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Autore: LittleBoobear    18/12/2012    1 recensioni
-Non cambierò per te.- dico, assottigliando gli occhi a piccole fessure.
-Non te l'ho chiesto.- alza le spalle.
-Sono stronzo.- riprendo. Annuisce.
-Lo so.
-Una volta ho appeso un bambino per le mutande.- aggrotta le sopracciglia, ma poi alza le spalle, di nuovo.
-Mi sono fatto l'intera scuola.
-Uh, che novità.- commenta, indifferente. Mi avvicino.
-Sono arrogante, insensibile, senza scrupoli, fottutamente stronzo...oh, l'ho già detto.- sorrido.
-Sono vanitoso, lunatico, orgoglioso e un tantino infedele. Vuoi davvero avere un'altra possibilità da uno come me?- la sfido, sorridendo.
-Sì.- risponde, convinta.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4
 
-Perché, secondo lui, ciò che facciamo tu, io e Louis è sbagliato.- rispondo, roteando gli occhi.
-Intendi dire che non gli sta più bene che usciamo con delle ragazze?- ribatte lui, confuso.
-Dice che le facciamo soffrire e bla bla bla.
-E' per questo che hai deciso di non provarci più con la Drake?- continua Harry, mentre tiro un'altra boccata dalla sigaretta.
-No...cioè...non lo so...non voglio che Niall sia arrabbiato con me.- faccio dei disegni immaginari con le dita sul davanzale della finestra e sbuffo.
-Quindi?
-Quindi nulla. Me ne starò a casa a mangiare gelato e a guardare un film.- lo sento ridere di gusto e poi schiarirsi la voce.
-Ma per piacere. Quello lo fanno le ragazzine depresse! Mi stai preoccupando...facciamo così...tra mezz'ora sono da te e ce ne andiamo a prendere un caffé.
-No, finiscila, non verrò con te.- spengo la sigaretta e chiudo la finestra, per poi sedermi sul letto e sbuffare.
-Oh, e dai, ti prometto che ci divertiremo.- ho voglia di uscire, ma qualcosa dentro di me vuole soltanto starsene a casa a non fare niente.
-Va bene...- cedo, sospirando -Ci vediamo tra mezz'ora.- esulta con un urletto vittorioso e stacca la chiamata.
Harry ha ragione, dopotutto. Non posso mica deprimermi perché quella stronza non ci è stata. E poi con Niall si sistemerà tutto in qualche giorno.
Mi cambio e scendo in salotto, canticchiando.
-Ti sei svegliato, finalmente.- mia madre mi guarda male, ancora arrabbiata per come le ho risposto prima.
-Esco con Harry...non so se torno per cena.
-Hai già saltato il pranzo, vedi di mangiare almeno un po'.- mi rimprovera, incrociando le braccia.
Roteo gli occhi.
-Sì.- dico, scocciato, accendendo la tv e sdraiandomi sul divano.
-Mi devo preoccupare? Sembri...distrutto. Non è che ieri sera alla festa hai preso qualche pasticca o...- mia madre è visibilmente agitata. La guardo, perplesso e irritato da tutte quelle domande.
-Pensi che io mi droghi?
-Non lo so, Zayn, dimmelo tu...sei rientrato stamani alle dieci, sei stato a letto tutto il tempo e sembri...scombussolato.- appoggio la testa al cuscino, sbuffando.
-Mamma, è ovvio, non ho dormito molto.
-Hai bevuto, vero?- sbuffo e non rispondo.
-Zayn, quanto hai bevuto?- continua, alzando il tono della voce.
-Solo qualche drink, va bene?- sbotto, mettendomi seduto.
-Forse dovresti smetterla con le feste.- dice, appoggiandosi con le braccia allo schienale del divano.
-Oh, ma dai! Ho bevuto un po' troppo, ma lo fanno tutti!- esclamo, smanaccando.
-Ti ricordo che eri in auto. Ubriaco. Avresti potuto schiantarti da qualche parte.- si mette una mano dei capelli e io roteo gli occhi.
-Non è successo...quindi...- mi dirigo di fretta verso la porta e esco di casa, sbattendola. 
 
