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Autore: _YeongWonhi_    18/12/2012    5 recensioni
“Come un incidente può far incrociare due vite fino a farle intrecciare tra loro irrimediabilmente”
“[…] JunHyung raggirò velocemente l’auto e la vista che gli si presentò di fronte gli fece raggelare il sangue nelle vene. Il suo battito cardiaco accelerò al ritmo con il suo respiro che si faceva sempre più corto, mandandolo nel panico più totale, mentre l’angoscia saliva a più non posso.” [Cit. Prologo]
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8: “I want an explanation…”

 

Era sicuramente successo qualcosa, e, probabilmente, voleva dire solo una cosa… lei era tornata.

Crystal lo stava guardando con sguardo smarrito, come se non riuscisse a capire cosa ci stava facendo di fronte a lui in quel momento. Lo sguardo che, invece, le stava rivolgendo lui era colmo di preoccupazione ma lei sembrava non accorgersene.

Così, senza dire una parola, raggiunse velocemente lo sportello della macchina aspettando che JunHyung l’aprisse. Il ragazzo si passò una mano tra i capelli sospirando lievemente e aprì l’auto con uno scatto della chiave per poi salire al posto del conducente.

Allora aspettò pazientemente che anche lei fosse salita e si fosse agganciata la cintura, e, dopo aver tratto un respiro profondo per infondersi un po’ di coraggio, si fece forza e decise di rompere il silenzio una volta per tutte.

-“B-buongiorno eh!” non era da lui balbettare, ma quella era una circostanza più che speciale, e, se le sue supposizioni erano vere quella non sarebbe stata ne la prima ne l’ultima volta.

-“Buongiorno.” quello che uscì dalle labbra di lei sembrava più un mugolio soffocato.

-“E’ successo qualcosa?” strinse appena il volante mentre metteva in moto.

-“Forse…” la ragazza cominciò a giocherellare con una ciocca dei propri capelli, sottoponendoli ad una vera e propria tortura.

JunHyung fece retromarcia per uscire dal parcheggio e si insinuò con l’auto nella strada principale cominciando a guidare verso casa della ragazza.

-“Il tuo forse lo interpreto come un si, quindi ti pregherei di spiegarmi cosa è successo.” aggiunse una volta che ebbe il controllo totale sulla strada.

-“Se qui c’è qualcuno che deve dare delle spiegazioni non sono certo io.” replicò con tono distaccato lei.

-“Hai ragione – altro sospiro – ma se tu mi dicessi cosa diamine è successo potrei riuscire a spiegarmi meglio, non credi?” le lanciò uno sguardo di sbieco.

-“Mm – fece una smorfia – diciamo che mi hanno quasi minacciato.”

Stavolta il ragazzo si ritrovò a serrare con forza i pugni intorno al volante, facendo diventare le nocche bianche, e si morse il labbro. Nonostante la situazione suggerisse tutt’altro, Crystal pensò che quel gesto sembrava maledettamente sexy e si maledisse mentalmente per aver pensato una cosa del genere in quel momento.

-“In che senso ti hanno quasi minacciato?” digrignò appena i denti, cercando di mantenere lo sguardo fisso sulla strada, ma con scarsi risultati. Infatti sbirciava continuamente in direzione della ragazza per osservare le sue reazioni.

-“Nel senso che qualcuno è venuto a dirmi di starti lontano e di non immischiarmi.”

-“Descrivimi questo qualcuno.” disse lui senza troppi giri di parole.

-“E’ un ragazzo abbastanza alto, muscoloso il giusto, occhi e capelli scuri e labbra carnose. Ricordo solo questo.”

-“Merda!” sbottò JunHyung picchiando una mano sul volante e rischiando così di farsi quasi male.

-“Che c’è?” chiese preoccupata “Lo conosci forse?”

-“Certo che lo conosco!”

-“E si può sapere chi è? Anzi, vorrei sapere tutto, dall’inizio alla fine.” Crystal inclinò la testa di lato come se ciò le facilitasse l’ascolto e si voltò completamente verso di lui mentre accostava vicino al marciapiede e spengeva momentaneamente il motore. Erano già arrivati a casa.

-“Sei giunta a destinazione.” borbottò lui ignorando volutamente la sua domanda.

-“Non me ne frega niente se sono arrivata, voglio delle spiegazioni! E subito!”

-“Hai tutto il diritto di sapere. Ma ora non è il momento giusto.”

-“E quando avresti intenzione di dirmelo, sentiamo!?” incrociò le braccia al petto decisamente seccata.

-“Crystal, per favore, non ora…” la guardò direttamente negli occhi supplicandola.

Lei avrebbe voluto ribattere che non voleva aspettare, ma lo sguardo che si era incatenato al suo le impediva anche solo di pensare, figuriamoci di controbattere.

L’unica cosa che fu in grado di fare fu quella di avvicinare lentamente una mano al suo volto per sfiorarlo appena con la punta delle dita a mo’di carezza.

-“I- io non voglio starti lontana, ma voglio sapere a cosa vado incontro, mi sembra lecito.”

Lui posò una mano sopra la sua facendo così intrecciare le loro dita ed inspirò profondamente socchiudendo appena gli occhi.

