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Autore: ImBritIrish    17/12/2012    0 recensioni
Jessy Jey:Io non posso averti perchè sono una fata! E le fate non possono innamorarsi degli esseri umani. Hai capito ora?!!? Perchè non posso amarti liberamente?Perchè posso solo desiderati senza mai averti?!?
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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*Pov Niall*

Era trascorsa una settimana da quando Jessy Jey era ritornata con il fratello, una settimana da quando le era morto il padre, una settimana da quando la mamma le aveva chiuso per la seconda volta la porta in faccia, una settimana da quando la sua vita si è incasinata più di prima. Cosi decisi di fare qualcosa per lei, per farla sentire felice almeno per una sera, per un momento, voglio farle dimenticare per un po' tutte le domande che la assillano ogni giorno.
Harry:Colazione fatta in casa!
Io:Non ti ci abituare, l'ho fatto per Jessy Jey e questo è avanzato. E' già sveglia?
Liam:No, dorme ancora.
Io:Le vado a portare la colazione.
Era la sua preferita. Cappuccino e ciambella al cocco, con una rosa bianca.
Aprì delicatamente la porta, poggiai il vassoio sulla scrivania e aprì le tende per fare entrare un po' di sole. I raggi che filtravano fievoli le colpivano leggermente il volto, e il vento che soffiava faceva entrare l'aria di primavera da cui era invasa Londra.
Presi il vassoio e mi sedetti al suo fianco, cosi si svegliò.
Io:Buongiorno piccola.
Jessy Jey:Hey amore.
Era da tanto che non mi chiamava amore, che non mi diceva ti amo, io ne avevo bisogno. Io non sapevo se lei provava ancora lo stesso per me. Se dopo tutto quello che è successo tra di noi lei mi ami ancora. Questo era il primo ''amore'' dopo non so quanto tempo. Forse un mese o due.
Jessy Jey:E a cosa devo tutto questo?
Io:Cosi. Per farti pensare ad altro almeno per una giornata. Perchè oggi saremo io e te, nessun' altro, nient' altro. Cosa ne dici?
Jessy Jey:Dico che ti amo infinitamente.
L'aveva detto. Aveva detto che mi amava. Questa giornata stava andando nel verso giusto.
Io:Mi hai letto nel pensiero?
Jessy Jey:No, perchè? Sono troppo stanca per farlo. E poi oggi non ho voglia di usare la magia.
Io:Bene allora andrà tutto secondo i piani.
Jessy Jey:Che piani?
Io:Vedrai...
Jessy Jey:Sono curiosa ora.
Disse facendo la voce da bambina e gli occhi dolci. Non potevo resisterle, ma dovevo. Era per lei.
Io:Mi dispiace ma dalla mia bocca non uscirà niente. E non provare a leggermi nel pensiero che mi incazzo.
Jessy Jey:Va bene non lo farò.
L'avrebbe fatto. Lei non era tipo da resistere alla curiosità.
Io:Giura su noi due. Giura che non lo farai.
Jessy Jey:Non è giusto così, però.
Mise il broncio. Era proprio una bambina. Ma era la mia bambina, e questo era cio' che volevo.
Io:O giuri o niente giornata tra noi due.
Jessy Jey:E va bene. Giuro su noi due che non ti leggerò nel pensiero.
Sigillammo questo giuramento con un bacio e poi iniziò a mangiare.
Chiacchierammo di tutto, di niente, di oggi, di domani, degli anni che verranno, la vita che vorremmo, la famiglia che vorremmo, il lavoro dei nostri sogni.
Io:Quindi tu vorresti fare la segretaria?
Jessy Jey:Si. Sarebbe fantastico. Sai maneggiare trecento scartoffie, metterle in ordine, gestire la settimana di qualcuno. Ti fa sentire importante perchè pensi ''Se ora non c'ero io, lui o lei chiunque sia, non si sarebbe ricordato di quest'appuntamento, o non avrebbe saputo organizzare secondo una logica questi documenti.'' Mi è sempre piaciuto questo lavoro, sin da piccola. Ora parliamo di te. Coma mai vorresti fare il cantante?
Io:Coma hai detto tu sarebbe fantastico. Se diventassi cantante sarei importante per un sacco di persone, renderei orgogliosa tutta la mia famiglia, mi sentirei felice. Pensare che con la mia sola voce potrei rendere migliore la giornata di tantissime persone. Sentirsi amati per quello che si esprime. Potrei fare molta beneficenza, farei regali alla mia famiglia, ai miei amici. Insomma la vita sarebbe più facile. Ovviamente non ho calcolato i paparazzi che non mi farebbero vivere in pace, ma potrei superare quest' ostacolo, se poi mi assicurano tutto il resto, ma soprattutto la felicità dei miei fan.
Jessy Jey:Un piccolo Justin Bieber irlandese.
Io:Vorrei avere solo la metà del successo che ha lui. Ma comunque l'idea è quella.
Jessy Jey:Cantami qualcosa.
Io:My heart's a stereo,
It beats for you so listen close,
Hear my thoughts in every no-oo-o-te,
Make me your radio
Turn me up when you feel low
This melody was meant for you
Just sing along to my stereo
Oh oh oh oh, Oh oh oh
Jessy Jey:Ancora. Fammi ascoltare la tua voce ancora.
Andai nella stanza di Liam e presi dei quaderni da dentro la sua scrivania. Ritornai in camera, presi la chitarra e iniziai a suonare.
Io:If I'm louder, would you see me?
Would you lay down in my arms and rescue me?

