IL TIRANNO
2°)DISCESA ALL'INFERNO
“A pensarci
adesso, la notizia della distruzione della mia
patria….” pensò Vegeta “Non
è
stata l’entrata all’inferno, ma solo la discesa,
decisamente il peggio avvenne
dopo, quando conobbi il Tiranno”:
Un rumore
forte, intenso. Mi sveglio. Mi ritrovo in una sfera metallica
"Cos'è?" mi chiedo ancora confuso, assonnato, poi, una voce
femminile
mi riporta alla realtà "Atmosfera di B-62 in avvicinamento,
prepararsi al
contraccolpo", mi accorgo di essere in una navicella.
I ricordi mi assalgono,
spero sia stato solo un incubo, ma la verità è
inesorabile, mi sento trascinare
in un pozzo senza fondo. Sento formarsi un drappo alla gola al pensiero
del mio
pianeta distrutto: lo ignoro.
Improvvisamente, sento la navicella traballare violentemente, facendomi sobbalzare, poi un fischio, infine, la voce metallica "Ingresso nell'atmosfera di B-62 effettuato. Prepararsi all'atterraggio. Atterraggio previsto per: 15 secondi". Un fischio intenso, lungo, penetrante, sembra sgretolarmi i timpani. Poi, un rumore secco, duro, metallico "Atterraggio effettuato" la solita voce priva di sentimenti "Apertura sportello navicella previsto per: 5 secondi", un'altro fischio, questa volta meno intenso, l'aria viene letteralmente scaraventata fuori, poi, con una lentezza esasperante, lo sportello color dell'acciaio si apre, permettendomi di vedere all'esterno: una distesa di edifici grigi, sfumati di viola, il cielo nero pece, come il terreno privo di vita. Scendo, sento il disgusto per quel pianeta salirmi dal profondo dell'anima, il mostro rifugiato nel mio petto, ruggisce d'odio, di fronte a quelle costruzioni, ma caccio giù quelle sensazioni, senza riuscire ad estinguerle, sembrano fiamme eterne.....
"La
base" pensa Vegeta.
..... mi volgo verso un drappello di soldati provenienti dall'edificio più vicino, a guidarli, sono in due "Napa, Radish" sussurro al niente, mi raggiungono, s'inchinano, portandosi la mano al petto in segno di rispetto "Benvenuto, mio principe...." sussurra Napa, ma io lo interrompo "Dov'è il quarto Sayan?" questa volta,è Radish a parlare: "Mio fratello è stato inviato su T-5, Napa non te l'ha detto?" una scintilla d'oro attraversa i miei spiragli portatori di morte, il disprezzo si impadronisce del mio cuore, la creatura ruggisce "Stupido Sayan di terza classe..." sussurro "Scusa?" mi chiede il Sayan, Napa sorride, i suoi occhi si riducono a fessure, gioisce, alla vista della mia rabbia e sapendo la sorte che sta per toccare al Sayan, stringo i pugni, poi, velocemente, gli prendo il colletto dell' armatura nera e color dell'oro, lo alzo dal terreno urlandogli addosso tutto il disprezzo che provo "Cretino!Come hai osato darmi del "tu"?" gli occhi di Radish si allargano, la paura li inonda, le labbra prendono a tremare, il viso sbianca: il baratro tra i nostri livelli di combattimento è evidente "Che non debba succedere mi più!"lo butto a terra, gli do un calcio in viso, il naso scricchiola. Radish, si rialza e sussurra "Perdono, mio principe, grande e potente Vegeta", parole veritiere salgono dalle labbra di Radish, parole, che hanno però il gusto di una sconfitta "Bene..." sussurro ad entrambi "....ora torniamo nelle nostre stanze...." mi incammino verso l'edificio "...poi vi dovrò dire una cosa...." ed entro in quella costruzione metallica, lasciando un'espressione di stupore e smarrimento, sul viso di entrambi i Sayan.
Entro, mi guardo in giro, poi, mi incammino in quelle buie e fredde sale e corridoi. Conosco questo pianeta, l'avevo consegnato a mio padre due anni or sono, era un pianeta fertile, pieno di foreste e fiumi, ma ormai è un pianeta senza avvenire.
Percorro il labirinto di corridoi color dell'ombra, attraverso numerose sale, rimanendo nell’ombra, infine, raggiungo le mie stanze.
Una porta d'acciaio mi sbarra l'accesso, una parete magnetica,mi impedisce di sfondare la porta, affianco, un lettore di sicurezza, digito il codice "Dovrebbe essere V6B62..." un fischio, la spia sopra il lettore cambia colore da rosso a verde,la parete magnetica si abbassa, la porta d'acciaio si apre: Entro.
Non ci vedo, le tenebre regnano
sulla stanza color del
sangue, le mie pupille iniziano ad allargarsi, riesco a vedere: una
piccola
stanza d’acciaio, color del mare,un letto dimesso, un
tavolino di legno marcio,
con un'unica sedia e un bagno sporco.
