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Autore: lostgirl    18/12/2012    1 recensioni
Alex è la sorella di Allison: entrambe sono appena arrivate in città e nella nuova scuola. Qui le due sorelle si faranno nuovi amici ed entrambe si innamoreranno: la fanfiction si basa soprattutto sulla storia di Alex e Isaac.
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- The End -


Isaac. Beacon Hills. Licantropi. Alpha. Beta. Kanima. Isaac.

Vuoto assoluto.

Alex aprì gli occhi di scatto e riprese a respirare, inspirando quanta più aria potesse, come se fosse in apnea da mesi.

Scosse la testa e respirò a fondo più volte, cercando di riprendere a respirare normalmente e subito capì cosa stava succedendo,

Aveva dormito di nuovo. Aveva sognato, di nuovo.

Le lacrime iniziarono a scendere lentamente sulle sue guance, quando Allison si affacciò sulla porta per controllare la sorella. “Alex! Sei sveglia.” Alexandra alzò lo sguardo verso la sorella e iniziò a singhiozzare  più forte. Allison le si avvicinò preoccupata e si sedette sul bordo del letto.

“Alex, cos’hai sognato?” la ragazza non rispose e cercò di smettere di piangere e riprendere fiato.

Un sogno. Sin da quando era piccola, Alex aveva quello “strano potere” di sognare il suo futuro nel caso in cui qualcosa di importante stava per arrivare nella sua vita: dormire per un giorno intero, sognando ciò che avrebbe vissuto di lì a poco. E questo suo potere le aveva sempre dato la possibilità di cambiare eventuali cose che voleva evitare, e spesso lo faceva: cambiava tutto, perchè odiava sapere cosa doveva fare e cosa stesse per succedere, anche se conoscere il proprio futuro era il sogno di molti. Ma ora dopo quel sogno, non sapeva cosa fare.

L’unica cosa che sentiva essere davvero importante era Isaac e se la parte legata a lui doveva accadere davvero, lei non voleva assolutamente cambiarla. La voleva con tutto il cuore, voleva conoscere Isaac, voleva che lui la conoscesse e si innamorasse di lei e voleva innamorarsene davvero.

Tutto il resto... come poteva cambiarlo?

Molte volte i suoi sogni le mostravano il futuro, ma allo stesso tempo le impedivano di viverlo: aveva sognato il momento in cui scopriva dei licantropi, dei suoi genitori e tutto il resto... Ma con il suo sogno ora sapeva già tutto e alcune parti non potevano più avverarsi.

Cercò di fare mente locale per capire a che punto della sua vita si trovasse realmente e cosa doveva rispondere ad Allison. Quei maledetti sogni le incasinavano la mente in un modo assurdo e a volte ci metteva un po’ per capire cosa aveva già vissuto realmente e cosa aveva solamente sognato.

“Siamo arrivate qui un paio di settimane fa e abbiamo iniziato subito le lezioni nella nuova scuola.  Lydia e Jackson... loro sono diventati subito nostri amici e poi.. poi c’è quel ragazzo... Isaac. E c’è Scott, lui ti piace e sei andata alla festa di Lydia con lui.”
“Si, Alex, giusto. Questo è già successo. La festa di Lydia c’è stata ieri sera. Alex, mamma e papà sono via un paio di giorni, devo chiamarli e dirgli che hai avuto di nuovo...”

“No.” Alex la bloccò subito e scosse la testa e la sorella annuì.

“Ok... Stai bene? Raccontami cos’hai visto.” Allison sapeva del potere di sua sorella e cercava di informarsi su ciò che c’era nel loro futuro nel caso in cui ci fossero dei problemi che potevano evitare.

Alex si appoggiò con la schiena contro il muro e sospirò, dedicendo che per il momento non poteva raccontare tutto ad Allison, dato che lei non sapeva nulla sui licantropi e sulla sua famiglia.

“Ho sognato Isaac per la maggior parte del tempo. Quanto ho dormito?”

“Quasi 20 ore. Isaac? Perchè hai sognato lui? Cosa c’è di tanto importante legato a lui nel tuo futuro?” Allison si diede da sola una risposta non appena ebbe pronunciato quelle parole, ma Alex rispose comunque.

“è lui la cosa importante nel mio futuro. ho visto la nostra storia... e magari ora non sarà esattamente come l’ho sognata, ma so benissimo ormai che non contano le azioni che compio... l’importante è il risultato che ottengo e ogni volta che ho sognato il nostro futuro, ho sempre visto giusto. Il risultato è sempre stato quello che avevo visto nel mio sogno, anche se ho cambiato tutte le mie azioni.”

