- Capitolo 3 -
Il covo è diverso, le pile di libri sono sparite, non c'è rimasto più niente.
Ci sediamo a terra in cerchio.
- Allora, cosa ti ha detto telepaticamente quel tizio, Icy?
- Ti ha parlato telepaticamente?!
- Sì Stormy.. Comunque mi ha detto di essere un vampiro e..
- E..?
- E ha detto qualcosa a proposito del mio "profumatissimo sangue".
- Ha tentato di morderti, vero?
- Sì Stormy, ma non ci è riuscito.
- Dici? - risponde indicando la cicatrice di un morso sul mio collo.
- Ci ha provato. - dico allontanandomi un po' mentre cerco di nascondere la cicatrice con una ciocca di capelli.
- Piuttosto a voi cos'ha fatto? Quando vi ha guardate siete rimaste immobili, come se vi avesse..
- Ipnotizzato. - dice Darcy.
- Io non ricordo. - dice Stormy.
- E' normale, succede sempre così. Per esempio l'anno scorso quando Valtor ti ha ipnotizzata..
- Quello me lo ricordo. - dice secca Stormy, diventando scura in viso. Non si era ancora perdonata il fatto di aver aiutato le Winx, anche se non aveva il pieno controllo di sé.
- Non puoi ricordartelo, lo sai perché te lo abbiamo raccontato noi. - risponde Darcy.
- No Darcy, ti dico che me lo ricordo! - dice Stormy, alzando la voce.
- No, non puoi. - risponde con la solita calma Darcy.
- Era una cosa diversa, quello era un incantesimo di Oppositus. - faccio notare io, zittendo entrambe.
- Quindi siamo in pericolo? - chiede Stormy fissando il terreno.
- Non saprei, forse sì, forse no. - rispondo seria. Cerco di non far trasparire la mia insicurezza.
- In ogni caso è meglio stare attente, non mi è piaciuto quel succhiasangue. - dice Darcy.
- Neanche a me, ha troppa resistenza, è forte e sa far entrare in trance le persone - noto io, stando attenta a non usare la parola "Ipnotizzare".
- C'è riuscito anche con me, ma non capisco come possa aver fatto. - sussurra appena Darcy, anche lei abbassando gli occhi.
- Ma tu sei riuscita a contrastarlo, no?
- Sì Icy, ma non mi era mai successo.
- Considera che oggi non hai neanche i poteri.
- Sì, però.. Va beh, lasciamo stare.
Darcy è un po' giù di tono, è stato un colpo basso per lei lasciarsi ipnotizzare.
- In ogni caso dobbiamo stare attente. - continua.
- Tanto ci penseranno le Winx. - risponde quasi in un sussurro Stormy, sempre fissando il terreno.
- Cosa? - chiedo io.
- Di solito le fatine risolvono tutti i problemi, no?
- Quindi?
- Quindi dobbiamo stare attente solo finché non ci penseranno le fatine. - conclude Darcy, con una punta d'amarezza.
L'idea di farmi "salvare" dalle Winx è una vera e propria ferita al mio orgoglio di strega.
- Da' fastidio anche a noi questa situazione. - dice Darcy, notando il mio cambiamento d'espressione.
- Va beh, lasciamo perdere - dico girandomi. Non voglio parlare delle fate, la mia recita non è ancora terminata.
Alzo lo sguardo e noto tre sporgenze, so per esperienza che non sono frutto della corrosione naturale della pietra.
- Guardate lì, vi ricordano niente? - chiedo sorridendo. Indico con la mano le tre sporgenze e vedo che anche le mie sorelle stanno sorridendo.
- L'amore fa male, soprattutto quando si scopre che l'uomo che apparentemente sembra un figone è in realtà un mostro rosso. - dice Darcy, scatenando una risata generale.
- Dopo quest'esperienza penso che non m'innamorerò più. - affermo, sicura di me stessa.
- Certo, come no. - dice Darcy, con un sorrisetto strano.
Le mie sorelle si scambiano uno sguardo d'intesa.
- Ed il barista? - chiede Stormy, con lo stesso sorriso malizioso dipinto sul viso.
- Che c'entra lui, adesso?
- Dai Icy, si vede che ti mangia con gli occhi!
