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Autore: ballerina89    04/07/2007    0 recensioni
Ciao a tutti!! Ho pensato di riproporre una nuova Draco/Hermione, visto che la prima non mi è venuta eccezionale!!! Ho preso in riferimento tutti i suggerimenti delle vostre recensioni, e spero sia riuscita a metterle in pratica...buona lettura a tutti, e fatemi sapere se ci sono riuscita!!!
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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blablabla

 

L’ho sognato; per essere solo un sogno sono contenta di averlo fatto.

Eravamo qui, nella Sala Grande, e c’era tanta gente, tutti compagni di scuola. Secondo me stavamo facendo una specie di banchetto di fine anno, quelle piccole riunioni che si fanno alla fine di ogni anno scolastico. Quell’anno era passato velocissimo, forse perché lo avevo vissuto ricco, non c’era stato un giorno in cui mi fossi annoiata. Era iniziato abbastanza tranquillo e si era trasformato in una tempesta di emozioni, e non avrei mai creduto di lasciarmi trasportare da loro in questo modo.

Erano tutti impegnati a mangiare, ridere, bere e giocare, chi con le carte magiche, chi con gli scherzi dei gemelli Weasley, chi con i brutali scacchi magici. Io invece stavo leggendo, cosa non stana per una che era considerata la secchiona della scuola, ma leggevo un libro ricco di parole incomprensibili. A cercare di interpretarlo con me c’era Draco, ed io ero felice che vicino a me ci fosse lui, anche se non lo davo a vedere. Cominciò a fare freddo, e Draco mi disse di andarci a sedere sul divano, dove c’erano anche un mucchio di coperte. Ne prendemmo una e ci sdraiammo sul divano uno accanto all’altra, strettissimi, e ci diffondevamo calore in modo reciproco, aiutati dalla coperta. Continuammo a leggere ridendo di quelle strane parole, e mi accorsi che intorno a noi tutti ci guardavano, sorpresi di tanta naturalezza, sorpresi per il nostro recuperato rapporto che era andato a pezzi non molto tempo prima.  Draco si accorse che mi sentivo in imbarazzo osservata da tutti, si alzò , mi disse  -vieni-,

e mi portò lontano da quel posto affollato di gente. Andammo a farci una lunga passeggiata, sempre con addosso quell’unica coperta che ci riscaldava e ci teneva vicini, naturali, come se il nostro passato fosse non ci avesse mai segnato, e continuammo a parlare di quello strano libro, ridendo, ed io ero natura, come non ero mai riuscita ad essere in sua presenza. Lui se ne accorse, e io gli piacevo cosi, divertita, allegra, sempre pronta a dire la mia anche a costo di dire una sciocchezza. Arrivammo su una lunga strada, non c’ero mai stata, ma Draco era sicuro e sapeva dove portava, ma decise di tornare indietro, forse perché ci eravamo spinti troppo lontano. Tornammo a scuola, e li , come niente, il mio sogno si trasformò in una candida nuvola bianca, e mi ritrovai nel mio letto, scoprendo che tutto ciò che c’era stato in realtà era solo un sogno. Da una parte ero contenta di averlo rivisto, anche se solo in sogno, ma dall’altra avrei tanto voluto che quella fosse stata la realtà.

Guardai l’orologio e mi accorsi che era ancora l’alba, ma mi alzai lo stesso, mi vestì senza fare troppo rumore, e scesi nella sala comune, dove scoprì di non essere la sola a non riuscire più a dormire.

Seduta su una poltrona accanto al caminetto vidi Ginny, la mia migliore amica.

“Ginny, perché non sei a letto a dormire?”

     “Non avevo per niente sonno” Le rispose quella sospirando.

      “Non sarà ancora per la storia di Dean, spero. Mi avevi detto che non        te ne importava niente!” riprese l’amica

“No, non è per quello. Figurati, Dean l’ho lasciato io…era uno stupido…”

“E  allora si può sapere cos’hai?” chiese Hermione, anche se in fondo credeva di conoscere la risposta.

“ È sempre la solita storia, Hermy. È uno stupido, lo sai? Possibile che non lo capisca?” si domandò Ginny

“Ma lo sai com’è fatto Harry…non è molto pratico in queste cose…cerca di avvicinarti tu, e non solo come un’amica…vedrai che lo capirà…”le consigliò l’amica.

     “Tu dici?” le chiese quella un po’ perplessa.

“Si ne sono convinta…si vede che lui prova qualcosa per te, solo che non è bravo a dimostrarlo… “la rassicurò Hermione” ora scendiamo a fare colazione, non ho voglia di trovarmi in mezzo alla confusione stamattina…”

“Ok” rispose Ginny che si alzò dalla poltrona, già vestita come per andare a lezione.

Le due si incamminarono verso la Sala Grande, assorte nei propri pensieri. Hermione decise di non rivelare a nessuno del sogno appena fatto, voleva continuare a goderselo per se.

 

                                                ***

Pian piano la sala grande cominciò a riempirsi; al tavolo dove erano sedute Hermione e Ginny arrivarono i gemelli, con una delle loro nuove invenzioni, creando un vero trambusto per farla vedere a tutti: si trattava di una piccola candela che però era in grado di emettere dei fuochi d’artificio davvero eccezionali:

“Sarà uno spasso alle feste” affermò Fred ridendo.

“Cosi Gazza non potrà confiscarle a nessuno: sono SOLO candele!!!!”continuò George.

“Allora non ci resta che collaudarle!”affermò una ragazza che era arrivata in quel momento. Si trattava di Lavanda Brown, un vero portento nell’organizzare feste e incontri illeciti, ma malgrado ciò nessuno in tutta la scuola aveva intenzione di perdersi una festa preparata da lei: accadeva sempre qualcosa di strabiliante.

