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Autore: claudio09    18/12/2012    1 recensioni
Il dramma di una madre e di un figlio che vengono abbandonati dal capofamiglia a causa di un'altra donna. Ben presto i due si ritroveranno sul lastrico, ma non vogliamo anticiparvi nulla: la storia è piena di colpi di scena e riflessioni , ma il lieto fine troverà spazio nella vita di Tiziano e Assunta.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Viveva a Ripi, un piccolo paesino non molto lontano da Frosinone, una bella famiglia composta da madre,padre e un figlio. Piccola ma bella. Abitavano in una casa molto bella, un appartamento di 160 metri quadri, una piccola reggia per un ragazzo di 16 anni come Tiziano, bello,vivace,amichevole e, per fortuna o purtroppo, figlio unico. Non doveva condividere niente con nessuno pensava, e forse anche per questo era un po’ viziato, ma nulla di che: era davvero un bravo ragazzo.
 Vediamo un po’ i suoi genitori: suo padre, Armando, è un imprenditore edile di grande fama nella zona, recentemente aveva vinto numerose gare d’appalto e la sua impresa era destinata a durare ancora per un millennio. La madre, Assunta, lavorava al Comune; non guadagnava quanto al marito, certo, ma due stipendi sono sempre meglio di uno. La crisi sembrava sconvolgere per niente la vita quiete di questa bellissima famiglia. Una famiglia modello.

Ma il destino volle che la quiete di questa famiglia era destinata a durare per poco: durante la costruzione di un albergo, Armando conosce Piera, proprietaria del futuro albergo che sta per nascere: Piera è una donna bellissima, talmente bella da lasciar esterrefatto Armando che subito tenta di corteggiarla, e Piera cede volentieri alle sue avances. Dopo soli tre giorni si scambiano i numeri di cellulari, poi i contatti e-mail e addirittura gli indirizzi. La loro “amicizia” diventerà amore nel giro di pochissime settimane e Piera da questo momento è ufficialmente l’amante di Armando. In queste settimane nessuno, in famiglia, si accorge di nulla però notano uno strano comportamento da parte di Armando: è sempre distratto, è sempre assente in casa e poi è fissato con quell’albergo. Eh già, la loro era una relazione seria, a tal punto che Armando aveva promesso a Piera che una volta terminata la costruzione dell’albergo sarebbero andati a vivere insieme, ma Piera non sapeva nulla che Armando fosse sposato e che avesse un figlio: Armando le aveva detto che era stato sposato ma aveva divorziato da un bel po’ e che la sua “ex – moglie” lo continuava a tormentare e che non c’era pericolo. Armando cominciò a far costruire quell’albergo in modo ossessivo: impiegava quasi tutti i suoi uomini e mezzi e trascurava altro lavoro, perse addirittura un appalto di una importante struttura pubblica che si doveva costruire da un anno a quella parte: Assunta e Tiziano vengono a conoscenza di quest’episodio gravissimo e cominciano a preoccuparsi seriamente. Dopo soli 4 mesi di lavori, l’albergo, una struttura molto grande, è finito. Ora si passa al piano B: convivere con Piera, stravedeva per quella donna e lei per lui.

Una mattina Armando saluta moglie e figlio e sparisce. Va a vivere con l’amante ad Avezzano,a più di 70 km da Ripi, in una nuova casa.  I famigliari denunciano immediatamente la scomparsa, chiedono aiuto a “Chi l’ha visto?”, consegnano volantini con le generalità di Armando. Niente, niente,niente. Armando non si trova, i famigliari addirittura pensano che Armando possa essere stato ucciso da chi, invidioso del suo successo professionale, lo odiava. La situazione è critica: lo stipendio di Assunta non è sufficiente ad una famiglia che è stata sempre abituata nel lusso, più di una volta si ritrovano con poco cibo a disposizione; Assunta si procura dei debiti che si accumulano e accumulano. I creditori minacciano di pignorarle i mobili se non risana i suoi debiti, ma non si perde d’animo: pian piano riesce a risanarli ed ora stanno un po’ meglio. Ma Tiziano è quello che ne soffre di più. Dov’è suo padre? Perché è sparito così? Loro che erano così affezionati, che quando potevano passavano ore e ore a giocare a calcio e a tennis.   

Passano due anni: due anni d’inferno fatte di sofferenze e sacrifici. Tiziano è ormai maggiorenne, non ha festeggiato i suoi 18 anni, che senso aveva festeggiare quando erano tanto infelici? E poi che festa sarebbe stata senza suo padre? Già, suo padre. Suo padre che improvvisamente li ha abbandonati per stare con un’altra con la cui i rapporti si stanno raffreddando:  i due litigano spesso, stanno parecchie ore senza parlarsi, ma un giorno al culmine di una violenta lite Armando se ne va di casa e se ritorna nella sua vecchia famiglia. Erano le 15 circa:  Tiziano frequenta l’ultimo anno di liceo e fra qualche mese dovrà sostenere gli esami di maturità, sta studiando davvero molto, e sua madre è ancora impiegata al Comune ma è diventata molto negligente nel suo lavoro. Proprio mentre Tiziano studiava e Assunta si riposava suona il campanello. Chi sarà? Esclusero a priori la possibilità che fosse Armando, ormai non ci speravano neanche più. Ma aprendo la porta, accade un fatto incredibile: era proprio Armando! E’ indescrivibile la gioia che inondò quella casa. Una felicità unica che non si può neanche raccontare. Tutti i vicini di casa attratti dalle urla di gioia si precipitarono in casa di Armando per dargli il bentornato. Per più di due giorni fu un via-vai di persone in quella casa. Furono così accecati dalla gioia che si dimenticarono di chiedere ad Armando il motivo di tale sparizione. Finalmente Tiziano domanda:

