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Autore: garry    18/12/2012    2 recensioni
Quello fu il più bel Natale della mia vita.
Anche se dopo tanto tempo,ho quel che ho sempre desiderato,quel che Harry mi promise.
Una famiglia e una vita felice.
{OS lunga,abbi pazienza se vuoi leggerla C: }
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io: fantastico?fantastico? -urlai,in preda alle lacrime che erano ormai solcate.
Harry aprì e chiuse un paio di volte le palpebre prima di guardarmi perplesso. Come razza faceva a definire questa notizia fantastica?.
Proprio lui,che ha una sua carriera,dei suo amici,un suo sogno,una sua vita,DICIOTTO CAZZUTI ANNI.
Harry: tu non .. non ne sei contenta? -domandò,fissando il vuoto davanti a se.
Io: certo che lo sono!
Harry: allora per-
Io: perché?Harry ma,ti rendi conto?porca miseria,tu non ne hai idea di come potrebbe reagire Josh!
Harry: il problema tanto critico è tuo fratello? -disse,alzando la voce,ed alzandosi dal divano.
Io: non me lo farà tenere. -mormorai,abbassando lo sguardo verso il mio ventre e avvolgendolo con le mie mani.
Era così. Non lo definivo uno sbaglio,anzi,la vita mi aveva donato questa creatura e ne ero contenta,o forse no. Non sapevo se piangere di felicità,o piangere per tristezza. Al momento,costatai che quelle lacrime che bagnavano da ormai tutta la mattina il mio volto,erano soltanto lacrime di tristezza,paura. Mio fratello Josh,odiava da morire la mia relazione con Harry,e avevo una tremenda paura di tornare a casa e dare la notizia,che in grembo custodivo .. mio figlio,nostro figlio. Il figlio mio e di Harry,il simbolo del nostro amore,la prova  di quanto ci amassimo. Ma ogni pensiero positivo,veniva interrotto dall'immagine di Josh nella mia mente.
Lui non me l'avrebbe fatto tenere,ha ogni potere su di me da quando i miei sono andati via,lui è più grande,mi ha in custodia,è il mio tutore.
Sentii Harry,inginocchiarsi davanti a me,all'altezza delle mie ginocochia,avvertii la sua mano sulla mia guancia,intenta a farmi voltare verso lui,infatti così fece.
Nel suo sguardo,non riuscii a scorgere nessuna preoccupazione,nessuna a parte quella che avevo io.
Harry: è il nostro bambino,il nostro futuro,non di tuo fratello. Affronteremo anche questa:insieme,noi due contro tutti. Hai capito?. -domandò,facendo apparire ai lati della bocca un lieve sorriso.
Mi sporsi in avanti,gettandogli le braccia al collo,e incastonando il mio volto sulla sua spalla,in cerca di conforto. Conforto che in questa vita di merda,soltanto lui era in grado di darmi.
Lasciai che le sue braccia mi cullassero in una dolce stretta,fin quando il rumore proveniente da fuori l'abitazione non si fece più senitre.
Le parole di Harry mi si erano incise nel cuore,era incredibile come in ogni difficoltà trovava sempre dell'ottimismo. Aveva ragione, avremmo affrontato anche questa.
Dopo aver combattuto per la nostra relazione a lungo,dopo aver litigato con Josh un milione di volte,dopo aver udito le grida di Harry e Josh sovrapposte,mentre mi obbligavano a farmi i fatti miei chiusa in camera mia,dopo tutto questo,avremmo affrontato anche il nostro futuro.
Josh questo non poteva impedirmelo.
x: dorme?
x: sì..
x: Josh la cerca da tutta la mattinata,Harry,ci tenete tanto a complicare quel buco di pace che vi eravate trovati? -mormorò a voce bassa. Era Zayn.
Harry: Josh deve farsi da parte.
Zayn: è sempre suo fratello.
Harry tacque,sospirando rumorosamente.
Zayn: amico,che succede?
Silenzio. Non si udiva più niente,se non l'assoluto silenzio.
Zayn: Harry..
Harry: aspettiamo un bambino,Zayn.