Appoggio sul tavolo i guanti rovinati "Ho bisogno di uno scouter e dei guanti nuovi...." sussurro all'ombra, osservo i vecchi guanti usurati dall'uso "....per fortuna i laboratori non sono lontani..." esco, e mi inabisso nuovamente in quei corridoi imbrattati di sangue, su cui il silenzio e le tenebre regnano sovrani.
Arrivo ai laboratori dopo pochi minuti, una porta blindata mi sbarra l'accesso, niente lettore di sicurezza questa volta, una smorfia di divertimento si disegna sul mio viso, i miei occhi luccicano d'oro, con la folta coda, picchio contro la porta, un'esserino verde, screziato di blu viene ad aprirmi "Si?" mi domanda dallo spioncino "Apri" non alzo la voce, non mi muovo, lascio che i miei occhi parlino da soli, l'essere mi guarda beffardo, chiude lo spioncino, la porta si apre. Entro.
Il laboratorio è grande, completamente bianco neve, mi guardo intorno, nove camere di rianimazione occupano tutta la parete sinistra. A destra, cinque armadi azzurri. al centro, tre computer color delle ombre, dietro, tre cassetti del medesimo colore.
"Posso esserle utile?" voce falsa, sale dalle labbra dell'essere verde, mi disgusta "sì.." sussurro "Mi serve uno scouter e dei guanti da combattimento. Ora" ordino, l'essere si gira, deve essere abituato, apre il cassetto, digita un codice, faccio in tempo a vederlo e a memorizzarlo "726887" sussurro "Cosa?" chiede l'essere senza girarsi "Niente, niente" dico, mentre una smorfia di divertimento si delinea sul mio viso di ghiaccio, ma ormai non mi ascolta più, il cassetto si apre, all'interno, vedo dieci scouter, cinque con la lente verde, da subordinato, tre azzurri, da comandante inferiore, e due color rubino, da comandante superiore.
Il sorriso si delinea sulle labbra dell'essere, prende uno scouter color verde, me lo porge. "Cos'è?Uno scherzo?" sussurro, ma gli occhi già bruciano, desiderosi di versare sangue "Questo..." freno la mia rabbia, indico o scouter "... è da soldato di terza classe..." il sangue mi ribollisce nelle vene, ma continuo a sussurrare ".... io, sono l'èlite del mio popolo.""Se vuoi uno scouter prendi questo, se non lo vuoi me lo tengo" voce beffarda, gli prendo di scatto lo scouter, prendo un paio di guanti bianchi, esco dai laboratori, e progettando vendetta, mi avvio verso le mie stanze.
Ripercorro il labirinto di
corridoi, ritorno alle mie
stanze, non sono solo. Radish e Napa mi stavano aspettando.
"Cosa ci fate qui?!" dico con rabbia ai due Sayan, impedendogli di parlare, benché la loro sorpresa fosse evidente. S'inchinano. Napa comincia a parlare: "Mio signore... il potente Freezer ci ha convocato nella sala del trono..." "Bene!" interrompo il Sayan, il cui stupore cresce, a pari passo con la mia ira "Andiamo!" esclamo, e solo ora la tempesta di fulmini nei miei occhi si placa, la bestia và a riposo, e riprendendo il mio passo marziale, mi incammino verso la sala del trono, verso, la sala del Tiranno.
Dinanzi a me una porta color dell'ombra, irta di aculei, "Non entriamo?" chiede Radish, la cui paura è palpabile, leggibile nei suoi occhi, i miei, invece sembrano due cristalli di ghiaccio.
Improvvisamente, più spinto all'orgoglio che dal coraggio, spalanco le porte, facendole sbattere, il cui rimbombo, si sparge per tutta la base. Una smorfia di divertimento si delinea su mio viso. "Se oltre questa soglia ci sei morte, aspettami. Sto arrivando", varco la soglia, entro nell'antro della bestia....
"Quanto ero stupido..." Vegeta sorride.
.....una sala illuminata
fiocamente illuminata da
dalle braci, una scalinata nera come l'ombra sale verso l'alto, in
cima, un
trono di cristallo nero, seduto, un'ombra, affiancato da altre due
ombre, mi
avvicino, mi inchino mentre la bestia ruggisce di disprezzo contro di
me,
contro la mia viltà, verso la mia debolezza.
Napa e Radish, dietro di me, s'inchinano allo stesso modo.
Finalmente, le ombre si avvicinano, mostrando i loro visi, illuminati
dalle
braci.
Per primo vedo una lucertola azzurra, capelli verdi, modi eleganti,
viso
beffardo.
Poi, un essere grasso, placido, calvo e rosa.
