Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: Icy    16/12/2012    6 recensioni
Sono le due di notte, mi rigiro nervosamente nel letto. Non trovo posa, ho bisogno di aria, aria fresca. Sposto le coperte di lato, le lenzuola sono accartocciate sul fondo del letto.
Il contatto dei miei piedi nudi sul pavimento freddo mi crea un brivido che mi corre lungo la schiena, che sensazione assurda, per la strega del ghiaccio. Cerco di non farci troppo casa, prendo una vestaglia e me la metto addosso. Poi finalmente esco.
Tira un leggero vento, ma non è fastidioso, è fresco, piacevole. Inspiro una grande quantità  di ossigeno, trattengo per un attimo il respiro, per poi espirare. L'aria fredda mi punge la gola, come se stessi respirando piccole
scaglie di ghiaccio. Anche questo è strano. [...]
Mi giro per rientrare, ma vengo bloccata da una figura alta, snella, scura. A catturare la mia attenzione sono gli occhi, rossi come due tizzoni ardenti, occhi che ho già  visto, gli unici occhi che mi abbiano mai spaventato. E' lui.

E se, mentre le Winx sono sulla Terra per cercare l'ultima fata, Magix venisse attaccata da bellissimi e potenti creature del male rappresentate dai Vampiri e ci fossero solo le Trix a "proteggerla"?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Darcy, Icy, Sorpresa, Stormy
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- Capitolo 2 -


 

Sento uno strano brusio, il pavimento ruvido e freddo sotto il peso del mio corpo. Apro gli occhi, ma la luce mi costringe a richiuderli. Il brusio diventano parole.
- E' pallidissima, spostatevi e lasciatela respirare! - dice una voce maschile, che non riesco a riconoscere.
- Ma quella è Icy, una delle Trix! - dice tremante una voce femminile.
Provo ad aprire di nuovo gli occhi, più lentamente, dandogli il tempo di adattarsi alla luce. Vedo tanta gente chinata su di me, Darcy e Stormy sono in ginocchio alla mia destra e mi tengono la mano, mentre Alex mi sta medicando il collo.
Cerco di mettermi seduta e subito le mie sorelle cercano di aiutarmi. Sento una fitta alla testa, ci porto la mano, apro del tutto gli occhi e la gente comincia a parlare.
- Come stai?
- Ti ha fatto male?
- Ma chi era quel tizio?
- Ti ha morso?
- Sei davvero Icy?
- Non dovreste essere a Roccaluce?
Troppe domande.
- Basta! - urlo, nonostante il cervello mi stia martellando nella testa. Tutti si chetano in quell'istante.
- Bene. No. Non lo so. Non mi ha morso. Sì. Libertà vigilata. - rispondo secca ad ogni domanda che mi fanno. Sbuffo irritata, vorrei solo essere lasciata sola, almeno per il momento.
- Icy questo è il tuo tacco, con un po' di colla posso sistemarlo - dice il barista porgendomi il tacco spezzato.
- Mi faresti un enorme favore, sai?
Alex si allontana e va nel ripostiglio dietro il bancone per prendere la colla, mentr io mi levo lo stivale. Quando torna glielo porgo e il barista mi riattacca il tacco. Dopo qualche secondo posso rimettermi lo stivale, mi alzo e faccio qualche passo di prova.
- E' perfetto - dico, girandomi verso di lui che mi guarda speranzoso, mentre si avvicina a me. Spera che lo ringrazi, anche se sa che non lo farò.
- Beh, ci si vede in giro. Andiamo sorelle - dico mentre mi avvio verso l'uscita. Con un cenno della mano richiamo le mie sorelle che mi seguono. Darcy si avvicina a me.
- Cosa ti ha detto, prima di cercare di morderti? - mi sussurra all'orecchio.
La guardo, non capisco la sua domanda, c'era anche lei, l'ha sentito, o forse no?
- Intendo telepaticamente - dice, come se avesse letto il mio pensiero.
- Oh.. Te lo dico dopo - rispondo, voglio prima trovare un luogo più sicuro.
Lo sguardo impaurito delle persone diventa quasi curioso, continuano a seguirci con gli occhi, ma non sembrano più untimoriti come prima.
- Aumentate il passo - dico alle mie sorelle.
Non voglio più essere al centro dell'attenzione di tutti, vorrei mettermi ad urlare, dire a tutti di smettere di fissarmi, di lasciarmi stare.
Sento pulsare la ferita sul collo, sembra che voglia che la gente la veda. Vado più veloce.
Come cambiano le cose, fino a poche ore fa volevo essere al centro dell'attenzione, ma per essere temuta.
- Non correre! - mi urla dietro Stormy, che non riesce a tenere il mio passo.
Non rispondo, mantengo il passo e faccio finta di niente.
Sento Stormy correre e raggiungermi, arrancando.
- Si può sapere dove diavolo stiamo andando? - chiede irritata, guardandomi accigliata.
- Dopo lo vedrai, ora non posso dirlo - rispondo continuando ad andare avanti.
Stormy si ferma e mi fissa.
- Icy! - urla e rinizia a correre per raggiungermi.
La sento sbuffare, ha anche il fiato grosso. Sbuffo anche io e rallento leggermente la mia maratona.
- Contenta adesso?
- Sì. - risponde acida Stormy.
Un po' mi sento in colpa, lei in fondo non mi ha fatto niente, ma lascio perdere e mi concentro sulla strada.
Ci vorranno diversi minuti prima di arrivare a destinazione, forse sarebbe meglio prendere l'autobus, anche se dovremo camminare tanto lo stesso.
Vedo una fermata dei mezzi pubblici, mi sembra di ricordare che l'autobus che ci serve passi proprio di lì. Lancio un'occhiata all'orologio, non dovrebbe mancare molto.
Mi fermo di colpo e sento che le mie sorelle mmi imitano.
- Ma che ti prende!? - urla Stormy, che si è portata una mano sulla milza mentre cerca di non far notare che ha il fiatone.
- Prendiamo l'autobus - dico, girandomi per guardare le mie sorelle, che si stanno scambiando uno sguardo interrogativo.
Alzo lo sguardo al cielo e mi appoggio ad un muro lì vicino.
Stormy si siede, mentre Darcy resta in piedi, fissando la strada.
- Aah! Che male i piedi! Icy ti sto odiando. - si lamenta Stormy tra se e se, mentre si massaggia i piedi.
Faccio finta di niente e continuo a fissare la strada.
"Sono un vampiro, streghetta dal profumatissimo sangue!", queste parole mi rimbombano nella testa. Mi mordo il labbro, continuo a non capire il loro significato. So solo che non promettono niente di buono.
- Sta arrivando l'autobus - dice calma Darcy, girandosi per guardarci.
Appena l'autobus si ferma ci saliamo sopra e ci mettiamo a sedere in fondo.
- Come facevi a sapere che era questo l'autobus che voleva prendere Icy? - chiede Stormy a Darcy.
- Intuito - risponde calma nostra sorella.
Stormy si gira verso il finestrino, appoggia il mento sulla mano e guarda fuori, con sguardo quasi assente.
- Guardate! Quella è la strada dove abbiamo combattuto per la prima volta contro le Winx.
Mi giro verso il finestrino. Non è cambiato nulla, è sempre una strada buia, a fondo chiuso, con i bidoni all'aria.
- Bei tempi, eh? - dico, prima di sentire una lieve scossa attraversarmi il corpo. Giusto, niente pensieri cattivi, niente azioni malvage, possono ancora sentirci..
- Che succede Icy?
- Niente Darcy, solo vecchi ricordi che tornano a galla nei momenti meno opportuni.
Nessuno dice più niente.
- La prossima è la nostra fermata - dico.
Quando l'autobus si ferma scendiamo. Siamo vicine a Selvafosca. Ci addentriamo nel bosco, sempre senza parlare.
Dopo una manciata di minuti il bosco s'infittisce, diventando un po' più tetro agli occhi di un comune mortale. Dobbiamo stare attente alle buche e alle radici.
- Non dovremmo essere qui, lo sai Icy?
- Sì Stormy, lo so. Ma probabilmente è l'unico luogo in cui possiamo parlare tranquillamente senza che nessuno ci disturbi. - dico. Le mie sorelle non sembrano convinte, ma io sì, in fondo non gli chiedo molto, solo di fidarsi.
A mano a mano che si va avanti gli alberi inziano a sparire e il sole ricomincia ad accarezzarci la pelle.
Arriviamo davanti ad una specie di dirupo.
- Siamo quasi arrivate - dico mentre mi avvio verso una rampa di scale scolpite sul bordo della parete.
- Rimpiango tanto i miei poteri e soprattutto l'abilità di volare. - dice Darcy, guardando gli scalini e cercando ogni possibile appiglio sulla parete.
- Come ti capisco - concorda Stormy.
- Manca poco ormai - informoio prima di fermarmi davanti ad un masso più scuro rispetto agli altri.
C'è una forte carica negativa che non posso non trovare piacevole.
Mi avvicino al masso e allungo la mano, non riesco a toccarlo, la mano passa oltre.
Sorrido e attraverso del tutto il masso, seguita dalle mie sorelle.
-Darcy, Stormy, bentornate nel covo di Valtor.

