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Autore: SameGioeCa1D    18/12/2012    5 recensioni
-Nonna! Nonna!-esultò una piccola bambina.
-Dimmi Aileen-disse la signora prendendo in braccio la piccola.
-Nonna mi racconti quella storia?-chiese la bimba.
-Quale?-chiese con dolcezza, a sua volta, l'anziana donna, porgendole una tazzona di latte caldo.
-La storia della ragazza con i capelli neri come la pece e gli occhi verdi come i campi irlandesi.-rispose Aileen con voce sognante.
Lo sguardo della donna si illuminò subito, quella storia raccontava del suo primo amore.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Nonna! Nonna!-esultò una piccola bambina tirando la gonna all’anziana signora, la bambina aveva lunghi capelli color oro legati in una lunga coda di cavallo e i suoi occhi erano neri come il petrolio era magrolina e indossava un vestito rosso e verde, quel pomeriggio era la vigilia di natale e la famiglia Stewart si era riunita a casa del membro più anziano la vecchia signora Dakota, lei era una signora dolce e gentile con il vicinato e amava stare con i suoi nipoti specialmente con Aileen, alla quale raccontava un sacco di storie-dimmi Aileen-disse la signora prendendo in braccio la piccola-nonna mi racconti quella storia?-chiese la piccola-Quale?-chiese con dolcezza la nonna porgendole una tazzona di latte caldo-la storia della ragazza con i capelli neri come la pece e gli occhi verdi come i campi irlandesi-disse Aileen con voce sognante, alla nonna le si illuminò subito lo sguardo quella storia raccontava del suo primo amore, il giovanotto per il quale aveva perso la testa e le aveva rubato il cuore senza mai più ridarglielo, Dakota si accomodò sulla vecchia sedia a dondolo prendendo Aileen e facendola sedere sulle sue gambe