Proprio quest'ultimo parla per primo:"Piccolo impertinente!" mi urla
addosso con la sua voce gracchiante e roca, lanciandomi sguardi carichi
di
disprezzo "Dodoria..." sussurro "Non fa niente..." una voce
flautata irrompe nella sala, sento disgusto per quella voce, sposto lo
sguardo
verso l’ombra centrale, che finalmente, era avanzato, venendo
illuminato dalla
luce rossastra, una lucertola rosa, con due corna nere pece che
fuoriuscivano
dalla testa viola chiaro, lo vedo sorseggiare un vino rosso sangue, i
quel
bicchiere di cristallo nero, i due piccoli spiragli cremisi al posto
degli
occhi, le pupille nere come l'oblio che si restringono fino a diventare
poco
più che fessure, le labbra vermiglie arricciate in una
perenne smorfia, quel
viso quasi senza sentimenti, seduto su quel trono color dell'ombra e
dell'acciaio, screziato d’ oro: il signore dell'universo:
Freezer.
"Il Tiranno...." il viso di Vegeta assume una smorfia carica d'odio.
"Ci hai mandato chiamare
Freezer?"
chiedo in una domanda priva di rispetto, sfumata di disprezzo, una
smorfia
divertita si delinea sul viso di Freezer, mi rialzo, la smorfia si
allarga
"Sì" risponde con la solita voce flautata, il mio disprezzo
cresce,
la bestia ruggisce d'odio "Volevo porgere le mie più sentite
condoglianza
ai Sayan sopravissuti..." si alza, si dirige verso la vetrata color
dell'oro, sorseggiando quella ambra color del sangue, per poi accennare
un
sorriso beffardo, seguito da Dodoria e Zarbon "Sorride mentre ci fa le
condoglianze?!" penso disprezzando e odiando dal profondo quel essere,
quella lucertola cornuta "....e volevo proporvi di entrare nella mia
milizia" "Più di un invito sembra un ordine..." mi ritrovo a
pensare, poi, con un'audacia, o forse spinto semplicemente
dall'orgoglio, forse
per dar sfogo al mio disprezzo, inizio a parlare:"Noi tre accettiamo
volentieri la vostra proposta..." i due Sayan alzano di scatto la
testa, gli
occhi pieni di stupore, il ghigno di Freezer allargarsi, diventare
crudele
"...ma a una condizione..." gli occhi di Zarbon e Dodoria vengono
inondati dallo stupore, poi, tremanti, si girano verso la bestia,
che,arrabbiata, lascia trasparire la propria vera natura, la natura di
un
mostro.
Le pupille di Freezer si riducono a fessure, sulle labbra vermiglie,
delinearsi una smorfia carica di disappunto, una goccia di
vino
fuoriuscire dal bicchiere di cristallo, precipitare fino al pavimento,
schiantandosi contro di esso, la mano libera stringersi in un pugno.
A parlare per primo fu Dodoria:"Idiota!Come osi imporre le tue
condizioni!Dovres..."
urla parole gracchiati, cariche d'odio, ma è
interrotto da Freezer:
"Dodoria. Basta."voce tranquilla, priva di sentimenti, come se nulla
fosse successo, il pugno si scioglie, riprende a sorseggiare il vino,
la
smorfia ritorna a essere divertita. Ma Dodoria, in ogni caso,
ammutolì, per poi
dire: "Perdono, grande e potente Freezer"s'inginocchia davanti a suo
padrone "Patetico..." sussurro a me stesso "E ora..." la
voce flautata di Freezer mi provoca un conato di vomito "....sentiamo
le
tue condizioni, principino" ignoro il nomignolo, e continuo a parlare:
"A condizione di essere capo incontrastato dei Sayan rimasti." la
smorfia di divertimento della bestia si allarga "...sempre ai suoi
ordini,
naturalmente" vedo il ghigno cambiare, sfumarsi di crudeltà,
poi, vedo
Freezer iniziare a parlare: "Dovrei ucciderti pertanto
insolenza..."vedo i visi di Dodoria e Zarbon illuminarsi di gioia
"....ma accetto la tua proposta: benvenuti nella mia milizia!..." le
braccia del mostro si allargano, come in un abbraccio, vedo una smorfia
carica
d'odio delinearsi sul viso del braccio destro e sinistro di Freezer
"...presentatevi domani al settore amministrazione per essere
registrati,
e per ricevere il vostro programma" un ceno della mano, segna il nostro
congedo, ci giriamo, e usciamo dalla porta di cristallo nero, ma solo
io, sento
il sussurro provenire da Freezer: "Benvenuto nella mia milizia,
principe
Sayan, principe di una razza estinta, principe senza popolo" e solo io
lo
sento scoppiare in una disumana risata.
“Se quel giorno feci la mia discesa all’inferno, il resto fu un precipitare continuo….”
CONTINUA……
Ringrazio tutti
quelli che hanno letto questa storia.
Ringrazio per le recensioni:
Emyc:Grazie per
la recensione, spero ti sia piaciuta, a proposito della recensione
“Il principe del terrore” sono
“BraissimO”.
Heleamicachipss: Grazie per la recensione, spero che questo capitolo ti sia piaciuto!
Mi raccomando....RECENSITE!!
By Vegeta91