Maschera
La maschera che mi porto dietro sta per cedere.
La ragazza solare ed allegra è sparita. Divorata da un
mondo che non è per nulla quello che si aspettava. Un mondo meschino e crudele
che ti fa pagare quegli attimi di felicità. Che ti porta via la voglia di
vivere e di sorridere. Adesso sono qui. Sola nella mia stanza a riflettere su
quello che è stata la mia vita. E vedo solo il vuoto. Vedo solo un deserto di
sogni ed ideali perduti. Ero così diversa prima. Ero così viva. Piena di sogni
ed aspirazioni, mentre adesso mi ritrovo arida di sentimenti ed emozioni. Un
sorriso spento quello che ho sulle labbra. Un sorriso che serve per far stare
tranquilla la mia famiglia. Un sorriso per non far preoccupare il mio ragazzo.
Un sorriso per non far sorgere il dubbio negli amici. Dentro di me vedo solo il
buio. Lo stesso buio che la notte mi divora. Lo stesso buio che il giorno mi
avvolge.
Nonostante l’estate sento freddo. Nonostante le belle giornate non
riesco a godere del sole. Il sole. Anche lui si è spento, come il mio animo. Mi
sento uno di quei poeti maledetti che cantano la distruzione dell’anima e dei
sogni. Io canto la distruzione di una persona. Sono distrutta nello spirito. Il
mio corpo prosegue per la sua strada. Una corazza mi nasconde. Nessuno riesce a
vedere le ferite che sono impresse sulla mia pelle. Nessuno vede le lacrime che
sgorgano dai miei occhi. Non vedono perché sono una brava attrice o perché
sono ciechi?
Sono morta dentro e questo è peggio che essere morta davvero. Riuscirò
a riprendermi. Lo voglio. Perché se la mia anima è morta, se i miei sogni sono
infranti, mi restano due cose per andare avanti: la speranza ed il mio orgoglio.
La speranza che sia un attimo da vivere e superare, ma che mi renderà forte.
L’orgoglio di potermi ancora guardare allo specchio. Se cerco bene, infondo al
deserto della mia anima, scorgo un’oasi di pace. In quell’oasi dorme una
bambina paffuta. Avrà sì e no otto anni. Sono io. Voglio raggiungerla per
tornare a sognare e per tornare ad amare. Voglio tornare ad essere me stessa e
non più il fantasma di ciò che ero. Voglio tornare a vivere e voglio che la
mia anima torni ad essere la vallata verdeggiante che era sino a pochi anni fa.
Ho deciso di non buttare la spugna. Voglio essere più forte della
disperazione che oggi alberga nel mio animo. Domani mattina magari il sole
tornerà a splendere. Domani mattina sarò nuovamente felice, ma oggi lasciatemi
piangere in silenzio. Almeno per oggi la mia maschera è stata infranta, ma
domani tornerà risanata a nascondere il vuoto dei miei occhi. Lo so nascondersi
dietro una maschera è da vigliacchi ma non posso fare diversamente, almeno per
adesso. Sono stata ferita ed ho bisogno di tempo per recuperare, ecco il perché
della mia maschera. Non voglio che la gente colga la mia sofferenza perché
potrebbe approfittarne. Sono orgogliosa e questa è una pecca. Non voglio essere
aiutata, voglio riuscire da sola. Non voglio dire grazie a nessuno. Voglio
alzarmi e tenere ancora la testa alta. Poter incrociare lo sguardo delle persone
senza essere costretta ad abbassarlo per prima.
Giuro sul mio orgoglio. e sulla speranza che ho nel domani. che non
appena avrò riacquistato le forze butterò la maschera e lotterò a viso
aperto, ma per adesso lasciate che mi protegga.
A chiunque leggerà questo messaggio posso solo assicurare che la vita è
un percorso ad ostacoli. Si sale e si scende. Si corre e si cammina. Si salta e
si cade. La cosa importante è però non fermarsi mai perché nello stesso
istante in cui ci si ferma si butta la spugna. La maschera che porto serve a
permettermi una vita migliore almeno fino a che non sarò forte abbastanza per
andare avanti da sola, senza un aiuto. Fino a che non avrò acquistato quella
maturità che mi farà capire che da soli non si risolvono i problemi. Lo so
sono contraddittoria, ma non giudicatemi per questo. Non cercate di capirmi.
Forse sto fuggendo da me stessa o forse sto cercando di leggere dentro di me
senza interventi esterni, so solo che questa maschera un giorno sparirà per
lasciare spazio ad un sorriso vero.
La mia anima non è completamente arida ed io farò di
tutto per permettere a quella piccola oasi di proliferare. Difenderò la bambina
paffuta che vi riposa. Non permetterò al dolore di sporcare la sua anima. Non
permetterò al dolore di tarpare le sue ali. Quella bambina è la mia speranza e
sino a che lei riposerà nella mia oasi io sono sicura che un giorno potrò
buttare la mia maschera.
Avevo deciso di pubblicarla senza commento ma credo che sia giusto spiegare il perché di queste righe. Non è un momento facile per me. Ho deciso di non parlarne con chi mi conosce perché vorrei poter riuscire da sola ad andare avanti. Molti si staranno chiedendo il perché voler scrivere e pubblicare in un sito giacché non voglio l’aiuto di nessuno, ed ecco la mia risposta: ammettere di avere un problema è il primo passo per risolverlo! Io vorrei trovarlo la soluzione senza coinvolgimenti esterni perché nessuno mi conosce meglio di me stessa. Non sono una a cui piace stare al centro dell’attenzione, scrivendo cerco solo di tirare fuori le emozioni, cerco la mia valvola di sfogo. Ed adesso passiamo alla fanfic.
Inizialmente era nata come una one-shot pessimista ma poi scrivendola è
uscita fuori l’oasi, la speranza ed anche l’orgoglio, e già mi sento
meglio. Non sono perduta ho ancora qualche possibilità di riprendermi. Con
questa one-shot non mi attendo grandi commenti. Forse la leggeranno in pochi e
soprattutto non mi interessano i commenti, vorrei solo che la gente che la
leggesse trovasse tra queste righe una qualche speranza di potercela fare in
ogni situazione. Adesso vi saluto, altrimenti il commento è più lungo della
fanfic, ed anche perché già vi ho annoiato abbastanza! Grazie comunque a chi
leggerà… Carmen…