettò di uscire con lui senza mai però aprirsi più del dovuto, poi ci fu il primo abbraccio e poi il primo bacio. Per un paio di settimane fu un rincorrersi continuo, baci dati di nascosto parole tenere da parte del castano e composte ma dolci da parte della mora.
Fino a che Louis non si decise a dire a Victoria che voleva di più. E così si fidanzarono, arrivò la loro prima volte, anche se non era la prima per nessuno dei due, ma era la prima insieme. Successivamente Victoria conobbe gli amici di Louis e infine conobbe anche la famiglia.
In poco meno di due settimane di fidanzamento Victoria aveva conosciuto le persone più importanti per Louis.
E in un pomeriggio, a casa Tomlinson, mentre erano accoccolati sul divano Louis capì di non conoscere tanto di Victoria.
<< Pensavo, hai conosciuto tutte le persone speciali della mia vita, ma in realtà noi non ci conosciamo poi tanto. >> aveva detto cauto Louis.
Lei si era messa a sedere e << E' vero, facciamolo ora. Raccontami della tua infanzia. >>
Louis ci aveva pensato su un attimo prima di rispondere << Ho avuto un'infanzia normale, andavo all'asilo, giocavo, andavo al parco, mangiavo schifezze e quando non potevo andare all'asilo andavo da mia nonna. Una normale vita da bambino, credo anche di aver sbattuto la testa un paio di volte, te? >>
<< Io... >> cercò le parole giuste per descrivere la sua infanzia. << Io, sono andata ad un asilo privato e quando non potevo andare stavo a casa con una tata. Sono sempre andata in scuola private la mattina e il pomeriggio studiavo pianoforte, violino,danza e pattinaggio. Sono sempre stata con delle tate. E credo di non aver mai sbattuto la testa. >> cercò di sdrammatizzare.
Louis era sbalordito, cresciuta con le tate? Asilo privato? Elementari privati? Solo scuole private? Mattina scuola e pomeriggio lezioni? E quando giocava?
<< E non giocavi mai? >> chiese incerto il castano.
<< No, però avevo una bambola e quando non dovevo fare altre cose ci giocherellavo, però piano perchè non si fanno schiamazzi a casa mia. >> rispose.
<< Fammi capire, tu non giocavi? >>. La mora aveva annuito. Louis era incredulo. << Facciamo così, tu mi dici quello che non hai mai fatto e io poi ti dico quello che non ho mai fatto io. >>
<< Ok, però vorrei che iniziassi tu. >> Il castano aveva annuito e poi ci aveva riflettuto un pò su.
<< Allora, non ho mai pattinato, non mi sono mai fatto un piercing e non ho mai fatto bungee jumping. Tocca a te. >>
<< Ok, ma non ridere. >> il moro aveva annuito e poi le aveva stretto la mano. << Allora, non ho mai giocato con la neve ne a cuscinate, non sono mai andata su un'altalena e non ho mai toccato niente che faccia parte della cucina. >>
<< Cosa intendi per "non ho mai toccato niente che faccia parte della cucina"? >>
<< Che non ho mai fatto niente in cucina, neanche un caffè, non ho neanche mai pulito un bicchiere, abbiamo la servitù che lo fa al posto nostro. >> spiegò.
Pià sentiva parlare Victoria, più capiva che brutta infanza aveva avuto. E lui che mentalmente a volte la invidiava. Era vero che era richissima ma a quale prezzo tutto questo? Dei genitori assenti e nessun tipo di attività svolta da bambini. Victoria non aveva mai fatto niente di quello che facevano i bambini.
<< Ok, bhe risolviamo subito il problema. >> aveva detto alzandosi e trascinandola con se in cucina. << Prego signorina, mi cucini una tazza di latte con i cereali. >>
<< Louis, ma che stai dicendo? >> rise la giovane.
<< Facciamo nel limite del possibile tutto ciò che non hai mai potuto fare. E ora preparami una tazza di latte con i cereali. >> detto questo aveva preso una tazza, due cucchiaini le aveva messo davanti la scatola di cereali e il cartone di latte. << Prima versi il lette e poi i cereali. >>
Victoria obbedì, poi Louis prese un cucchiaio gli e lo porse e insieme mangiatono latte e cereali.
Una volta finita fece rimettere la tazza nel lavandino da Victoria e gli e la fece riempire d'acqua poi la riportò in salotto e le passò un cuscino.
<< Ora giochiamo alla battaglia dei cuscini. >> sorrise Louis.
<< Louis, non mi sembra il caso. >> disse imbarazzata.
<< Da Victoria, lasciati andare, non sei a casa tua. Sei qui con me e sai che preferisco la Victoria felice a quella ricca, dai giochiamo. >> e dopo aver affilato lo sguardò sganciò la bomba. << Oppure ai paura? >>.
Lei divertita aveva fatto una finta faccia scanzalizzata e avevano iniziato a giocare. E Victoria, non aveva mai fatto niente del genere. Finalmente era felice. Louis la rendeva felice.
Infinine l'aveva portata al parco dientro casa e l'aveva spinta sull'altalena.
Mentre volava sempre più in alto grazie a Louis che la spingeva rideva, e non aveva mai riso così tanto.
<< Amo la tua risata. >> aveva gridato Louis.
<< Invece, io amo te >> aveva risposto.
Tomlinson era rimasto sconcertato così come la mora che si era resa conto troppo tardi di quello che aveva detto.
Aveva poi fermato l'altalena l'aveva fatta alzare, l'aveva baciata con amore e trasporto e infine lo disse << Ti amo Victoria Rose Dooley. >>
<< Ti amo Louis William Tomlinson >>.
Fu un grande inizio e un grande amore.
Purtroppo, non superò tutte le prove della vita. La famiglia Dooley si impose con tutte le forze al loro amore, e per quattro anni i due resistettero e si amarono fino all'impossibile. Ma il destino o la vita o, più probabilmente la famiglia di lei, aveva fatto si che tutto finisse. E dopo un dolore immenso iniziale ricominciarono tutti e due una nuova vita che probabilemente non si sarebbe più incorciata...


Premetto dicendo che questo non è il mio genere, io di solito mi indirizzo sullo Slash soprattutto Larry. Ma questa idea mi gironzolava da un pò per testa e alla fine l'ho dovuta scrivere. Mi farebbe piacere se lasciaste un commento... Grazie comunue se semplicemente lo leggete, soprattutto perchè non mi convince molto. 



 


  
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