Desperate Housewizards

Prologo - Cercasi coinquilini

La guerra ormai si era conclusa da qualche anno, con un Harry Potter vincente e un Lord Voldemort in meno, provocando molta gioia nel mondo magico, soprattutto per la pace che aveva cominciato a regnare. Certo, la guerra aveva anche provocato un sacco di danni, molte famiglie erano state distrutte, molte vite rovinate e si erano dovuti fare molti sacrifici per ottenere il meritato successo nella lotta contro il male. Grossi investimenti erano stati fatti dal ministero che aveva speso tutti i fondi (e di più) per la difesa e l'organizzazione del contrattacco. Questo aveva contribuito ad alzare le tasse e il prezzo della vita negli anni successivi, finendo per approfondire la crisi economica in cui il mondo magico aveva cominciato a sprofondare. In molti avevano cominciato a risparmiare e a cercare nuovi sotterfugi per guadagnare qualcosa in più, visto che lo stipendio raramente durava fino alla fine del mese. Insomma nel mondo magico girava veramente un'aria felice.

La ragazza guardò l'uomo allibita, neanche fosse stato un alieno, poi rilesse il foglio che reggeva fra le mani. Poi ancora una volta e un'altra. Quando fu sicura di non trovarsi in un sogno, o meglio in un incubo, decise di proferir parola.

-Insomma mi sta dicendo che se non pago questa cifra, che tra l'altro è spropositata, quasi il quadruplo del mio stipendio! entro la fine del mese... mi SFRATTA?!?! MI CACCIA DI CASA??- Lo guardò quella con un'aria di chi sta sperando intensamente di essere il protagonista di una puntata di "Scherzi a Parte".

-Sa, apprezzo moltissimo quello che lei ha fatto per tutti noi, ma non basta salvare il mondo, sa, ho una famiglia a cui pensare e di questi tempi...sa, è difficile tirare avanti con l'aumento del galeone sulle falci e poi se proprio lo vuole sapere mi hanno chiesto in molti di questo appartamento, certo non è il massimo e per di più è in una via babbana, ma sa come vanno le cose... con una famiglia da mantenere... ho proprio le mani legate.-

-Ma un aumento così IMPROVVISO non me lo aspettavo proprio! E poi ultimamente per un Auror c'è poco lavoro, anche se è il capo del dipartimento londinese quale la sottoscritta!! Non si trovano tutti i giorni dei signori oscuri da sconfiggere!!!-

-Che le devo dire, sa bene che deve pagare perchè io non posso proprio aspettare questo mese. Quindi o lo fa o fa le valigie.-

Detto questo il padrone di casa si smaterializzò con un forte "Crac!" lasciando la fanciulla molto agitata.

-Io da mia madre non ci torno. Poi per sentirmi dire "Te l'avevo detto io di fare la dentista, ma no! La signorina è troppo occupata a cercare di salvare il mondo per ascoltare sua madre che è così vecchia e stanca!!" E adesso cosa faccio?- Mentre mille preoccupazioni prendevano posto nella sua testa, si guardò intorno. Era la casa dei suoi sogni, non poteva perderla. Aveva sempre pensato di acquistarla, sin da bambina, quando ci vivevano degli amici dei suoi genitori, ma la sorte aveva deciso per lei: quando non aveva potuto permettersela il proprietario precedente l'aveva messa in vendita; quando aveva avuto i soldi il proprietario successivo aveva a malapena acconsentito ad affittargliela perchè "sa, ho una famiglia da mantenere". Adesso era di nuovo senza soldi.

Sospirò.

Purtroppo non poteva più permetterselo. Era fin troppo grande per le sue esigenze e lo sapeva, ma aveva sperato che costruendo una famiglia... L'appartamento era formato da cucina, dispensa, sala da pranzo, un salotto molto ampio ma poco arredato, dove spiccava alla vista una quantità esagerata di libri, corridoio, due bagni e altre cinque camere, CINQUE! In più aveva libero accesso ad una terrazzina sul tetto, ad una soffitta e alla cantina. In effetti le sue pretese erano anche un pochino esagerate. Ma giusto un pochino.

"Se solo guadagnassi qualche galeone in più... ma cosa vado a pensare! Sono una delle donne più pagate del mondo magico e non mi accontento? è un periodo di crisi, ok, ma posso sempre trovare qualche posto dove... ma chi prendo in giro la mia vita è questa casa non ci posso rinunciare... Se solo la casa editrice del mio libro non fosse fallita perchè il loro capo ha voluto fare un regalo spropositato alla segretaria... pensare che vendeva così bene... un'idea del genere non verrà più in mente neanche a me. Scrivere una biografia di Harry Potter, io che so quasi tutto di lui..." questo pensiero le fece un po'male ma si riprese quasi immediatamente.

"Devo trovare un'idea al più presto possibile."

Più tardi in ufficio, evento quanto mai raro, il capo del dipartimento londinese di auror stava pensando a qualcosa che non riguardava il lavoro. Le sembrava di essere come spacciata, non si era sentita così inutile neanche quella volta che si era trovata a fronteggiare tre mangiamorte armati dalla testa ai piedi senza la bacchetta.

-Scusi se la disturbo capo, ma Paciock ha di nuovo rotto la vetrata all'ingresso andandoci a sbattere contro e, malgrado sia un' ottimo auror, non si fida di nessuno a parte gli ex-membri dell'ES. Quindi se vuole essere così gentile da accompagnarlo al S.Mungo di persona le saremmo molto grati capo. Ovviamente dovesse succedere qualcosa la chiameremmo.-disse un ragazzo dall'aria annoiata, non senza una punta di sarcasmo.

-Grazie di avermi avvisato Rupert, arrivo subito.- alzandosi un po'controvoglia.

Seguì l'uomo fino a giungere davanti ad un capannello di persone curiose che aveva circondato l'infortunato, e lì aiutò uno degli Auror più valorosi e pasticcioni di sua conoscenza ad alzarsi. Solo allora notò fra i cocci e i pezzi di vetrata un foglio, probabilmente caduto dalla bacheca, recante la scritta "Cercasi Coinquilini" e le venne un'idea. Non doveva più rinunciare al suo appartamento.