Un cancello chiuso
davanti a braccia strette intorno a un corpo estraneo.
Non suo.
Che non dovrebbe essere suo,
che non dovrebbe essere lì,
in mezzo a braccia estranee,
che non dovrebbero essere sue,
che non sono sue.
Di un altro,
di un'altra
Un fiato sul collo.
E allora,
mezzo giro di gambe,
occhi negli occhi.
Un bacio sospeso nell’aria.
Sospeso, ma il respiro si fa corto
sempre più corto.
E sono labbra su labbra.
Un abbraccio sempre più chiuso.
Corpi sempre più uniti.
Mani che si cercano.
E per un attimo non c’è pensiero che si soffermi sul giusto e sbagliato,
su ciò che si dovrebbe o non si dovrebbe fare.
Ma ora il cancello è aperto.
E quei corpi divisi.
Respiri regolari.
Labbra lontane.
E gli occhi, gli occhi sono solo quelli di due traditori.
Traditori non pentiti,
felici, per un bacio,
eppure traditori.

Sempre traditori.

Sempre felici.

Sempre Solo per uno stupido bacio.