Di nuovo quell'insopportabile silenzio. Ero sicura che Zayn,come il resto dei ragazzi,non avrebbe reagito male,ma ho sempre avuto
paura di questo tipo di attesa,agghiacciante.
Zayn: parli sul serio? -ridacchiò
Harry: ti sembra che stia scherzando?
Zayn: oh ... -dopo quel lamento,in tutta la casa risuonò la splendida risata di Zayn. Mi chiesi cosa ci trovava di divertente.
Harry: Zayn,sta zitto,non svegliarla!
Zayn: ma è fantastico! diventerò zio! Zio Zayn!
Sentii Harry ridacchiare,poi l'aria divenne seria. Evidentemente aveva capito da dolo dove stava il problema. Non ci voleva chissà chi
per capirlo,lui conosceva meglio di chiunque altro la mia vita.
Zayn: immagino che la considerazione su Josh poco fa,riguarda questo..
Harry: non può decidere cosa deve farne della sua vita.
Zayn: hai ragione ..e cosa intendete fare?
Harry: il bambino è nostro,il bambino verrà alla luce e sarà amato come è giusto che sia.
Zayn: mmh giusto .. e lei?
Harry: non lo so,Zayn. Si è addormentata piangendo,ha paura di suo fratello.
Zayn non ebbe il tempo di rispondere all'affermazione di Harry,perché furono interrotti dal suono di un cellulare,e dalla suoneria,potei dedurre che era il cellulare di Zayn. Quando rispose,sentii un sospirone,poi la voce di Harry.
Harry: cosa vuoi?. è con me. cos'è ha il coprifuoco adesso? fanculo.
Zayn: è meglio che me ne vada .. ci sentiamo,vi raccomando.
Si salutarono entrambi,poi sentii la porta di casa chiudersi. Josh mi aveva cercata,mi cercava da tutta la mattinata,e aveva quest'attacco di possessività perché ero con Harry. A volte mi chiedevo cos'aveva che non andava,per me era perfetto,il ragazzo che tutte le ragazze vorrebbero al loro fianco. Non avevo il pensiero di avere un padre così con il proprio genero,eppure mi ritrovavo mio fratello.
Quante volte mi misi a desiderare di far tornare i miei genitori .. sicuramente sarebbe stato tutto più facile,ma era impossibile. Ormai la mia vita era questa.
Schiusi lentamente gli occhi,notando che Harry non era nella mia stessa stanza. Avevo un forte mal di testa,un mal di testa di quelli che ti attaccano dopo aver passato ore a piangere. Con la lentezza di un bradipo mi chiusi in bagno,e mettendomi davanti allo specchio cominciai ad eliminare i residui di trucco sciolti sulle guance. Quando abbassai lo sguardo per osservare il fazzoletto,ormai nero e rovinato dal mascara,non potei evitare di correre vicino alla tazza del water. Odiavo rimettere,fin da bambina,ma adesso dovevo abituarmi.
Dopo aver terminato tutto quel macello,lo mandai via con lo scarico,sedendomi poi per terra,con la testa tra le mani. Adesso dovevo andare da Josh. Il solo pensiero faceva nascere in me una morsa allo stomaco.
La porta del bagno si spalancò,e mi ritrovai davanti Harry,con quella sua solita area preoccupata che mi riservava. Si chinò davanti a me fissando  quei due smeraldi nei miei occhi.
Harry: tutto okay?
Annuii con la testa,accennando un piccolo sorriso per rassicurarlo,che a volte era un tentativo davvero inutile.
Io: devo .. devo andare da Josh. -dissi,alzandomi,e provocandomi un capogiro.
Mi affrettai ad aggrapparmi al braccio di Harry,che subito mi strinse.
Harry: ci andiamo insieme.
Io: Harry,no.
Harry: cosa ti ho detto prima?insieme.
Mi limitai ad annuire un'altra volta,debole ed incapace di protestare come una volta,tanto sarebbe stato anche questo inutile,tentare di convincere Harry,lo era sempre.