“Beh, non è stato un sogno premonitore cattivo, allora, no? d’altra parte Alex... anche prima che tu ti addormentassi e sognassi la tua storia con Isaac, avevo capito che voi due sareste finiti insieme.  Sono due settimane che siamo arrivate e sono due settimane che non fate altro che scambiarvi sguardi dolci a lezione e nei corridoi, e in ogni altro posto di Beacon Hills in cui i vostri sguardi si incontrano. Vi ho osservato per un po’ sai? Ho visto come vi cercate e ho visto quanto ha bisogno lui di te, anche se si tratta di uno scambio di un sorriso che dura pochi secondi.”

Alex sorrise ed arrossì un po’: ora sapeva che se ne sarebbe innamorata perdutamente, ma era anche vero che sin dal primo giorno Isaac le era piaciuto. “E ieri sera alla festa... abbiamo parlato tutta la sera. è stato bello passare la serata con lui.”

Alex ora era ben sveglia e ad ogni minuto che passava, le rimaneva più facile riconoscere i momenti realmente vissuti da quelli che aveva solo sognato. Sorrise di nuovo alla sorella e cercò di ricordare cosa veniva dopo la festa e all’improvviso smise di sorridere e balzò giù dal letto. “La festa è stata ieri sera...” disse come in trance, cercando il suo telefono, mentre rivoltava la sua stanza. “Non sei andata a scuola questa mattina?”

“No. Non volevo lasciarti sola mentre dormivi, quindi sono rimasta a casa...”

“Quindi non sai  cos’è successo.”

“Beh... sei tu quella che conosce il futuro ora.”

Alex impallidì e si fermò. “Che ore sono?”

“Sono quasi le 22... Alex che succede? Mi fai preoccupare così...”

“Ti ho detto che ho sognato la mia storia con Isaac, no?” disse rialzandosi. Prese alcuni vestiti dall’armadio e si vestì velocemente mentre spiegava tutto alla sorella. “La notte dopo la festa... Isaac è tornato a casa e c’era suo padre ad aspettarlo. Allison.. lui llo picchia.”

“Cosa?” Allison urlò quasi e fissò Alex, mentre lei era seduta sul letto per allacciarsi le scarpe.

Quando fu pronta si fermò pochi secondi davanti a lei e riprese fiato “Dopo averlo picchiato, è uscito di casa e non è più tornato. Hanno trovato il corpo nei boschi questa mattina Allie. Non ho tempo di spiegarti tutto ora, devo andare da lui...”

“è morto...? non mi hanno avvisato, sei sicura che sia successo oggi?” Allison la fissò senza capire bene cosa stesse succedendo, ma anche se aveva imparato a fidarsi della sorella e delle sue stranezze quando si svegliava dai suoi sogni, poggiò le mani sulle sue braccia e la fermò. “Alex, è tardi... Non devi andare da lui, puoi vederlo anche domani..”

“Sono sicura Allie. E non devo andare da lui. Voglio farlo, perchè anche se mi dirà che sta bene, io so che non vuole rimanere solo adesso. Non aspettarmi.” Prese il suo giubbotto, le chiavi di casa e la sua borsa e uscì in fretta da casa.


22.27: davanti al portone d’ingresso di casa Lahey, Alex guardò l’ora sul telefono e si diede della stupida per essersi presentata lì a quell’ora. Alzò il braccio per bussare, ma esitò per parecchi minuti e infine decide di rinunciare. Fissò il portone per pochi secondi e poi sospirò, voltandosi per tornare indietro.  Fu allora che la luce sulla veranda si accese e il portone si aprì lentamente: Isaac uscì e si fermò sulla porta.

“Alex... cosa ci fai qui?”

“Ciao...” Isaac fice un paio di passi verso di lei e la ragazza lo guardò. “Io... io sono...”

“Fa freddo fuori, vieni dentro.”

Alex esitò, ma poi lo seguì oltre il portone e si fermò lì, chiudendo dietro di sè la porta.  Non disse nulla mentre Isaac le prendeva di mano il giubbotto e la borsa e li lasciava nell’appendi abiti all’ingresso ma lo osservò attentamente.

“Mi dispiace essermi presentata qui a quest’ora, non dovevo...  Io non voglio disturbare...”

Isaac la guardò e scosse la testa “No Alex, non.. non fa niente. Mi fa piacere vederti. Perchè sei qui?”

Alex si avvicinò a lui e si fermò a qualche passo da lui. Attese un attimo per scegliere le parole e poi rispose  “Ho appena saputo quello che è successo a tuo padre e volevo vederti e dirti che mi dispiace...”

“Grazie...” Isaac guardò altrove mentre Alex lo guardava e le fice strada verso la cucina. “Ti va un caffè?”

Alex annuì e si sedette su una delle sedie intorno al tavolo, mentre Isaac preparava il caffè. Alex non potè fare a meno di pensare che nel suo sogno quella sera erano a casa sua e non lì da Isaac e lei stava preparando del thè, quando lui le si era avvicinato per baciarla: l’esatto contrario.

Il ragazzo interruppe i suoi pensieri poggiando una tazza fumante sul tavolo e sedendosi affianco a lei “Non fraintendermi Alex, sono davvero felice che tu sia qui... Ma perchè sei venuta? Potevi mandare solo un sms come hanno fatto gli altri o venire al funerale ... Perchè sei corsa qui appena l’hai saputo?”

