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Autore: sheneedsharold    17/12/2012    3 recensioni
mi aveva ferita. ma amavo troppo Zayn per non perdonarlo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentì vibrare il telefono di Zayn. Era uscito con i ragazzi e l’aveva lasciato lì sul mio letto, probabilmente mentre si cambiava se lo era dimenticato lì. Sapevo quanto fosse sbagliato guardare chi fosse, ma Zayn non aveva niente da nascondermi. Raccolsi il telefono e guardai lo schermo.

‘Jane’

Io questa “Jane” non la conoscevo e mai l’avevo sentita nominare.

Aprì il messaggio curiosa.

“Oi, coglione stasera non dimenticarti i preservativi. Ce la spasseremo e vedrai le stelle con me.”

Il telefono mi cadde e scoppiai in lacrime.

Zayn, non aveva niente da nascondere eh? Cosa avrei dovuto fare? Prenderlo a schiaffi? Parlarne? Non pensavo potesse farmi questo. Sentì suonare alla porta e asciugai di fretta le lacrime.

Vidi entrate Harry sorridente con i ragazzi, uno di loro aveva detto probabilmente una battuta mentre entravano, ma quando mi vide passò da un sorriso a un’espressione seria.

“Stai bene?” domandò toccandomi una spalla.

“Z … zayn.” Continuai balbettando.

Zayn si girò, si avvicinò a me.

“Che succede?” mi domandò come se si fosse perso un bel pezzo.

“Chi è Jane?” domandai fredda.

“Jane?”

“Ti prego Zayn smettila davvero con queste fesserie, sputa il rospo.”

“Noi andiamo.” Disse Liam.

Né me, né Zayn risposimo. Continuai a guardarlo in cagnesco.

“Zayn ho le prove, cazzo.” Dissi mostrandogli il messaggio.

“Perché hai toccato il telefono?”

“Ho torto su questo, okay, lo ammetto. Ma non pensavo potessi farmi questo. Da quanto va avanti questa storia?”

“Un mese. Pensavo non mi amassi più.”

“Ti prego. Sei tu invece a non amarmi più qua, Zayn.”

Abbassò il volto. Era evidentemente nella merda e nel torto.

“Pensavi fossi scema, vero?” continuai.

“Io ti amo smettila.”
“No, smettila tu di dire cazzate. Tu non mi ami. Io ti amo Zayn, mi hai spezzato il cuore.”

Zayn mi afferrò il volto, mi staccai. Amavo le sue labbra, amavo lui. E lo amavo ancora. Ma non potevo baciarlo. Era come dargliela vinta.

“Zayn, no.” Dissi staccandomi.

Però, ci riprovo prendendomi ancora una volta per i fianchi. Mi liberai dalla presa.

“Zayn cosa non ti è chiaro della parola ‘no’ ?”

“Ti amo.”

“Vai, vai a scoparti Jane. Vai a dirgli all’orecchio ‘ti amo, Jane’ mentre scopate allegramente, vai.” Dissi impassibile.

“E’ stata una sola sbandata. Con lei non proverò mai ciò che provo con te.”

“Oh, certo. Ah, non dimenticarti i preservativi, non sia mai.” Dissi ironicamente.

“Ti comporti da bambina.”

“Tu sei ingenuo, sei stronzo.”

“Posso baciarti l’ultima volta?”

“No, col cazzo. Vai adesso da Jane. Ciao.” Dissi allontanandomi.

Mi afferrò per la mano.

“Dove vai?”

“A fanculo.”

“Dove vai?” disse stringendomi forte la mano.

“Vado, lontana da te.”

“Zayn la porta è lì, cosa aspetti? Corri da lei, ti aspetta. Non vorrai mica fare tardi.”

“Ma non ci vado.”

“Vacci, cazzo, vacci. Vedi che te la spassi, vedrai le stelle.”  

“Ma …”

“Ma, cosa? Zayn non hai scuse. Qual è la tua scusa, adesso? Quale?”

“Ti prego, perdonami Hope.”

“Per me, puoi scordati della mia esistenza. Ora ti scongiuro, vai da lei, vattene.” Dissi ormai con le lacrime agli occhi, disperata.

“Da qui non mi muovo. Te le giuro, lo giuro Hope. Tu mi fai sognare. Tu, solo tu. Tu.”

“Ma vai a fanculo. Tu. Tu. Tu. Tu.”

“Te lo dimostrerò.”

Passarono due settimane, ero incazzata con Zayn e ero uscita con El per cercare di farmela passare, insomma lei era una buona amica. Mi trovavo bene, così tornai a casa.

“Alla prossima.” Mi dissero Louis e El che mi lasciarono davanti al cancelletto di casa. Pioveva e chi vidi? Quel cretino di Zayn seduto sul marciapiedi sotto l’acqua, bagnato fradicio.

“Alzati di lì, va.” Dissi spingendo il cancelletto per aprirlo con la borsa in mano.

“Dove vai?”

“Entro in casa?” domandai sarcasticamente.

“Entra.” Continuai tenendogli il cancello aperto.

-

Entrammo in casa, appeso al muro trovai una foto mia e di Zayn. Chi l’aveva appesa non lo so. Zayn stava fuori come un cane sotto la pioggia precedentemente . Mi cadde la busta a terra.

‘Scusa, ti amo. Tuo Zayn.’

“Ti ricordi? Quando siamo stati al parco? Eri sorridente, sei così bella. E Jane non lo sarà mai quanto te. Giuro.” Sentì la voce di Zayn, che mi strinse per i fianchi.

Fu più forte di me, perché io lo amavo e non potevo mentire o andare avanti senza lui. Tremavo, sembra una cosa da niente. Ma quella foto, era tanto bella. Era tanto colorata. Ancora non so cos’avesse di speciale, ma c’eravamo io e Zayn, abbracciati come in quel momento. Lui mi teneva da dietro per i fianchi, poggiando la sua testa sulle mie spalle. Quel filo di barbetta che ogni volta che mi baciava pungeva ma faceva bene al mio cuore. Mi riempiva di attenzioni. Mi aveva ferita, ma era la persona della quale avevo bisogno per andare avanti.

“Io ti amo ancora, come in quel periodo. Tu mi ami ancora?”

“Zayn, io non ho mai smesso di amarti.” 

  
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