One Direction, 'Until I stare into your eyes.' di _SimpleButEffective su EFP Fanfiction

Until I stare into your eyes.

1. Ciao New York

"Cosa,cosa,cosa?" urlai in punto di un esaurimento nervoso.
"Andiamo piccola..sarà solo per questa estate" Sbuffai.
Perchè doveva sempre trarre conclusioni affrettate,senza neanche chiedermi il parere per di più.
Mio padre lavorava in Italia in un Hotel a sei stelle,in cui potevano alloggiare ovviamente, solo le persone che potevano permetterselo.
Non volevo partire,avevo promesso alla mia migliore amica che non l'avrei lasciata sola anche questa estate come l'anno scorso,doveva essere la nostra estate,ma comunque volevo vedere mio padre, era da mesi che non passavamo un pò di tempo insieme,mi mancava. Se non avessi accettato non l'avrei visto neanche per gli ultimi sei mesi.
"Si Ockay, ma quando? "
"Domani ti va bene?"
"Si,papà" Dissi ormai rassegnata.Che altro potevo fare?
Passare l'intera estate ad aiutarlo in quell'enorme posto che neanche mi piaceva e stare con mia sorella non mi esaltava poi così tanto.

Le valigie ormai erano pronte,tra poche ore sarei dovuta partire.

E come le prime volte avevo una forte agitazione per via dell'aereo.

Non mi andava di prenderlo.

Pensando a un ammasso di ferro che pesava oltre 1000 tonnellate sospeso metri e metri in aria,avevo i brividi.

"Andrà tutto bene Jenny" la voce calda e dolce della mia migliore amica tentava in qualche modo di calmarmi.

"e se dovesse cadere?"

"Non cadrà,fidati"

"Se devo essere sincera,no..non mi fido" Dissi trattenendo una risata.

"Idiota.." mi diede uno schiaffo sulla spalla e imitandomi iniziò a ridere.

Era meraviglioso stare con lei,non c'era un secondo in cui non mi annoiavo ed ora lasciarla per quattro mesi mi rattristata,quei giorni senza di lei sarebbero stati vuoti e grigi,proprio come il cielo di quella mattina. Eppure io e lei ci eravamo conosciute così,per caso. Ero alla festa del mio migliore amico,mi stavo divertendo e anche tanto, ma verso la fine della serata si era come dimenticato di me, parlava con altre ragazze,con i suoi amici,mi sentivo sola. Così presi e me ne andai piena di rabbia. Mark con me era la persona più dolce del mondo quando eravamo soli,solo io e lui; ma poi con i suoi amici,non so perchè,ma cambiava completamente carattere e questo mi dava completamente fastidio. Mi fermai su una panchina fredda e umada,era completamente notte fonda le strade erano illuminate solo da grossi lampieri, in quel posto non passava nessuno, forse una persona ogni quindici minuti. E proprio dopo quei quindici minuti passò lei,Katie che vedendomi in punto di piangere si fermò e incominciammo a conversare. Da quel momento non ci eravamo più perse di vista.

" Comunque non credo che...." La mia frase fu interrotta dalla voce di mia sorella,mi girai lentamente verso la porta mezza spalancata e mi avvicinai insieme a Katie alla stanza di mia sorella che cantava a squarciagola.

" Chiudi quella boccaccia Melany" Lei come se non le avessi detto,continuò a cantare ignorandomi. Guardai la mia migliore amica,divertita dalla situazione.

Melany aveva quattordici anni,tre anni più piccola di me. Era insopportabile.Ditemi voi chi ha una sorella con cui va sempre d'accordo? Era testarda e faceva sempre di testa sua.

Era fissata con cinque cantanti..cantanti poi, non credevo sia musica quella che facevano. Non era orecchiabile, o almeno non erano orecchiabili le loro canzoni cantate da mia sorella,perchè non sapeva farlo, ma sta di fatto che le parole non avevano senso. Avevo anche provato ad ascoltarle,Katie diceva che erano carine, ma io non ci trovavo niente di chè.

Ormai il tempo era passato, forse troppo velocemente, ma tra un ora l'aereo sarebbe partito.

Salutai la mia migliore amica,con la promessa che avremmo dovuto chiamarci per qualsiasi cosa,anche la più stupida, ma che ci saremmo dovute sentire almeno due volte in una giornata, salì nell'auto insieme a mia sorella,aspetando mia madre che mettesse a posto tutte le valigie nel portabagagli e mettesse in moto per la nostra monotona estate.

Aspettammo un pò di tempo nell'aeroporto,era straziante,poichè avevo molta ansia,ma poi il viaggio fu piacevole. Dopo tutto viaggiare non era niente male, ma talvolta il mondo mi spaventava,non sapevo bene neanche io il perchè.

Dopo qualche ora atterrammo nell'immenso aereoporto di Milano,era grande si, ma mai come quello di New York che ero abituta a vedere.

Mia madre cercò un taxy libero e arrivammo al nostro Hotel a cinque stelle che ovviamente alloggiavamo senza spendere nulla essendo mio padre,il capo.

"Principesse..." mio padre ci venne in contro abbracciandoci. Ero felice di rivederlo,ma ero stanca di essere lì in ogni estate.

"Ciao papà!" Salutai gentilmente.

"Oh,Melany ho una sorpresa per te.." Per me no?

" Cosa,cosa,cosa? "

" Domani mattina arriveranno i One Direction e hanno scelto questo Hotel! " e chi cavolo sono ora questi?

Melanie non se lo fece ripetere due volte che incominciò ad urlare felice quasi con le lacrime agli occhi. Che la scemità si sia impossessata di mia sorella?

"Piccole comunque le vostre stanze sono al quinto piano" Ci diede le chiavi e accompagnate da un cameriere che ci aiutava a portare le nostre valigie ci avviammo verso la stanza,prendendo l'ascensore.

La stanza era immenza, mia sorella subitò si buttò a braccia aperte sul grande letto matrimoniale, esausta.

"Vi piace,quì?" Chiese il ragazzo.

"Certo,è bellissimo..grazie" Dissi euforica.