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Autore: semplicementeme     03/07/2007    2 recensioni
La maschera che mi porto dietro sta per cedere.
Ciò che non ho mai ammesso ad alta voce.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Maschera

La maschera che mi porto dietro sta per cedere.

La ragazza solare ed allegra è sparita. Divorata da un mondo che non è per nulla quello che si aspettava. Un mondo meschino e crudele che ti fa pagare quegli attimi di felicità. Che ti porta via la voglia di vivere e di sorridere. Adesso sono qui. Sola nella mia stanza a riflettere su quello che è stata la mia vita. E vedo solo il vuoto. Vedo solo un deserto di sogni ed ideali perduti. Ero così diversa prima. Ero così viva. Piena di sogni ed aspirazioni, mentre adesso mi ritrovo arida di sentimenti ed emozioni. Un sorriso spento quello che ho sulle labbra. Un sorriso che serve per far stare tranquilla la mia famiglia. Un sorriso per non far preoccupare il mio ragazzo. Un sorriso per non far sorgere il dubbio negli amici. Dentro di me vedo solo il buio. Lo stesso buio che la notte mi divora. Lo stesso buio che il giorno mi avvolge.

Nonostante l’estate sento freddo. Nonostante le belle giornate non riesco a godere del sole. Il sole. Anche lui si è spento, come il mio animo. Mi sento uno di quei poeti maledetti che cantano la distruzione dell’anima e dei sogni. Io canto la distruzione di una persona. Sono distrutta nello spirito. Il mio corpo prosegue per la sua strada. Una corazza mi nasconde. Nessuno riesce a vedere le ferite che sono impresse sulla mia pelle. Nessuno vede le lacrime che sgorgano dai miei occhi. Non vedono perché sono una brava attrice o perché sono ciechi?

Sono morta dentro e questo è peggio che essere morta davvero. Riuscirò a riprendermi. Lo voglio. Perché se la mia anima è morta, se i miei sogni sono infranti, mi restano due cose per andare avanti: la speranza ed il mio orgoglio. La speranza che sia un attimo da vivere e superare, ma che mi renderà forte. L’orgoglio di potermi ancora guardare allo specchio. Se cerco bene, infondo al deserto della mia anima, scorgo un’oasi di pace. In quell’oasi dorme una bambina paffuta. Avrà sì e no otto anni. Sono io. Voglio raggiungerla per tornare a sognare e per tornare ad amare. Voglio tornare ad essere me stessa e non più il fantasma di ciò che ero. Voglio tornare a vivere e voglio che la mia anima torni ad essere la vallata verdeggiante che era sino a pochi anni fa.

Ho deciso di non buttare la spugna. Voglio essere più forte della disperazione che oggi alberga nel mio animo. Domani mattina magari il sole tornerà a splendere. Domani mattina sarò nuovamente felice, ma oggi lasciatemi piangere in silenzio. Almeno per oggi la mia maschera è stata infranta, ma domani tornerà risanata a nascondere il vuoto dei miei occhi. Lo so nascondersi dietro una maschera è da vigliacchi ma non posso fare diversamente, almeno per adesso. Sono stata ferita ed ho bisogno di tempo per recuperare, ecco il perché della mia maschera. Non voglio che la gente colga la mia sofferenza perché potrebbe approfittarne. Sono orgogliosa e questa è una pecca. Non voglio essere aiutata, voglio riuscire da sola. Non voglio dire grazie a nessuno. Voglio alzarmi e tenere ancora la testa alta. Poter incrociare lo sguardo delle persone senza essere costretta ad abbassarlo per prima.

Giuro sul mio orgoglio. e sulla speranza che ho nel domani. che non appena avrò riacquistato le forze butterò la maschera e lotterò a viso aperto, ma per adesso lasciate che mi protegga.

A chiunque leggerà questo messaggio posso solo assicurare che la vita è un percorso ad ostacoli. Si sale e si scende. Si corre e si cammina. Si salta e si cade. La cosa importante è però non fermarsi mai perché nello stesso istante in cui ci si ferma si butta la spugna. La maschera che porto serve a permettermi una vita migliore almeno fino a che non sarò forte abbastanza per andare avanti da sola, senza un aiuto. Fino a che non avrò acquistato quella maturità che mi farà capire che da soli non si risolvono i problemi. Lo so sono contraddittoria, ma non giudicatemi per questo. Non cercate di capirmi. Forse sto fuggendo da me stessa o forse sto cercando di leggere dentro di me senza interventi esterni, so solo che questa maschera un giorno sparirà per lasciare spazio ad un sorriso vero.

La mia anima non è completamente arida ed io farò di tutto per permettere a quella piccola oasi di proliferare. Difenderò la bambina paffuta che vi riposa. Non permetterò al dolore di sporcare la sua anima. Non permetterò al dolore di tarpare le sue ali. Quella bambina è la mia speranza e sino a che lei riposerà nella mia oasi io sono sicura che un giorno potrò buttare la mia maschera.

Avevo deciso di pubblicarla senza commento ma credo che sia giusto spiegare il perché di queste righe. Non è un momento facile per me. Ho deciso di non parlarne con chi mi conosce perché vorrei poter riuscire da sola ad andare avanti. Molti si staranno chiedendo il perché voler scrivere e pubblicare in un sito giacché non voglio l’aiuto di nessuno, ed ecco la mia risposta: ammettere di avere un problema è il primo passo per risolverlo! Io vorrei trovarlo la soluzione senza coinvolgimenti esterni perché nessuno mi conosce meglio di me stessa. Non sono una a cui piace stare al centro dell’attenzione, scrivendo cerco solo di tirare fuori le emozioni, cerco la mia valvola di sfogo. Ed adesso passiamo alla fanfic.

Inizialmente era nata come una one-shot pessimista ma poi scrivendola è uscita fuori l’oasi, la speranza ed anche l’orgoglio, e già mi sento meglio. Non sono perduta ho ancora qualche possibilità di riprendermi. Con questa one-shot non mi attendo grandi commenti. Forse la leggeranno in pochi e soprattutto non mi interessano i commenti, vorrei solo che la gente che la leggesse trovasse tra queste righe una qualche speranza di potercela fare in ogni situazione. Adesso vi saluto, altrimenti il commento è più lungo della fanfic, ed anche perché già vi ho annoiato abbastanza! Grazie comunque a chi leggerà… Carmen…

   
 
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