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Autore: ofarrowsandbows    16/12/2012    2 recensioni
spin-off della fanfiction "Alex in Daltonland".
Alexandra e Hunter alle prese con bambini, problemi di famiglia, cuccioli e tanto altro ancora!
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Hunter Clarington, Nuovo personaggio, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonsalve a tutti :)

Ok, non uccidetemi per quello che leggerete qui di seguito. Non si è trattato di tradimento, è tutto consensuale(?) ma naturalmente tutto è segreto. Nessuno, a parte i diretti interessati, saprà quello che successe nove mesi prima della nascita
di Gabriel.

Gabriel qui ha 14 anni e Rose 11, quindi scusate il linguaggio ostile del mio piccolo Clarington-Harwood che poi non è tanto Clarington-Harwood(?) e non è nemmeno tanto piccolo(?)

Buona lettura comunque(?) :3
 
 
 

Gabriel quando si guardava allo specchio si vedeva semplicemente… diverso. E per diverso si intende che non riusciva a capire da chi somigliava. E soprattutto non riusciva a capire da chi avesse ereditato quei capelli biondi che non
appartenevano a nessuno dei suoi genitori.

Un giorno si avvicinò ad Alex, che stava preparando il pranzo.

-Mà…

-Dimmi tesoro.

-Vorrei sapere una cosa. Ho quattordici anni, puoi essere sincera con me adesso… quindi non mi raccontare favole.

Alex poggiò il coltello nel lavandino. Suo figlio non era stupido, se ne sarebbe accorto prima o poi. Ed ecco il momento.

Andò in sala e si sedette accanto ad Hunter, che la guardò preoccupato.

-Te lo ha chiesto vero?

C’era una punta di amarezza nelle sue parole.

L’ispanica annuì.

-Cosa devo dirgli?

-Ti ha chiesto la verità. Quindi devi dirgliela. Non voglio che tu gli dica le bugie Alex. Gli diremo la verità e poi vedremo cosa vuole fare.

Gabriel si appoggiò allo stipite della porta e incrociò le braccia al petto.

-Qualcuno vuole dirmi che succede?

Hunter sospirò.

-Gabe… hai presente lo… zio Jeff?

Il viso di Gabriel si illuminò improvvisamente.

-Ecco. Lui. Parliamo di lui, del presunto zio Jeff. Lui non è mio zio. Perché lo chiamo così?

Hunter guardò Alex e alzò un sopracciglio come per dirle “hai voluto la bici? E ora pedala”.

-No, lui non è davvero tuo zio. E nemmeno Nick. Ma di questo ne avevamo già parlato quando Rose non capiva perché almeno uno di loro non avesse il cognome mio o di tuo padre…

Rose alzò lo sguardo dal libro di storia e sorrise divertita. Ci volle una settimana per farglielo capire, ma quella è un’altra storia.

-… però è mio amico da tantissimo tempo, e siamo come fratelli… ed è lo stesso con Nick.

Il ragazzo annuì silenzioso.

-Comunque questo non giustifica il fatto che mi ha insegnato l’italiano e che voglia portarmi in Italia, alla sua casa a Verona. Perché devo andarci? Perché non vieni pure tu? Perché ci fai andare con quello?!

Hunter rimase spiazzato. Il figlio lo indicò… ma lui non poteva dirgli il perché. Non ce la faceva, perché in fondo, faceva male anche a lui.

-Perché non parlate cazzo!

-Non usare questo linguaggio…

-No mamma. Io parlo come mi pare ok? Finché non mi dite tutto io non mi ritengo più vostro figlio.

Il biondo uscì di casa sbattendo la porta alle spalle.

-Quello ha qualche problema…

Hunter, con gli occhi rossi, si voltò verso la figlia.

-Rose non ti permetto di parlare così di tuo fratello. Fila in camera tua, subito…

-Ma io…

-ORA.

La bambina chiuse il librone con forza e salì le scale di corsa. Odiava il Gabriel Show che era costretta a vedere tutte le volte che il fratello chiedeva perché era biondo.

Prese il tablet della mamma per leggere qualcosa su E-book , quando pigiò per sbaglio sullo streaming foto. Rimase a bocca aperta. C’erano tutte le foto della scuola. Zio Thad e zio Sebastian, poi c’erano gli “zii” Wes e David, Trent e Flint e
per finire loro… Nick e Jeff.