Ciao a tutti! Ci sono talmente tante cose che vorrei dirvi che non me ne viene in mente neanche una! =D
Allora, vorrei ringraziare chi segue/ha recensito la mia storia/il primo capitolo, mi ha fatto davvero molto piacere!
So che come storia non è la migliore del mondo e, me ne rendo conto, è abbastanza fuori da gli schemi. Ma lo sono anche io, sicché dovete accontentarvi di quel che avete (?)
Essendomi dimenticata la nota d'autore del primo capitolo mi toccherà scrivere qui quello che volevo dire: questa storia mi è venuta in mente dopo aver letto svariati libri con vampiri come protagonisti, lo ammetto, come creature oscure immortali in quanto, se così vogliamo dire, già morti, mi intrigano tantissimo, ma il mio cuore al momento è occupato da streghe e tritoni (ogni riferimento ad Icy e Tritannus è puramente casuale!) Poi è arrivata la quinta stagione, in cui le Trix sono finite in una cella sott'acqua... Ma alla fine della terza stagione piangevano per il ritorno a Roccaluce...
Qualquadra non cosa. Questa è la mia versione, come sono andate le cose dal mio personalissimo punto di vista.
Ps: Se qualcuno avesse in mente una storia analoga, della serie "cosa fanno le trix nella quarta stagione per cambiare prigionia?" faccia pure, per me non è un problema. Onde evitare che la nota d'autrice diventi più lunga della storia mi fermo qui. Un bacio dalla vostra affamatissima Icy
(Sì, è mezzanotte e non ho ancora cenato)
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Icy