'Cause we are the same
You save me, when you leave it's gone again.
Jessica leggeva le parole sui quaderni, i suoi occhi scorrevano veloci sulle pagine, la sua espressione era di meraviglia.
Jessy Jey:E tutte queste chi le ha scritte?
Io:Io e i ragazzi. Anche a loro piace molto comporre. Cosi quando abbiamo bisogno di sfogarci, o semplicemente abbiamo voglia e ispirazione andiamo in salone e componiamo.
Jessy Jey:Voglio sentirvi.
Io:Scendiamo e diciamolo agli altri.
E cosi facemmo. Furono tutti d'accordo e una volta esserci riuniti in salone cantammo una canzone che presero a caso dai quaderni.
Tutti: Shut the door, turn the light off
I wanna be with you, I wanna feel your love
I wanna lay beside you, I cannot hide this
Even though I try
Heart beats harder, time escapes me
Trembling hands touch skin
It makes this hard, girl
And the tears stream down my face
If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time, you know I'll be
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today
Close the door, throw the key
Don't wanna be reminded, don't wanna be seen
Don't wanna be without you, my judgement's clouded
Like tonight's sky
Undecided voice is numb
Try to scream out my lungs
It makes this harder
And the tears stream down my face
If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time, you know I'll be
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today
Flashes left in my mind
Going back to the time
Playing games in the street
Kicking balls with my feet
Dancing on with my toes
Standing close to the edge
There's a pile of my clothes
At the end of your bed
As I feel myself fall
Make a joke of it all
You know I'll be
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today
You know I'll be
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today.
Erano tutte con le lacrime agli occhi. Tutte sorprese, tutte cosi stupite.
Io:Vedi perchè voglio fare il cantante?
Jey annuì e mi sorrise.
Jessy Jey:Riuscirai a diventarlo. Devi diventarlo. O meglio dovete. Le vostre voci insieme sono perfette. Un qualcosa di divino.
Io:Ora però vai di sopra e cambiati.
Jessy Jey:Come mi devo vestire?
Io:Molto semplice.
Salì e dopo un'ora fu pronta.
Jessy Jey:Andiamo?
Io:Andiamo.
Salutammo ed uscimmo.
Prendemmo la metro, tre fermate e scendemmo.
Jessy Jey:Ma questo è il centro. Cosa ci facciamo qui?
Io:Vedrai. Vedrai. Non avere fretta. Ora goditi la passeggiata.
E cosi fece.
Non c'era niente di speciale, solo negozi e tanta gente. L'importante era non pensare a quello che stava succedendo.
Passammo l'intero pomeriggio a divertirci, ridere, scherzare, parlare. Una normale coppietta. Andammo al parco giochi.
Andammo a pranzare. Ci facemmo le foto e alla fine arrivò la mia sorpresa.

Io:Indossa questa e fidati di me.
Le misi un foulard sugli occhi e le presi la mano per farle strada.
Jessy Jey:Dove andiamo? Dove mi porti? Sono curiosa. Dai dimmi dove stiamo andando. Ti prego.
Continuò cosi per tutto il tempo.
Io:Siamo arrivati. Aspetta due secondi qui. Subito vengo.
Jessy Jey:Niall non mi lasciare qui da sola. Niall ho paura. Niall dove sei? Niall...
Non riuscì a finire quella frase, quelle lamentele, che la baciai. Era come un martello pneomatico. Non prendeva nemmeno un momento di pausa.
Io:Ecco, cosi va bene. Ora aspetta due secondi qui. In silenzio.
Annuì ed io mi allontanai.
Sistemai i cuscini, la coperta, e la feci accomodare.
Io:1....2....3. Guarda il cielo.
Dissi togliendole subito il foulard.
Accesi lo stereo con una canzone italiana che lei mi fece sentire un po' di tempo fa, traducendomela. Era tutto quello che volevo dirle.

