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Autore: parveth    18/12/2012    2 recensioni
[Cast Once Upon a Time]Il mio amore incondizionato per questa serie mi ha spinta ad immaginare una situazione a dir poco surreale con me stessa come protagonista
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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one for all , all for one "Ah, ecco dov'eravate finite...cosa sta facendo?? Gloria!"  la mattina seguente, dopo colazione io, Sarah e Meghan eravamo tornate in camera per lavarci i denti,  peccato che mentre io ero in bagno Sarah ebbe la brillante idea di andare su youtube e mettere "we are golden"  di Mika come sottofondo, solo che lei mi conosceva troppo poco rispetto agli altri per poter immaginare quanto fossi carica di adrenalina in quel momento, mi sciacquai i denti e cominciai a saltare sul mio letto sotto lo sguardo esterrefatto delle mie compagne di stanza:  perche' NON potevano mettere quella canzone il giorno dopo il mio ritorno e PRETENDERE  che io rimanessi tranquilla.  A parlare era stata Claudia la quale era venuta a cercarci non avendoci visto scendere dopo poco com'eravamo solite fare:  "se vuoi saltellare per sfogarti vai in sala relax"   mi urlo' , io pero' ero cosi concentrata sulla canzone e sul saltare senza schiantarmi a terra che non capii bene e le chiesi di ripetere  "come?!"  urlai in risposta  "se vuoi saltellare vai in sala relax!"  fece lei ancora piu' forte mentre Sarah e Meghan rotolavano dalle risate.

"vai in sala relax..."  grosso errore Claudia,  errore colossale darmi un suggerimento del genere...

Saltai giu dal letto atterrando sul tappetino e salutandole mi precipitai fuori dirigendomi verso la saletta,  aprii la porta e senza perdere tempo mi diressi verso il contenitore dei cd, per mia fortuna sempre ben fornito e scelsi la colonna sonora di Flashdance anche se non l'avevo mai visto,  selezionai "what a feeling"  ed alzai il volume quasi al massimo, piu' che altro per evitare di rompere vetri e semafori nel raggio di 10 km e cominciai a saltare come una molla sul tappeto elastico, il quale a onor del vero era piu' simile ad uno di quei giochi gonfiabili che abbiamo anche noi e che fu messo, mi avevano detto, per i bambini sul set anche se per come li conoscevo io era probabile che non lo usassero solo i bambini.  In ogni caso come canzone era perfetta per me in quel momento anche se di certo non avrei saputo danzare come Jennifer Beals neanche dopo un pieno di steroidi, i quali avrebbero potuto pero' non farmi sentire dolore mentre m'infrangevo in mille pezzi,  allora si che ci sarebbe stato da ridere!  m'immagino all'arrivo dei miei:  "ma, Gloria?"   "ehhhh ha avuto un piccolo incidente"   oh certo, succede, di prendere e scagliarsi per terra per imitare una famosa scena cinematografica e di ritrovarsi completamente in frantumi.   Fu in quel momento che entrarono  Jenny e Sebastian seguiti da Emilie e Robert,  "non ricordavo ci fosse anche una discoteca"  commento' ironico Sebastian,  io mi ero accorta benissimo del loro arrivo anche se in quel momento gli davo le spalle ma ormai ero talmente in fase "cazzomene"  che non m'importava piu di nulla anche perche' ero certa che nessuno di loro mi avrebbe giudicata,  io ridacchiai insieme a loro e giuro che stetti a saltare per un'ora buona, cambiando anche cd. Alla fine crollai sfinita sul materasso guardando per aria,  "wow! alla fine ti sei stancata eh?"  disse Jenny: e il  bello era che nessuno a parte Sebastian fino a quel momento aveva detto qualcosa nonostante facessi il canguro ininterrottamente, nemmeno Ginny e Josh che nel frattempo erano arrivati, io soffiavo come se avessi corso 3 volte la maratona di New York  "avevo bisogno di sfogarmi"   risposi io   "meno male, credevo avessi bevuto della benzina"  disse Robert leggendo un quotidiano , scattai a sedere e dissi di getto  "siete voi la mia benzina qui",  solo un mese prima sarei diventata paonazza dopo una frase del genere, ora non mi vergognavo piu' di nulla   "me ne han dette di cose in vita mia, ma mai mi han paragonato alla benzina"  commento' Josh  io sorrisi.