In effetti Gabriel poteva avere i modi di fare di Hunter, ma per quanto all’aspetto sarebbe potuto essere figlio del biondo Warbler.

Rose trovò la cartella “Scandals” e la aprì. Non avrebbe mai voluto farlo. C’erano tutte foto della mamma e zio Jeff. Ma non c’era papà Hunter. Perché?

Infine ne trovò una in cui il biondo e l’ispanica si stavano baciando.

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-Qui c’è qualcosa che non torna… perché zio Jeff limona con mamma?

Gabriel era tornato a casa di corsa dopo aver ricevuto la chiamata della sorellina.

-Non lo so… però questa cosa mi puzza…

-Allora vatti a lavare.

-Gabe il tuo senso dell’umorismo è pari a quello di Jeff.

-Non lo chiami più zio ora?

-No…

-Anche se ti da sempre latte e biscottini?

-Gabe lo faceva quando avevo sette anni…

-Lo ha fatto fino all’anno scorso.

-Pensi che lui c’entri qualcosa col fatto che hai i capelli biondi?

Il ragazzo fece spallucce.

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-Mamma… perché nel tuo iPad ci sono queste foto? Che cosa vuol dire?

-Assolutamente niente. È stato solo un breve periodo della mia vita in cui non sapevo ciò che volevo. Un mese dopo stavo con Hunter.

-Perché…

-Perché l’ho chiamato per nome? Io e te dobbiamo fare un paio di chiacchiere…

Alex fece segno al biondo di sedersi accanto a lei.

-Quel periodo Hunter ed io non riuscivamo ad avere figli.

Il ragazzo annuì.

-E… siamo andati da un dottore. Lui ci aveva detto di smettere, perché tanto non avrebbe funzionato. Comunque lui iniziò le cure. Ci consigliarono di fare una cosa artificiale…

La voce di Alex era tremante, allora Gabriel le prese la mano e la strinse forte.

-… provammo sempre con Hunter, ma continuava a non funzionare… allora siamo ricorsi a un piccolo aiuto…

-Sono figlio di Jeff, vero? Mi dispiace aver continuato a fare pressione mamma, non voglio distruggere tutto… per me Hunter resterà sempre e solo il mio papà. Non mi importa se sia quello biologico o no. Adesso capisco perché mi guardava in quel modo prima, in sala… non deve essere facile per lui… adesso però toglimi una curiosità mamma…

-Dimmi…

-Rosie…

-…Rosie è sua figlia in tutti i sensi. La cura funzionò. Tecnicamente adesso è guarito e potrebbe avere altri figli. Ma questo non vuol dire che lui non ti vuole bene. Anzi, fu proprio lui a chiedere a Jeff di aiutarci.

-Ma lui non si chiede mai come sto? E Nick non c’è rimasto male?

-Gabriel… Jeff lo ha fatto per aiutarci, certo, ci tiene a te, ma gli basta stare nella tua vita come “zio Jeffie”. Come va la tua vita lo vede da solo. Comunque.. ricordi il doppio regalo di Natale? E per il compleanno? Beh… quelli sono tutti da parte sua. Nick comunque non ne fa un dramma. Sa bene che tra me e Jeff è tutto finito.

-Stavate insieme?

-Si… ma siamo stati insieme si e no due mesi in circa trent’anni di conoscenza.

-Tu gli volevi bene?

-Si. Tanto. E gli voglio tanto bene ancora adesso. È stato il mio primo amore.

-E lui? Lui ti voleva bene?

-Credo di si…

-Perché vi siete lasciati?

-Si è scoperto gay…

-Tu ci sei rimasta male?

-All’inizio si. Ma poi è arrivato Hunter, che da bastardo è diventato carino e coccoloso e le cose sono cambiate.

-Adesso non posso chiamare Hunter papà?

-E perché non dovresti?

-Perché magari lui… ecco magari lui non mi vuole bene come vuole bene a Rosie… mi ha mandato in quella scuola costosissima dove tutti hanno la divisa…

Alex scoppiò a ridere.

-Perché ridi mamma?

-Tesoro, la Dalton non è una punizione. Anzi. È il posto perfetto in cui passare l’adolescenza. Una volta li ti sentirei a casa, davvero. E poi io insegno li.