Il pensiero di diventare mamma,mi faceva andare alle stelle,fin da piccola era una cosa che avevo progettato nel mio futuro,e la cosa mi rendeva parecchio felice. Immaginare una famiglia con Harry,mi rendeva felice.
Nel giro di mezz'ora ci ritrovammo davanti casa mia. Se avessi potuto scegliere,avrei sicuramente fatto retromarcia. Avevo preso in considerazione l'idea di nascondere la mia gravidanza per un po',ma poi il bambino sarebbe cresciuto e lo avrebbe scoperto comunque,quindi sarebbe stato stress e preoccupazione inutile. Harry non mi rassicurava con i suoi 'andrà tutto bene',non questa volta. Anche lui sapeva che tutto bene non andava,e non poteva andare una volta annunciata la notizia.
Notai che nel vialetto,oltre l'auto di mio fratello,c'erano altre due auto,che riconobbi,evidentemente in casa c'erano Liam,Lou,Niall,ed anche Zayn e Miriam.
Chissà se con loro in mezzo sarebbe stato più facile.
Scendemmo dall'auto,subito mi affiancai ad Harry,stringendogli la mano: lui era l'unica sicurezza che possedevo.
Suonammo un paio di volte al campanello,finché sentii i passi ovviamente di Josh avvicinarsi alla porta,che dopo poco aprì. La sua espressione non era arrabbiata,non era felice,era la solita di quando mi vedeva vicino ad Harry.
Josh: finalmente ti sei deciso a riportarla? -ghignò,afferrandomi per un braccio facendomi avanzare dentro casa.
Di solito ero sempre io a disvincolarmi da quelle prese,che a volte e quasi sempre mi facevano davvero male,ma stavolta fu Harry,ad afferrarmi lo stesso braccio,con più delicatezza,e chiudendosi la porta alle spalle.
In casa mia,preferiva non entrarci mai,quando Josh era in casa,preferiva evitare di stare sotto il suo stesso tetto.
A spezzare quel tantino di tensione che si era creata fu Miriam,che sbucò dal salotto,sorridente come sempre.
Miriam: ehi ragazzi,vi aspettavamo! -esclamò,facendoci cenno di raggiungerli.
Josh ed Harry si guardarono in cagnesco,e con un gesto automatico mi tirai dietro Harry. A volte entrambi mi facevano paura.
Raggiungemmo gli altri,sedendoci nei divani presenti in salotto,quelli dove quando ero più piccola ci facevo la lotta con mio fratello .. bei tempi.
Notai che Zayn mi scrutava,capii subito il perché: lui era l'unico a saperlo.
Louis: allora gente,come butta?
Liam: mh,non potrei lamentarmi .. -sbadigliò,tirando su le braccia per stiracchiarsi.
Lo sguardo di Zayn,si spostò da me,ad Harry,e non so per quale motivo,lo vidi annuire,come un gesto di complicità,aiuto. E forse era proprio di quello che avevamo bisogno.
Zayn: bhe,che bell'occasione,siamo tutti insieme,per una buona volta .. -esclamò sorridente
Josh: perché così silenziosa la mia sorellina?
Odiavo quel soprannome,come odiavo lui in quel momento. Non sapevo come iniziare il discorso. Mi ritrovai gli occhi di tutti quanti addosso. Sì,odiavo anche quel genere di attenzioni.
Io: Josh,devo dir-
Harry: dobbiamo. -mi corresse- dirti una cosa.
Josh: e cosa dovete dirmi di tanto importante?
Schiusi le labbra,aspettandomi di trovare un po' di voce per parlare,ma mi si bloccò in gola. Non volevo che iniziasse a parlare Harry, dovevo iniziare io. Gli strinsi la mano,per farlo tacere,per non fargli spiaccicare una sillaba. Abbassai lo sguardo,per evitare di incontrare quello di mio fratello. Presi fiato,e con un tono basso,dissi: 'sono incinta'. Con un tono tanto basso,che sperai che non lo avesse sentito per nessuna ragione al mondo,ma di nuovo quel silenzio agghiacciante mi fece capire che invece era ben arrivato alle orecchie di tutti.