"scusate, ma lui come si veste sabato?"  chiese Emilie mentre finito il pranzo eravamo ormai al dessert: io avevo scelto un enorme coppa di gelato con panna montata cioccolato e ciliege, la domanda era riferita a Robert e fatta da Emilie li per li credetti stesse scherzando  "oh accidenti e' vero: non abbiamo il materiale"  disse Claudia in risposta, siccome la guardavo interrogativa  mi disse  "Non puo' fare Rumpelstilskin perche' i vestiti li abbiamo ma non la roba per truccarlo e poi non e' cosi semplice ci voleva qualcuno esperto, non e' come truccare noi"  annuii e poi mi venne in mente che aveva anche delle lenti a contatto: sapevo che per lui era gia una tortura portarle sul set, a causa di un incidente avvenuto in passato  aveva la vista danneggiata e non avevo certo il cuore di chiedergli di sottoporsi ad una simile sofferenza solo perche' venivano i miei,  "beh potrebbe fare Gold no?"   "certo, pero' non abbiamo il bastone"  fece Claudia  "meglio per lui, sara' piu' comodo" risposi io,  Robert, seduto di fronte a me annui' in segno d'approvazione  "anche perche' se i tuoi parenti lo vedono vestito da Rumpelstilksin si spaventano"  scherzo' Jamie,  scoppiammo tutti a ridere, e io finii dritta dritta con la faccia nella coppa del gelato riempiendomi di panna facendo triplicare le risate.  Ovvio che anche io avevo le lacrime agli occhi.

 Andammo come al solito in camera a riposarci, ma io dopo un po' scesi in sala relax:  per una sorta di strano presentimento che avevo dentro di me ero decisa a rivedermi qualche classico disney, e non era solo per via della serie, non saprei spiegarlo ma era come se qualcosa mi dicesse che dovevo farlo:  vidi cenerentola e la bella addormentata un po' a pezzi e bocconi calcando sopprattutto sulle canzoni (che comunque gia sapevo anche in inglese)  mentre infilavo la bella e la bestia nel dvd ebbi un brivido: se entrava Emilie pazienza, ma se entrava Robert.... la mia paura pero' era mettermi a piangere durante il film perche' "dopo Once upon a Time nothing can ever be the same," neanche i cartoni che avevo visto all'infinito da bimba,  anche qui salto un po' di pezzi e durante le canzoni saltai sul tappeto elastico quando vidi aprire la porta:   la prima cosa che penso e' "occazz...."   per fortuna era proprio Emilie e il sollievo e' tale che mi lascio cadere sdraiata,   "ciao,  vedo che hai ancora bisogno di sfogarti"  ride lei  "oh no, e' solo che, ho sentito che dovevo rivederlo"  rispondo io fermando il dvd.  Anche lei sapeva che adoravo skin deep perche' gliel'avevo detto la volta precedente ma in quell'occasione puntualizzai che non ero piu' riuscita a rivederlo, stavo quasi male fisicamente da quanto mi piaceva, Emilie mi disse che probabilmente era perche' mi facevo molto coinvolgere ma ne fu lieta: significava che erano stati bravi.

Dopo cena andammo ancora in sala relax: ormai era diventata il nostro quartier generale a tutti gli effetti,  "allora, chi va a fare la spesa domani?"  chiese Claudia,  io alzai la mano: dato che contribuivo anche io alla spesa era giusto che partecipassi: in fin dei conti erano i miei di parenti  "vado io"   alzo' la mano Emilie  "io"  disse Sebastian impegnato in una partita alla Wii con Meghan   "ci sono anche io"  asseri' Robert.

oh porc... NON TORNERO' VIVA IO LO SO!!!

gettai un'occhiata alla lavagna dove Claudia aveva segnato i nostri nomi: "glo, emi, seb, rob,"   piu' che un elenco pareva un codice fiscale incompleto ma fa niente.

