Il Giudizio.
Evith si teletrasportò sul suo
pianeta,gettando con malagrazia i suoi prigionieri in una
casa.
Pie e Ghish non tentavano
neanche di ribellarsi.
Tart stava aggrappato a Selena ,
mentre Mirta stava immobile senza spiccicare una
parola.
Il silenzio sembrava che volesse durare in eterno, infine Pie riuscì a slegarsi e
cominciò a slegare gli altri.
-Ci siamo messi in un bel casino!-disse,poi.
Selena annuì e cominciò ad
ispezionare il luogo.
Sembrava una casa lasciata molto velocemente da
qualcuno.
Come se qualcuno fosse fuggito in fretta e furia.
Riuscì ad aprire le persiane e Pie constatò
stupito che erano a casa loro.
Evith gli aveva riportati e
rinchiusi nella loro abitazione.
-Mica mi ricordavo tutto questo casino!-esclamò Ghish.
-Sembra che qualcuno abbia rovistato in casa per
cercare qualcosa!- disse Tart.
Pie annuì pensieroso. Che
cosa volevano da loro?
Che cosa potevano cercare?
Si ricordò dei dati che aveva sul computer e andò nella sua stanza.
Come sospettava il computer era sparito e con essi
tutti i suoi dati, tutti i suoi lavori.
-Siamo stati noi!-ammise vergognandosi Mirta.
Pie sospirò. Ora non aveva proprio voglia di
mettersi a discutere di stupidi dati, quando tutti erano in grave pericolo.
Tart provò ad affacciarsi alla
finestra e subito le guardie si avvicinarono minacciose.
Erano le stesse della loro messa
in scena del mal di pancia pronte
a far pagare quello scherzetto a Ghish e Tart.
Tart rinchiuse subito la
finestra con le persiane e si mise a sedere in un angolo.
-Per quanto tempo dovremo stare qui?-chiese infine
sconsolato.
-Non so, Tart...-rispose
Selena.
Ciascun prigioniero si sistemò come meglio credeva
e si misero a dormire. Era l'unico modo con cui
far passare il tempo.
-Sono fiero di te!-Beemoth
stava lodando la sua figlia preferita.
Aveva la prova che Evith
aveva in pugno la Guardiana, il ciondolo era nelle sue mani.
La cosa
strana era il colore:invece di essere azzurro acceso, questo si stava tingendo
di un blu scuro.
Ma Evithnon ci faceva
caso.
La sua vendetta finalmente poteva essere compiuta.
Non badava neanche a quello che le stava dicendo
il padre.
Behemoth sperava di mettere le
mani sul potere del Tempo per salvare la sua anima.
Sapeva che il suo tempo a disposizione stava per
scadere e aveva meno di dieci giorni per compiere l'incantesimo che avrebbe
cancellato definitivamente Profondo Blu dalla sua vita.
Una volta ottenuto ciò che voleva, poteva
tranquillamente conquistare la Terra ed espandere li il suo potere.
Evith non aveva nessuna
intenzione di cedere il cristallo al padre.
Doveva
vendicarsi per tutti i torti che secondo lei aveva subito nella sua infanzia.
Per tutti quei mesi in cui i genitori non la
lodavano per prima, non la coccolavano per prima...
Poco le importava se suo padre sarebbe stato un
dannato per l'eternità, la sua vendetta era la sua ossessione.
All' ultimo lei avrebbe assorbito il potere del
tempo e poi....
Poi.. Avrebbe regnato sulla terra e su tutte le
Galassie.
Rimaneva ,però, il problema di Profondo Blu.
Come
avrebbe fatto a farlo sparire?
Questa era
l'unica toppa nel suo piano alla quale non riusciva a trovare una soluzione.
“Poco male”pensò.
Ci avrebbe
pensato dopo al momento opportuno.
Cominciarono dei strani giorni per i prigionieri.
Ogni giorno Evith
portava tre caraffe di acqua e qualche vivere in modo che loro non morissero
prima del previsto.
Ogni volta
che entrava nella casa in cui erano rinchiusi, sorvegliati 24 ore su 24, non
mancava occasione per mostrare il cristallo a Selena
e ridere di lei.
Sapeva benissimo che la sorellastra non poteva
fare nulla contro di lei, non aveva nessun potere.
Alle domande di Pie e Ghish
rispondeva ridendo che presto il popolo li avrebbe giudicati.
Dopo,
scompariva soddisfatta.
Nei giorni della prigionia, Ghish
tentava in tutti i modi di tirare su il morale di Selena.
Tentava di scherzare, Selena
rispondeva con un debole sorriso e poi ripiombava nella sua malinconia.