Josh: spero tu stia scherzando. -sbottò.
Alzai lo sguardo deglutendo per osservarlo,e i pugni stretti,che evidenziavano le nocche bianche,mi fecero capire che tanto tranquillo non era,anzi non lo era affatto.
Feci cenno di no con la testa,mentre gli altri non li sentivo proprio.
Cominciò a scuotere la testa,come se la cosa gli sembrasse impossibile,ma era la ormai evidente verità.
Josh: tu,tieni una cosa in grembo? -sbottò,nervoso.
Mi alzai di scatto,portando una mano sul mio ventre,a mo di protezione.
Io: bambino,Josh,bambino!
Josh: tu,sei davvero mia sorella?quella cosa può andarsene a fanculo!
Io: la vita è mia,che ti piaccia o no!Decido io cosa farne! Lo terrò,è mio figlio,il mio bambino! -urlai,avanzando verso lui.
Non mi ero mai rivolta in questa maniera a mio fratello,ma adesso ero abbastanza grande per non farmi mettere i piedi in testa da nessuno e  tantomeno da mio fratello. Lo guardai negli occhi,e quello che riuscii a scorgere fu rabbia,era rabbioso. Riuscii a scommettere che quello sguardo era anche carico di odio.
Prima che potessi aggiungere altro,o che lui potesse rispondermi,precedette tutto. Alzò la mano destra,riuscendo a fare una cosa mai fatta in tutta la sua vita. La sua mano era davvero pesante,tanté che riuscì a farmi voltare violentemente il collo,rischiando di farmi slogare i muscoli.
Mi portai una mano sulla guancia,incredula,mi bruciava da morire. Adesso,ero io a chiedermelo .. era davvero mio fratello?.
Miriam: JOSH! -urlò,alzandosi dal suo posto,con uno sguardo allarmato.
Di nuovo,prima che succedesse qualcos'altro,Harry precedette tutto. Si avvicinò pericolosamente a Josh spintonandolo verso il muro,quest'ultimo lo spintonò all'indietro,ed Harry non ne rimase impassibile. Tutti gli altri ragazzi: Louis,Niall,Liam e Zayn si alzarono anch'essi, dal loro posto,intromettendosi tra i loro tocchi violenti e le loro urla.
La mia mente era bloccata,non riuscivo a capire cosa si urlassero cosa dicessero. Avevo ancora una mano sulla mia guancia dolorante, e l'altra sul mio ventre,sul mio bambino.
La vista era ormai ofuscata dalle lacrime,ero del tutto incredula,ed estranea a tutto ciò che stava succedendo davanti ai miei occhi.
Sentivo Miriam,vicino a me,urlarle di smetterla,cercando di sovrapporre le loro di urla. Io ancora non riuscivo a comprendere nulla.
Vidi Harry digregarsi,facendosi spazio in mezzo al resto dei ragazzi,ancora urlando qualcosa mentre saliva le scale diretto chissà dove.
Riuscii a sbloccarmi,cercando di raggiungerlo alla svelta,con dei passi rapidi. Entrò in camera mia,lasciando la porta aperta,quindi mi  venne facile entrare,e riuscire a scorgere quel che stava facendo. . un attimo. Che stava facendo?.
Aveva poggiato un borsone di pelle nera sul mio letto,mentre infilava dentro tutti i miei indumenti con una velocità incredibile.
Non si accorse della mia presenza in stanza,tanto era impegnato a fare quel che ancora non avevo capito fosse il suo scopo,fin quando sentii due voci provenire da dietro di me,che mi fecero sobbalzare.
Miriam: Harry,che stai facendo?
Liam: ragazzi,calmatevi per favore! -disse,chiudendo la porta.
Harry alzò lo sguardo,distogliendolo dal borsone,fissando i due appena entrati. Non avevo mai visto lo sguardo di Harry tanto acceso come adesso.
Teneva gli occhi lucidi,pieni di rabbia,e frustrazione. Il cuore mi salì in gola,a vederlo in quelle condizioni.
Harry: ce ne andiamo via da qua. -rispose,freddo come il marmo,chiudendo la cerniera della borsa.