Decidemmo di giocare a scarabeo:  oddio, "giocare a scarabeo" e' un eufemismo: io chiesi se potevo scrivere anche in italiano e tutti mi risposero "absolutly not"  ok, messaggio ricevuto,   "e niente cose riguardo Ouat" si raccomando' Claudia.

"HASHAHAHAHAHAAHAHAHAHAH" pensai.

L'intento primario era farsi una partita: ando' a finire che cominciammo a scrivere roba sulla serie senza nemmeno stare a contare i punti e dicendoci di tutto: se avessimo avuto accanto tabacco e alcolici sarebbe sembrato il bar del mio paese dove i vecchietti giocano a briscola.

Il giorno dopo, verso le 9 noi quattro eravamo gia con la nostra lista pronti a recarci al centro commerciale: dovevamo comprare salatini, patatine e bibite, insomma le solite cose che si mangiano alle feste,  in un'oretta circa avevamo finito, mentre caricavamo la macchina pensai che tutto sommato era andata bene, tutto si era svolto secondo i piani...

...non avevo tenuto conto del ritorno, io cretina!

Come ho gia detto la mensa con la cucina e il bar era al piano terra, ma la dispensa era in cima ad una rampa di scale: siccome il sabato saremmo stati in venti e ancora non avevamo finito di comprare la roba avevamo adottato la logica del "meglio comprare tanta roba e poi se avanza ce la mangiamo, piuttosto che rimanere senza"  cosa giustissima, peccato che avevamo da portare in cima a quelle scale (normalissime peraltro, non erano ripide o cose del genere) una confezione da sei di Coca, una di Fanta, e una di limonata, che poteva anche andar bene non fosse che le bottiglie americane sono piu' grosse delle nostre.  oltre a quelle avevamo 3 borse:  Sebastian si accaparro' la confezione di Coca  e Robert per gentilezza verso me ed Emilie ci disse di prendere le borse che le altre due confezioni le avrebbe portate lui.  Ci avviammo su per le scale, Sebastian era gia' entrato nella dispensa e probabilmente stava sistemando il tutto, noi arrivammo in cima quando mi accorsi che Robert, cui mancavano pochi gradini aveva messo male un piede e a momenti ci casca all'indietro, non feci neanche in tempo a guardare Emilie che eravamo gia corse ad afferrarlo per le braccia " credo sia meglio le lasci a noi"  dissi  "appena in tempo, senno' il bastone ti occorreva per davvero"  disse Emilie   "hahah divertente"  disse lui,   "questa la prendo io"  dissi caricandomi sottobraccio la confezione di limonata  e lasciando le borse a Robert,  peccato che fatti pochi passi mi scivolo' all'indietro e gli sfioro' il piede di un millimetro credo,  lui rimase impassibile mentre io mi scusavo, dopodiche' scoppiammo a ridere tutti e tre, Emilie addirittura si accascio' contro la parete mentre Sebastian ci guardava come se ci fossimo appena tirati una pista  "io a fare la spesa con queste due non ci vado piu'"  sbotto' Rob trascinando nella dispensa Coca e borse, mentre noi due lo seguivamo piegate in due dalle risate.


"Che ne dite di vederci un bel film?"  proposi dopo cena  "bella idea, quale?"  mi chiese Lana  "tranquilli, ne ho portato uno io"  li rassicurai  "ma scusa, tu quando viaggi ti porti dietro i dvd?"  rise Jenny,   "no, solo questa volta"  ghignai uscendo e gettando un'occhiata a Robert che, non so per quale motivo sbianco' di colpo.  ok che c'era un po' di telepatia nell'aria ma cosi mi sembrava troppo.

Tornai pochi minuti dopo nascondendo il dvd dietro la schiena "spero vi piaccia"  dissi  "and...forgive me Emilie"  dissi mostrandolo:  era "le colline hanno gli occhi"  un horror in cui una famiglia attraversa il deserto e viene aggredita da cannibali, persone diventate mutanti in seguito all'esposizione alle radiazioni nucleari,  Emilie interpretava la figlia maggiore, che viene violentata da uno dei cannibali,   "chissa' che mi credevo"  disse Robert  mentre avviavo il dvd  "eh...chissa'..."  ghignai.  

