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Autore: martinalucconi__    18/12/2012    0 recensioni
Questa è una storia di una ragazza che ama i propri idoli quanto la sua vita,e che un giorno realizzerà il suo sogno più grande, incontrare i suoi idoli, e andrà meglio di quanto lei pensi!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Ciao, mi chiamo martina e sono una fan de i "one direction" loro sono la ragione del mio sorriso, e rallegrano le mie giornate e le loro canzoni mi fanno sentire meglio. Sono una ragazza semplice, che si veste sempre come un maschiaccio perché secondo me, l’apparenza non è tutto ciò che conta.
Si la penso proprio così, anche perché io sono una ragazza che ama giocare a calcio e che ha sempre pensato che l’amicizia tra maschio e femmina sia la migliore, si proprio così e ne ho la prova. Ho un migliore amico, si chiama Simone, lo conosco dalla prima elementare e senza di lui non saprei come fare. Anche lui ama il calcio, e lo sport in generale. Abbiamo molte cose in comune e passiamo molte tempo insieme, lui mi capisce e io capisco lui, quando sto male lui è sempre pronto ad aiutarmi, insomma lui per me c’è sempre come io per lui. Siamo migliori amici da tanto tempo, e ormai lui dice che sono la sua sorellina e io dico che lui è il mio fratellino. E’ simpatico, fa sempre battute, e anche quando sono triste, lui è l’unico che riesce a farmi ridere, si, ci sa proprio fare.
Oggi è il primo giorno di scuola, e ieri sera io e Simone abbiamo fatto tardi e infatti sono stanchissima. Prendo il telefono e vedo che sono le sette e trenta. Non sono di buon umore, non sono abituata a svegliarmi presto, ma c’è il mio sfondo, Niall Horan, che mi aiuta a fare un sorriso enorme, per iniziare meglio la giornata. Mi squilla il telefono, è Simone.
m: ehi, fratellino!
s: ehi, bella! Sei pronta?
m: si, prontissima per il primo giorno di scuola!
s: perfetto, scendi! Io sono già sotto casa!
m: oh ma quanto sei puntuale, come sempre
!
Riattacco e scendo giù. Appena apro la porta, me lo ritrovo davanti, è bellissimo, come sempre. Alto, con i suo capelli marroni e i suo occhi color smeraldo, che mi fanno impazzire, è un qualcosa di indescrivibile. No, tranquilli, non ne sono innamorata è solo bellissimo, è il mio migliore amico! Ha una faccia diversa, non è la sua solita espressione quella, avrà di certo qualcosa da dirmi, lo conosco troppo bene!
m: ehi, succede qualcosa?- glielo chiesto per vedere quanto tempo mi vuole tenere sulle spine, lui è molto bravo in questo!
s: no, niente perché?- lo sapevo che rispondeva in quel modo, è il suo solito, ti guarda, ti dice che non ha niente, e poi cambia discorso, ma questa volta non mi frega, voglio sapere cosa ha prima della fine delle lezioni, e ci riuscirò! Mi metto le cuffiette e salgo in macchina, e naturalmente la prima canzone che ascolto e WMYB seguita da Little Things, quelle due canzoni hanno la capacità di farmi sentire perfetta, anche se non lo sono, mi fanno sentire accettata, bellissima, praticamente l’opposto di ciò che sono veramente. Arrivati a scuola, scendiamo dalla macchina, Simone viene vicino a me, e mi abbraccia sussurrandomi: sei bellissima, e ho un regalo che ti farà sentire perfetta, come solo i tuoi idoli sanno fare- sono scoppiata in lacrime, e lui continuava ad abbracciarmi sempre più forte, come solo lui sapeva fare. Poi tirò fuori un piccolo pacco regalo dallo zaino, e me lo diede in mano dicendomi: tu sei la mia migliore amica, e ripeto mia, senza di te non so come farei, e questo regalo è per te, ti voglio bene, adesso aprilo, ma lentamente- Ho iniziato ad aprire il regalo, lentamente, come aveva detto lui. Iniziai ad intravedere dei biglietti di carta. Ho subito pensato ‘cosa potrà mai essere?’ Simone mi disse: questi sono due biglietti per Londra, tu ne vedi quattro, lo sai perché?Perché gli altri due sono per il concerto dei tuoi idoli- in quel momento scoppiai davvero a piangere, sembravo una fontana, e subito lo abbracciai fortissimo, così tanto da togliere il respiro. Poi continuò: Ma non è finita qui, ecco due pass per il backstage, dove possiamo andare una volta finito il concerto per incontrarli, fare qualche foto, e poi possiamo andare al famoso after party, di cui mi hai parlato milioni e milioni di volte- Non riuscivo più a realizzare ciò che stava dicendo, e poi i miei genitori, cosa diranno? Mi faranno partire? Si fideranno di me e di Simone? E dopo aver realizzato tutto ciò che stava succedendo, lo abbracciai di nuovo, ma era arrivata l’ora di entrare in classe. Suonò la campanella e entrò la professoressa, che mi vide ancora con le lacrime agli occhi e mi disse: Martina (si mi chiama per nome) cosa è successo?- Scoppiai di nuovo a piangere dalla felicità, tanto da non riuscire a parlare, così Simone prese la parola per me: Professoressa, ho fatto un regalo a Martina, e lei è così felici che da quando lo ha aperto non fa altro che piangere e sorridere. La professoressa sorrise e continuò dicendo: wow, e cosa sarà mai di speciale questo regalo, Simone?- Lui sorrise, e mi guardò,poi disse alla professoressa: Sono due biglietti per Londra, so che a lei piace molto, e che i suoi idoli sono li, e visto che ormai siamo migliori amici da tempo, ho deciso di fargli un regalo. Ma non è finita qui, oltre a quei due biglietti per Londra, ce ne sono altri due per il concerto dei One Direction che sono i suoi idoli, e siamo nelle prima file, e insieme ai biglietti ho preso anche il pass per il backstage e per l’after party. E lei è contentissima ora!- La professoressa rimase sbalordita per il bene che ci volevamo e io avevo voglia di abbracciarlo e quindi le chiesi se potevo, lei rispose di si. Dopo questa parentesi abbiamo iniziato la lezione, era noiosissima, ma io pensavo al bellissimo regalo che mi aveva fatto il mio migliore amico, con il pass nelle mie mani. Finite le lezioni andai da Simone, e gli ho chiesto se andavo al mc donald’s, lui ha accettato volentieri, era malato per il cibo, proprio come uno dei miei cinque idoli che presto avrei incontrato, Niall James Horan. Proposi quel pranzo per parlare meglio del viaggio e infatti chiesi a Simone quando dovevamo partire, se i miei genitori sapevano tutto, e quando finiva la bellissima vacanza. E cosa vengo a sapere? Che le vacanza durerà un anno, si un anno, e non saremo in albergo, ma in una casa affittata da lui, e che partiremo tra circa una settimana, e mi disse che i miei genitori sono stati subito d’accordo su questo viaggio, e mi disse di non farmi problemi, perché non ne avevamo neanche uno! Simone decise di venire a casa mia per aiutarmi a preparare le valigie per poi mostrarmi le foto della casa, che le aveva già perché era da un po’ che l’aveva affittata. Decise di metterle sul computer e poi farmele vedere. Simone disse: Andiamo in orde, appena entriamo troviamo la sala, eccola qui.
m: ma è bellissima, la TV è stupenda e grandissima, come la sala.
s: si hai ragione, è molto grande!Ed ecco la cucina, è ad isola, come piace a te, e naturalmente, appena arriviamo, troverai qualcosa in più, riguardante i tuoi idoli, visto che a Londra sono molto amati, giusto?
m: si, è giustissimo, a Londra sono molto conosciuti. Ma io ti amo, si ti amo, sei il migliore amico più bello di tutti, davvero. Grazie.-
s: e di cosa?-
m: di tutto quello che stai facendo per, grazie davvero.-
Aveva gli occhi lucidi, sembrava stesse per piangere, è bellissimo. Nel frattempo entrò mia madre entrò mia madre in camera e ci disse di scendere giù, che ci doveva dire una cosa importante riguardante il viaggio. Scendemmo giù, andammo in sala e trovammo i nostri genitori seduti al tavolo, con un sorriso che non finiva più.
