dicono che scrivere sia una valvola di sfogo, che ti liberi da tutti i pesi che ti sciolga da tutte le corde di pensieri in cui sei legato.
ho sempre detestato scrivere personalmente, non sono così brava, la mia scrittura è orrenda e i miei pensieri sono sempre stati perlopiù infantili.
non ho mai avuto veramente bisogno di sfogarmi, non ne ho mai avuto la vera necessità.
"se hai un problema, qualunque esso sia scrivi. scrivi, sfogati, butta su un foglio quello che vuoi. sputaci, coloralo, premi tasti a caso di una tastiera, ciò che vuoi. ma scrivi, scrivi per ricordare, per non dimenticare quei momenti di debolezza"
e cosa fare quando la tua vita in un attimo diventa il tuo peggior incubo? quando neanche te ne accorgi e intanto il mondo intorno a te cambia, completamente. ti senti colpevole, colpevole di tutto ciò che accade, inutile, inutile perchè sei impotente, non puoi fare niente. sei l'ultima persona, sull'ultima sedia dell'ultima fila di un teatro, quella che non vede niente per quanto sia distante, che può alzarsi quanto vuole ma da così tale distanza non vede assolutamente niente. resisti. resisti perchè probabilmente puoi fare solo questo, non far preoccupare gli altri.
"come stai?" "bene", "bene", "bene". finchè quel bene non comincia a starti stretto. finchè non capisci che la risposta non è più "bene" e la domanda non è più "come stai?". ti accorgi che tutto cambia: "stai bene?" "no". ecco cosa accade. non riesci più a reprimere sentimenti, non riesci più a sorreggere quel muro di sorrisi e risate falsi. crolla tutto. crolla ogni sicurezza, ogni certezza, crolli tu. e come al solito sei impotente. ti puoi solo guardare mentre cadi a pezzi e nessuno ti salva, nessuno.
io quel nessuno l'avevo trovato.
la mia forza.
la mia salvezza.
lo amavo. era il mio migliore amico.
queste due frasi non vanno d'accordo, affatto. ma io ero innamorata, completamente. i suoi occhi, il suo sorriso, mi avevano salvata anche se lui non lo sapeva, era stato la mia salvezza.
"scrivi, sempre"
era così ingenuo, così piccolo e fragile ai miei occhi nonostante fossi nettamente più bassa di lui. era dolce, era tutto ciò di cui avevo bisogno.
"non buttare la penna, sfogati, lascia uscire tutto"
lui non sapeva. lui non aveva idea di cuò che io provavo, che da un momento all'altro era esploso nel mio cuore. per questo lo osservavo e basta.
lo osservavo mentre giocava a calcio, mentre rideva, ballava. mentre la guardava.
"sputa quelle parole, sputa tutto il dolore che provi"
" ti presento la mia ragazza"
crack.
fu netto. fu doloroso. fu un momento. il momento in cui vedi tutto rosso, in cui quella che doveva essere la tua salvezza ti aveva riportato giù, nel fosso. e cosa vuoi fare in quel momento? sorridi. sorrisi, il sorriso più finto della mia vita, quello più carico di tristezza, delusione, amarezza della mia vita.
e lo continuavo ad osservare. mentre le sorrideva, mentre la guardava con quegli occhi, mentre le dava tutte le attenzioni che volevo io. mentre la amava.
e il mio cuore si rompeva e rompeva, ogni volta. quando lui mi parlava di lei con quella felicità.
ma io che diritto avevo di volerlo solo per me? nessuno. dovevo lasciarlo libero. ma il punto non era lasciare libero lui, il punto era lasciare libera me.
"scrivi per renderti libera"
un pomeriggio andai da lei, era dolce, la ragazza perfetta per lui e io questo lo sapevo.
"proteggilo come se fosse di cristallo, non ferirlo" dissi solo quelle parole. poi scappai.
non mi feci più vedere in giro. la mia famiglia si trasferì e non ebbi più modo di vedere lei o lui.
sono passati 20 anni e ancora non sono libera da tutto questo.
nonostante abbia un marito, una figlia e una vita felice io non sono libera, non sono riuscita a liberarmi.
"scrivi" mi disse con un sorriso.
sto scrivendo Harry vedi? sto scrivendo, per te. per lasciarmi libera. sto scrivendo per sfogarmi, per lasciare il passato alle spalle.
butto parole su un foglio nonostante io non sappia scrivere, ma lo faccio.
20 anni sono tanti ma i sentimenti non cambiano, non per me. sono 20 anni che ti amo Harry, 20 anni che non sono libera.
ora scrivo, ora mi sfogo, ora dico tutto. sono libera. da tutto.
"scrivere è tutto. per molti non vuol dire niente ma in realtà è tutto. scrivere, anche cose senza senso, è importante. ti aiuta, ti aiuta a sfogarti a lasciare andare via tutto. a ricordare. ricorderai, ricorderai perchè avrai lasciato per iscritto, ma sarai libera Gwen, sarai libera. e io sarò con te, per sempre" mi abbracciò, mentre le lacrime cadevano. lui non sapeva, non avrebbe mai saputo.
non ha molto senso, anzi non lo ha per niente ma volevo scrivere e ho scritto tutto quello che mi passava di mente, marti.
15/12/2012
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