Liam: fermo,Harry ragiona per favore.
Harry: non c'è niente da ragionare. -il suo sguardo stavolta cadde su di me- io e te ce ne andiamo. punto.
Ancora incapace di connettere il cervello,non dissi nulla,rimasi lì impalata ad osservarlo. Non capii alla perfezione cosa volesse dire,semplicemente non mi dette la possibilità di riuscire a farlo. Mi afferrò per il polso,con il borsone in spalla,poi aprì la porta,trascinandomi fuori con lui.
Scendemmo le scale velocemente,recandoci di nuovo in salotto. Josh era ancora che urlava chissà cosa,mentre Zayn,Niall e Louis,gli stavano accanto,probabilmente per evitare che ci saltasse di nuovo addosso.
Josh: cosa cazzo fai? -urlò guardando Harry.
Harry: non te ne fotte un cazzo.
Josh: Ti ho chiesto cosa cazzo fai,con quel borsone!
Harry: Josh,hai superato ogni limite,questo è anche troppo. Hai potuto mettere la mani addosso a me,ma non a tua sorella,questo non dovevi
farlo! Hai picchiato una ragazza,Josh! Tua sorella! -gridò,mettendosi davanti a me.
Josh non rispose,ma rimase a fissarlo,serrando la mascella.
Harry: Non so come non provi ribrezzo ad essere tua sorella. -mormorò- ma un minuto di più qui dentro non la faccio più stare.
Josh: cosa stai facendo?. -domandò ancora,non ottenendo una risposta.
Harry: sei il fratello maggiore,dovresti darle l'esempio di vita,invece le dai soltanto esempio di schifo. Dovrebbe fidarsi più di te che di me,ma è il contrario.
Josh: hai finito di scomunicarmi? -urlò.
Harry: no Josh!E sai cosa? Quella .. cosa. -concluse schifiato,imitando il suo tono di voce poco prima- come la chiami tu,è il dono più bello che la vita potesse darmi. La famiglia che avresti dovuto dare a tua sorella,gliela darò io. -scosse la testa,guardando Josh. -e giuro che non te la faccio più rivedere.
Josh: che cosa intendi? -ghignò,infastidito,evidentemente dalla triste verità che aveva appena elencato Harry.
Harry: intendo che non te la faccio più rivedere. -ripetè,poi mi riafferò per la mano.- con permesso,Devine.
I ragazzi erano rimasti a guardare in silenzio,Liam e Miriam ancora dietro di me,non emettevano nessun tipo di parola,non formulavano nessuna frase che potesse spezzare la tensione.
In meno di due minuti,ci ritrovammo fuori l'abitazione,nel silenzio più totale. Harry continuava a camminare non spiaccicando parola.
Arrivammo all'auto e dopo avermi fatto entrare,e aver messo il borsone nei sedili posteriori,si mise alla guida. Le sue mani stringevano il volante con insistenza,con forza,come se si volesse sfogare su di esso,mentre lo sguardo era fisso sulla strada,inerme.
Non spiaccicavo una sillaba da quando Josh mi aveva sfregato il viso.
Raggiungemmo casa di Harry,quando scendemmo non prese il borsone,stavolta lo lasciò lì. Entrammo dentro,e ancora quel silenzio ghiacciante non si rompeva. Mi sedetti sul divano,mentre lo guardavo camminare nervoso per il salotto. Mi sfiorai con la mano la  guancia,mordendomi il labbro inferiore.
 Josh non era così ...
Quando sentii Harry avvicinarsi a me,alzai lo sguardo,incontrando il suo,ancora non rilassato del tutto. Sulla mano destra teneva,molto probabilmente,un impacco di ghiaccio avvolto da una pezza bianca. Si mise sul divano vicino a me,facendomi voltare in sua direzione,poi delicatamente poggiò l'impacco sulla mia guancia. Strinsi i denti,per non far riuscire a scorgere quanto l'avessi indolensita.
Harry: stronzo. -sibilò tra i denti.
