Nota dell'autore: Siccome ci sono due Mina, una è la moglie di Alucard (la donna salvata da Leonard Lycan) e quella di "Dance in the vampire boud" per distinguerle ho deciso di mettere il colore giallo per la bambina.
Maeko
era veramente impressionata, anche
se non lo dava a vedere. Non si aspettava di vedere tantissimi
esemplari di
tutte le forme e tipi di vampiri. Infatti lei, seduta sul divano del
salotto nella
sede della confederazione dei vampiri poteva avere un quadro abbastanza
preciso
della situazione.
“Hmm…”
Lei sorseggiando del liquido
rossastro ascoltava senza mostrare molto interesse uno dei vampiri.
L’unica
cosa che aveva afferrato è che faceva parte di una famiglia
d’origine europea
occidentale trapiantata in Giappone e che lui aveva
dell’affinità con lo
stress.
Dopo
qualche minuto durante il quale
pareva che Maeko stesse per mandare a quel paese il turchino, si
sentì suonare
una campanella.
-Signori
e signore. Sua eccellenza Van
Tepes di Valacchia, il conte Dracula, morto e risorto diverse volte, vi
attende
insieme alla figlia legittima
Mina Tepes
nella sala magna.- Un vampiro dai capelli rossicci e con un elegante
completo
da maggiordomo avvisò le varie famiglie di presentarsi alla
riunione.
Maeko
come tutti gli altri si alzò
seguendo la lunga massa vampiresca che affluiva verso il portone che
conduceva
al cospetto del primo e unico vampiro originario.
Alucard
indossava degli abiti molto
dark, aveva i capelli che si agitavano muovendosi come se avessero vita
propria, il suo sguardo era sadico, fremente di orgoglio e inumano.
-Straordinario!
Non mi sarei mai
aspettato che sarei tornato alle origini…- Iniziò
raccontando la sua storia da
quando era nato fino ad ora.
(Non
vi tengo a scrivere tutta la sua
storia perché la conoscete tutti e poi sarebbe una palla
madornale ndA)
Le
reazioni della confederazione
completa furono molto varie, ma ciò non pesò poi
tanto ad Alucard che ormai era
quasi posseduto da quello che si chiama sete di potere e dominio.
Maeko,
com’è ovvio, non ascoltò
minimamente ciò che raccontò suo padre
perché lei ancora lo odiava per ciò che
lui le aveva fatto… cioè nascere vampira. Maeko
notò che tra la folla vi era
anche una sagoma familiare…
“Signora
Integra Hellsing… nonostante
lei è un’umana, ha voluto stare al suo fianco. Ma
perché?” Maeko senza quasi
rendersene conto s’avvicinò a lei per parlarle.
-Oh,
Maeko… sei pure tu qui.- Integra
con il sigaro in mezzo alle labbra continuava ad osservare il suo
servo.
-Integra?
Che ci fa qui?- Maeko non
sapeva che Integra era l’unica donna la quale Alucard temeva.
-Per
una volta voglio lasciargli fare il
capo per stavolta- Anche se… lui ne è
consapevole…- L’ultima frase la disse con
quasi un sussurro.
-Che
cosa?- Maeko cercò di sentire un
po’ meglio ma venne distratta dall’arrivo di
André.
-Chiedo
perdono ma il piccolo Walter era
irrequieto e voleva stare con lei, signora Hellsing.- Il nuovo
maggiordomo
degli Hellsing portava con sè il piccolo Walter che
ovviamente allargò le
braccia appena vide la madre.
Integra
prese in braccio il piccolo
bambino e poi si rivolse a Maeko.
-Maeko,
riguardo a prima… ho un
bruttissimo presentimento, non sto scherzando.- Integra si
guardò in giro e,
inaspettatamente, chiese ad André di accompagnarla fuori.
-Certamente
padrona, sarà fatto come lei
desidera.- Anche André era dubbioso ma ciononostante non
venne meno ai suoi
doveri di maggiordomo e guardia del corpo di Integra.
“Ma
che diamine avrà voluto dire? Che
presentimento aveva?” Maeko si voltò per osservare
la riunione, tutto procedeva
in modo abbastanza consono e tranquillo, “Che potrebbe mai
succedere? Già il
fatto di per sé… effettivamente è
strano. Mio padre che diventa di nuovo il
capo di tutti i vampiri e nessuno che potrebbe
ostacolarlo…”. La mezza angelo e
mezza vampira notò anche che alla riunione vi era anche una
misteriosa donna
dai capelli corvini che affermò di chiamarsi Mina Tepes, ma
a parte il nome era
diversa dall’altra Mina,
quella dai capelli
biondi e dal petto piatto come una tavola.
Alucard
ridacchiava continuamente e la
sua legittima figlia parlava anche con l’ausilio dei media a
tutti i vampiri
presenti o meno alla riunione. Da quello che Maeko era riuscita a
comprendere,
era questo: Una nuova rinascita di vampiri e la possibilità
di condividere con
gli umani, la loro esistenza…
Maeko
si chiedeva se ciò era fattibile e
se non si rivelasse un’arma a doppio taglio.
