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Autore: TellMeAStory    18/12/2012    6 recensioni
Giulia e Zayn sono tornati!!!
Questo è un "missing moment" della loro bella storia d'amore :)
Ecco un piccolo estratto:
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“Ehmmm...e i pantaloni?”, “Quelli te li togli da solo”. Appoggiai sul tavolo, gli indumenti fracidi e poi mi girai di nuovo verso di lui...che era nudo. “Ahah divertente!”, “Hai detto tu di spogliarmi!”, “Si, ma non intendevo...”, “Cosa c'è? Temi di saltarmi addosso?”, “No, so resisterti...tranquillo!”, “Lo credi?”
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Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti...ecco la prima OS tutta dedicata a Giulia e Zayn...chi ha letto, seguito e amato le loro vicende in http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1319272&i=1 sarà felice di ritrovarli in questo missing moment...dolce dolce :)
Ma se non li conoscete, potete tranquillamente leggere comunque la storia senza andare prima nella Long Story...tutto chiaro? Mmh non sono mai brava a spiegare queste cose....
Vi lascio alla lettura e...ehy fatemi sapere se vi piace!!! kiss :) ***

 

 




"Zayn davvero non c'è bisogno!"
, gli dissi dolcemente dal telefono. Mi avvicinai osservando il pallido sole, che stava sparendo lentamente dietro il palazzone grigiastro, di fronte al mio appartamento. "Ma dovevo dartela già ieri, e me ne sono completamente dimenticato...sai ero preso da altro!". "Immagino...", dissi maliziosamente. Erano ormai tre settimane che io e Zayn facevamo coppia fissa. Ed era da un mese che lui era in possesso della mia collanina. Aveva sempre rimandato la restituzione del gioiello, regalotomi da mia nonna molti anni prima, temendo una specie di maledizione legata all'oggetto. "Dai, ieri te l'ho promesso. E poi come hai detto? Sei sola in casa?", "Si, Amy è da Harry. E Keyla è tornata per qualche giorno dai suoi!", "Mmmh sembra interessante tutto ciò", "E va bene, mi sa che hai ragione. Devi riportarmi immediatamente la collanina, è troppo tempo che non è più al mio collo. Tra quanto vieni?", "Sono lì da te in 10 minuti, con la moto non ci metto niente", "Moto? Sei sicuro?", "Si, certo, perché?", "Ok, io non sto qui a Londra da molto, ma più o meno ho imparato a conoscere il clima...e qualcosa mi dice che presto verrà a piovere!" gli dissi lanciando un'ulteriore occhiata al cielo, che diventava sempre più minaccioso. "Ma dai...io vivo da sempre qui e so quando pioverà, e ti posso assicurare, non cadrà una goccia dal cielo!". Sembrava convinto, sicuro. Ma anche io lo ero. "Sei incredibile...pur di non darmi ragione", "Giulia, non pioverà, arrivo subito!". E staccò il telefono lasciandomi così, interdetta.