 
 
Faccio avanti e indietro sul marciapiede davanti casa mia ormai da venti minuti, ho già fumato due sigarette e se Harry non arriva entro cinque minuti accenderò la terza.
Finalmente, vedo la sua auto sbucare da dietro l'angolo.
Abbassa il finestrino e lo saluto con un cenno del capo.
-Ciao, depresso.- ricambia lui, ghignando.
Entro in auto e lo guardo male, scuotendo la testa.
-Va un po' meglio?- chiede, mentre riparte a tutto gas.
Faccio schioccare la lingua e guardo fuori dal finestrino.
-Uhm...vediamo...ho litigato anche con mia madre, questa giornata non potrebbe essere migliore.- dico, sarcastico, accompagnando la frase con un sorrisino ironico.
Fa una smorfia e si lecca le labbra.
-Povera donna, la farai impazzire.
-Ma sai che credeva che mi fossi drogato?- scuoto la testa, mentre lui scoppia a ridere di gusto.
-Lo crederei anch'io. Ma ti sei visto? Sei a pezzi.- mi lancia un'occhiata preoccupata e poi torna a guardare la strada.
-Sì, non ho dormito molto.
-Nemmeno io...ma dopo esserci presi uno o due caffé con panna, vedrai come torneremo affascinanti.- sorrido e annuisco, appoggiandomi allo schienale del sedile.
Per il resto del viaggio restiamo in silenzio. Io ho bisogno di riordinare le idee e forse anche Harry.
 
 
 