“Se
Leonard fosse qui cosa avrebbe
detto?” Lei, d’improvviso, si sentì
ripensare a quell’ uomo.
-Probabilmente
avrebbe sbuffato e se ne
sarebbe andato dalla stanza, Dio solo sa che gli passa per la mente!- A
parlare
era stato qualcuno di familiare e abbastanza conosciuto da Maeko per
vie
indirette.
-Tu?
Walter?- Maeko vide nientemeno che
l’ex-maggiordomo e traditore dello Hellsing.
-Già,
ora sono stato promosso a guardia
del corpo personale di Mina.- Si presentò il ragazzo dalla
straordinaria
capacità di controllare i fili.
-Ah…-
Maeko preferì voltare lo sguardo
piuttosto che ascoltare un altro idiota dalla storia tragica o comunque
senza
senso.
-Leonard
mi ha parlato molto di te.-
Walter non era stupido e sapeva bene quali tasti premere per attirare
la sua
attenzione.
-Mh…
e allora?- Maeko finse
indifferenza.
-Sei
proprio come Leo-sempai ha
descritto.- Walter ridacchiò.
-Come?!-
Lei si voltò di scatto
mostrando degli occhi infuocati ma non solo, dentro di sé
era curiosa di sapere
ciò che Leonard pensava di lei.
-Testarda,
vendicativa, ingenua e
pasticciona.- Questi erano i quattro aggettivi per descriverla.
-Mi
stai prendendo in giro?- Maeko già
stava pensando a un qualche modo per ucciderlo lentamente e
dolorosamente.
-Nient’affatto!
Sei testarda perché non
cedi facilmente, sei vendicativa perché perdoni raramente i
torti subiti,
ingenua perché non vuoi apprendere e sei impulsiva,
pasticciona perché ti cacci
sempre nei guai.- Come se fosse una lista della spesa Walter
elencò le
caratteristiche salienti della vampira.
-Non
è affatto vero!- Maeko urlò quasi e
poi dovette scusarsi con i vampiri che le stavano intorno.
I
vampiri la guardarono come se fosse
un’aliena o una pazza. Secondo Leonard, lei era entrambe le
cose.
Walter
alzò lo sguardo e d’improvviso
divenne cupo in viso… senza dire nulla a Maeko
iniziò a fare il giro per la
sala cercando di attirare il meno possibile l’attenzione su
di sé e raggiunse
Mina, la moglie di Alucard. Senza dire nulla la prese per un braccio e
la
trascinò verso l’uscita. Lo sguardo che il
maggiordomo le rivolse equivaleva a
molte parole. Il comportamento non sfuggì al giovane Akira
che si trovava nella
sala in veste di guardia reale.
“Ma
che diavolo sta accadendo?” Akira si
ricordò che Walter si era comportato così dopo
aver visto il vetro trasparente
sopra le loro teste e che fungeva da sbocco per la luce solare e
lunare. Anche
Akira alzò lo sguardo.
Qualche
secondo dopo lui urlò
spaventato, tutti i vampiri compreso Alucard e Mina
si voltarono verso di lui.
-Chi
diavol…- Non finì la frase che il
vetro si ruppe, i cocci caddero sul tavolo e addosso ai presenti mentre
in
sottofondo si sentì una frase che, purtroppo, Alucard
conosceva fin troppo
bene…
-Jesus Christ is in heaven.
Speak with dead. Noi siamo i portavoce
di Dio, i portatori della punizione divina.- Una figura scese con
grande
violenza e ferocia dal tetto per poi atterrare sul tavolo che si
trovava al
centro della stanza rettangolare egli non si mosse più,
inginocchiato di fronte
a tutti.
-La
nostra missione è distruggere fino
all’ultimo tutti gli stolti che si oppongono alla provvidenza
divina.- Dicendo
queste parole la gigantesca figura si alzò in piedi e dal
cappottone tirò fuori
due baionette un po’ particolari.
-Amen!-
Urlò con il cuore traboccante di
fanatismo religioso e lanciò le nuove super baionette.
Esse
erano fatte di un materiale non
presente sulla terra e nemmeno su nessun altro pianeta, la loro
provenienza era
divina. Infatti emanavano una luce celeste che poteva abbagliare gli
occhi
eretici e la loro lama era più tagliente della spada
più affilata.
Esse
uccisero con grande precisione e
delicatezza i vampiri che ebbero la sfortuna di trovarsi nella sua
traiettoria.
-Alexander
Andersen! Sei vivo!- Alucard
fissò con uno stupore evidente dal suo ghigno smorzato.
-Sono
risuscitato… per eliminare la
feccia.- Il Paladino del Vaticano scattò in avanti per
uccidere a colpo sicuro
il rivale/nemico del cattolicesimo e ora anche
dell’umanità.