Gli sfilai dalle mani quel coso ghiacciato,per poi poggiare la testa sul suo petto,lì dove fui accolta dalle sue braccia in una stretta ardua,rassicurante e protettiva.
Passarono alcuni minuti,quando suonarono alla porta. Mi scostai un po' da Harry,che dopo poco si alzò per andare ad aprire. Come mi aspettavo erano i ragazzi,in compagnia di Miriam. Harry li fece entrare,e tutti si accomodarono in salotto,come a casa mia..anzi,casa di Josh.
Harry: se siete venuti qui per fare la ramanzina su Josh,pot-
Louis: no no,bhe,da buoni amici siamo venuti qui a farvi gli auguri,giusto ragazzi?
Niall: esattamente,è un enorme gioia,dico sul serio!
Liam: ve l'immaginate una piccola nanetta che corre per casa ed Harry con i suoi ricci tesi che cerca di tenerla ferma? -ridacchiò.
Quei ragazzi erano sempre in grado di farmi ridere nelle situazioni più critiche,come adesso. Anche una banale battuta da parte loro mi metteva di buon umore,i migliori amici di sempre.
Zayn: poi zio Zayn,le impara a pettinarsi come si deve!
Scoppiammo tutti quanti a ridere,Zayn era sempre il solito fissato con l'ordine sulla testa,poi calò il silenzio. Per quel giorno,del silenzio ne avevo abbastanza.
Louis: non stavi scherzando quando hai detto che andrete via,Harry? -mormorò per una volta serio.
Harry sospirò,gettando indietro la testa,evidentemente non sapeva cosa rispondere,e neanche mi aveva consultata.
Ma d'altronde,pensandoci era quello che volevo anch'io. Volevo una famglia tutta mia,una vita tutta mia,volevo pace.
Io: non andremo lontano .. -sussurrai,poi guardai Harry.- giusto?
Mi sorrise debolmente,annuendo con la testa.
Liam: allora verremo a trovarvi tutti i fine settimana!
Miriam: non potete sbarazzarvi di noi così facilmente! -ridacchiò
Io: oh,su questo non avevo dubbi..
Miriam: ma dai,stronza!
Ridacchiai,poi ricominciammo a scherzare e fantasticare sul nostro futuro. Chissà se sarà proprio come lo penso io adesso .. sarebbe perfetto.
I ragazzi giunta la sera cenarono a casa nostra,e mi aiutarono a non pensare a Josh .. mi chiesi cosa stesse facendo adesso..
Non riuscivo a volergli male,era pur sempre mio fratello,sangue del mio sangue.
Andarono via intorno alle dieci di sera,lasciandoci soli,nell'atmosfera di cui avevamo bisogno. Harry sospirò poggiandosi al muro,mentre mi scrutava pensoso. Mi avvicinai a lui,prendendogli le mani ed incrociando le sue dita con le mie.
Io: devi preparare le tue di cose.. -mormorai
Harry: non sei obbligata..  -sussurrò,carezzandomi il collo scoperto dal maglioncino.
Io: ho sempre desiderato una vita tranquilla,una famiglia,un futuro splendido..
Harry: lo avrai,te lo prometto..
Io: allora,andiamo via..ti prego..
Lasciò un bacio sulla mia fronte,per poi avvolgermi in un altro dei suoi abbracci alla quale sarei rimasta avvolta per tutta la vita,senza  neanche il tempo di riprendere fiato.
Quella sera,dopo aver aiutato Harry a preparare le sue cose,ci recammo nuovamente in auto. Fu l'ultima sera che passai a Londra,in quella casa che mi aveva dato un sacco da ricordare.
Alla fine,decidemmo di andare ad Holmes Chapel. Anne ci aveva proposto di andare a casa sua,Harry era le stava dicendo di no per me, pensava che mi sarei sentita a disagio ma alla fine gli scippai il cellulare e parlai da sola con Anne. Non era mica da poco tempo che la conoscevo!
Ma Harry era così,esigente .. tanto.
Posso dire che Harry rispettò la sua promessa. Riuscì a donarmi una vita tranquilla da quel giorno,una famiglia e un futuro che da adesso di prosperava splendido.
