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Autore: _Kiiko Kyah    19/12/2012    5 recensioni
Non ho bisogno di fantasticare.
Se voglio perdermi nella fantasia, apro il computer e inizio a scrivere.
Non ho bisogno dei Maya per divertirmi,
anzi meglio, non ho bisogno di ridicolizzare i Maya per divertirmi.
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Ieri in classe siamo sfociati nel discorso "fine del mondo/21-12-12".
E nella mia mente è nato questo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tanto atteso MayaDay

 
Me lo ricordo, sì.
Mi ricordo la prima volta in cui ho sentito parlare della fine del mondo.
Un anno fa, quasi precisamente, in classe, dai miei compagni.
La fine del mondo sarà di 21 dicembre 2012.
Come trasformare i Maya in una minchiata.
 
Per un anno, ho visto su Facebook scritte che dicevano:
Cose da fare il 21 dicembre 2012: Uscire di casa in pigiama e gridare: SONO VIVO!
Davvero, migliaia di volte.
Oppure cose del genere:
Usare il 21 dicembre 2012 come scusa per fare quel che cavolo ci pare.
Wow. Pensiero profondo, sul serio.
 
Non lo nego, anche io ho spesso fatto battute stupide sul tanto atteso
Maya Day ...
Ma mi sembra di essere l’unica che non fantastica su cosa accadrà.
– Perché? – direte voi.
Beh, tanto per cominciare, non fantastico perché io so perfettamente cosa accadrà il 21 dicembre 2012:
 
Mi sveglierò, come sempre, alle 7:00.
Mi farò una doccia, come sempre.
Entrerò a scuola, come sempre, in lieve ritardo.
Seguirò la lezione di religione, come sempre, fino alle 9:15.
Mi romperò le scatole con scienze, matematica e latino, come sempre, fino alle 13:15.
Tornerò a casa a piedi, come sempre.
Scriverò, come sempre.
 
Non ho bisogno di fantasticare.
Se voglio perdermi nella fantasia, apro il computer e inizio a scrivere.
Non ho bisogno dei Maya per divertirmi,
anzi meglio, non ho bisogno di ridicolizzare i Maya per divertirmi.
 
Dopodomani, il mondo sarà quello di sempre.
Magari in Afghanistan sarà morto qualcun altro,
magari l’Unicef invierà nuovi volontari in Africa,
magari qualche canguro in Australia sarà ucciso da un bracconiere.
Cose di tutti i giorni, se ci pensate.
 
Non voglio sminuire il vostro amore per la fantasia scaturita dalla domanda:
– Come finirà il mondo?
 
Ma permettetemi di farvene una io, di domanda:
Davvero vi diverte anche solo pensare all’assurda ipotesi che questo mondo, la cui storia va avanti da milioni, forse miliardi di anni, possa terminare di esistere così,
da un giorno all’altro?
 
Ciao. Me j’apelle Anna.
Questa è la prima cosa originale che pubblico.
È un mio pensiero che è scaturito ieri sera, mentre mi infilavo nelle coperte.
Il Maya Day.
Sono io che mi rivolgo ai miei amici, che io adoro, ma che non ho sopportato l’altro giorno in classe mentre parlavano di questa cosa con la prof. di Latino.
Ed erano seri.
Beh, è un mio pensiero personale, appunto.
Tanti cari saluti alla vaniglia e alla fragola. 
  
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