Evith l'aveva ingannata e , Akita, non rispondeva ai suoi richiami.
Si faceva coraggio,dicendosi che il suo destino
era quello di salvare i fratelli.
Akita non le aveva dato una
certezza al 100% che non sarebbe mai tornata indietro, quindi, si diceva la
ragazza, poteva ritornare indietro. Indietro da qualsiasi posto in cui
l'avrebbe portato il potere del Tempo.
I ragazzi stavano quasi tutto il giorno al buio, Tart non aveva più azzardato ad aprire le persiane delle
finestre, il cambiamento di Selena passò quasi inosservato.
Lentamente la ragazza aveva ripreso il suo
aspetto. Ora era davvero una qualsiasi abitante del suo pianeta.
Peccato che
la sua gente credeva che lei voleva sterminarli.
“Tante grazie,Evith!”si
disse.
Finalmente arrivò il giorno in cui Evith arrivò raggiante e sorridente.
-Avanti, fannulloni, alzatevi e mettevi in fila
indiana!-
-Perchè- chiese timidamente Tart.
-Oh, è giunto il momento della giustizia! Il
popolo vi giudicherà, per tutto quello che avete fatto!-
La ragazza sprizzava gioia ad ogni passo.
Tutti si misero come aveva ordinato Evith.
Questa evocò delle corde che legarono i polsi di
tutti tranne quelli di Selena.
Questa fu incatenata, con estrema gioia della sorellastra.
Pie tentò di opporsi a quel trattamento, difendere
in qualche modo la sorella, ma Evith lo colpì
violentemente allo stomaco facendolo piegare in due dal dolore.
Evith cominciò la sua
passeggiata,portando i prigionieri per tutto il paese, trascinandoseli dietro
con malagrazia.
In quel momento era una guerriera con il suo
bottino di guerra.
Raggiunse il palazzo del padre e fece salire tutti
su una pedana in modo che stessero bene
in vista a tutto il popolo.
Si era già radunata una grande folla che gridava
contro i ragazzi ed insultava la Guardiana.
Vicino a Selena stava Mirta che teneva per mano Alycya
ed Gabryel.
Questi venivano direttamente dalla prigione e mostravano i segni dell’ amorevole attenzione
delle guardie .
Gridare che la Guardiana era innocente, che tutto questo era solo una
grande messa in scena di Behemoth, non aveva dato
buoni frutti.
Behemoth uscì dal suo palazzo.
Con un gesto fece tacere la folla.
Ed iniziò a parlare.
-Popolo, come sapete abbiamo tra le mani i
traditori e la Guardiana! Ora, dovete decidere voi.. Cosa ne faremo dei
traditori? Il destino della Guardiana già lo sappiamo. Soltanto con la sua
morte la nube gialla svanirà e il nostro pianeta sarà più bello della Terra!
Faremo invidia ai Terrestri!-
Il popolo scoppiò in grida di gioia.
Finalmente la loro maledizione sarebbe finita....
Avrebbero rivisto il Sole, il caldo....
La bellezza
di vedere fiorire un germoglio o la nascita di un fiore..
Poco importava se una vita sarebbe finita.
In fondo la Guardiana era la loro nemica.
-Cosa decidete?-chiese Behemoth.
-Esiliamoli per sempre dal nostro pianeta. Che
tornino a vivere tra i terrestri, noi non vogliamo avere più nessun contatto
con loro! -
-Dovranno portare un simbolo, cosi che ognuno di noi,
vedendolo si scansasse e lo evitasse!-propose qualcun'altro.
-E così sia!-dichiarò Behemoth.
Evith liberò i ragazzi e
,toccandoli all' avambraccio, fece apparire un simbolo.
-Con questo siete ufficialmente scacciati dal
nostro pianeta. Se vi tornerete, non esiteremo a farvi fuori!-disse soddisfatta.
-Per te- e puntò
il dito verso Selena.
- Dovremo aspettare ancora un giorno. La notte
della luna piena deciderà il tuo destino! Non credere che la passerai in
compagnia! Le guardie ti porteranno nella prigione! Buona permanenza,Guardiana!-
Al cenno di Evith le
guardie presero la ragazza e la portarono via.
Ghish tentò di ribellarsi
seguito da Gabryel e gli altri, ma le guardie li ignoravano.
Tentò di rivolgersi al popolo.
Anche questi lo guardava indifferente.
Lentamente la folla cominciò ad allontanarsi
e i ragazzi rimasero da soli lottando contro l’indifferenza completa.
Possibile che nessuno voleva credere alla verità
che stava davanti ai loro occhi?