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Autore: NanaSmile    15/12/2012    0 recensioni
Una comune ragazza, una di quelle che incontri per la strada e non ti accorgi della sua presenza.
La sua passione? La fotografia.
Un suo difetto? La timidezza.
Un suo pregio? Il suo sorriso.
Le sue emozioni? Mai rivelate.
Il suo nome? Elisa
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Elisa: “Ho ragione o no?”
Avrei voluto, sul serio, raccontarle tutto, ma essere compianto era l’ultimo dei miei desideri.
Sono quasi diciotto anni che mi sento oppresso dalla mia frustrazione, dovrò utilizzarla a mio favore!
Ogni lacrima trattenuta: meno indebolimento emotivo;
ogni parola non detta: meno conoscenze sul mio passato o sui miei pensieri;
questo mi farà diventare più forte, alla base della mia teoria svio il discorso.
Io: “Certo Eli-che-hai-sempre-ragione, come potrei darti torto?”
Scoppia in una silenziosa risata, ma allo stesso tempo fragorosa, perché una delle sue capacità che più mi ha colpito è che lei attraverso i suoi sguardi trasmette tante cose.
Ho ancora tanto da imparare da lei, dalla sua vita, ma soprattutto su di lei e sulle sue emozioni, perché lei è fragile, ma autosufficiente.
A volte mi sento di troppo, a volte sono di troppo, a volte non è come realmente mi sembra.
Come quel giorno, poco prima delle vacanze di Natale, che stavo tranquillamente camminando per i corridoi senza meta.
Arriva lei con un folgorante sorriso.
Stava sulle sue, penso avesse un po’ di timore, allora  di me, in realtà aveva una versione di greco in programma che l’avrebbe messa a dura prova, alla fine andò benissimo e ciò che sostenevo non era così.
Mariangela: “Eli! Fra poco arrivano ospiti, devi prepararti perché sono già le 19 e 30!”
Le 19 e 30?!
Mi ero dimenticato che sarei dovuto andare a cena al ristorante con i miei parenti e che avremmo dovuto fingere come al solito che eravamo felici e che ci accadevano avvenimenti sempre belli e senza una traccia di dolore, ormai sono diventato un attore professionista, ma un alone di tristezza queste cene lo lasciano sempre!
 
Al ristorante …
Dopo un ricco antipasto e delle tagliatelle al ragù la cena si anima di discorsi, cerco di essere molto staccato da tutto ciò che viene citato, ma una delle tante zie riunite interruppe il mio silenzio.
Zia Lorena: “Samu oggi non parli? Qualcosa non va? Dai, dai racconta come va alla zia!”
Io: “Beh, se devo dire la verità ...”
Prima che potessi mentire spudoratamente, mia madre si accorse del mio tono leggermente turbato, così intervenne.
Mamma: “Come solito, è immerso nello studio ...”
Io: “Basta con questa falsa!”
Ho urlato tirando i due pugni sul tavolo.
In un istante ho deciso di alzarmi e uscire, senza cappotto, senza niente e di correre da Elisa.
Lei mi avrebbe compreso, perché lei c’è sempre.

 

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Ciao a tutti! Avete notato i cambiamenti dei verbi? Prima erano al passato mentre ora sono quasi tutti al presente! AHHAH Ci tenevo che lo sapeste!
Ditemi come vi è sembrato, sono aperta a consigli di ogni tipo!
NanaSmile


  
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