Il
buon Akira ignaro della crudeltà
mascherata da religiosità di Padre Andersen voleva agire per
eliminare
l’attentatore e proteggere Mina.
“Non
lo fare! Prendila e portala via di
qui con gli altri vampiri!” Maeko aveva assistito con
sgomento alla brutalità
del Padre nel fare a pezzi chiunque si intromettesse nella sua carica
contro il
Conte.
Akira
aveva ricevuto il messaggio
telepatico di Maeko e fidandosi di quella ragazza decise di scattare
per recuperare
la bambina e portarla in salvo. Ma…
-Sciocco!-
Alexander sorrise in modo
feroce e lanciò una delle baionette in pieno stomaco al
giovane. Aveva capito
le sue intenzioni.
Nemmeno
Alucard lo riconosceva… era
diventato più sanguinario e disumano.
Mina
fece in tempo a vedere Akira cadere con il sangue alla bocca e,
disperatamente,
cercava di togliersi la baionetta dalla pancia.
-Akira!-
La bambina, dalla rabbia,
decise di lasciare ogni buon senso e assunse la forma vera.
Ella
era diventata adulta e con i
capelli argentati, aveva una specie di corazza che le copriva solo la
parte
destra del corpo e quest’ultimo era luminoso.
Andersen
non perse tempo e decise che
avrebbe prima eliminato Mina
e poi Alucard.
-Uno
o l’altro sempre mostri siete!- Il
padre cacciò dal giubbotto due baionette e
affrontò la figlia legittima di
Alucard a viso aperto.
“Vediamo
come se la cava mia figlia!”
Alucard, ovviamente sia per orgoglio sia perché è
un gran bastardo che si
disinteressa degli altri, non volle dar man forte alla vampira.
Mina
iniziò con un’artigliata veloce per
testare la forza e la resistenza del suo avversario. Il padre
iniziò a menare
fendenti e muovendosi come se fosse un’anguilla schivava i
colpi che la ragazza
cercava di inferitigli.
Dopo
qualche minuto Andersen con
straordinaria precisione tagliò il braccio sinistro della
ragazza. Lei non se
ne preoccupò perché sapeva di potersi rigenerare.
Maeko
decise di intervenire portando via
gli eventuali sopravvissuti e incredibilmente collaborarono anche
coloro che
avevano lo stesso orgoglio e arroganza di Alucard. Per loro era bastato
vedere
lo sguardo assassino del prete per farli ammansire come cuccioli di
cane.
-Presto!
Portate via Akira e quelli più
capaci restino qui per…- Maeko sentì qualcosa di
strano… Sentì rumori di arma
da fuoco.
-Oh,
i miei compagni sono arrivati.-
Andersen sorrise.
Maeko
senza pensarci due volte prese il
giovane lupo mannaro sulla spalla e, come una disperata fuga contro i
predatori, i vampiri scapparono verso l’esterno
dell’edificio ma era lì che i
predatori attendevano la preda.
I
sacerdoti guerrieri armati con delle
armi da fuoco, uccidevano senza pietà i vampiri. Maeko vide
anche due ragazze
che si difendevano in un modo inusuale… una con i capelli
rosa usava l’ombrello
munito di una speciale tela antiproiettile difendeva la sua amica o
forse
parente. Erano molto simili tranne per la loro misura di seno.
-Mio
dio… questo doveva essere
un’occasione di unione e convivenza di umani e vampiri.-
Akira commentò con la
voce affaticata dalla ferita.
-Umph…
non parlare e cerchiamo di
salvarci.- Maeko lo riportò alla realtà.
Lei
per aiutare le due ragazze aprì la
fondina e tirò fuori una 44. Magnum e fornì fuoco
di copertura.
Quelle
due saltarono giù dal balcone e
atterrarono allo stesso piano di Maeko.
-Vi
ringrazio molto, prometto che farò
il possibile per ricambiare!- Le due vampire erano della famiglia
Marker.
-Non
si preoccupi signora Elda, porti
sua nipote via da qui!- Maeko sorrise e sempre tenendo il lupo mannaro
sempre
sulla spalla si separò dalle compagne.
“Che
cosa posso fare?” L’angelo-vampira decise
affidare il ragazzo a suo padre e poi fare il punto della situazione.
In
quel momento arrivò un alleato: Hans
Gunsche, accompagnato da due werewolves di supporto.
-Maeko…
giusto?- Hans si presentò.
Maeko
lasciò il ragazzo alle cure dei
due lupi e decise di tornare indietro.
-Aspetti!- Hans le strinse il braccio prima che si allontanasse e aggiunse una tragica notizia: Leonard era scomparso!
Bene, vi
ringrazio per le recensioni e per tutto il resto. Vorrei fare l'angolo
del lupo ma per motivi tecnici è rinviata al nuovo capitolo.
Vi aspetto la settimana prossima per vederde che fine ha fatto il
nostro caro lupo mannaro. A presto!