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Autore: ciaominipono    17/12/2012    6 recensioni
Sentimmo fuori il cancello spalancarsi e battere al muro.
Pioveva forte, il cielo era cupo... erano arrivati i vampiri a Bradford.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vampires.



E' passata ormai una settimana da quando siamo rinchiusi dentro scuola, il sindaco dice che è più sicuro per noi ragazzi restare nelle scuole, mentre gli adulti erano stati messi in diversi palazzi.
Era uno strazio si, ma era più sicuro per noi e per la nostra vita.
"Ma quando finisce tutto questo?" mi domandò Ameliè "sto morendo di fame e le riserve di cibo stanno finendo, la gente qui dentro è paragonabile ad un allevamento di porci" continuò mentre il suo stomaco brontolava.
"Che poi io non capisco, questi ci hanno lasciato qua, senza darci nessuna spiegazione o nient'altro, sembra di essere un quarantena."
Aveva ragione, sembrava di essere in quarantena, tipo nel film 'rec' a quel pensiero mi venne un brivido, sono rimasta traumatizzata da quel film, non ho dormito per circa una settimana con la paura che qualche zombie spuntasse dalla finestra e mi mangiasse il cervello, bleah.
Ero rimasta impalata a fissare fuori dalla finestra, avevo perso il filo di quello che stava dicendo Ameliè.
Pensavo, pensavo a cosa potesse essere accaduto, la paura di morire di fame, o di freddo aumentava ogni giorno di più.
C'era così tanta confusione in quel laboratorio, chi passava il tempo a lavorare mosaici, chi vetrate, chi disegnava, chi dipingeva.. questo era il bello di frequentare un liceo artistico, per me disegnare è come uno sfogo, le mie paure, le mie insicurezze, i miei sentimenti, le concentravo tutte sul disegno.
MI chiamo Celine, sono al primo anno e al terzo ho intenzione di prendere la specializzazione in architettura e poi laurearmi in architettura, mi ero pianificata già gran parte del mio futuro se forse sarei sopravvissuta a quello che stava succedendo.
"Se tra qualche giorno questa situazione non cambia, credo che la gente comincierà a mangiarsi a vicenda"
Un brivido, la sua voce.
Le sue mani sui miei fianchi e il suo respiro sul collo.
La sua voce vellutata, niente di più bello.
Mandai la testa indietro e l'appoggiai al suo petto.
"Zayn.." sussurrai sorridendo.
"Minipona" rise lasciandomi un bacio umido sul collo.
Mi girai e lo guardai con aria di rimprovero.
"Ma è possibile che quando uno è dolce con te, tu devi sempre smontare tutto?"
"L'essere dolce non è parte di me stesso"
sorrise toccandomi i capelli.
"Gnignigni, che acido di merda"
"Mongoloide"
"Mongoflettico"
"Barbona"