“ Lavanda lo sai che non si può” la riprese Hermione.

“Oh, su Hermione, secondo me farebbe bene anche a te un po’ di divertimento!”le rispose Lavanda

“ Allora a quando la prossima?” chiese Ginny che non si era mai persa neanche una di quelle feste. Secondo Hermione Ginny era un portento: riusciva a studiare ma nello stesso tempo non aveva intenzione di perdersi una sola occasione per divertirsi, non si importava delle regole, e per questo era un vero orgoglio per i suoi fratelli gemelli.

“ Non lo so ancora di preciso; stavo pensando di organizzarne una per il compleanno di Lee tra due settimane, ma non glielo dite, voglio che sia una sorpresa” gli avvisò la ragazza.

“ Ok, se hai bisogno di una mano conta pure su di me” si offri Ginny “ ora devo andare, ho lezione di Erbologia alla prima ora.”

Nello stesso momento in cui la ragazza attraversava il portone principale per dirigersi alla sua lezione, lo attraversò anche Malfoy, stranamente solo, che rivolse al gruppo dei Grifondoro uno sguardo sprezzante e si diresse al suo tavolo.

“Si può sapere che ha da guardare quello stupido Serpeverde?” chiese Ron sbucato dal nulla.

“Si può sapere invece tu quando sei arrivato?” chiese Hermione voltandosi verso di lui incuriosita-

“Ma come non mi hai visto? Sono arrivato prima insieme agli altri!” finse Ron, e guardò per un attimo Lavanda, sperando di non farsene accorgere.

 Hermione lo guardò storto, convinta che l’amico nascondeva qualcosa, ma decise di far cadere lì la cosa, si alzò dal tavolo e annunciò che sarebbe andata in biblioteca a studiare.

Arrivata lì ci mise pochissimo a trovare il libro “Pozioni avanzate” che le serviva: ormai conosceva la posizione di tutti i libri quasi come Mrs Prince. Andò a sedersi ad uno dei tavoli della biblioteca intenzionata a cominciare quel tema per Piton sulla Pozione Veritaserum, una pozione difficile, ma era convinta che a mente fresca sarebbe comunque riuscita a terminare il tema. Non era riuscita neanche a scrivere il titolo quando senti una voce abbastanza sgradevole rivolgerle parola:

“Buongiorno Granger”

Alzò la testa dal foglio di pergamena e scoprì che quella voce sgradevole apparteneva a Malfoy.

“Che vuoi Malfoy?” chiese la ragazza con disprezzo.

“Calma, calma, Granger; cos’è questo tono? Sono solo venuto a vedere come stai!” rispose lui con un sorriso che esprimeva orgoglio.

“Fino a cinque minuti fa stavo benissimo, grazie; adesso che ti ho visto va un po’ peggio. Ma cos’è tutto questo interesse nei miei confronti? Ti serve qualcosa?” gli chiese la ragazza come se non volesse aver niente a che fare con lui.

“Ma come pensi male; va bene, se devo essere sincero mi serve un piacere da te, anzi due…”le rispose il ragazzo.

“Due? E cosa ti fa pensare che io ti aiuti?” gli chiese Hermione

“Forse quello che c’è stato tra di noi…” rispose, senza aggiungere altro.

“E credi che i miei errori del passato ti faranno passare qualsiasi cosa? Mi dispiace Malfoy, ma ho già sbagliato una volta, e non intendo rifarlo!”iniziò a gridare la ragazza, e Mrs Prince passando le rivolse un’ occhiataccia.

“Signorina Granger, non vorrà che io la cacci dalla mia biblioteca?”chiese Mrs Prince

“No, no, mi scusi…” si scusò imbarazzata Hermione

“Allora, se non vuoi aiutarmi, credo che dirò ciò che è successo tra noi l’anno scorso a Potty; non vorrai certo che lui non ti rivolga più la parola, vero?” la minacciò Draco.

“Oh, sei passato ai ricatti adesso! Sei un essere spregevole Malfoy!”Lo accusò indignata

“Strano, non la pensavi così l’anno scorso!” e si mise a ridere “Allora, vuoi che parli con il tuo adorato Potty?”

“Che vuoi da me?” domandò Hermione ai limiti della collera.

“Allora, vedi, Dria mi sta rimbambendo perché si è presa una cotta bestiale per il tuo amico Weasley, anche se sinceramente non capisco cosa ci trovi. E siccome non la sopporto più con questa storia, ho pensato che forse tu potevi aiutarmi a risolverla.”

“E hai pensato male, Malfoy” rispose Hermione irritata.

“Non credo…facciamo così, se parli con Weasley e lo convinci a provarci con Dria, prometto che la storia dell’anno scorso per è totalmente dimenticata…altrimenti…” la minacciò di nuovo.

“Oh, e va bene, ci proverò, ma non credo di riuscirci…se non ci riesco però devi stare zitto Malfoy, hai capito? Ricordati che io sono molto brava con la bacchetta!”lo guardò torvo lei.

“Oh, io non mi preoccupo per la tua bacchetta” rispose lui “ah, dimenticavo, il tuo secondo favore sarà cedermi quel libro” disse lui indicando Pozioni Avanzate  “sai anch’io devo fare il tema per Piton.”

Hermione non ebbe nemmeno il tempo di ribattere che già il libro le fu sfilato da sotto le sue braccia.

“Arrivederci Granger” la salutò lui ridendo e dirigendosi verso la porta.

“Avrei preferito fosse un addio” gli rispose Hermione con un sorriso finto che fece capire il suo disprezzo per il ragazzo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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