Andammo velocemente verso di loro e ci fecero sedere. Iniziò mia madre dicendo: Come ben sappiamo, il vostro viaggio a Londra durerà un anno, giusto?.- Io e Simone facemmo un si, scuotendo la testa, poi continuò la mamma di Simone: bene, non durerà più un anno, ma di più. Durerà due anni, abbiamo “scoperto” che l’offerta ha rinnovato tutto, e in questi due anni, tutti i concerti che i ragazzi faranno li, tu potrai andarci presentando questo biglietto- Ero felicissimo, al settimo cielo, non riuscivo ancora a realizzare tutto quello che mi era stato detto, due anni a Londra. Cavolo, due anni a Londra, città dove i miei idoli passano tutto il loro tempo. Era impossibile. Poi mio padre aggiunse: Starete pensando alle feste, giusto?Beh, a Natele verremmo noi da voi, e nel tuo 18° compleanno, anche.- Rimasi a bocca aperta. Due anni a Londra senza lasciare quella città: Dopo- Continuò il padre di Simone: per regalo dei tuoi diciotto anni, abbiamo deciso di far venire da voi dieci dei vostri amici, tu festeggi ad Agosto, il venti, giusto?- Mi chiese, e io risposi di si e poi continuò: Bene, allora il diciannove arrivano, e il trenta ripartono, TUTTO pagato.- La non riuscimmo più a trattenerci, e abbracciamo subito tutti, dopo salimmo in camera per finire di vedere le foto. Simone continuò: Adesso ti faccio vedere le camere, la sala da pranzo la saltiamo visto che non ha nulla di particolare. Questa è camera tua.- Dice girando il computer verso di me. Appena la vidi, lanciai un urlo che si sentì fino a giù, e mia madre infatti corse subito da me e spalancò la porta chiedendomi cosa fosse successo, e io le risposi semplicemente che avevo visto la foto della mia camera. Scoppiò a ridere e scese di nuovo giù. Vi starete chiedendo cosa ha di speciale questa camera, beh le pareti sono decorate con la copertina d Up All Night. Ero felicissima, non mi sembrava vero, ma si era fatto tardi, quindi finimmo di vedere velocemente le foto. Simone andò via con i suoi genitori, io mi andai a lavare, ma non mi struccai, e mi misi a letto con il trucco. La mattina seguente mi alzai felice, non era come le altre mattinate, ma era tardi, quindi ho dovuto fare velocemente, mi presi un paio di jeans, la maglia con la stampa di Take Me Home e le scarpe e corsi in bagno a prepararmi. Finisco di prepararmi giusto in tempo, scendo prendo un cornetto e salgo nella macchina di Simone. Tra cinque giorni partiamo, devo fare l’ultima valigia e poi prendere tutti gli oggetti de miei idoli, ed è un po’ di tempo che seguo lezioni di inglese avanzate, dovrò andare a Londra tra cinque giorni! Con Harry non dovrei avere problemi, è più lento di una lumaca a parlare, sono gli altri che mi preoccupano un po’. Ad un certo punto Simone rompe il silenzio che si era creato dopo il buongiorno dicendo: Non abbiamo parlato dei M&G cosa ti metterai? Ne abbiamo uno proprio lo stesso giorno in cui arriviamo!- Ancora non mi ero preparata niente per quel giorno speciale, e lo avrei dovuto metterlo in cima a tutto, così da potermi cambiare velocemente, quindi dissi a Simone: cosa mi potrei mettere di diverso dal solito? La maglia con quelle scritte, che ti piace tanto, e i jeans con la stampa dell’Inghilterra e dell’Irlanda, per far contento il mio Irlandese biondo, che fa impazzire il mondo- Simone scoppia a ridere, e mi disse che ero malata per quel ragazzo, nel frattempo arrivammo a scuola giusto in tempo per l’inizio della lezione di scienze. Cosa c’è di più brutto che iniziare la giornata con una lunga e interessante lezione di scienze? Dopo cinque ore stressanti, sono finite le lezione, prendo l’autobus e torno a casa, mangio velocemente e corre in camere a finire di preparare le ultime cose. Sono stanca, oggi ho corso molto a educazione fisica, mi sdraio sul letto e mi addormento. Vengo svegliata dalla suoneria del mio telefono, è Simone:
m: ehi, dimmi!- Dico con una voce assonnata.
s: sono le sette, che ne dici se alle otto ti passo a prendere e usciamo?Domani non abbiamo scuola, ricordi?
m: certo, va bene, è una serata? Mi devo preparare bene?
s: si è una serata, ah dormi da me, facciamo tardi, dillo ai tuoi che dormi fuori!
m: certo, a tra poco!
Mi metto i tacchi, quei bellissimi trampoli laggiù, beh, si sono maschiaccio ma quando serve sono anche femminile. Beh, quei tacchi hanno le borchie dietro, allora ci abbino il vestitino bianco con la fascia nera, e il giacchetto di pelle, e visto che è una serata mi diverto un po’ con l’acconciatura e i capelli. Sono già le otto, scendo giù e c’è Simone ad aspettarmi, salgo in macchina, gli do un bacio sulla guancia, poi mi guarda ed esclama: Wow, sei bellissima!- Lo ringrazio diventando tutta rossa.
Arriviamo al pub, incontriamo i nostri amici e la serata ha inizio! Sono tornata a casa che erano le cinque del mattino, e per fortuna i genitori di Simone non erano a casa, quindi i nostri amici sono rimasti con noi, siamo rimasti svegli a giocare come i vecchi tempi. […] Oggi dobbiamo partire, è tutto pronto, le valigie sono già giù e la mia camera è vuota, fa un po’ tristezza, ma non vedo l’ora di partire. Il viaggio durerà tanto, ma ne varrà la pena. All’aeroporto ci accompagnano i nostri genitori, appena arrivati andammo subito verso il nostro volo. Ero così felice di tutto quello che stava per succedere!
  
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