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Autore: Nivalis    18/12/2012    1 recensioni
Harry si ritrova a lavorare per alcuni dei membri della numerosa famiglia Tomlinson con un obbiettivo ben in mente. Solo che non ha fatto i conti con Louis, promettente avvocato che farebbe di tutto per proteggere la sua famiglia.
Dal testo:
«Non ti vergogni neanche un po’ Harry? E così tu intendi far pagare Esther..» sibilò Louis fra i denti facendo vedere la collera che albergava nei suoi occhi. «Non credo proprio che ci riuscirai. Anzi, quello che farai adesso sarà andartene».
«Andarmene?» protestò Harry. «Ma..» non fece in tempo a finire la frase che Louis lo precedette.
«Mio Dio, ho avuto ragione fin dal principio vero? Ricattare Esther..» Louis scosse la testa «avrei pensato a tutto ma non che fossi talmente squallido da passare nelle grazie di una donna di buona famiglia per avere il suo denaro!».
Harry non poteva crederci, davvero Louis pensava questo? «Louis hai capito male! Non m’interessa il suo denaro, io..»
«Taci Harry! Non provare a giustificarti, perché non puoi più difenderti ormai!»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Fu Niall a vederlo per primo. Aveva approfittato della bella giornata di sole per andare a trovare la prozia Esther e ora stava tornando a casa in compagnia del piccolo Samuel che dormiva beatamente nel suo passeggino, cullato dai sassolini sul terreno e dal caldo sole, raro in quel periodo d’inverno.
Aveva scelto di passare dal cimitero per fare prima dato che si trovava proprio tra le due abitazioni, così se lo ritrovò davanti. Era intento a guardare le lapidi, le lapidi di famiglia che erano numerose in quel cimitero. Lo osservò attentamente cercando di intuire chi fosse ma non vide tratti famigliari in quel volto, vedeva solo un viso angelico incorniciato da ricci ribelli scuri e degli occhi verdi che facevano di quel ragazzo una bellezza particolare, di quelle che non si vedevano spesso in giro.
Probabilmente il riccio aveva sentito dei passi avvicinarsi a lui perché non appena gli fu più vicino alzò la testa e sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi mettendo subito a suo agio il ragazzo biondo che gli sorrise a sua volta e lo raggiunse immediatamente mettendosi accanto.
Il riccio aspettò che gli fosse vicino, poi si girò a guardare di nuovo la lapide «mi affascina vedere date così vecchie sulle lapidi..»disse col sorriso sulle labbra intento a guardare ancora quei pezzi di marmo stranamente puliti e bianchi nonostante fossero evidentemente antichi. «beh questa è la parte vecchia del cimitero, la maggioranza delle tombe sono antiche»disse Niall in risposta al ragazzo, girandosi a sua volta a guardare quelle scritte sbiadite incise nel marmo. Sì, aveva proprio ragione, nonostante quello non fosse il posto più ospitale del mondo, vedere quelle date così vecchie aveva il suo fascino. Si perse a guardare una lapide poco più in su prima di sentire di nuovo il ragazzo parlare «ho visto che sono molti ad avere questo cognome, Tomlinson, tra queste lapidi antiche» «beh la mia famiglia è una delle più numerose di tutto il paese e si può dire che gran parte del cimitero ha questo cognome, circa tre quarti!»rispose di nuovo il biondino lasciando trasparire un certo grado di fierezza nella voce. La famiglia a cui apparteneva era la più famosa e numerosa in città ed era raro che qualcuno non la conoscesse.
Il riccio si girò a scrutarlo in viso. Aveva notato subito il viso sincero di quel ragazzo biondo e, seppur dispiacendosene in parte, aveva deciso di approfittarne per recuperare informazioni. A quanto pare però, quel giorno la fortuna era dalla sua parte, il ragazzo che aveva davanti faceva parte proprio della famiglia a cui era interessato e non lo avrebbe lasciato sfuggire facilmente.
«quindi anche tu sei un Tomlinson? »chiese, facendo uscire il biondo da uno stato di trans in cui era caduto, perdendosi a guardare le vecchie scritte. «Come? Io? No, diciamo che sono entrato in questa grande famiglia»disse il ragazzo ridacchiando «mia moglie è una Tomlinson, Alexandra Tomlinson precisamente..che sbadato non mi sono neanche presentato! Io mi chiamo Niall, Niall Horan»disse il biondo tutto d’un fiato così velocemente da far ridere l’altro ragazzo e finendo col porgergli la mano accompagnata da un altro sorriso sincero. «piacere Niall, io sono Harry Styles»rispose il riccio stringendo la mano a Niall. Quel ragazzo gli infondeva una strana tranquillità e fiducia come solo poche persone riescono a fare e quasi gli dispiaceva servirsi di lui..ma doveva farlo, doveva farlo per la sua famiglia.