Alex lo fissò per un attimo senza dire nulla, persa di nuovo nei suoi pensieri: sapeva bene quanto bisogno aveva Isaac di non essere solo quindi scelse di dirgli semplicemente la verità. “Isaac, io non sono gli altri. Noi ci conosciamo da poco, lo so...ma a me importa di te. E volevo davvero vederti, sapere come stavi e farti sapere che per qualsiasi cosa io per te ci sono. Ci sono  se ti va di uscire a fare due passi,  ci sono per un caffè fuori, per vedere un film insieme, per parlare o per studiare se vuoi. E non mi andava di scriverti un sms per dirti tutto questo, perchè al telefono sarebbero sembrate solo frasi  di circostanza, ed io voglio che tu sappia che io ci sono davvero. E avevo davvero voglia di  vederti.” Alex finì di parlare e gli sorrise, prendendo la tazza da sopra al tavolo per sorseggiare il caffè. Automaticamente, senza neanche rendersene conto, Isaac aveva preso la mano libera di Alex e la stava stringendo. Il ragazzo ricambiò timidamente il sorriso e abbassò lo sguardo per fissare le loro mani unite, stupendosi quasi di come la mano di Alex rimanesse lì nella sua, senza cercare di liberarsi.

Isaac rimase per un po’ ad accarezzare il dorso della mano  e a giocare con le sue dite, poi le lasciò la mano e si alzò dandole le spalle e sospirando. Alex si alzò automaticamente insieme a lui e rimase in silenzio, aspettando che fosse lui a parlare per primo.

Quando si voltò a guardarla di nuovo, trovò il coraggio di parlare “Mio padre è morto questa notte ed io... io non sto bene. Sono solo adesso, non ho più nessuno. E sembra che tu sia l’unica ad interessarsi sul serio a me...”

Alex lo guardò negli occhi e capì cosa gli passava in mente. “E credi che non sia possibile che io mi interessi a te solo perchè gli altri non lo fanno? Te l’ho già detto, io non sono gli altri.”

Alex vedeva negli occhi di Isaac tristezza, confusione ed incertezza. Pensò all’Isaac che aveva “conosciuto” nel suo sogno e comprese che quello di cui aveva bisogno ora Isaac era sapere che non era solo. E lei stava cercando di farglielo capire, ma nella realtà il ragazzo sembrava ancora più insicuro di quello che era stato nel suo sogno.

Rimasero entrambi in silenzio a guardarsi ed Alex pensò di nuovo al loro primo bacio e alle differenze con il suo sogno. L’esatto contrario.

“è solo che io sono sempre stato... solo. non ho molti amici, non ho più una famiglia... e sono pieno di problemi e di casini. E mi riesce quasi difficile credere che una ragazza come te possa interessarsi a me. E forse non dovresti nemmeno farlo...”

Alex si passò una mano tra i capelli, scompigliandoli un po’ e sorrise appena ad Isaac, scuotendo la testa ed avvicinandosi lentamente a lui. Con il cuore che minacciava di esploderle nel petto, Alex non disse nulla, ma poggiò una mano sul suo fianco e si strinse al corpo del ragazzo senza smettere di guardarlo. Sentì il corpo rigido di Isaac rilassarsi pian piano e la ragazza rabbrividì quando lui poggiò la sua mano sulla sua schiena e la strinse a sè: accarezzò le braccia del ragazzo, fino ad arrivare alle spalle e poi accarezzare leggermente la pelle nuda del collo. Alex aveva quasi smesso di respirare. A pochissimi centimetri dal suo viso, la ragazza si fermò con entrambe le mani sul suo viso e lo guardò negli occhi sorridendogli dolcemente. Sussurrò “Se me lo permetterai... se mi lascerai entrare nella tua vita, io ti starò vicina sempre. Ogni volta che lo vorrai, qualsiasi cosa accadrà. Non sei solo, io ci sarò.”

Isaac lasciò la mano sulla schiena della ragazza attirandola ancora più a sè e accarezzò con la mano libera i capelli di Alex. “devi essere completamente pazza...” Isaac pronunciò quelle ultime parole a bassa voce, respirando lentamente e subito dopo eliminò la distanza tra le loro labbra, unendole in un bacio pieno di desiderio, di passione e forse anche un po’ di amore che fu mille volte meglio di quello sognato da Alex.

Alex aveva sempre amato le favole e credeva fermamente nell’esistenza di quegli amori stupendi che duravano per sempre. E un’altra cosa in cui credeva era il bacio del vero amore. Era convinta del fatto che quando avrebbe incontrato la persona giusta, l’avrebbe capito da un semplice bacio. E quello con Isaac era molto più che un semplice bacio. Era il bacio della persona giusta. Il bacio del suovero amore.

   
 
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