- Stormy ha ragione, l'hai visto oggi quando ti ha rimesso lo stivale? Com'è stato delicato? Sembravate Cenerentola e il Principe Azzurro!
Le mie sorelle iniziano a ridere, mi mordo il labbro cercando di tranquillizzarmi.
- Ma state zitte! Siamo solo amici, anzi, alla fine siamo solo conoscenti visto che non sappiamo niente dell'altro. - rispondo tranquilla.
- Va bene, come vuoi tu - dice Stormy, anche se sembra dispiaciuta di aver troncato così il discorso.
Ci furono diversi secondi di silenzio.
- Ma avete visto come ci guardava la gente, stamani? - dice ad un tratto Stormy, quasi euforica.
- Sì, l'abbiamo notato. - dice Darcy, accennando un sorriso.
- Siamo ancora temute e rispettate!
- Fanno bene a temerci, no? - chiedo io, con un pizzico di malizia.
- Certo che fanno bene! E pensa a quando ci ridaranno i poteri! Non vedo l'ora di rivedere le fatine per.. - Stormy è partita per la sua tangente, a bloccarla è lo sguardo straripante di preoccupazione di Darcy. Un anno di recitazione potrebbe svanire come fumo per colpa di poche parole.
-.. Per scusarmi di tutte le azioni cattive che ho commesso. - si affretta a dire Stormy, cercando di far sembrare la sua frase sincera, anche se si nota molto l'ironia nelle sue parole.
Darcy tira un sospiro di sollievo, Stormy si è ripresa giusto in tempo.
- Adesso cosa avete intenzione di fare? - chiedo alle mie sorelle.
- Non saprei Icy, il sole sta quasi per tramontare, direi di partire tra un paio di minuti. - propone Darcy, mentre Stormy annuisce.
- Okay, "godiamoci" questi ultimi minuti senza poteri. - rispondo, cercando di restare tranquilla, anche se in realtà dentro muoio dalla voglia di riavere i miei poteri.
Passano in silenzio alcuni minuti.
- Non so voi, ma io sono stanca di aspettare - annuncia ad un certo punto Stormy, alzandosi in piedi.
- Concordo in pieno, sorellina, andiamo.
Ci alziamo anche io e Darcy e ci avviamo tutte e tre all'uscita. Fuori il cielo si è colorato di mille sfumature rosse che presto lasceranno il posto alla luna e alle tenebre.
- Bene, andiamo a "prendere" i nostri poteri.
- Finalmente! Un solo giorno in più senza poteri e avrei dato di matto! - ci fa notare Stormy.
- Anche con i poteri dai di matto, Stormy. - la canzone Darcy.
Nostra sorella non risponde, sa che la stanno ancora controllando.
- Da domani torniamo ad essere streghe... buone. - dico, lanciando un'occhiata complice alle mie sorelle. Non c'è bisogno di spiegare cosa intenda con "buone".
Ci allontaniamo da Selvafosca, lanciando occhiate circospette qua e là.
Dopo un paio di minuti ci fermiamo e sfioriamo con la mano le nostre coroncine verdi. Queste si illuminano e ci teletrasportano direttamente davanti al portone del centro di riabilitazione.
Insieme alle mie sorelle spingiamo le maniglie e apriamo il portone.
Entriamo tranquille, non c'è nessuno ad aspettare il nostro arrivo.
- Sorelle ferme! Lo sentite? - dice Darcy, fermandosi e facendoci cenno di stare i silenzio. Io e Stormy la imitiamo, in ascolto.
Si sentono dei passi, come se qualcuno stesse correndo.
Sono i templari e stanno correndo verso di noi. Io e le mie sorelle ci scambiamo uno sguardo interrogativo.
Mentre corrono urlano, ma non riesco a capirli.
Si stanno avvicinando, adesso riesco a distinguere con chiarezza le loro voci: stanno urlando il mio nome.
Ciaoooooooo! Mi sto meravigliando di me, in tre giorni tre capitoli, mi sento potentissima! LOL
So che anche questo non è un capitolo esattamente attivo, ma spero vi piaccia lo stesso.
Ringrazio da morire tutti coloro che hanno recensito la mia storia, seriamente, vi amo! :*
E stavolta ho cenato, sicché vi saluto qui, baci
Icy