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Autore: Nene_89    11/07/2004    4 recensioni
Un colloquio mentale di Draco, dopo aver passato la notte con Ginny... (come nome ho messo ginevra xkè pare ke sia questo, ma io preferivo assai Virginia!!)
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mia cara Ginevra,

Mia cara Ginevra,

sto osservando i tuoi lunghi capelli color fiamma, mentre la notte avanza, lenta e silenziosa, pronta ad inghiottire con le sue tenebre gli spiriti e le anime dolci ed ingenui come te. Un lieve rossore macchia le tue gote, le tue pallide e dolci guance, che amo così tanto baciare ed accarezzare. Mio amore, forse non sono niente in confronto a te, alla tua pudica gentilezza, al tuo splendido corpo, al tuo carattere timido e introverso, eppure ti amo. Non te l’ho mai detto, Ginevra, ma io ti amo. Amo te, la tua ingenuità, il tuo sorriso, le tue labbra rosee e sottili, i tuoi modi di fare da bambina. Ti amo, e non me ne vergogno, anzi, voglio che tu lo capisca prima che sia troppo tardi. T come tempesta, la tempesta che aleggia nei tuoi occhi cerulei, sempre pensosi e tristi, come il mare in inverno, quando ormai nessun bagnante si immerge nelle acque cristalline dei litorali. I come Iride, la ninfa greca  messaggera degli dei che tanto mi ricorda il tuo dolce volto. Ella era la personificazione dell'arcobaleno, una saggia consigliera e una fedele ancella, bellissima, con grandi ali e un manto multicolore scintillante. Come te, mia dolce bambina. La mia fida serva, ti sei data a me, mostrando le parti più deboli del tuo carattere, ostentando senza paura la tua fragilità, ma non sapevi che in realtà eri tu a possedere me. Per quanto mi potessi amare, non è possibile che tu abbia provato le mie stesse emozioni, per il semplice fatto che io mi sono donato a te. Ho dimenticato il mio onore, il mio nome, e nonostante non abbia avuto il coraggio di pronunciare prima queste due parole… io ti amo Ginny. A come àncora, mio piccolo tesoro. Tu sola sei il mio appoggio, l’ancora della tempesta dei tuoi occhi in cui spesso mi perdo, tu solo sei la mai casa e la mia vita. Non potrò mai temere niente, quando sono con te, perché tu sei il mio sostegno, nella tua stupenda delicatezza. M come Margherita, questo amabile fiore che mi ricorda tanto al tua personalità. Il suo centro dorato che divampa in candide sfumature bianche. Perché, amore, tu forse non sei così? Dentro di te, segretamente, sei un fuoco, una fiamma prorompente, che io ho avuto la fortuna di conoscere. Ed infine O, O come onore, quell’onore a cui ho rinunciato molto tempo fa, la prima volta in cui mi immersi nei tuoi occhi, quell’onore che ho tolto, strappato, anche a te, con il mio amore malato per te, questa notte. Ricordo come fosse ora la prime volta che notai la tua dolce bellezza. Sono ormai passati cinque anni… tu, piccola, goffa, malvestita, ma con una luce speciale negli occhi, incedevi dietro alla tua famiglia, al Ghirigoro. Insultai Harry, e tu subito lo difendesti. A quel punto ti offesi, geloso come un matto di Harry, desideroso di possedere anche io un tale angelo custode. Ad Hogwarts, per quattro lunghi anni ti ho osservata, scrutata, ammirata, seppur di nascosto. E quattro mesi fa… quattro mesi fa ti ho incontrata di notte, sulla riva del Lago, nel parco. Erano le due passate, e tu sedevi lì, triste, ansiosa, bellissima. Mi sedetti accanto a te, Ginny. Mi sedetti al tuo fianco e rimanemmo in silenzio, per molto tempo. Ad un tratto osservai la luna, la candida luna piena, ed il suo riflesso sulle acque del lago, e scoprii che era bella come la tua pelle. Istintivamente ti attrassi a me e ti baciai sulle labbra. Tu rispondesti confusa al mio bacio ingenuamente, dolcemente. Per un tacito accordo ci trovammo lì anche la sera seguente, alla medesima ora… e da allora non ci siamo più lasciati. I nostri appuntamenti notturni sono la mia linfa vitale, Ginevra. Da quattro mesi, ogni notte, sono tuo. Le mia vera vita è soltanto notturna, come quella dei vampiri. Tu non sei un giocattolo per me, Ginevra. E mi auguro di non esserlo neanche io per te, ne morirei di dolore. Non ci siamo mais cambiati parole dolci, eppure… eppure io ti amo Ginevra, da mesi, da anni… stasera… beh,s attera ci siamo spinti oltre. Mi sento un verme. Ti ho strappato via, con forza e rabbia, la tua purezza, facendoti piangere dal dolore. E adesso… che sarà di noi, non appena io terminerò Hogwarts? Amore mio, mi convertirò, questo è sicuro, ma per te non sarà prudente stare con un figlio di Mangiamorte traditore… Sempre che tu voglia stare con me…

Ginny mi viene da dirti, ti amo e lo sai, non l’ho detto mai…  

 

Il ragazzo accarezzò cautamente la cascata di capelli color fiamma della ragazzina che era sdraiata sul suo letto, per metà addosso al torso di lui, le gambe incrociate a quelle del giovane Malfoy, e sulle labbra un sorriso triste e soddisfatto. Una candida mano della ragazza si mosse lentamente, facendo sussultare Draco, che temeva di averla svegliata.

-         Draco… -  la voce flebile e dolce impastata dal sonno

 

Il mio nome....dillo piano... 

lo vorrei sentire sussurrare adesso...che ti sono vicino…

 

-          Draco, che ore sono…? –

 

la tua voce, mi arriva, suona come un'onda che mi porta il mare,
ma che cosa di più....

 

-          Ginny, ti amo…! – il biondino afferrò fra le braccia forti il corpo magro ed esile della Weasley e la strinse a sé con foga, tempestandola di baci.

 

Ginny ti ho detto TI AMO...e se questo ti piace rimani con me…

 

-          Anche io ti amo… tanto… -

 

 

  
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