I ragazzi come avevano detto,venivano a trovarci ogni fine settimana,non ne mancavano uno,ed ogni volta Anne si aggregava a noi,come una ragazzina della nostra età.
Ogni mese,Harry,mi accompagnava dal dottore,e non posso dimenticare quel giorno in cui il medico doveva annunciarci il sesso del bambino, e lui era più in ansia di me,che ero la ragazza. Ma non è questo il punto,il bello fu quando il dottore disse che era una splendida femminuccia,ed Harry si mise a piangere per la forte emozione. Non avevo mai visto Harry piangere,e vederglielo fare in una situazione tenera,era dolcissimo.
La gravidanza procedette per il meglio,da quel giorno Anne,ogni volta che tornava da lavoro portava qualcosa per la bambina,per quando sarebbe venuta alla luce. Harry era esasperato diceva che l'avrebbe viziata troppo.
Per non parlare dei ragazzi,avevano addirittura scommesso sul sesso della bambina,che Zayn dovette pagare a Liam 30 sterline,perché  aveva scommesso che fosse un maschio per poi un giorno riuscire a fargli un mega ciuffo come il suo.
Josh? .. Josh,non lo so .. ma cercavo di stare tranquilla,sapevo che con lui c'era la sua ragazza Kate,una ragazza responsabile e simpaticissima che arrivai a conoscere.
Poi arrivò il giorno più importante,il 14 Febbraio,quando nacque la nostra piccola.
Il 14 Febbraio era San Valentino,e la gioia regnava ovunque,sia per la nascita della piccola sia per la festività,dove io ed Harry eravamo in sintonia.
L'avevamo chiamata Darcy.
Era un nome dolce,come il viso della piccola:paffutello. Quando sorrideva ai lati della bocca apparivano quelle due fossette che caratterizzavano Harry, aveva gli occhi come quelli di Harry,e i capelli riccioluti ma del mio colore,ovvero un castano molto scuro.
Avendo quasi tutte le caratteristiche del papà,come non poteva essere bellissima?.
Ormai era passato un anno,e Darcy cominciava a fare i suoi primi passetti. Le sue prime parole furono 'mamma e papà',quel giorno Harry saltellò per tutta la casa,riuscendo a svegliare sua sorella Gemma,che di prima mattina,ovviamente dormiva.
Oggi saremo andati a trovare i ragazzi per un pranzo a casa di Liam,con fatica riuscii a vestire Darcy,con l'aiuto di Harry che la  teneva ferma:quella bambina era una cimice,la nostra cimice.
Salutammo Gemma ed Anne,per poi raggiungere l'auto. Quest'oggi l'aria era particolarmente mite,ed il venticello era piacevole da sentire addosso.
Nel giro di trenta minuti,arrivammo a Londra,quella città dove patii le pene dell'inferno,ma anche dove fui la ragazza più felice del mondo.
Giungemmo a casa di Liam,notai che rispetto all'ultima volta non era cambiata per niente,soltanto le decorazioni natalizie davano all'abitazione  un tocco decisamente più classico. Presi in braccio Darcy dai sedili posteriori,mentre Harry le sistemava il cappottino,poi andammo a suonare.
I sorrisi dei ragazzi quando ci accolsero all'ingresso si ampliò,e non di poco,il che mi fece davvero piacere. La piccola con loro si trovava a suo agio,si facevano chiamare zio,o zia nel caso di Miriam,e facevano competizioni su chi fosse il più amato da Darcy,con scarsi risultati.
Il mio entusiasmo,si spense quando entrai in cucina.
Non potevo credere di trovarlo lì. Nonostante i lineamenti del suo viso fossero cambiati,lo riconobbi,riconobbi il sangue del mio sangue.
Ringraziai il cielo che Darcy fosse tra le braccia di Louis,e non tra le mie in quel momento.
Sentii la mano di Harry afferrarmi il polso,cercando di tirarmi indietro,ma ero troppo scossa dalla visuale che mi ritrovavo,per muovermi.
Io: Josh.
Josh: Gaia.
Io: che ci fai qua?. -sibilai.