1940
America
Il cielo americano si tingeva di un colore simile al rosa, al di fuori della casa vicino alla piccola chiesetta tutto taceva, i bambini non giocavano non era ancora aperto il mercato ma tutte le donne di quella piccola città erano già attive, la guerra aveva portato via tutti gli uomini e le donne erano rimaste sole e con il cuore infranto l’unica speranza che  teneva ancora in vita gli animi spenti di quelle donne era la speranza
Dakota Simons aveva appena finito di fare colazione e dopo aver salutato quello che rimaneva della sua famiglia-madre e sorella-si fiondò nella piccola piazza della sua città, il vento tirava ma non con troppa potenza, si stava bene fuori, Dakota correva diretta alla ferrovia dove stava per tornare il suo lui, che aveva conosciuto qualche mese prima, lui era decisamente più grande per lei, ma Dakota aveva occhi solo per lui, quando aveva saputo che doveva partire per la guerra non seppe trattenersi dal pianto, sapere che la luce dei suoi occhi avrebbe rischiato la vita era troppo, adesso correva più veloce della luce i capelli neri le sbattevano sul volto e gli occhi verdi le si illuminavano il solo pensiero di rivederlo, quegli occhi avevano visto l’arrivo della guerra, avevano visto i cadaveri che giacevano nella piazza della città aveva visto suo padre partire il quale le aveva tenuto le mani fino a quanto non salì sul treno nero e rosso che lo portò via dal suo abbraccio, ma finalmente la sua vita sembrava colorarsi, quel vuoto interiore riempirsi di una sostanza indefinibile tale sostanza è chiamata amore.
Dopo un ora di interminabile corsa, i suoi occhi scorsero i binari arrugginiti e il treno fumante all’orizzonte stava arrivando rosso e nero come sempre, quel treno che tornava e andava carico di emozioni, e di speranze per il paese, eccolo lentamente si fermava, Dakota si sentiva spingere da avanti e da dietro a causa della folla, quella stessa gente era lì come lei per riabbracciare l’unica ragione per sorridere, Dakota sorrideva anche se non lo vedeva scendere sorrideva e basta, ripensava alle lettere, alle parole dolci che le diceva, le lacrime scesero quando lui, nella sua uniforme togliendosi il cappello scese dal treno piegando le sue labbra all’insù appena la vide, amava quel suo sorriso sghembo, lei, Dakota era completamente in lacrime, aveva già preparato il fazzoletto di seta che le aveva regalato lui, Niall era il suo nome, i capelli erano biondi come l’oro gli occhi azzurri come quelli di un mare calmo che aveva appena sopportato la tempesta, Niall la riconobbe tra tutte, la fragile ragazzina per la quale aveva completamente perso la testa, la stessa a cui pensava la sera e la mattina, la stessa alla quale scriveva quando c’era un momento di tregua durante la guerra-Dakota-corse lui allargando le braccia, lei non riuscì neanche a muoversi, era lì inerme immobile che lo guardava, il ragazzo la circondò con un enorme abbraccio, lei lo ricambiò accoccolandosi al petto del suo ragazzo, stringendolo come se fossero un'unica persona, ecco cos’è il vero amore-Dakota sono qui-mormorò lui all’orecchio di lei-lo so, ti sento e ti vedo, questo è quello che importa-disse lei asciugandosi le lacrime felice, il loro era vero amore, non c’era bisogno di prove, il ragazzo le alzò dolcemente il volto accarezzandolo e si avvicinò sempre di più fino a toccare le labbra della ragazza, una sensazione di morbidezza, ecco quello che sentì Dakota, le labbra di lui si muovevano dolcemente su quelle di lei fino a farle unire, quel bacio era salato a causa delle lacrime di lei, e quello stesso bacio era come la sensazione di aver bevuto l’acqua dopo aver camminato nel deserto per giorni e giorni, l’incanto finì entrambi si guardarono negli occhi, il verde delle colline irlandesi contro il mare che si infrangeva sulle coste americane, le guance di entrambi si erano tinte di un colore simile al rosso, sorridevano imbarazzati, senza dire nulla Niall prese per mano la sua piccola e si incamminarono per il piccolo paesino, Niall era stanco ma felice, era stremato per la guerra e aveva le ossa doloranti, lei invece era felice e leggera come un fiocco di neve, avevano deciso di passare un intera giornata insieme, fregandosene del mondo, della guerra dei genitori e delle leggi, avevano pensato di passare la giornata in riva al mare, ecco perché Dakota aveva quella borsa in mano era piena delle cose che a lei e Niall piacevano, dopo aver camminato parlato e corso per tutto il paesino, raggiunsero il mare, dovevano far presto perché la mattina dopo sarebbe tutto finito-cosa hai preparato?-chiese lui con una sensazione di felicità che li scorreva nel sangue-tutto quello che piace a te-disse lei mettendosi in ginocchio cominciando ad aprire il cestino cacciando panini formaggi e tutto quello che era riuscito a prendere dalla cucina, infine prese una torta sopra la quale aveva cercato di scrivere “welcome back” con scarsi risultati-lo so che fa un po’ schifo ma è tutto quello che sono riuscita a fare-disse lei portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio-non c’è bisogno di scusarsi, primo  questa torta è la migliore che abbia mai visto e secondo non credo che al mio stomaco importi della scritta-scoppiò a ridere lui, l’aria si impregnò della sua risata che metteva allegria, la ragazza scoppiò a ridere anche lei a sua volta, Niall prese il coltello e tagliò un pezzo di questa cominciando a mangiare, il suo faccino si era fatto tondo per la quantità di cibo era un’immagine tenerissima da vedere. La mattinata passò troppo velocemente il cielo era adesso color indaco le nuvole erano sparse per il cielo e i due ragazzi cercavano di indovinare che forma avevano, erano stesi sul telo e visti dall’alto erano una macchia che emanava amore e speranza, Dakota aveva la testa poggiata sul petto del ragazzo e lui aveva la mano attorno al suo fianco-guarda quella!-disse il ragazzo puntando il dito verso una delle tante nuvole nel cielo-si eccola la vedo anche io!-disse lei guardando Niall, i suoi occhi riflettevano la felicità-ha la forma di un leone-disse lui mettendosi a quattro zampe imitando un leone, la ragazza prima alzò un sopracciglio, poi lo guardò meglio per scoppiare a ridere, la ragazza per le troppe risate si stesse di nuovo sul telo per poi sospirare e mentre guardava il cielo si trovò avanti al suo viso quello di Niall che si avvicinò velocemente per rubarle un bacio.
La giornata finì così tra un bacio e una risata i due ragazzi si addormentarono senza accorgersene abbracciati sotto l’ombra di una quercia, in paese tutti si chiedevano dove fosse finita Dakota e la famiglia Horan attendeva suo figlio che non ancora arrivava, e poi c’erano loro due che quel giorno avevano mandato a quel paese il mondo intero per stare insieme.
Dicono che l’amore sia  un sentimento intenso e profondo di affetto, simpatia e adesione, rivolto verso una persona , oppure, può venire definito sotto un altro punto di vista (scientifico), un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona.  Per me l’amore è come un abbraccio silenzioso, come la cioccolata calda di inverno, è come una rondine che rivede sua madre dopo un periodo di tempo…
Niall morì pochi giorni dopo, una semplice lettera fu inviata dal comandante Sunders, senza ricevere neanche una cerimonia, Niall come tanti altri morì silenziosamente, il suo gemito di dolore le sue ultime parole coperte dal rumore di uno sparo o di una bomba, Dakota lo scoprì il giorno stesso, quando arrivò la lettera alla famiglia Horan.
Gli astrofisici le definiscono le stelle gemelle come stelle fisicamente legate tra loro, non si possono separare con nessuno strumento. La stella più luminosa della coppia è chiamata Primaria, mentre la più debole, Secondaria. Queste due stelle si girano intorno in un movimento orbitale, la loro luce è 70 volte superiore a quella del Sole. Si illuminano a vicenda.
L’ ultima lettera ricevuta da Niall, fu quella dove lui spiegava cos’è l’amore:
Dakota,
nella scorsa lettera mi hai chiesto cos’è l’amore secondo me, sinceramente non lo so, non so la definizione dell’amore; so che non si più toccare e neanche percepire con i cinque sensi, so solo che quello che provo con te, quel calore mi riscalda interiormente fino a farmi sembrare più vivo, ecco cos’è per me l’amore. Adesso è tardi da me, pensami ogni notte, non avere paura della morte che è l’ultimo nemico che sarà sconfitto, pensa solo a me e io penserò a te.
Il tuo Niall
La lettera di Niall è ancora conservata nel secondo cassetto a sinistra del grande armadio della camera da letto di Dakota .

-ecco tutto..-terminò la signora incrociando le dita delle mani, una lacrima le rigò il volto-nonna perché piangi-chiese la piccola Aileen asciugandole la lacrima con la manina-oh piccola non sto piangendo è solo allergia-terminò lei dirigendosi in cucina.

Buonsalve a tutti c:

avete presente il nostro nome? bene noi siamo tre tizie e io di quelle tre sono Giò (*grazie al cazzo* penserete voi)
bene, per questa OS dolciosa mio nonno mi ha dato l'ispirazione raccontandomi la storia d'amore tra lui e nonna ahahah okay basta mi fermo... grazie a chi ha perso tempo a leggerla e se laciate una piccola recensione mi farebbe tanto piacere...per ora vi saluto e BUON NATALE no ma che Natale AUGURI A LOUIS.. addio 
#staystrong



  
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