Non
so parlarti d’amore.
L’emozione
mi toglie il respiro, quando ci sei c’è troppa luce e la mia anima
si espande cercando i tuo baci. Sarò sincera,
resterò quella che sono. Anche dopo quello che
mi hai fatto. Anche dopo avermi fatta soffrire. Resterò uguale eppur
cambierò. Perché mi sei entrato dentro, mi hai sfruttata e resa
meno di un animale. Le ricordi le urla laceranti in
camera che davo dal dolore? Oh io me le ricordo. Ricordo anche che tu quella
porta non l’aprivi più. La mattina quando ti vedevo, non scorgevo
niente. Il tuo amore, e poi il tuo odio era scomparso. Io per te, niente. Non
ti davo neanche più fastidio. Mi sono data alla miseria. Mi ferivo da
sola godendo delle allucinazioni vicine alla morte. Quando ti vedevo ridevo e
tu, niente. Non esistevo più per te. Hai conquistato il mio cuore con
mille sforzi per poi buttarlo nelle macerie dell’oblio. Tu sei il mio
inferno eppur il mio paradiso. Ricordi quando
guardavamo le stelle? Io si. Mi tenevi tra le tue braccia ed io ero felice di
esser tua, ed anche se ora io per te non sono altro che niente.
Continuerò ad esserlo. Perché per me sei tutto. Ti ho cacciato e
tu sei venuto a riprendermi, dicevi che senza me
avresti preferito la morte, e ti ho creduto. Quelle lacrime ero convinta
fossero sincere.
Ricordi
ancora me? Il tuo scricciolo?
I
tuoi occhi vacui non lasciano incertezze. Sono giorni che non vedo
l’argento in quegli occhi.
La
luce che era solo per me è sparita? E quando? Ecco io questo non saprei
dirlo. Potresti dirmelo tu? Ma non mi rispondi da molto ormai. E io piango
pezzi del mio spirito, quelle urla laceranti che mi salgono dallo stomaco e mi
bloccano il respiro sono pezzi del tuo amore che mi logorano l’anima.
Come hai potuto dimenticarti di me che ero il tutto per te? Non
c’è stata parola o gesto che me lo abbia fatto capire. Guardo il
soffitto, ma vedo solo te. Te che mi sorridi, te che mi coccoli, te che mi
baci... te che mi odi e tu indifferente a me.
E
quando sono morta non un lamento hai fatto. Non sei neanche venuto ai funerali.
Ora
ti sei fatto una nuova vita. Ma sono certa che nel tuo letto il giorno della
mia morte una lacrima calda è scesa dal tuo
viso, per discendere la guancia e arrivare in gola, inghiottendo il tuo
contegno incrinato in quel momento. E allora ebbi la certezza che anche tu mi amassi. So che ormai non ero niente per te, ma quell’amore che mi professavi ce
l’hai dentro e ti accompagnerà per sempre. Da quando sono
morta ho sempre vegliato su te mio amato. E ti proteggerò sempre.
Quando
ci sei c’è troppo luce e la mia anima si perdeva in quello
splendore. Ora non più. Ora hai lei che è così diversa da
me. Lei che è buona e gentile non è me e tu lo sai. E per questo son certa che mi amassi come mi ami ora da morta. E quei
fiori sulla mia lapide, due rose,una bianca e una
rossa, oh lo so cosa vogliono dire. Me lo ricordo e
tu? Io e te sempre insieme. Ti aspetto amor mio. Resterò quella che sono
per ridarmi a te,che ora mi odi e mi ami. Te che non
mi consideri ma che amo talmente fino a morirne.
Mi è venuto un
momento di tristezza pieno di ricordi e ho buttato giù questa pagina. Un Hermione morta d’amore
per il Draco dei sogni di tutte e tutti noi. È anche un po’
autobiografica solo che io sono viva. Beh se vi va
ditemi che ne pensate thanks!