L’ispanica gli fece l’occhiolino.

-Inoltre c’è il Glee. Ci sono i Warblers. Credimi, è un posto fantastico.

Gabriel abbracciò Alex.

-Grazie mamma… ti voglio bene. Un’ultima cosa però…

-Certo.

-Come devo chiamarlo ora? Jeff intendo.. dovrei dirgli che lo so?

-Se ti va si… altrimenti… possiamo lasciare le cose così come stanno…

-No, voglio dirglielo. Voglio ringraziarlo per i regali e poi perché… se non fosse stato per lui io non sarei qui con la mamma e il papà migliore del mondo.

_______________________________________________________________________________________

-E quindi io e te non siamo fratelli?

Gabriel pensò di dirle una piccola bugia, tanto lei non sarebbe mai andata a chiedere se era vero o no.

-Si che siamo fratelli. Se ero figlio di altra gente no, ero tuo fratello adottivo. Ma abbiamo la stessa mamma, quindi siamo fratello e sorella.

-Ah… ho capito.

-Ok, bene. Stasera viene Jeff a casa. Non so se viene con Nick o no, ma probabilmente mamma ha spifferato tutto, quindi boh, magari viene da solo…

-Tu vorresti che venisse da solo?

Il ragazzo annuì calciando uno dei sassolini che stava in giardino.

Improvvisamente si sentì bussare alla porta e il biondo corse subito ad aprire.

-Ciao Jeff…

L’ex Warbler aveva tra le mani due pacchetti. Uno per Rose e uno per Gabriel.

Il biondino si avvicinò allo “zio” e gli sussurrò all’orecchio:

-Grazie… papà.

Il biondo sgranò gli occhi per un attimo, evidentemente non si aspettava una cosa del genere, e poi gli sorrise radioso.

-Di niente tesoro, è stato un piacere…

Dopo la cena Gabriel chiamò Hunter e Jeff e li fece entrare nella sua stanza.

-Ci sono delle cose che dobbiamo chiarire, papà. C’è, tu sei mio padre da sempre, tu hai solo fatto la magia. Ma vi metto sullo stesso piano. Quindi boh, vi va bene se vi chiamo papà tutti e due?

Hunter e Jeff si guardarono e poi annuirono.

-Se magari a Nick va bene.. ecco, qualche volta potrei dormire da te…

-Gabriel, il fatto che io sia tuo padre biologico non vuol dire che adesso devi sconvolgere le tue abitudini…

Il ragazzo sbuffò.

-Ma io non voglio rendere triste nessuno…

Jeff lo guardò e sorrise. A quanto sembrava c’era qualche cosa che rendeva quel bambino un piccolo Sterling-Harwood… no aspetta. Che cavolo stava dicendo? Non poteva pensare a una cosa simile.

Hunter notò i sorrisi che si scambiavano i due biondi e si alzò dal letto.

-Penso che voi abbiate un po’ di cose da dirvi, quindi vado giù, per qualsiasi cosa siamo in sala.

Gabriel si mise a sedere accanto a Jeff.

-Mi piacerebbe conoscerti meglio… vorrei conoscerti come papà, invece che come zio…

-Chiedimi qualsiasi cosa, sono un libro aperto.

-Perché hai lasciato mamma? Se voi steste ancora insieme noi saremmo una famiglia.

-Ma le cose sarebbero state diverse…

-No, io sono nato da te e mamma, io sarei come sono adesso.

-No invece, non saresti così. E poi se avessi continuato a stare con tua mamma avremmo sofferto tutti. E io non voglio che tu soffra. Sei sempre mio figlio, voglio sono il meglio per te.

-Adesso vedrò Hunter sotto un’altra luce. Tutte le volte che dicevo che il mio era il papà migliore del mondo mi prendevo per il culo da solo.

-In realtà tu non dovevi saperlo…

-Non avete pensato che magari crescendo sarei somigliato sempre di più a te? Mamma poi mi fa fare ‘sto taglio… guarda, sembro te!

-Beh, in effetti si… comunque sei davvero carino… ti correranno tutte dietro…

-Diciamo che corrono tutte dietro papà, ma vabbè, dettagli. I ragazzi mi dicono che ho una mamma gnocca… almeno fanno par condicio…

Jeff scoppiò a ridere.