Josh: mi hanno detto che venivi,e devo parlarti ..
Mi voltai verso i ragazzi fulminandoli,e in tutta risposta ebbi un mezzo sorriso come per dire 'scusa'.
Io: io non devo parlarti.
Josh: io sì,per cui puoi ascoltarmi senza dire nulla.
Io: -tirai un lungo sospiro- d'accordo,dai
Josh guardò tutti i ragazzi,messi a schiera in cucina,e tutti,tranne Harry,indietreggiarono fino ad arrivare in salotto. Guardai Harry,che in quel momento era preso a fissare Josh con gli occhi strizzati. Non ci voleva molto a capire che i suoi pensieri non fossero positivi.
Josh: okay,se resti credo che sia ancora meglio,due in un discorso ..
Harry: appunto.
Mio fratello si soffermò a scrutarmi,mi trattenni dalla voglia di abbracciarlo,anche dopo aver messo sottosopra la mia vita.
Josh: non voglio girarci intorno ma .. non sono bravo con le parole,e lo sai..
Io: non farlo allora..
Josh: allora non voglio parlare,te lo dirò facendo una cosa,ma prima voglio il tuo consenso
Esitai un attimo,prima di deglutire e sussurrare un 'va bene,fai'. Prima che potessi capire,il mio desiderio fu esaudito. Nel giro di un secondo  mi ritrovai tra le braccia di mio fratello. Rimasi per una frazione di secondi inerme,senza sapere che fare. Osservai Harry,e sul suo viso comparve un piccolo sorriso,quasi forzato .. ma pure sempre segno che non era negativo.
Quando sentii,probabilmente le lacrime di Josh,bagnarmi la spalla,non riuscii a far altro se non stringerlo a me,fortemente.
Mi era mancato tremendamente. E nonostante mi abbia scombussolato l'esistenza,il bene era in grado di coprire tutto.
Josh: perdonami,per favore. -mormorò piano,ancora stringendomi.
Io: tu sei un cretino,Josh. sei un coglione,mi hai rovinato la vita,mi hai impedito di far quello che volevo,mi hai impedito di stare più volte con l'amore della mia vita, ma sai cosa?ti amo di bene,amore come quello che si manifesta ai propri fratelli,io non riuscirò mai ad odiarti. -sussurrai,guardandolo,dopo che si staccò per osservarmi,ed ottenere risposta.
Josh: anch'io,Gas
Gas. Quel soprannome che mi dava all'età di quattordici anni. Risi infastidita,mordendomi il labbro inferiore,mentre gli tirai un pugnetto sulla spalla.
Poi si soffermò a guardare Harry,che per tutto il tempo se ne stette zitto.
Josh: spero che un giorno anche tu potrai perdonarmi,Harry. So quanto ho sbagliato con te,lo so perfettamente,e mi do del coglione da solo,scusami. Sul serio.
Harry serrò la mascella,ma prima che potesse aprire bocca,la porta si aprì,e la piccola ricciolina spuntò a fare capolino. Sorrise con quei  cinque dentini che si ritrovava,e con la sua camminata inesperta e goffa,si avvicinò fino alle ginocchia di Harry.
Darcy: anche lui,zio,vero? -squittì con la sua vocina,e il suo parlare ancora da principiante,guardando Josh.
Harry in tutta risposta si chinò per prenderla tra le sue braccia,poi le sue labbra si aprirono in uno di quei sorrisi che ho sempre amato,quelli che ti illuminano la giornata.
Harry: sì,zio Josh -disse,dando una pacca sulla spalla a Josh,con la mano libera.
Josh sorrise,un sorriso felice e sincero. Riaprì le braccia circondando la mia famiglia in un abbraccio.
I ragazzi sbucarono da dietro applaudendo,come era loro solito fare quando dovevano rovinare un momento tenero.
Quello fu il più bel Natale della mia vita.
Anche se dopo tanto tempo,ho quel che ho sempre desiderato,quel che Harry mi promise.
Una famiglia e una vita felice.






grazie per aver letto belle asdfghj 
  
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