''Voglio farti un regalo
Qualcosa di dolce
Qualcosa di raro
Non un comune regalo
Di quelli che hai perso
O mai aperto
O lasciato in treno
O mai accettato
Di quelli che apri e poi piangi
Che sei contenta e non fingi
In questo giorno di metà settembre
Ti dedicherò
Il regalo mio più grande
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente perchè
Tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore
La tua presenza è sempre arrivo
E mai partenza
Regalo mio più grande
Regalo mio più grande
Vorrei mi facessi un regalo
Un sogno inespresso
Donarmelo adesso
Di quelli che non so aprire
Di fronte ad altra gente
Perché il regalo più grande
È solo nostro per sempre
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante

Che non importa ciò che dice la gente perchè
Tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore
La tua presenza è sempre arrivo
E mai...
E se arrivasse ora la fine
Che sia in un burrone
Non per volermi odiare
Solo per voler volare
E se ti nega tutto quest'estrema agonia
E se ti nega anche la vita respira la mia
E stavo attento a non amare prima di incontrarti
E confondevo la mia vita con quella degli altri
Non voglio farmi più del male adesso
Amore..
Amore..
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente
E poi..
Amore dato, amore preso, amore mai reso
Amore grande come il tempo che non si è arreso
Amore che mi parla coi tuoi occhi qui di fronte
Sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu
Il regalo mio più grande. ''

