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Autore: TrinketLucas98    16/12/2012    3 recensioni
E se la visione di Alice fosse la realtà? Se la battaglia fosse reale? Se i Volturi fossero morti? E se lo fossero anche Seth, Leah, Carlisle e Jasper? Cosa succederà lo dirà Alice.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Corpi gelidi giacevano in ogni dove, gelidi come la neve sulla quale erano posati. La maggior parte di questi indossavano lunghi mantelli neri con rifiniture rosse, abiti neri dall'aspetto antiquato e un pendente al collo, raffiguranti una lettera, una V. Esatto, questi erano i corpi mutilati delle schiere dei Volturi. I resti sbranati di Jane e suo fratello Alec sparpagliati qua e la, il corpo senza braccia di Marcus, le teste di Caius e Aro… Questo era rimasto di vampiri di Volterra dopo la battaglia. Ma fra questi corpi vestiti di nero c'erano anche i corpi di persone che conoscevo bene: il giovane licantropo di nome Seth e di sua sorella Leah, i resti ardenti di mia cugina Irina, colei che ci aveva denunciati ai Volturi... Erano due i corpi che alla vista mi arrecavano il maggior dolore; quello di mio padre Carlisle e quello della mia metà, mio marito Jasper. Già… avevamo vinto, avevamo difeso Renesmee, ma a quale prezzo?! Quale?! La perdita di 2 membri della famiglia Cullen! E uno di questi era mio marito… Jasper. Era la mia metà. Il mio compagno. Mio marito. Jasper era unico; un turbinio infinito di dolcezza, gentilezza, intelligenza, forza, carisma. Ricordo come fosse ieri, nonostante sono passati molti decenni, il giorno in cui lo incontrai… ne fui subito persa… persa nei suoi occhi, nei suoi riccioli d'orati, nella sua voce così calma e tranquilla. Jasper aveva un buon rapporto con tutti i membri della mia famiglia; Renesmee lo adorava, Emmett non accettava che fosse più forte di lui ma in fondo gli voleva bene, Edward… con Edward aveva un rapporto speciale. Erano fratelli e amici… bastava uno sguardo affinché si capissero, a volte neanche quello vista la capacità di Edward di leggere nella mente delle persone. A volte lui, Edward e Emmett uscivano per andare a caccia di puma e grizzly; io non amavo il sangue di quel genere di animali, troppo forte, io ho gusti più delicati, quindi li lasciavo andare… tre orette dopo tornavano: sporchi di polvere e sangue di animali. Jasper adorava cacciare con i suoi fratelli. Ma il posto più importante nel suo cuore lo occupavo io. La nostra relazione non era così evidente come quella di Emmett e Rosalie, non ci piaceva dare spettacolo, ma l'intesa fra noi era molto più grande… ora mi trovo in questo campo innevato disseminato di corpi. Il dolore era grandissimo e indescrivibile… Sento qualcosa sotto lo stivale, qualcosa di duro e freddo... Mi chino, scosto un po di neve e osservo inorridita lo spettacolo che si prostra davanti a me... Una testa. Una testa di vampiro. Ci metto qualche decina di secondi a riconoscere il volto. Poi mi ricordo di quel mostro... uno di quei tanti mostri. Forse Demetri aveva ucciso Jasper, forse no. Questo non lo sapevo. Ma comunque un mostro restava. Calciai via la testa con forza prorompente, quella forza che solo un vampiro può avere... Più distate era disteso un corpo senza testa. A giudicare dalla stazza e dall'altezza si trattava di Felix. La rabbia dettava le mie azioni. Mi avventai su Felix senza ritegno, come se fosse un cervo da sventrare… ma Felix non poteva neanche essere paragonato ad un cervo preda di un vampiro. A nulla serviva arrabbiarsi ora… Jasper non era più con me… non c'era il suo potere a tranquillizzarmi… lui non c'era più. Mi avvicinai a Esme, addolorata quanto me, forse di più, per la morte di Carlisle. Mi abbracciò partecipe del mio dolore. Dovevo essere forte, forte per lei, per me stessa… nessuno mi avrebbe restituito il mio Jasper, la mia metà, colui che occupava il mio cuore e i miei pensieri. Mi recai al focolare dei corpi mutilati tra i quali c'era quello di Jasper… non riuscì a sopportare quella vista, quindi mi voltai e iniziai a correre. Corsi e corsi per chilometri e chilometri con una velocità ineguagliabile. Correvo senza una meta, correvo per sfuggire al dolore che a quanto pare era più veloce di me. Mi ritrovai di fronte ad un cartello "Portland, Oregon". Ero in Oregon!? Ho corso tantissimo. Sembra che siano passati pochi minuti mentre sono trascorse ore. Il dolore mi perseguita, il ricordo di Jasper è indelebile. Entro in un negozio di Louis Vuitton in un centro commerciale... Spero che lo shopping mi dia sollievo ma so che non sarà così. Dopo una spesa folle mi rinchiudo nella toilette... Mi scende una lacrima, una lacrima amara dovuta al mio dolore. Le lacrime iniziano a scendere copiosamente sul volto. Forse con il tempo la sofferenza si solleverà ma occuperà sempre una buona parte del mio cuore. Il mio potere mi permette di vedere il futuro… solo tre cose non riesco a vedere: Renesmee, i licantropi e il mio futuro… cosa mi succederà ora che Jasper non c'è più? Non lo so. Cosa farò? Non so neanche questo. Solo una è la certezza… il dolore non mi abbandonerà mai. Angolo dell'autore Ciao a tutti, sono Luca, questa è la mia prima one shot su Twilight e dintorni. L'ispirazione mi è venuta pensando a cosa sarebbe successo se la battaglia non fosse stata una visone di Alice ma la realtà. Spero che vi sia piaciuta (anche se presumo di no) e... mi farebbe piacere ricevere qualche recensione, positiva o negativa che sia. Grazie per aver letto la storia. Con affetto Luca
  
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