 
-Ciao, ragazzi.- ci saluta la cameriera, pronta per prendere le nostre ordinazioni -Cavolo, avete proprio una brutta cera.- commenta, poi, squadrandoci.
-Non ricordarcelo, abbiamo avuto una nottata intensa.- ribatte il riccio, sorridendole.
-Ok, che vi porto?
-Due caffé con panna.- continua Harry, sbadigliando.
La ragazza annuisce e se ne va.
Mi guardo intorno, ma di Brooklyn e di quell'altra non c'è traccia.
-Mi sa che ti sbagliavi su quelle due.- commento, massaggiandomi le tempie.
-No, fidati, le ho sentite parlare. Jillian sta cercando un lavoro e Brooke le ha consigliato di chiedere se qui avessero bisogno di qualcuno. Hanno detto che si sarebbero incontrate qui alle tre per...- non fa in tempo a finire la frase che Jillian entra nel locale, con un'aria quasi scocciata.
Vederla di certo non mi fa stare meglio.
-Allora, che ti dicevo?- Harry sorride, mentre la cameriera torna con i due caffé.
Inizio a sorseggiare il mio e mi sento già più in forza.
-Che hai intenzione di fare?- chiede Harry, impaziente, senza riuscire a stare un attimo fermo.
-Uhm...di bere il mio caffé?- ribatto, inarcando un sopracciglio, ovvio.
-Intendevo con lei...è tutta sola...vai a parlare, no?
-Nah, ti ho già detto che non mi interessa più.- prendo un altro po' di caffé e alzo le spalle.
-Sì, come no...ammettilo, il fatto che ti abbia rifiutato ti piace un sacco.- faccio una smorfia. Il riccio ha colto nel segno.
Non rispondo e finisco il caffè.
Lui, intando lancia delle occhiatine impazienti alla porta, sicuramente nella speranza che arrivi Brooklyn.
-Magari le ha dato buca.- suppongo, appoggiando i gomiti sul tavolo.
-Che strano...credevo che fossero amiche...
-Si conoscono da poco e magari Brooke ha capito quant'è stronza Jillian.- Harry alza un sopracciglio e scoppia a ridere.
-Semmai il contrario.- alzo le spalle e lui sbuffa -Che palle...è una noia qui.- lo guardo e incrocio le braccia.
-Per fortuna mi avevi promesso che ci saremo divertiti.- commento, scuotendo la testa.
-Tu potresti...Jillian è laggiù.- ribatte lui, indicandola col capo.
Faccio una smorfia e lo guardo male.
-Sì, lo so...hai detto che non ti interessa...ma per me sei un gran bugiardo. Un salutino che ti costa?- sbuffo e la guardo.
Sta parlando col barista, anzi, sembra quasi che stiano litigando. Improvvisamente, si alza e raccoglie le sue cose.
-Se ne va. Muoviti! Ultima possibilità!- esclama Harry, sorridendo malizioso.
Rimango un attimo a fissarlo e poi ricambio il sorriso, scattando in piedi.
-Ma tu litighi proprio con tutti, eh?- soffio, divertito, alle spalle di Jillian, appena la raggiungo.
Al suono della mia voce si irrigidisce e si volta.
-E tu non ti arrendi mai, vero?- sbotta, incrociando le braccia.
-Sarà perché non sono abituato a perdere.- la sfido, avvicinandomi pericolosamente a lei.
-Beh, faresti meglio a farci l'abitudine.- ribatte, dandomi le spalle.
-E tu faresti meglio a cambiare amica...che fai? Continui ad ascoltare i suoi consigli anche dopo che ti ha dato buca?- si irrigidisce e si volta a guardarmi.
-Non mi ha dato buca. E poi tu che ne sai?
-So molte cose e, credimi, fidarsi di Brooklyn non è la cosa migliore da fare.- mi passo la lingua sulle labbra e sorrido.
-Oh, perché fidarsi di te lo è?- mi provoca, assottigliando gli occhi.
Alzo le spalle.
-Può darsi di no, ma sei disposta a credere a dei pettegolezzi piuttosto che lasciarti andare con me?- mi avvicino ancora di più e la vedo sussultare.
-Non...non sono pettegolezzi...ti ricordo che Brooklyn l'ha provato sulla sua pelle.- dice, visibilmente agitata dalla troppa vicinanza.
-Già, e le è piaciuto un sacco.- fa una smorfia di disgusto e indietreggia.
-Perchè non ti unisci a me e Harry? Stavamo prendendo un caffé.- continuo, calmo, indicandole il nostro tavolo.
-Non ci penso neanche.- sbotta, facendo una smorfia.
-Oh, andiamo...devi chiedere alla tua amichetta perché ti ha dato buca?- la provoco, sorridendo.
-Per tua informazione, mi ha avvertita che non sarebbe venuta. E adesso, se vuoi scusarmi, devo incontrarla perché mi ha trovato un'altra offerta di lavoro.- mi spinge di lato e se ne va. 
Sbuffo. Anche la possibilità di metterla contro Brooke era stata inutile.
Metto le mani in tasca e torno da Harry.
-Allora?
-Niente...è sempre la solita stronza.- faccio scorrere due dita sul tavolo, pensieroso.
-Non ha ceduto neanche un po'?- alzo le spalle e scuoto la testa.
-Magari se avessi insistito un po' di più...
-No, basta, veramente, mi sono rotto i coglioni.
-Non puoi arrenderti adesso!- commenta, agitando le braccia.
Mi siedo comodamente sulla sedia e osservo la tazza di caffé vuota.
-Dovrei chiamare Niall?- Harry corruga la fronte.
-Secondo me dovresti continuare a provarci con Jillian.- sorride malizioso e mi tira una gomitata.
-Sii serio per una volta.- lo ammonisco, lanciandogli un'occhiataccia.
-Ok, boh...che ne so...non sono mica il tuo consulente.- sbatto un pugno sul tavolo, puntando i miei occhi nei suoi, incazzato.
-No, ma sei mio amico e dovresti darmi dei consigli!- si passa una mano tra i ricci e annuisce.
-Beh, sì, insomma, credo che dovreste chiarirvi.- mi calmo e mi appoggio allo schienale della sedia, sospirando.
-Già, ammesso che voglia ancora parlarmi.


zayn
  
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