Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Lully Cullen    16/12/2012    4 recensioni
“ Ti ringrazio per il bel pomeriggio Edward “. Afferrai le chiavi di casa dalla borsetta e lo guardai, per poi lasciargli un bacio sulla guancia, “ Ciao “.
Lui mi afferrò il polso e mi girò verso di sé, con un sorrisino divertito. “ Bella… il vischio “ mormorò indicando qualcosa sopra le nostre teste. Alzai gli occhi per vedere cosa stesse indicando, e capii.
Il vischio.
Era tradizione baciarsi sotto il vischio… Arrossii di botto e riportai il mio sguardo su di lui. Voleva davvero baciarmi? Esattamente, non so quando, le sue labbra si posarono sulle mie; leggere. “ Buon Natale Bella, spero di rincontrarti presto “.
 
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*-*

Ciao ragazzuole!

Allora, grazie a VERONIKA SUSAN CULLEN per avermi dato questa idea.

E' stata lei a propormi di scrivere una long di questa storia,così ho deciso di scrivere qualche Extra.

Sto scrivendo anche il capitolo di The Moment I Knew, quindi spero di aggiornare prima di tornare a casa.

Allora, sono tremendamente imbarazzata; mi sono convinta a dare il mio nick a una mia carissima amica, la mia dolce Jackie, la quale leggerà le mie storie ( Aaaw *-*), sono imbarazzata perchè di solito oltre a Cassie e Memè, non parlo molto delle mie storie con gli altri, sono...mie diciamo. JACKIE, TI ADORO, SAPPILO *-*

Comunque, ritornando a noi, scrivendo gli Extra, vi vengono in mente dei momenti particolari che vorreste che sviluppassi? Ditemelo, e io farò il possibile!

Un bacione, buona lettura!


Extra #1

 

 

19 Dicembre 2016

 

 

Il tempo passa, veloce.

Sembra ieri che io e Edward ci siamo parlati su quella pista da pattinaggio, esattamente quattro anni fa, la mia vita era cambiata, in meglio.

Quattro anni fa, i miei occhi cioccolatosi si scontrarono con quelli verdi di Edward, lo stesso verde delle praterie della Cornovaglia, vivo. Quattro anni fa, avevo incontrato il vero amore.

Strano, vero? C’è chi dice che il vero amore non esite, ma secondo me bisogna solo aspettare, aspettare quella persona che ti fa battere il cuore, che ti mozza il respiro con un solo sguardo, che ti fa sentire speciale, con una sola parola.

“ Bella… “ Sue comparì sulla porta nel suo splendido abito blu cobalto, e si avvicinò a me, abbracciandomi, “ sei splendida tesoro “. Sospirai e mi voltai verso lo specchio, che rifletteva una ragazza mora con gli occhi lucidi e le gote arrossate in un vaporoso abito bianco.

Era emozionata quella ragazza, lo si vedeva dalle mani che si torturava in grembo, e dal labbro che teneva intrappolato tra i denti, aveva paura che qualcosa andasse storto, anche nelle cose più banali: che il tacco le si rompesse, che l’orchestra suonasse la primavera di Vivaldi invece della marcia nunziale… paure banali, ma che rendevano quella ragazza tesa come una corda di violino.

Reneè entrò in camera con un sorriso smagliante e gli occhi lucidi, mi venne ad abbracciare e mi fissò “ Sei una Dea. Tesoro, non ci posso quasi credere. “ Sentivo le lacrime agli occhi, il mio sogno si stava davvero realizzando? Stentavo ancora a crederci.

All’inizio era come camminare su un tappeto di soffici nuvole, che ti risucchiavano all’interno di esse e ti lasciavano stordita. Avrei sposato Edward, avremmo costruito una famiglia.

“ Bella, è ora “ Charlie si avvicinò e mi porse il braccio, mi aggrappai e feci un respiro profondo.

“ Non farmi cadere papà. “ Lui tossicchiò e mi diede un bacio sulla fronte.

“ Mai bambina mia, sarò sempre qui a sorreggerti “ La marcia nunziale iniziò ad espandersi nel giardino della villa di casa Cullen, allestita in modo quasi fiabesco e principesco.