-“Ok, ma te la faccio breve perché devi andare a casa e non mi basterebbe il tempo.” aspettò il suo cenno d’assenso per poi proseguire. “In poche parole circa due anni fa ho avuto una storia importante con una ragazza altolocata, e quando dico altolocata significa che dietro ai soldi vi sono anche fatti illegali. Fatto sta che era diventata insostenibile e sono sparito dalla sua vita senza dirle una parola…lo so, ho sbagliato, ma non sapevo come venirne fuori. Sapevo che avrebbe fatto di tutto per ritrovarmi, e a quanto pare ci è riuscita e, ovviamente, non è da sola…”

Aspettò per darle il tempo di assimilare quanto appena ascoltato.

-“E quel ragazzo che ti ho descritto prima chi sarebbe?”

-“Uno del giro, si chiama Jongin.”

-“In che senso uno del giro?” era sempre più confusa e faticava a stargli dietro, mentre la testa le girava debolmente.

-“Non è facile da spiegare, e richiederebbe tempo che noi non abbiamo a disposizione. Ti prometto che ti dirò tutto, ma ripeto che ora non è il caso.”

-“M- ma…” provò a replicare ma lui la fermò prima che potesse farlo posandole due dita sulle labbra.

-“Fidati di me, bimba.” sussurrò a pochi centimetri dal suo viso.

Inutile dire che lei arrossì violentemente nel sentirsi chiamare così e fu percossa da una lieve scossa di brividi, dimenticandosi l’argomento che stavano trattando fino ad un attimo prima. Così si ritrovò ad annuire con un cenno del capo senza esserne realmente consapevole.

JunHyung accennò un sorriso, increspando appena un angolo delle labbra. Poi cancellò ogni distanza che li separava e sostituì le dita con le labbra, dandole un bacio appena sfiorato.

-“Lo stai facendo apposta.” sussurrò lei nel bacio.

-“Forse…” replicò lui separandosi dalle sue labbra per poi guardarla negli occhi. “Ti conviene andare, altrimenti i tuoi si preoccupano. Ci sentiamo, ok?” le spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e le accarezzò una guancia con il dorso della mano.

-“Ok, sappi che poi dovrai spiegarmi tutto nei minimi dettagli.” disse aprendo lo sportello della macchina e scendendo.

-“Certo bimba! Ah! Non ti stai dimenticando qualcosa?” sorrise divertito.

Crystal si voltò corrugando la fronte poi si sporse appena verso il posto del conducente per dargli un altro bacio a fior di labbra e quando si allontanò lui scoppiò a ridere.

-“Ehi! Cos’hai da ridere?” sbottò innervosita e anche un po’ imbarazzata.

-“Io mi stavo riferendo al tuo zaino quando ti ho chiesto se stavi dimenticando qualcosa, comunque mi va più che bene anche così.” continuò a ridere e si beccò uno schiaffo sul braccio.

-“Stupido!” borbottò la ragazza, recuperando lo zaino e mettendoselo in spalla.

-“Si, anche io ti voglio bene… bimba.” le lanciò un bacio ridacchiando sotto i baffi e lei gli fece una linguaccia per poi avviarsi verso la porta d’ingresso del palazzo in cui viveva.

Non appena furono entrambi soli i loro sorrisi si spensero contemporaneamente, e nelle loro menti si agitavano pensieri tutt’altro che divertenti.

Una complicazione minacciava la loro relazione appena cominciata. Cos’avrebbero dovuto fare ora? JunHyung doveva darle ulteriori spiegazioni per decidere come procedere.

Quindi si ponevano una sola domanda a vicenda.

Crystal si stava chiedendo se sarebbe riuscita ad uscirne.

JunHyung si stava chiedendo se sarebbe riuscito ad uscirne di nuovo.


Ehm, ehm! *tossicchia imbarazzata* Ma ciao a tutti! >///< Ok, dopo questa mia lunga assenza non vi dico nemmeno che potete tirarmi addosso tutte le verdure o tutta la frutta che volete, credo sia abbastanza scontato. OMO! Giuro che fosse per me aggiornerei tutti i santissimi giorni, ma di questi tempi la mia ispirazione vaneggia, a quanto pare sente la crisi pure lei.  Detto ciò, premetto che questo capitolo è una sorte di ponte per quello successivo, infatti non ci sono svolgimenti particolarmente significativi, ma si tratta più che altro di una delucidazione di quanto accaduto in quello precedente. Nonostante ciò, spero vivamente che vi sia piaciuto! *^* Come ogni volta non so quando sarò in grado di postare quello successivo, ma viste le vacanze natalizie che bussano alla porta si spera che stavolta sia in grado di rivedervi prima dell'ultima! xD  Alla prossima! Kisses, Alice...

PS: Ora passiamo alle cose serie: Come state???!!! Ci sono stati bei cambiamenti nelle vostre vite? *si fa gli affari altrui*  Volevo anche ringraziare coloro che mi hanno recensito il capitolo precedente, ogni volta mi stupisco della vostra pazienza di starmi ancora dietro :))  ILOVEYOU! *-*

   
 
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