"Non pensavo ti piacessero gli horror"  disse Jessy alla fine del film,  "li guardo da quando avevo 10 anni"  risposi io  "ho sempre avuto vari gusti sui film"  ed era vero.

Mercoledi e giovedi' trascorsero senza grandi scossoni,  il venerdi mattina confessai, vergognandomi come una ladra che nessuno dei miei parenti si era mai visto Ouat  "e allora?  ci fa piacere lo stesso conoscerli, d'altronde se fai parte anche tu della famiglia non devono essere tanto male"  disse Ginny e io l'abbracciai: era il complimento piu' bello che potesse farmi in quel momento.   Noi donne ci recammo nel magazzino dei costumi per decidere come vestirmi,  dopo circa un paio d'ore d'indecisione scelsi un vestito verde con gonna a ruota lunga al ginocchio e profili viola con scarpe in tinta  " ti faremo tanti ricci, sarai una bellissima Alice"  mi disse Lana.  

Circa a meta' pomeriggio chiamai mia madre per spiegarle cosa sarebbe successo il giorno dopo:  loro sarebbero arrivati alle 11 e Claudia e uno dei ragazzi sarebbero andati a prenderli: io non potevo perche' dovevo dare una mano dissi, ma in realta' nonostante il tono casuale avevamo gia' deciso chi sarebbe stata la "prescelta": Jessy   "ma come fa a vestirsi poi?"  obiettai,  "li terro' impegnati mentre lei sale dalla porta di servizio e si cambia:  tu pero' devi scendere al massimo entro le 10.30 perche' devi lavarti e tutto il resto, sai che ci metteremo circa mezzora, e se devi farti anche i ricci..."  rispose Claudia.

"e se facessimo anche una torta?" propose Ginny, al che io, memore della pizza stavo per dire che non era il caso: non tanto per la possibile battaglia con gl'ingredienti quanto perche' nel momento in cui i miei l'avessero mangiata non sarei riuscita a guardare i ragazzi senza scoppiare a ridere. Per fortuna Lana rimedio' una torta simil-cheesecake molto semplice: tutti gl'ingredienti nel frullatore e poi dritta in frigo. Cosi facemmo, e siccome doveva andare per dieci minuti ci sedemmo quando vidi Sarah con in mano qualcosa "cos'e'?" chiesi indicandolo "il coperchio del frullatore, "ma scusa, se il coperchio l'hai tu..." comincio' Raphael dopodiche' ci guardammo tutti col terrore negli occhi: il frullatore era sul ripiano accanto al fornello che tremava con l'impasto gorgogliante sul punto di traboccar fuori, strappai il coperchio dalle mani di Sarah e insieme a Robert, Claudia e Jenny mi tuffai sul frullatore per chiuderlo: peccato che proprio in quel momento mi beccai una schizzata di liquido in piena faccia, anche in bocca e sentendo la farina non ancora amalgamata sotto i denti mi venne un conato di vomito che per fortuna passo' subito. Alla fine riuscimmo a chiuderlo ma gran parte dell'impasto era finito addosso a noi o sul fornello, per cui dovemmo andare a comprare altri ingredienti: vorrei sottolineare che erano le 10 di sera, certo il centro commerciale dove eravamo andati e che da sempre li riforniva era aperto tutta la notte, "certo che quelli non ne potran piu' di vederci" scherzo' Sebastian uscendo per andarci con Raphael. Poco dopo tornarono e riuscimmo a fare una torta decente, ma per esserne sicuri avremmo dovuto aspettare il mattino dopo. Quella notte confessai a Meghan e Sarah che ero molto nervosa e non sapevo nemmeno spiegarmi il perche',  forse ero troppo abituata ad averli tutti per me che all'idea di "dividerli"  con qualcun altro stavo male  "non preoccuparti: andra' tutto bene, ci siamo noi con te"  mi consolo' Sarah,  "proprio cosi: uno per tutti, tutti per uno!"  esclamo' Meghan facendoci ridere.  Mi coricai rassicurata, non avevo niente da temere.



angolo autrice:  so che e' un lunghiiiiiiiiiiisssimo capitolo ma non avrei saputo "spezzare"  anche quella settimana, spero sia di vostro gradimento

  
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