Gli archi di fresie e fiori d’arancio predominavano sull’intero ambiente, l’odore ti infondeva una calma assurda, era come raggiungere la pace dei sensi. Era come se tutto si muovesse a rallentatore, il cuore che ti esplode nel petto, le mani che ti iniziano a sudare nonostante fuori ci sia una bufera di neve, e gli occhi del tuo futuro marito che ti trapassano l’anima. Arrivati all’altare Charlie ci diede la benedizione.

“ Siamo qui riuniti oggi, per celebrare la sacra unione tra… “ Avete presente quando le persone intorno a voi sembra svanire in un secondo? Era così che mi sentivo, c’eravamo solo io ed Edward lì, in quel preciso momento. Edward afferrò la fede e prese il mio anulare, e sorridendo iniziò a recitare la nostra promessa.

“ Io, Edward Anthony Masen Cullen, prendo te Isabella Marie Swan, come mia legittima sposa, e prometto di amarti, fino a quando la mia anima avrà vita, di onorarti sempre, anche quando cadrai nella pista di pattinaggio iniziando a maledirmi. Perché tu Isabella, sei stata l’unica ad avermi spezzato il respiro con un solo sguardo, sei l’unica che abbia mai fatto battere il mio cuore come se stesse per uscirmi fuori dal petto, dopo una corsa forsennata, sei l’unica che abbia mai dissipato ogni mio dubbio con un solo sorriso. Prometto quindi di amarti per sempre, perché una sola vita non mi basta. “ Mi infilò l’anello e le lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi; aveva cambiato le parole della promessa, quel…farabutto.

“ Io Isabella Marie Swan, prendo te Edward Anthony Masen Cullen come mio legittimo sposo, e prometto di amarti, anche quando mi trascinerai sulla pista di pattinaggio contro la mia volontà, e di onorarti, in ogni istante della mia vita. Perché tu Edward, sei colui che ho aspettato, da sempre. Sei il ragazzo che mi ha rubato il primo bacio sotto un rametto di vischio, esattamente quattro anni fa, sei il ragazzo che mi ha reso la vita uno spettacolo, giorno dopo giorno, che mi fa arrossire ancora, dopo un complimento, e che mi regala le più piccole attenzioni, facendomi sentire speciale. Prometto quindi di amarti per sempre, perché una sola vita non mi basta “, finii, riciclando la frase finale. Gli misi la fede e sorrisi,vedendo i suoi occhi lucidi.

“ Vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa “.

--

 

“ Mi sono sempre chiesta perché debbano essere gli sposi ad aprire le danze “ Sbottai, afferrando le mani di mio marito, per poi dirigerci verso la pista da ballo.

“ Non fare la difficile amore, sono sicura che sarai bravissima “ mi afferrò per la vita e la musica partì, mentre noi iniziammo a volteggiare seguendo le note della canzone, A Thousand Years.

“ Mi sento…completo “ mormorò Edward baciandomi il collo. “ E’ come se tutti i pezzi di un enorme puzzle si fossero incastonati perfettamente, vero? “ domandai cingendogli il collo con le braccia.

“ Già, è una sensazione… perfetta. E non che prima il puzzle non fosse completo, ma ora che sei mia moglie…non so spiegarti, è come se tutto stesse andando come ho sempre sognato.”

“ Ti amo signor Cullen “ bisbigliai sfiorando le sue labbra con le mie.

“ Ti amo anche io signora Cullen, per l’eternità “. Sentimmo qualcuno schiarirsi la voce al microfono, e vedemmo Emmett sorriderci sornione, mentre faceva segno a Jasper di portare la sedia da noi.

" E adesso signori e signore, il momento più atteso della serata. Lo sposo non stava più nella pelle: il lancio della giarrettiera! E tu, mio caro Edward, dovrai togliere la giarrettiera alla tua mogliettina da bendato " scoppiò a ridere e venne verso di noi con un foulard rosso tra le mani. Mi fece segno di mettere il piede sulla sedia e bendò Edward. 

Le mie guance si tinsero di rosso; bisognava davvero fare tutto quello davanti a Charlie?

Dio Santo.

Edward si mise sulle ginocchia e come sottofondo partì la canzone You can leave your hat on; mi coprii gli occhi con le mani, mentre sentivo le orecchie andarmi a fuoco, la testa di mio marito sparì sotto gli strati del vestito, e sentii il suo naso che tracciava una linea immaginaria dalla caviglia fino al ginocchio.