E mentre la canzone andava comparivano in cielo le nostre foto.
Mi voltai verso di lei per un'instante e la luce della luna le fece brillare una lacrima, che scendeva lenta sulla guancia.
Non era quello che volevo. Io non volevo vederla piangere.
Io:Io...non volevo...
Mi zittì. Continuò ad osservare, ad ascoltare, a piangere.
Finì tutto, ed io non sapevo che dire. Insomma piangeva, e il mio scopo non era quello. Io avevo fatto tutto questo proprio per non farla piangere e invece non ci sono riuscito.
Mi stendetti al suo fianco, mentre lei osservava il cielo ormai vuoto. Non capivo. Cosa aveva da osservare? Non c'era niente. Solo la luna e qualche stella qua e là. Ma non era niente di speciale. Le lacrime le continuavano a scendere veloci. Mi ero scocciato. Non era quello che volevo. Cosi mi alzai, misi le mani nelle tasche e le diedi le spalle, iniziando ad andare verso il lago.
Jessy Jey:Che succede?
Io:Non era quello che volevo. E' tutto uno schifo.
Jessy Jey:Schifo? E' stato tutto perfetto. Tutto cosi perfetto che mi sembra di sognare. Le immagini, il cielo, il posto. La canzone, che poi ti ho fatto ascoltare i primi tempi che abbiamo parlato. Non credevo nemmeno che la ricordassi ancora.
Io:Perfetto? Ma andiamo hai pianto. Oggi dovevi fare tutto tranne che piangere. Sei stata lì in silenzio osservando il cielo ormai vuoto. Non doveva andare cosi. Dovevi ridere, dovevi guardarmi e poi sorridermi...
Jessy Jey:E dirti grazie per tutto, e dirti che mi hai stupito, e stringerti tra le mie braccia e poi baciarti, e ripeterti ancora e ancora ti amo, fino allo sfinimento. Questo volevi?
Io:Si.
Jessy Jey:Ed io invece di dirtelo a parole te l'ho dimostrato con le mie lacrime. Quelle lacrime che prima hai visto per una volta, per la prima volta, non erano di tristezza ma di gioia, di felicità. Con quelle lacrime ho detto tutto quello che volevi sentirti dire.
Mi prese il viso tra le sue calde e morbide mani, mi accarezzò delicatamente e mi sorrise.
Non credevo che potesse essere cosi. Era diversa. Era particolare. Lei era mia.
Jessy Jey:E lo so che ormai ti sei scocciato di vedere lacrime, di vedermi piangere e che non mi sopporti più, che vorresti qualcuno con una vita più facile, che sono soltanto un peso, e che...
La baciai.
Io:Non è ciò che penso, tu non sei quello che stavi descrivendo. Non sei un peso, non voglio lasciarti, non mi sono stancato di te. Chiaro?
E ci baciammo, ci stringemmo, e volevamo di più. Ci volevamo. Non semplici baci, qualcosa di più. Ma dovemmo fermarci.
Io:Le sorprese non sono ancora finite.
Arrivammo all'aeroporto, la bendai, la presi in braccio e corsi verso l'elicottero che avevo prenotato.
Jessy Jey:Dove stiamo?
Io:Guarda tu stessa.
Si tolse la benda e restò incantata.
Jessy Jey: Aaaaaaah siamo altissimi!
E si buttò tra le mie braccia.
Risi. Come faceva una fata ad aver paura dell'altezza? Insomma volavano, e andavano in alto.
Jessy Jey:Non ridere. Non è divertente.
Io:E invece si. Devi vedere la tua faccia. E' fantastica.
Dissi continuando a ridere.
Si rimise il foulard scatenando ancora di più la mia risata.
Jessy Jey:Sono contenta che ti stia divertendo cosi tanto, mentre io ho paura.
Fece la parte dell'offesa.
Sorrisi e la strinsi.
Io:Siamo arrivati.
Corse giù dall'elicottero, ringraziando tutti quelli che erano a bordo.
Io:Andiamo lì e siamo arrivati.
Dissi indicandole l' hotel davanti ai nostri occhi.
Jessy Jey:Le tue intenzioni non le stai facendo capire. No, no.
Disse entrando in camera.
Io:Ma non è vero. Non voglio portarti a letto.
Jessy Jey:Bene, allora non ti dà fastidio se mi metto comoda.
Io:No. Fai pure.
Voleva provocarmi e lo stava facendo benissimo.
Si tolse le converse bianche, poi i pantaloncini bordeaux e il giacchetto di jeans restando solo con la maglia, che le arrivava appena al sedere.
Io:Ehm...ehm...ehm...
Jessy Jey:Mi devi dire qualcosa?
Io:Esco un po' fuori.
Restai per un paio di minuti lì fuori da solo.
Ora capisco perchè continuava ad osservare il cielo. E' cosi rilassante, cosi stupefacente. Ti perdi tra le stelle e la bellezza della luna. Una cosa cosi imperfetta, pallida, era come noi essere umani. Lei, la luna, è l'unica che può capire come si sente un umano.
Jessy Jey:Bella vero?
Mi voltai di scatto verso di lei, sentendo un dolore forte al collo.
Era di profilo, con la luce della camera che segnava la sua esile figura, e il buio della notte che non mi faceva vedere i dettagli.
Giocherellava con le mani.
Io:Cosa?
Dissi continuando a massaggiarmi il collo.
Jessy Jey:La luna. E' un qualcosa di eccezionale.
Io:Si, bellissima.
Alzò la testa verso la mia figura.
Jessy Jey:Perchè ti massaggi il collo?
Io:Mi fa male.
Jessy Jey:Vieni dentro ti faccio un massaggio.
Andò in bagno e poi uscì con un tubetto di crema.
Io:A cosa serve?
Jessy Jey:Rende la pelle più liscia. Non ti preoccupare, non ti faccio niente di male. Leva la maglia.
Iniziò a massaggiarmi la parte dolorante, dopo un paio di minuti il dolore stava sparendo.
Io:Non sapevo che sapessi anche fare massaggi.
Jessy Jey:Ci sono sempre cose da scoprire.
Io:Tipo?
Dissi girandomi e mettendomi su di lei.
Fortunatamente il dolore era ormai passato.
Jessy Jey:Tipo che mi piace avere il comando.
Disse invertendo la posizione.
Io:E la vuoi sapere una cosa su di me?
Jessy Jey:Certo che si.
Io:Che non so resistere alle tue labbra.
Dissi per poi baciarla.
La accarezzavo delicatamente tutto il corpo. I brividi la percorrevano, si stringeva a me.
Iniziò a slacciarmi la cinta, poi il pantalone mentre io le tolsi la maglia.
In pochi minuti eravamo nudi, l'uno sull'altro, esprimendo al meglio l'amore che provavamo.
Che stupido che ero stato a pensare di lasciarla, di prendermi una pausa. Io avevo bisogno di lei, del suo corpo, dei suoi baci, della sua voce.
Mi fa capire che è pronta, che posso entrare in lei. E cosi con un dolce e lento movimento lo faccio.
Il ritmo aumenta sempre di più, piccoli gemiti escono dalla sua bocca, ma io volevo sentire il mio nome. Cosi il ritmo aumenta, ancora, fino ad arrivare al mio scopo. Eccola che con il poco fiato che aveva sussurrava un fievole ''Niall''. Ultima spinta ed ecco che arriviamo entrambi all'apice.
Jessy Jey:Ti amo Niall.
Io:Anche io piccola.
E ci addormentammo stretti, i nostri corpi combaciavano alla perfezione, come se fossimo stati creati per poi essere messi insieme.
 

 

SPAZIO SCRITTRICE.
Hiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii people.
Questo capitolo è un po' per
capire la situazione tra Niall e Jessy Jey.
Visto che si erano allontanati.
Quindi cosa ne pensate?
Fatemelo sapere con un messaggio o
una piccola recensione!!
Grazie a tutti quelli
che la seguono, recensiscono,
l'hanno messa nelle preferite!!
Grazie di cuore! 
Vostra ImBritIrish!! xx

  
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