Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: Luly Love    18/12/2012    4 recensioni
Una Van/Ven. I sentimenti di Vanitas verso Ventus visti con gli occhi del nostro malefico ma non tanto moro.
(La mia prima shonen-ai, siate clementi.)
Dedicata ad antocharis_cardamines. 
 
Dal testo:
Per diciassette anni Vanitas aveva vissuto benissimo seguendo la propria filosofia. Forse era l’unica regola che seguiva, l’unica che aveva, e non si era mai, mai, trovato male.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Vanitas, Ventus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

La filosofia di Vanitas
 

 
 
Per diciassette anni Vanitas aveva vissuto benissimo seguendo la propria filosofia. Forse era l’unica regola che seguiva, l’unica che aveva, e non si era mai, mai, trovato male. Come dire, le classiche certezze della vita, quelle che non ti tradiscono, quelle a cui ti aggrappi nei momenti difficili in cui ti risulta difficile vedere la fine del tunnel.
La suddetta filosofia aveva tre punti. Primo: se quello che fa la fila davanti a te al bar non ha ancora deciso cosa vuole quando è arrivato alla cassa, dovresti avere il diritto di ucciderlo.
Secondo: era quasi sicuro che se da internet avessero tolto tutta la pornografia sarebbe rimasto un solo sito chiamato “Ridateci i porno.” Sito di cui lui sarebbe stato creatore.
Terzo e più importante di tutti: l’unico modo per essere rispettati come uomini è quello di essere un’isola. Nasciamo soli e senza ombra di dubbio moriamo soli. Il fatto è che solo i deboli chiedono aiuto.
E Vanitas era tutto fuorché un debole.
O almeno, lo era stato finchè non aveva conosciuto quel biondino da strapazzo con un corpo perfetto. Perfetto più di quel corpo c’era solo quello di Vanitas stesso.
Vanitas avrebbe fatto di tutto per Ventus, anche se nemmeno sotto tortura l’avrebbe ammesso.
Forse perché quel biondino era la personificazione di Apollo, sembrava davvero che risplendesse di luce propria, e dunque era il suo esatto opposto. Forse, e questa è solo un’ipotesi, Vanitas aveva bisogno di un po’ di luce, e il biondo era la persona più adatta a fare ciò. Forse, e anche questa è un’ipotesi, aveva bisogno di aiuto. E lo avrebbe accettato solo dal biondino.
Dallo stesso biondino che si era arrogato il diritto di farlo sentire l’idiota più felice al mondo quando gli sorrideva; lo stesso biondino per cui aveva mandato a carte quaranta le partite di poker o affini con Axel, Luxord e gli altri.
Lo stesso biondino di cui era diventato la guardia del corpo, anche se lui non glielo aveva chiesto.
Lo stesso biondino che desiderava non solo fisicamente. E questa era la prima volta nella sua vita.
L’unico biondino per cui aveva messo in dubbio la propria filosofia.
 
Era questo ciò a cui pensava Vanitas mentre, in un angolo del parco della scuola, baciava con passione e con un pizzico di rabbia Ventus, facendo scorrere la mani sul corpo di quest’ultimo ma senza spingersi oltre.
Nel bel mezzo del bacio, Ventus si scostò e sorrise.
– Chiedere aiuto non è da deboli. Chi non lo fa ha paura di ricevere un rifiuto. – mormorò.
Vanitas lo afferrò per la cravatta e sibilando un – Ma sta zitto! – lo riportò bruscamente verso la propria bocca, per continuare quella danza di lingue e quello scontro di denti.
Tra sé, però, sorrise, promettendosi di cambiare quanto prima la propria filosofia.
 
 
 
Angolo autrice:
Oh. Miei. Dei. Non ci credo.
Partiamo con ordine. Questo orrore è dedicato ad antocharis_cardamines. Mi dispiace tantissimo che sia venuto così male!!! La tua fic su Naminè (per gli altri: se ancora non l’avete letta, FATELO SUBITO! È stupenderrima.) è bellissima e io ho scritto questo obbrobrio. Cattiva Lux, cattiva!
Sia la filosofia di Vanitas che la frase che dice Ven non sono originali, ma vengono dalla mitica serie Scrubs, e precisamente la prima è del sexyssimo dottor Cox e la seconda del dottor JD, mio omonimo. (JD è anche il mio soprannome.)
Che altro dire? È orribile. Una recensione è comunque gradita.
Ti chiedo ancora scusa, antocharis (posso chiamarti così?) perché tu mi hai regalato un gioiello e io questa cosa non meglio identificabile.
Luly
 
Ps: l’immagine è merito di antocharis 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Luly Love