-          “Perché sei sparito? Cos’è successo?”
-          “Non è facile da spigare, ma ci proverò. Durante dei lavori ho avuto un incidente e una brutta botta in testa, ma nulla di grave, mi ripresi subito. Ma a fine giornata mentre tornavo a casa, ho avuto una brutta amnesia, la conseguenza di quella botta. Iniziai a vagare senza meta e una pattuglia della polizia vedendomi in grave stato confusionale mi condussero in caserma prima, e poi in ospedale dove mi hanno tenuto in ricovero fino a qualche giorno fa per farmi recuperare la memoria. Purtroppo non avevo documenti poiché li avevo smarriti a causa della mia semi-incoscienza e non hanno trovato modo di avvisare i famigliari.”
 
I due ci crederono e sentirono anche più il bisogno di stare con Armando e proteggerlo. Passarono quattro mesi:le cose stavano andando bene, Armando ha ripreso la sua attività (non l’aveva mai interrotta) e la famiglia si ritrovò con uno stipendio alto rispetto ai due anni appena trascorsi. Intanto Luisa e Armando si frequentano nuovamente e riescono ad appacificarsi, tant’è che Armando dopo altri due mesi ha deciso di andar a ri-vivere con Piera. Casualmente Tiziano si ritrova nelle mani il cellulare del padre, dove per curiosità sbircia i suoi messaggi e qui scopre tutto: è stata solo una messinscena, uno scherzo del destino. Sempre  più convinto della sua scelta, un giorno Armando prepara le sue cose e cerca di defilarsi di nascosto, simulando un’altra amnesia. Ma Tiziano che aveva scoperto tutto, fermò il padre proprio mentre era in procinto di andarsene.
 
-          “Dove stai andando?” - disse Tiziano
-          “Devo recarmi a Roma per la progettazione di un nuovo edificio”.
-          “O stai andando forse dalla tua amante?”
-          “Ma che dici? Quale amante? Ma come ti permetti?”
-          “Non negare! Ho scoperto tutto! Bella l’idea di lasciare il cellulare in bella mostra, lo sai che in casa nostra la parola “privacy” non è mai esistita. Ma ti capisco, come puoi ricordare? Dopo che sei stato due anni con quella, e a noi ci hai dimenticato. Ma che uomo sei? Con quale coraggio sei ritornato qui? Con quale coraggio hai inventato tutte quelle balle? Ci hai preso in giro per due anni! Lo potevi dire che avevi un amante. Eri pure libero di andar via, non ti dicevamo niente, almeno non soffrivamo per un uomo che non vale mezza lira. Ma che uomo sei? Che padre sei?”
 
Armando che non trova il coraggio di dire nulla ha solo la forza e la faccia di dire “Devo andare. Vedrai che mi lascerò con quella, ritornerò e mi farò perdonare. Tu non seguirmi.”E sale in macchina dove lascia nuovamente la sua casa originaria. Tiziano scoppia in lacrime e trova il tempo di dire a suo padre “Almeno torna presto!!!” Armando si gira, guarda per un attimo suo figlio e va.
Tiziano racconta tutto alla madre che le provocherà un dolore immenso, non tanto per l’abbandono di suo marito,ma della beffa che hanno avuto per due anni. Assunta cade in depressione, non si presenta al lavoro, dove viene licenziata. Chiede in prestito somme ingenti di denaro che non riesce a risanare: è la fine, i creditori le pignoreranno la casa da un mese a quella parte. Tiziano intanto è riuscito a finire gli studi con ottimi voti e ha trovato lavoro con uno scarso stipendio, per ora. Ma questo non è sufficiente a risanare il debito con la banca. Abbandonano la casa pignorata e trovano momentaneamente ospitalità dai nonni che li accolgono ben volentieri ed è grazie a loro che Assunta esce dalla depressione.

Quattro mesi dopo Assunta trova un nuovo impiego e grazie anche allo stipendio di Tiziano riescono a prendere in affitto una nuova e bella casa ad una modica cifra. Non è come prima ma basta per due persone. Ora sono felici. Stanno bene e vogliono dimenticare Armando che li ha fatti tanto soffrire. Tiziano promette che quando si sposerà, sua madre verrà ad abitare con lui e vuole iniziare l’università per trovare, più in la, una migliore occupazione. Intanto Armando si separa definitivamente da Piera e con qualche stratagemma cerca di farsi accettare dalla sua vecchia famiglia, ma trova la casa abbandonata e messa l’asta. Non riesce a ritrovare la sua vecchia famiglia. “Che fine hanno fatto?”. Ora si trova abbandonato da tutto e da tutti e senza una casa. “Come farò a sopravvivere?”. Il resto della storia preferiamo non raccontarlo poiché dopo questa triste vicenda a pochi importerà quale sarà il destino di Armando.

  
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