Mossi il piede con nonchalance, per intimargli di smettere, e lui per risposta mi morse la coscia. Repressi quasi un gemito, mentre lui iniziò a baciare la parte di pelle attorno alla giarrettiera. Lo avrei ucciso con le mie mani, davanti a tutti!

" Edward, che stai facendo lì sotto? " Emmett scoppiò a ridere, tirando una pacca sulla spalla di Charlie, che guardava il sedere di mio marito come a volerlo prendere a calci. Un ultimo morso, e la testa di mio marito iniziò a ritirarsi insieme alla giarrettiera, che mi levò con i denti.

Un coro di fischi maschili saturò l'aria, mentre io avevo ancora la mano davanti agli occhi.

" Bel perizoma amore" mi disse Edward prima di lasciarmi un bacio sulle labbra.

Lo avrei ammazzato. Giuro.

--

Avevo sempre pensato che l’idea di varcare la soglia tra le braccia del proprio marito fosse un’idea romantica, le protagoniste dei film sembravano felici, e gli sposi non avevano difficoltà a sorreggerle e portarle oltre la soglia. Ma il mio vestito vaporoso di Vera Wang rendeva tutto più difficoltoso, avevo circa trecento strati di tulle, pizzi e merletti.

Il corsetto era pieno di brillantini, e in vita c’era una fascia di raso che formava un fiocco dietro, e scendeva nello strascico.

“ Edward, finiremo entrambi a terra “ mormorai, soffocando le risate e cercando di scendere, mentre il mio neosposo mi sorreggeva tra le sue braccia.

“ Ma che dici amore… è che, cazzo questo vestito è fatto di cemento armato? E’ fantastico, ma pesa più il vestito di te “ rispose aprendo la porta con un calcio, mentre varcavamo la soglia di casa. I miei piedi toccaronofinalmente terra, mentre Edward si richiudeva la porta alle spalle. Mi abbracciò e iniziò a baciarmi il collo.

“ E’ da quando ti ho vista che voglio toglierti questo vestito fatto di tulle e merletti “ sospirò nell’incavo del mio collo. Mi voltai verso di lui giusto in tempo, le sue labbra aggredirono le mie, mentre le sue mani corsero ai lacci del corsetto; ruggì quasi sulle mie labbra, notando quanto fosse difficile cercare di allentare i fili che tenevano uniti le due estremità del corsetto, e quando finalmente ci riuscì, un ghigno soddisfatto si formò sulle sue labbra.

“ E ora, ci spostiamo “ mi prese in braccio e mi portò in camera da letto, posandomi delicatamente tra le lenzuola immacolate del letto. “ Sei una visione “ bisbigliò prima di rituffarsi sulle mie labbra. Le mie mani iniziarono a sbottonargli la camicia, era tremendamente difficile togliere i bottoni dalle asole in un momento come quello, l’unica cosa che avrei voluto fare, era fargli saltare tutti i bottoni.

Con un colpo di reni capovolsi la situazione e mi portai su di lui, in questo modo avrei sbottonato la camicia molto più facilmente. Gli morsi il pomo d’Adamo che si muoveva velocemente e quando finalmente riuscii ad aprire la camicia, gliela levai.

Mi abbassai sul suo petto, iniziando così a lambirlo con le mie labbra; i gemiti di Edward si diffusero nella camera come un insieme di note, risalii verso di lui, e gli morsi il lobo. “ Tu sei una visione “ gli soffiai nell’orecchio. Dalle sue labbra uscì quasi un ringhio, si mise su di me e strappò il reggiseno a balconcino in pizzo, fiondandosi sui miei seni. Ansimai e chiusi gli occhi. Nonostante avessimo già fatto l’amore, era sempre come la prima volta, Edward era un vulcano di passione ed erotismo allo stato puro, era capace di farti provare piacere con un singolo tocco. Si tolse i pantaloni e mi sorrise.

“ Ti amo Bella “

“ Anche io ti amo Edward “. Ed entrò in me, come molte volte aveva già fatto, facendomi sentire speciale come aveva sempre fatto da quel 19 Dicembre di quattro anni fa.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Lully Cullen