Dopo 10 minuti di Zayn non c'era traccia. Nuvoloni neri avevano oscurato il cielo e una pioggia incessante cadeva copiosa. Dopo poco suonò il campanello e mi precipitai preoccupata, sperando fosse lui. E me lo trovai di fronte, bagnato da capo a piedi, gocciolante, infuriato. “Non è divertente!”, mi disse dopo che gli scoppiai a ridere in faccia. “Lo è invece...se mi avessi ascoltato!”. Entrò in casa, lasciando una lunga sciaa. “Ehy fermati lì! Non vorrei essere costretta a pulire tutta casa dopo!”. Andai in bagno e presi delle asciugamani. “Spogliati!”. Lui mi guardò maliziosamente, prima di afferrarmi e baciarmi. “Non ti facevo così autoritaria...mi piace!”, “Scemo, voglio solo che non ti ammali!”; “Questa è la scusa più creativa che una donna mia abbia mai detto!”. Gli tolsi la giacca e la maglia e tamponai il capo con l'asciugamano. “Ehmmm...e i pantaloni?”, “Quelli te li togli da solo”. Appoggiai sul tavolo, gli indumenti fracidi e poi mi girai di nuovo verso di lui...che era nudo. “Ahah divertente!”, “Hai detto tu di spogliarmi!”, “Si, ma non intendevo...”, “Cosa c'è? Temi di saltarmi addosso?”, “No, so resisterti...tranquillo!”, “Lo credi?”, “Certo! Non sono mica un uomo io...ragiono con la testa, no con le mie parti basse!”, “Bè anche io sarei in grado di resistere...cosa credi? Per chi mi hai preso?”, “Per quello che sei Malik!”, “Allora ti sfido...il primo che perderà il controllo...”, “ok, dato che sono sicura vincerò io...otterrò la mia collana, e tu sarai mio schiavo per tutta la settimana!”, “Dato che vincerò io...mi terrò la collana come pegno d'amore...e sarai tu la mia schiavetta!”, “Bene, abbiamo un patto!” “Bene!”.
Non potevo perdere la scommessa e avrei fatto di tutto per riprendermi ciò che era mia. “Tesoro, vieni con me”, “Dove mi porti?”...presi la sua mano e lo trascinai in bagno... “Facciamo un bagno caldo, sei tutto freddo!”. Lui era un osso duro, peggio di me. Nudo come era si mise nella vasca e iniziò a riempirla di acqua calda e schiuma. Io lentamente feci scivolare i pantaloni della tuta per terra, e così come la felpa, la biancheria e mi infilai nella vasca di fronte a lui. “Sei scorretta!”, “Vuoi arrenderti Malik?”, “Mai” mi disse malizioso “E tu?”, “Scordatelo!”, poi si avvicinò con fare malizioso: “I baci sono proibiti?”, arrivai a pochi centimetri dalle sue labbra e poi sussurrai “Si!”. “Va bene siamo rimasti troppo in ammollo”, dissi alzandomi simulando la camminata sinuosa di una dea. “Moretti ti ordino di smetterla subito!”.
Dopo esserci stuzzicati per bene con altre diavolerie, ci sedemmo di fronte al camino acceso, per riscaldarci, visto che  tutto il tempo l'avevamo passati mezzi nudi. “Sei un peperino lo sai? Non pensavo resistessi così a lungo...”, “Si devo dire la stessa cosa di te”.

Ma anche quelle sue parole erano una sfida. “Furbetto...dai accendiamo la tv, dobbbiamo frenare i bollenti spiriti”, presi il telecomando e iniziai a fare zapping. Stranamente trasmettevano un vecchio film italiano e presa dall'entusiasmo per la madre lingua, canticchiai la canzoncina di sottofondo... “E no, questo è sleale!”, si scagliò contro di me Zayn, “Cosa?”, “Cantare in Italiano...non è corretto!”, “Ma che dici?”, “Lo trovo sexy!”, “Cioè mi hai vista nuda, abbiamo fatto il bagno insieme, ti ho lanciato gli sguardi più sensuali del mondo...e tu trovi sexy che canti in italiano?”, “Si...”. Scoppiai a ridere per lo stupore. “Ti ho già detto quanto tu sia buffo!”, “Milioni di volte!”. Scoperto il punto debole sfoderai tutto il repertorio di canzonette che conoscevo. Non avevo una bella voce, ma non ero neanche stonata. Lui cercava di tapparsi le orecchie divertito. “Basta...basta!”. Era fuori di sé, e poi mi afferrò e mi bacio per zittirmi. Dopo poco mi prese in braccio e io mi avvinghiai con le gambe al suo corpo. Mi portò sul divano e continuò a baciarmi posizionandosi sopra di me. “Hai perso Malik...ora sei il mio schiavetto!”. Lui eccitato tolse di fretta la sua felpa e poi la mia. Poi si fermò di colpo.

“Aspetta...aspetta!”, “Che succede?”, “Devo prima restituirti una cosetta!”. Si alzò e raggiunse la giacca, un po' meno bagnata di prima, e prese dalla tasca qualcosa. “Una promessa è una promessa!”, me la mise al collo accompagnata da un bacio sulle guance rosse per il calore del camino, per la sua vicinanza. “Torna da mammina!” ero entusiasta di riavere la mia collanina. “Ecco...ora però succederà qualcosa di brutto!” disse Zayn sconsolato. “Ma sei serio? La mia collanina non porta sfortuna! Questa è la più grande stronzata del pianeta!”, “Vedrai...vedrai!”, “Si detto da te poi...non doveva piovere oggi, vero?!”, “Questo è stato un errore di valutazione. Ma sulla collana ho avuto molti indizi...”, “Del tipo?”, “Volevo dartela la sera del film horror...e sappiamo come è andata. Poi l'avevo portata quel giorno della gita fuori Londra...e pure lì ci sono stati dei problemini...”, “Non accadrà nulla questa volta...la maledizione è tutto frutto della tua testolina buffa!”, lo abbracciai forte, mi ispirò tanta tenerezza in quel momento. “Non voglio perderti per uno stupido pezzo di metallo!”, mi sussurrò, e la sua voce per quanto era stata sottile mi provocò il solletico, i brividi. “Non accadrà!”, "Promesso!", "E una promessa è una promessa!".

   
 
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