Ed
eccomi nuovamente qua con
un nuovo aggiornamento.
Ci
ho messo un bel po’ di
tempo ad aggiornare lo ammetto, ma adesso sono arrivate le vacanze e
avrò più
tempo da dedicare alle ff (credo).
Tra
lo studio, le uscite e lo
shopping non ho mai un momento libero…
Ok,
basta giustificarsi, vi
lascio finalmente al nuovo capitolo sperando come sempre che lo
apprezziate.
Un
bacio.
AVVERTIMENTO:
capitolo
molto corto che
serve a fare da introduzione agli avvenimenti del prossimo.
-Capitolo
XIII-
Doveva
far insonorizzare la
porta dell’ufficio.
Questo
l’unico pensiero che
vagava per la mente di Wilson mentre si metteva una goccia di acqua di
colonia
sui polsi.
Anzi
a dire la verità ce
n’era un altro…
Sulle
labbra dell’oncologo
comparve un sorriso soddisfatto.
Stava
per uscire con
Tra
poco più di mezz’ora
sarebbe andato davanti a casa del capo con la sua macchina lucidata per
l’occasione, un mazzo di fiori come vuole la tradizione e
l’avrebbe portata nel
ristorante più costoso della città.
Avrebbero
mangiato ostriche e
caviale accompagnate con dell’ottimo champagne francese che
avrebbe permesso
loro di abbandonare gran parte dell’imbarazzo iniziale.
Dopo
una piacevolissima cena
l’avrebbe riaccompagnata a casa, dove lei timidamente
l’avrebbe invitato ad
entrare e… il resto lo si può immaginare.
James
nutriva grandissime
speranze soprattutto su quest’ultima parte del programma.
Ma
c’era qualcosa di diverso
dal solito.
Tutto
il mondo sapeva quanto
James Wilson fosse un dongiovanni, ma questa volta l’oncologo
non voleva che
niente andasse storto.
Non
voleva che questa che
fosse una storiella senza significato come le altre.
Si,le
altre…centinaia forse.
Nella
sua lunga vita (si,
perché, diciamocelo: non era più tanto
giovane…assolutamente bello e
affascinante, ma non più tanto giovane) si era innamorato
solo una volta.
Anche
quella volta però
l’amore non era stato come qualcosa che si può
definire vera passione.
Non
c’erano stati
sconvolgimenti né fisici né tantomeno mentali.
Con
Lisa era tutta un’altra
storia.
Si
perché, quando la guardava
aveva il desiderio di non staccarle mai gli occhi di dosso, di
baciarla, di
toccarla e di farla andare in paradiso.
Quello
era l’unico posto che
James considerava fosse degno di lei.
Si
ne era assolutamente
convinto: questa volta non doveva fare cazzate.
jk
s jk
Una
Cameron infuriata stava
percorrendo a grandi falcate la distanza che divideva la porta
principale del
PPTH dalla sua macchina.
Si
era appena beccata una
lunga predica della Cuddy riguardo l’etica del lavoro e la
necessità di essere
puntuali.
Era
andata avanti per più di
quaranta minuti parlando di cose che Allison non si era data nemmeno la
pena di
ascoltare.
Aveva
ben altre cose a cui
pensare.
Ad
essere sinceri soltanto
una: House.
Che
novità…
Era
davvero stanca di darsi
pena per il suo comportamento.
Insomma:
era giovane e bella
doveva pensare anche a divertirsi.
Divertimento
e Cameron non
erano mai andati tanto d’accordo, ma qualsiasi cosa andava
bene pur di non
pensare a lui.
Dannazione,
si stava
consumando come una comune adolescente!
Basta,
aveva deciso.
Quella
sera si sarebbe messa
in tiro e sarebbe andata al bar per bere qualcosa.
C’era
però un piccolissimo
problema: con chi poteva andarci?
Con
la Cuddy non se ne
parlava neanche.
Era
sicura che avrebbe
ricominciato con i suoi discorsi noiosissimi.
D’altronde
la Cuddy era
l’unica donna che conosceva…anzi no.
Ce
n’era un’altra, ma non era
sicura che avrebbe accettato l’invito.
Le
aveva parlato solo poche
volte…insomma, quel tanto che bastava per chiedere se
c’erano nuovi pazienti o
cartelle da compilare.
La
donna in questione era la
nuova infermiera che stava sostituendo una collega in
maternità.
Beh,
tentare non costa nulla.
L’immunologa
fece marcia
indietro e…
Oh,
no.
Ma
perché lo incontrava
sempre nei momenti meno opportuni?!
Era
una persecuzione!
-House-
-Cameron,
che
sorpresa…allora, non mi dici che sono stato bravo?-
-E
per quale motivo?-
-Ma
come! Cameron che
delusione…ho mantenuto quel piccolo segreto e tu non mi dici
neanche un grazie-
-Lo
sai bene che è anche nel
tuo interesse. E vorrei aggiungere che la tua politica è
estremamente sleale-
asserì acida.
-Non
capisco a cosa ti
riferisci…-
-Tu-
esclamò la dottoressa
puntando un dito contro il diagnosta che stava fischiettando
–mi hai ricattata-
-Andiamo
Cameron, lo sai
quanto odio le ore di ambulatorio!- tentò di giustificarsi
Greg.
-Come
se io le adorassi…-
-Vedo
che sei molto
arrabbiata-
Allison
non disse nulla.
-So
come rimediare…a casa mia
o a casa tua?- domandò innocentemente.
Cameron
sgranò gli occhi
sconvolta e senza proferire parola si allontanò schifata.
Dal
canto suo, House
sghignazzò divertito.
Era
divertente far infuriare
l’immunologa.
E
poi era sicuro che
l’avrebbe perdonato nel giro di un’ora.
Sarebbe
andata a casa a farsi
una bella camomilla rilassante e l’avrebbe chiamato.
Non
lo sfiorava nemmeno
l’idea che Cameron quella notte non l’avrebbe
passata al caldo nel suo letto…
-To
be continued…-
Ringraziamenti
per le
recensioni del capitolo precedente:
Apple: Siamo
addirittura arrivati ad una dichiarazione in piena regola! Sono
commossa…
A parte gli
scherzi…anche a me quel pezzo piace
davvero molto proprio per il fatto che descive l’assoluta
verità.
Adesso di
compiti delle vacanze ne ho davvero
tantissimi, ma cercherò di dedicare un po’ di
tempo anche alla ff che ho del tutto
tralasciato in questo ultimo periodo.
Un bacione!
angelikfire: a dirti
la verità l’influenza wuddy doveva comparire
parecchi capitoli fa, ma mi sono
decisa di inserirla solo adesso perché…ah, beh
questo non lo so!
Comunque
grazie per il complimento!
Un bacione!
SHY: anche io
trovo che la Cuddy e Wilson formino una coppia favolosa e spero
soltanto di
riuscire a scrivere degnamente di loro almeno in piccola
parte…
Un bacione!
hamburger: grazie,
grazie grazie! Anche io li trovo davvero belli…
Un bacione!
Toru85: grazie
mille!
Un bacione!
DianaV: 4 o 5
volte addirittura?! Sono lusingata! Grazie mille di tutto!
Un bacione!
Un bacione
anche a coloro che sono così buoni almeno
da leggere questa ff!
AllisonCam