-Beh in effetti tua mamma è figa, non puoi dissentire da questa cosa…

Gabriel lo guardò con occhi sognanti.

-Quindi potresti rimetterti con lei?

-Gabriel… lo sai che ho lasciato la mamma per Nick…

-Hai detto la mamma invece che tua mamma!

-Mi è scappato!

-Si vabbè, come vuoi tu, daddy!!

Jeff lo guardò commosso.

-Perché piangi biondo? Ma dimmi tu, mi tocca avere un daddy piagnucolone…

Jeff lo prese per le braccia e lo portò a se iniziando a fargli il solletico.

-Io.non.sono.piagnone.hai.capito.piccola.piattola.bionda?

-Io non sono una piattola, daddy! Sei tu che..

I due biondi si girarono verso la porta che era stata aperta.

-Sono andati tutti a letto… voi ne avete ancora per molto?...

Jeff la guardò un po’ dispiaciuto.

-…no, perché io stavo andando in cucina a fare una tazza di latte e Nesquik, quindi boh… se lo volete anche voi…

Gabriel diede una gomitata a Jeff, che scosse un po’ la testa.

-Si mamma, ora scendiamo giù.

_______________________________________________________________________________________

-Ecco qua. Attenzione, scottano. Marshmallows?

I due biondi annuirono e dissero un “grazie” all’unisono.

-Mamma… che succede? Uhm, cioccolata e marshmallows… li voglio pure io!

Rosie si accostò allo stipite della porta e si stropicciò gli occhi.

Alex versò la bevanda in una tazza e gliela porse.

-Papà?

Jeff quasi si strozzò con la cioccolata bollente e Gabriel lo guardò divertito.

-Dorme…

Alex sorrise e le pulì le labbra sporche con un fazzoletto.

Per un attimo si trovò a pensare cosa sarebbe successo se Jeff non avesse deciso di mettersi con Nick, che nel frattempo si trovava a casa Duvall, per una cena in famiglia, dopo tanto tempo…
 

“Now and then I think of when we were together
Like when you said you felt so happy you could die
Told myself that you were right for me
But felt so lonely in your company
But that was love and it's an ache I still remember
You can get addicted to a certain kind of sadness
Like resignation to the end
Always the end
So when we found that we could not make sense
Well you said that we would still be friends
But I'll admit that I was glad that it was over
But you didn't have to cut me off
Make out like it never happened
And that we were nothing
And I don't even need your love
But you treat me like a stranger
And that feels so rough
You didn't have to stoop so low
Have your friends collect your records
And then change your number
I guess that I don't need that though
Now you're just somebody that I used to know
Now and then I think of all the times you screwed me over
But had me believing it was always something that I'd done
And I don't wanna live that way
Reading into every word you say
You said that you could let it go
And I wouldn't catch you hung up on somebody that you used to know...
But you didn't have to cut me off
Make out like it never happened
And that we were nothing
And I don't even need your love
But you treat me like a stranger
And that feels so rough
You didn't have to stoop so low
Have your friends collect your records
And then change your number
I guess that I don't need that though
Now you're just somebody that I used to know
I used to know
That I used to know
Somebody...” [Somebody That I Used To Know, Gotye]
 
 

_______________________________________________________________________________________


Note dell’autrice:


non uccidetemi vi prego(?)

Gabriel è quindi figlio di Jeff u.u

Ammettetelo, non ve lo aspettavate. Beh eccola qua, la mazzata finale(?)

No, ok, oggi ho postato un capitolo serio e poi lo rovino con le note. Brava Anna(?)

Questa situazione non inciderà gravemente sulla cosa, fatto sta che ogni tanto Gabriel potrebbe ritirare fuori la situazione in momenti poco opportuni, o talvolta potrà cercare di nascondere la situazione, perché insomma… ha tre padri LOL (Hunter che lo ha cresciuto, Jeff che è il padre biologico e Nick che… beh, è il marito di suo padre xD)

Ho aggiunto un po’ di Rosiel(?) perché nonostante tutto sono fratelli e si vogliono troppo troppissimo bene u.u (?)

E nulla, siccome non so cosa dire ora come ora, vi lascio, sulle note di Somebody That I Used To Know.

Un bacione a tutti e al prossimo capitolo, nel quale finalmente ritornerà la demenzialità che qui non c’è(?)

JustAWarbler
 
   
 
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