Hhh, barbona, a me? Si, vestivo in maniera strana -se così si può dire- ma non mi sermbra un'abbigliamento da barbona.
"Non a tutti piacciono i maglioni di lana, lunghi e larghi, o i scarponi che di solito si addicono più ad un maschio, non per questo devi chiamarmi barbona, capito razza di minipono insignificante?" dissi sfidandolo.
"Oh ma come è intelligente questa ragazza, peccato che barbona ci rimani"
"Zayn, VAFFANCULO"
"Ma voi due, che cazzoculo di minchia vi siete messi insieme a fare se ogni fottutissimo giorno litigate per.... cazzate"
s'intromise Amiliè.
"Ma io gli voglio bene" azzardò Zayn ridendo.
Sorrisi e gli tirai un debole pugno sulla spalla, mi bloccò i braccio e mi tirò a sè baciando le mie labbra, lentamente, schiusi la bocca facendo incontrare le nostre lingue che subito cominciarono ad accarezzarsi lentamente.
Fummo interrotti da un brusco rumore, il laboratorio si zittì.
Sentimmo fuori  il cancello spalancarsi e battere al muro.
Pioveva, il cielo era cupo... erano arrivati i vampiri a Bradford.
Ci furono alcuni secondi di silenzio e poi una botta sul tetto, tutti cominciarono ad agitarsi, imprecare, a pregare che tutto finisse al più presto.
Sentì Zayn strngermi la mano e deglutire rumorosamente.
Ci fù un lampo assordante e così forte da farmi coprire gli occhi.
Quando li rialzai notai che fuori dalla finestra, sulla breccia del viale che portava al liceo, c'era un ragazzo, piedi nudi, capelli rasati, grossi muscoli, fermo, immobile.
Non so il perchè, ma avevo come un'attrazione verso di lui, non che non mi piacesse Zayn, non attrazione fisica o di questo genere di cose... ma attrazzione, voglia di scoprire chi fosse quel ragazzo.
Nella confusione che si era creata, lasciai la mano di Zayn senza che se ne accorgesse e uscì fuori dal laboratorio, nel corridoio l'aria era più fredda del solito, si gelava.
Mi strinsi le braccia, solo allora mi ricordai di avere indosso un vestito bianco lungo fino a metà coscia, fatto tutti di merletti e con una fascia nera sotto il seno che formava un fiocco dientro la schiena.
Andai verso il portone, l'aprì e subito un vento alquanto gelido mi percosse ogni punto del mio corpo, mi levai le zeppe che portavo e cominciai a camminare, i capelli diventarono zuppi a causa della pioggia, dovevo svoltare a sinistra, nonchè dove si trovava il ragazzo, mi avvicinai con cautela, appoggiandomi al muro, feci capolino con la testa e vidi che stava guardando nella mia direzione, come se mi stesse aspettando.
Decisi di andare avanti, appena misi piede sulla breccia bianca sentì dolore.
Appena passai davanti le finestre del laboratorio sentì le persone gridare il mio nome dicendomi di rientrare.
Mi voltai e vidi Zayn affacciato alla finestra urlare mentre le lacrime gli rigavano il volto, e Ameliè con le mani davanti la bocca che scuoteva la testa mentre piangeva.
Sapevo a cosa ero andata incontro.
Appena mi girai vidi due occhi rossi puntati su di me, quelle iridi rosso fuoco, sembrava bruciassero.
Restai a guardarlo incantata mentre si avvicinava lentamente.
Fin da quando ero piccola ero stata sempre appassionata di vampiri, erano e solo la mia unica passione, ho sempre pensato esistessero, ma non avrei mai immaginato di ritrovarmene uno davanti, bellissimo, con la sua pelle bianca e liscia, i lineamenti scolpiti, la mascella serrata e gli angoli della bocca curvati in un semi-sorriso.
Era a pochi metri da me, sussurrai un 'sei bellissimo' sapevo che lui mi avrebbe sentito.
In un minimo di secondo me l'ho ritrovai a dieci centimetri di distanza.
Sussultai e mi soffermai a osservargli gli occhi, quegli occhi, bellissimi, perfetti, aveva degli spicchi arancioni, precisamente tre nell'occhio sinistro e quattro in quello destro.
"Liam James Payne" disse.
Oh, la sua voce, qualcosa di magnifico, sorrisi instintivamente.
"Celine" riscì solamente a dire.
Successe così tutto velocemente, sentì le sue labbra sul mio collo, i suoi denti che perforavano il mio collo e il suo veleno farsi spazio nelle mie vene.
Caddi a terra, l'ultima cosa che vidi fu Liam che con la sua velocità corse fuori dal cancello e le urla dei miei compagni.
Mi sentivo bruciare, il cuore era in preda alle convulsioni, quando ad un certo punto cessò di battere.
Aprì gli occhi, aveva smesso di piovere, erano passati circa due minuti e poco più.
Rimasi a fissare il cielo, gli alberi, riuscivo a vedere ogni cosa perfettamente, le venature delle foglie, le gocce colare, e granuli di polvere slovazzare.
Alzai la mano sinistra e me la misi davanti agli occhi, osservai la mia pelle, ormai divenuta bianca, liscia, perfetta.
Mi alzai con un movimento fluido e camminai verso l'entrata.
Aprendo il portone subito fui sommersa dalle voci provenienti dal laboratorio, i pianti, riuscì a sentire Zayn piangere a dirotto, i suoi singhiozzi mi provocarono un groppo in gola, lasciai che il portone si chiudesse da solo facendo abbasta rumore da far cessare le voci di prima.
Ora sentivo solo il respiro di 60 e passa persone.
Camminavo lenta. avevo paura della loro rezione.
Aprì lentamente la porta e sentì il cuore di qualcuno che perdeva un battito.
Si stavano letteralmente pisciando sotto dalla paura.
Avevo i capelli davanti il viso a mò di 'the ring', perfetto -pensai-.
Camminai a testa bassa fino al centro della stanza.
Alzai di colpo il viso, vidi che tutti strabuzzarono gli occhi e tremavano, mi girai verso la finestra e vidi il mio riflesso, avevo gli occhi rossi come il fuoco.
Mi bruciava la gola, bruciava, bruciava e bruciava, e io che facevo? Stavo in una stanza piena di persone, umane.
Che genia.
Mi strofinai il collo sperando che i dolore diminuisse ma niente.
Percepì qualcuno avvicinarsi e subito alzai lo sguardo, Zayn.
Il mio Zayn.. adesso si che lo potevo ammirare in tutta la sua bellezza.
"Celine..." disse avvicinandosi.
Io indietreggiai di qualche passo.
Un suo amico lo fermò "Zayn, è pericoloso"
Non smetteva di guardarmi.
"Io mi fido di te" disse allontando l'amico.
Si, lui si fidava di me ma io.. io mi potevo fidare di me stessa?
Cominciò a camminare verso di me ma non mi mossi, ogni passo in avanti, più il bruciore aumentava.
Il suo odore, era... buonissimo.
"Io mi fido di te" disse guardandomi negli occhi e prendendomi la mano, rabbrividì.
"Non voglio vederti morto" sussurrai.
"MI FIDO DI TE" scandì bene le parole.
Si avvicinò piano, quella lentezza mi stava distruggendo, avevo bisogno delle sue labbra.
Mi avvinghiai sulle sue labbra e allacciai le braccia al suo collo, cercai di non respirare, ma guando le nostre lingue si incontrarono, un groviglio di emozioni si fece spazio dentro me.
Mi stanpò un ultimo bacio e mi guardò.
"Fammi tuo, per sempre" sorrisi, se avrei potuto avrei voluto piangere.
Gli sorrisi e appoggiai, dolcemente, le mie labbra sul suo collo.
Quello era l'inizio dell'eternità.


Ciao miniponi :'3
per la prima volta sono fiera di me stessa. uhuh **
spero vi piaccia, love you all.
scusare per gli errori di ortografia, ma non l'ho riletta n.n
baci, celine xx




   
 
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