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CONVOCAZIONI!

 

Quel pomeriggio nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare,

il guaio in cui ci saremmo cacciati!

 

 

Quel giorno erano tutti nell’ufficio del colonnello, perfido Edward era passato a fare un salutino, finchè non si ritrovò ad aiutare Karen a firmare i documenti.

Qualcuno bussò alla porta ed entrò.

Il soldato scattò subito sull’attenti.

 

-Per ordine del comandante supremo: il colonnello Roy Mustang, il tenente Karen Minley e l’alchimista Edward Elric sono convocati con urgenza!-.

I tre si guardarono, sui loro volti si leggeva la preoccupazione, si alzarono avvicinandosi alla porta.

Jean fermò Karen facendola voltare.

 

-Tranquillo, sarà qualche promozione!-disse lei sorridendo.

Jean sorrise a sua volta dandole un bacio sulle labbra.

 

I tre arrivarono all’ufficio ed entrarono scattando sull’attenti.

 

-Bene! Vi ho convocati per una cosa molto importante!-cominciò-Voi tre, siete stati ufficialmente convocati a partecipare alla guerra del sud!-.

 

-Cosa?-il comandante guardò Karen-Guerra?-.

 

-Si! E tre alchimisti come voi sono molto utili in questa situazione!-.

 

La ragazza abbassò lo sguardo-Io non voglio andarci!-Roy la guardò-Io non voglio uccidere! Ho dei figli a cui badare ora!-.

 

-E’ un ordine signorina Minley!-.

 

-Signore io non posso lasciare i miei bambini!-.

 

-Mi dispiace, ma lei ci serve in guerra!-.

 

-Ha detto così anche quando avevo dieci anni!-Edward le si avvicinò prendendole una mano.

 

Il comandante non ci badò guardando Roy-Colonnello lei è promosso a generale di brigata! Signorina da oggi è il nuovo colonnello, mentre il signor Elric è nominato tenente colonnello!-.

 

-Si! Signore!-.

 

E’ uscirono dall’ufficio.

Karen camminava in silenzio, passo svelto, sguardo basso, era di nuovo costretta a tornare in quell’orrore!

Spalancò la porta dell’ufficio di Roy.

 

-MILITARI SULL’ATTENTI!-.

Tutti scattarono in piedi spaventati, Jean le si avvicinò.

 

-Karen, tesoro che succede?-.

 

-Da oggi è il nuovo colonnello!-disse Roy entrando dietro di lei seguito da Edward.

 

Tutti quanti sgranarono gli occhi.

 

-Cosa?-.

 

-Ci spediscono in guerra Jean! Sono stata promossa solo per questo!-.

 

Jean l’afferrò per le spalle-Come in guerra! Tu hai dei bambini a cui badare!-lei non rispose-Karen diavolo sei madre non puoi andare a farti ammazzare!-.

 

SCIAF!

La faccia di Jean era leggermente voltata verso destra, la mano di Karen si abbassava lentamente.

 

-CREDI CHE NON LO SAPPIA? CREDI CHE MI FACCIA PIACERE ANDARE AD AMMAZZARE PERSONE?-ormai piangeva-CREDI CHE MI FACCIA PIACERE LASCIARE I BAMBINI?-.

 

Jean la strinse forte-Scusami!-

Lei ricambiò l’abbraccio piangendo forte, mentre gli altri non parlavano, dopo un po’ si separò da quell’abbraccio e lo guardò-Scattare! Va subito a finire il tuo lavoro!-.

 

-Signorsì! Colonnello!-

 

Roy le si avvicinò-Bene! Ora la mia scrivania è tua!-la fece sedere con un sorriso a trentadue denti in faccia, un secondo dopo gli mise sulla scrivania una pila di documenti-Dato che sei il nuovo colonnello devi firmare tu tutte le mie carte! Buon lavoro!-.

 

Lei lo guardò scioccata-Questo è sfruttamento!-.

 

-No mia cara! Essendo il nuovo colonnello tocca a te firmare queste scartoffie!-.

 

Lei sorrise.

La mattina dopo erano alla stazione, perfino Edward fu costretto ad indossare la divisa.

Jean teneva in braccio il piccolo James che guardava con gli occhioni azzurri la mamma.

Max si avvicinò alla ragazza tirandole il pantalone.

 

-Mammina! Dove vai?-.

 

Lei lo prese in braccio-La mamma va a fare un viaggio ma torna presto, tu bada al fratellino e al papino!-

 

Il piccolo annuì, lo posò a terra avvicinandosi a Jean che le porse il neonato, la ragazza lo strinse a se, dandogli un bacio sulla fronte.

Lo ridiede a Jean alzandosi un po’ sulle punte e baciandolo.

 

-Sappi che ti amo!-.

 

-Ti amo anch’io e…-la fissò-Vedi di tornare sana e salva!-.

 

Lei sorrise-Al massimo avrò qualche graffio!-.

Sorrise anche lui dandole un altro bacio.

 

-Kary dobbiamo andare!-.

 

Annuì accarezzando la testa del piccolo James, dando un bacio sulla fronte a Max e un lieve bacio sulle labbra a Jean, salendo poi sul treno.

S’affacciò al finestrino.

 

-Tornerò presto!-.

 

-Guarda che ci conto!-.

 

Il treno cominciò a muoversi

 

-Non guardare le altre donne!-

 

-E’ bello vedere che hai fiducia in me!-.

 

Sorrise.

 

-Ti amo!-

 

-Anch’io!-.

Il treno svoltò facendo sparire Jean e i suoi figli dalla sua vista, rientrò la testa sedendosi accanto a Ed.

Che appoggiò la testa sulla sua spalla.

 

-Guarda che sono geloso!-.

 

-Stia zitto generale! Lei è la mia sorellina!-.

 

La ragazza sorrise guardando fuori del finestrino, chiuse gli occhi addormentandosi, e sognando.

 

Aveva dieci anni, al suo fianco un giovane Roy Mustang non ancora colonnello, la ragazza guardò la mano di Roy come sempre avvolta nel solito guanto, un anello con una strana pietra rossa, alzò la mano e schioccò le dita.

 

La ragazza spalancò gli occhi, Edward e Roy si erano addormentati, appoggiò la testa sulla spalla di Ed, mentre alcune lacrime scendevano dai suoi occhi, ci ritornava, ritornava in quell’orrore, ritornava in guerra.

 

OK! UCCIDETEMI PURE! SO CHE IL CAPITOLO E’ ESTREMAMENTE CORTO, MA FA CALDO LA GAMBA INGESSATA MI PRUDE E NON SO CHE SCRIVERE^^

 

RINGRAZIO E SCUSATEMI SE COME AL SOLITO NON SPECIFICO MA SONO PROPRIO DISTRUTTA:

 

Lithia del Sud, LIENA, ED92, ADUAH, SANGO79, ENVY_LOVE.

 

PERDONATEMI ANCORA!!!!! AL PROSSIMO CAPITOLO!