Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: OmbraSmagliante    17/12/2012    1 recensioni
Questa è una storia. Una storia a tratti vera, a tratti no. Non è a capitoli. E' a emozioni. A volte saranno tratti narrati, a volte lettere. Letti in fila, questi pezzi di vita, daranno una storia. Spero vi piaccia.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Flashback
Il vento che soffiava quel giorno, alimentando la mia paura e giocando con i miei capelli, non lo dimenticherò mai. Ero lì, sul ciglio della strada, ad aspettare la persona che mi aveva telefonato quella mattina, provocandomi il panico. Avevo deciso di superare le mie paure ed andare all'appuntamento. Quando si trattava di lui, niente poteva farmi paura. Nemmeno
 un rapimento. Gabriele era da Celine, la nostra vicina di casa, la simpatica vecchietta che parlava solo Norvegese, era grazie a lei se ero riuscita ad ambientarmi un minimo. Terrore. Terrore puro. Non potevano avermi portato via lui... non ero in grado di crescere Gabriele da sola, aveva solo sei mesi! Un'ombra dall'altro lato del marciapiede mi allontana da questi cupi pensieri e mi riporta alla realtà, che non è per niente lontana da essi. E' lui il mio uomo, lo so, lo sento. Mi si rivolge in norvegese chiedendomi se sono la signorina T****, domanda a cui sono pronta a rispondere: "Si"
"Mi segua" obbedisco, non in silenzio però.
"Chi è lei? Cosa volete da me e dal mio ragazzo?"
"Non vogliamo niente, tranne che te."
"Me?? E perchè...?"
"SILENZIO!" spaventata, obbedisco nuovamente. Dopo qualche metro, l'uomo si ferma vicino ad un furgone, apre la portiera e malamente mi ci fa salire. Sono spaventatissima, ma devo resistere. Mi benda gli occhi, e sento le sue mani soffermarsi in prossimità dei miei seni, avide. Mi scosto brusca, e lui ingrana la marcia e parte. Durante il viaggio, ripenso alla telefonata della mattina.
"Signorina T****?"
"Si, pronto?"
"Il suo... ragazzo, mio dipendente come lei sa, è nelle nostre mani. Faccia quello che le dico e non gli accadrà niente"
Di seguito, la descrizione del luogo dell'incontro. Mi precipito da Celine, le lascio Gabriele con frettolose parole e corro fuori dal condominio, pensando alla ditta dove lui ha trovato fortunatamente impiego e all'uomo viscido che ne è il capo. Ci aveva invitati a cena, qualche settimana prima. Ricordo come avevano indugiato i suoi occhi sul mio corpo e le voci che correvano sul suo conto. Delle povere malcapitate ragazze che aveva violentato e maltrattato. Di quello che poteva fare se si fissava su una "preda". Un orrendo pensiero si affaccia nella mia mente. 
Il furgoncino si ferma, vengo sbendata ma mi vengono legati i polsi. Il mio cuore batte a mille. Siamo nella casa del titolare. Vengo trascinata dentro e portata al suo cospetto. Attacco, per non dare a vedere che non so difendermi:
"Che cosa volete da me? Che state facendo? Dov'è lui?"
Risate tutt'intorno. Il titolare, Vetle, ecco come si chiama, mi guarda e sorride sornione, deliziandosi ancora del mio corpo. 
"Vuoi vederlo? Eccolo"
Entrano due uomini allo schiocco delle sue dita, reggendolo per le braccia. Il mio cuore salta dei battiti. L'hanno ridotto malissimo. Imbavagliato, sanguinante e pieno di lividi, non appena mi vede cerca di divincolarsi.
"Lascialo, bastardo!"
"E tu cosa mi dai in cambio?" altre risate, poi la mano dell'uomo che mi trattiene scivola verso i miei punti proibiti. Riesco a tirargli un calcio nel suo punto debole. Ma la pago cara: una botta in testa e mentre cado, l'unica cosa che penso è: "Stupida. Devo salvarlo"
CONTINUA
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: OmbraSmagliante