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Autore: Pollock    17/12/2012    4 recensioni
Storia ambientata al quinto anno di Hogwarts, non un momento ben preciso, potrebbe essere solo un piccolo missing moment un po' assurdo. (i protagonisti sicuramente non farebbero mai nulla del genere, si odiano). {Dramione.
Dalla storia:
Il tempo per il pranzo di tutte e due le casate però era concluso, l’ora successiva al pranzo per il quinto anno, come sempre, era pozioni.
E, come sempre, due Grifondoro stavano correndo alla torre poiché avevano lascito lì le proprie copie del libro di pozioni, mentre la loro migliore amica raggiungeva l’aula, per prendere il loro solito posto.
Buona lettura.
Pollock.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Doesn't matter what they think. Just do it. '
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Edipo: i tuoi soliti indovinelli, le tue fumisterie.
Tiresia: e non sei tu il grande scopritore di enigmi?

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Come al solito la sala grande era piena di persone che tra una forchettata e l’altra si scambiavano opinioni, aneddoti e segreti.
 
Come al solito la sala grande era piena di idioti che s’ingozzavano e parlavano a bocca piena, come se il contenuto delle loro fauci potesse interessare al proprio vicino.
 
Il tavolo dei Grifondoro era il più chiassoso e allegro, la partita appena vinta a Quidditch contro i Tassorosso era fonte di gioia e il rappresentante numero uno della casata, nonché capitano della squadra, mostrava fiero il boccino conquistato con impegno e fatica.
 
Il tavolo dei Serpeverde era il più silenzioso, i rapporti interpersonali erano ridotti a cerchie di due o tre membri, solo un gruppo si differenziava dagli altri: la corte.
 
Hermione Granger sorrideva verso i suoi amici, intenti a discutere fra questa o quella manovra nel Quidditch, mentre ripassava la lezione della prossima ora.
 
Draco Malfoy ignorava stizzito le continue attenzioni di Pansy-carlino-Parkinson, che cercava in tutti i modi la sua approvazione.
 
Il tempo per il pranzo di tutte e due le casate però era concluso, l’ora successiva al pranzo per il quinto anno, come sempre, era pozioni.
 
E, come sempre, due Grifondoro stavano correndo alla torre poiché avevano lascito lì le proprie copie del libro di pozioni, mentre la loro migliore amica raggiungeva l’aula, per prendere il loro solito posto.
 
Mentre svoltava l’ennesima curva di quel labirinto che erano i sotterranei, la giovane Grifondoro si sentì trascinare dietro ad una nicchia che doveva, in un passato ancor più maestoso, contenere una grande e ben piazzata statua.
 
Accaddero più cose contemporaneamente.
 
Una mano grande dalle lunghe e sottili dita si posò sulla bocca di Hermione e la pressione di questa spinse la ragazza contro un petto mascolino: asciutto e sodo.
 
Due labbra soffici si posarono direttamente sulla cute del suo orecchio e sussurrarono “Sir Potter e il suo fido scudiero Pel di Carota, ti hanno abbandonato? Ti permettono di girovagare per questi corridoi sola soletta, sapendo chi c’è in giro?”
 
Gli occhi della giovane si sgranarono, come non riconoscere quella voce? 
 
Incrociò le braccia sotto al seno, irritata dal comportamento del giovane: stupido, borioso furetto!
 
“Che c’è Granger, ti ho ammutolito?” 
 
L’indignazione della ragazza si tramutò in un morso sulla mano del giovane, che dalla bocca rossa di lei passò sui fianchi coperti solo dalla lieve camicetta di cotone.
 
Rabbrividirono.
 
“No, stupido Serpeverde, mi coprivi la bocca con la mano. Comunque, si dia il caso che non ho bisogno della scorta per girare in questi corridoi, sono abbastanza lesta di bacchetta”
 
“Oh, mi scuso, come ho potuto mettere in dubbio le tue doti con le bacchette.
Fu una velata offesa, non poi tanto velata.

 
“Furetto, qui dobbiamo chiarire delle cose, io non sono le tue amichette.”
 
“Granger, stai forse vedendo del doppio senso nella mia frase priva di malizia?”
 
“Priva di malizia, quasi quanto io sono priva di acume ed intelletto Malfoy” la risposta fu lesta.
 
“Allora ho sbagliato persona tu non devi essere la Granger” la riccia voltò al massimo il collo verso il suo interlocutore, anche se ne poteva ammirare solo parte dei lineamenti appuntiti che da sempre lo caratterizzavano.
 
 “Questo cos’era, un velato complimento?”
 
“Se un complimento vuoi vederci Granger, un complimento sarà.”
 
La ragazza sbuffò pesantemente.
 
“Come sempre Furetto, i tuoi giochi di parole, i tuoi enigmi, sono snervanti.”
 
“Lo so Granger, passeresti la vita a risolvere i miei indovinelli, se questo significasse dover rimanere con me.”
 
Il biondo interruppe le proteste di lei con un bacio.
 
Un bacio audace, e schivo.
 
Un bacio coraggioso, e codardo.
 
Un bacio Verde-Argento e Rosso-Oro.
 
Un bacio che faceva rabbrividire, tanto era focoso.
 
Non era un bacio romantico, era una sfida.
 
Perché tra loro due non si sarebbe mai parlato d’amore: solo una sfida.
 
Una sfida a chi avrebbe sofferto per primo.
 
“Ti odio.” 
 
Le ultime sillabe, prima di tornare alla realtà.
 


Ave, popolo di EFP.
*Schiva i pomodori- ne prende uno in pieno*
Sono Pollock, e questa è la mia prima FF su questo sito.
*Probabilmente anche l'ultima, perché fa così schifo che mi scriverete di rintanarmi in qualche eremo*
ovviamente mi farebbe piacere se qualcuno recensisse :)
in bene e in male! (in salute e in malattia, finche morte non ci separi *si tocca*)
soprattutto in male, serve per maturare e far crescere l'esperienza. *oddio, mi sembro la mia ex-prof di italiano*
*comincia a preparare i bagagli per l'eremo*
arrivederci popolo di EFP, la vostra Pollock vi saluta.

- Fatto il misfatto -
ps: se avete quache domanda, chiedete pure :) 
  
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