«è la prima volta che ti vedo da queste parti. essendo un paese non grandissimo bene o male ci conosciamo tutti, soprattutto contando che la maggioranza fanno parte della famiglia..ti sei appena trasferito«in realtà avevo bisogno di un periodo di riposo, di svagarmi un po’ e distogliere la mente dalla grande città..io vengo da Londra e lì è tutto molto caotico..»fece un sospiro e chiuse gli occhi come ripassando a mente una parte imparata a memoria da tempo «volevo rilassarmi e ho deciso di fare un viaggetto restando però in zona, così ho preso la macchina e sono partito fino a ritrovarmi in questo posto magnifico» si guardò intorno pronunciando quelle parole, ammirando il paesaggio che lo circondava. Credeva davvero nelle parole che aveva appena pronunciato, era in quel posto da qualche giorno ormai e aveva passato tutto il tempo a girare il paese ammirando ogni singolo negozietto di specialità locali e non e si era stupito nel costatare che il centro commerciale più vicino fosse a chilometri di distanza da li. Possibile che un paese posseduto quasi interamente dai Tomlinson fosse a corto di centri commerciali? Scosse la testa liberandosi da quei pensieri «avevo intenzione di passare una settimana lontano da casa ma più vedo questo posto più mi convinco che passare un periodo un po’ più lungo qui non mi farebbe male».
Niall lo aveva ascoltato attentamente tutto il tempo. Quel ragazzo aveva un non so che di curioso e lui ne rimase particolarmente colpito. «dove alloggi Harry?» «per ora alloggio al Grosvenor Hotel, però penso che presto cercherò un lavoretto e una casa così da riuscire a fermarmi qui più tempo possibile» a quelle parole gli occhi del ragazzo biondo si accesero di uno strano scintillio che fino a poco prima non c’era, nonostante i suoi occhi fossero comunque molto vispi. «un lavoro dici? Forse posso aiutarti..mia moglie tra pochi giorni dovrà tornare al lavoro dopo il periodo di maternità, ma non sappiamo ancora a chi potremmo lasciare il piccolo Samuel..zia Esther si è offerta di accudirlo ma non vogliamo appesantirla con anche questo impegno..» s’interruppe di colpo non appena notò l’espressione confusa del ragazzo che aveva di fronte e fece una risata rendendosi conto che stava parlando fin troppo di particolari inutili. «quello che volevo dire» riprese «è che potresti venire a lavorare a casa mia a curare mio figlio! Certo il lavoro di babysitter è più femminile, ma sono sicuro che possa cavartela benissimo! Ovviamente prima devo parlarne con Alex e poi fartela conoscere..» si passò una mano fra i capelli con fare pensieroso rimanendo in silenzio per alcuni secondi «che ne dici di venire domani a casa mia? Così conosci personalmente Alexandra e lei può farsi un’idea di te, anche se così a pelle mi sembri una persona a posto» questo era una delle tante caratteristiche di quel ragazzo dai capelli biondi, aveva una strana fiducia per chiunque si trovasse davanti e che sembrava essere simpatica. Ancora una volta Harry lesse la sincerità nei suoi occhi e senza rendersi conto aveva già annuito e risposto con un sorriso e un flebile “sì” alla sua proposta. «perfetto allora adesso vado a casa e informo la mia dolce consorte che domani avremo visite! Casa nostra è l’ultima in fondo alla via, non ti puoi sbagliare! Ha una cancellata di legno tutta dipinta di bianco e la scritta in grande “Welcome” attaccata sul cancello».
Non c’erano dubbi, a Harry era bastata una semplice chiacchierata per capire che Niall era una di quelle persone che anche nelle giornate più oscure sapeva mettere il buonumore con la sua solarità.
Si salutarono con la solita stretta di mano, dopodiché andarono entrambi per la propria strada, Niall verso la propria dimora e Harry fuori dal cimitero, perdendosi ancora nell’ammirare il panorama che quella giornata di sole gli offriva alla vista. Fu un secondo e poi tirò fuori il cellulare tornando con la testa al suo obiettivo, ora doveva chiamare una persona. Compose il numero e si portò il cellulare all’orecchio aspettando di sentire dall’altra parte il “pronto” a lui molto famigliare che gli fece comparire un sorriso soddisfatto. «Gemma? Non ci crederai mai ma ho delle novità..» respirò a fondo dando un’altra fugace occhiata al paesaggio senza smettere di sorridere «..ho grandi novità..».
Harry doveva ammetterlo, quel giorno sembrava che la fortuna stesse girando proprio dalla sua parte.







Buonasera! Questa è la prima storia che pubblico ed è una prova..il primo capitolo è un po' corto ma è più che altro una breve panoramica di come il nostro bel ragazzo riccio è riuscito ad avere contatti con la famiglia e come vedete Louis ancora non compare, prometto però che nel prossimo capitolo sarà presente!
Mi farebbe piacere avere delle vostre opinioni su dove dovrei migliorare o cose del genere, sono pronta a tutto :3
per ora vi mando un bacione e alla prossima!
Larry Stylinson regna 
  
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