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Autore: MissdontMissaWord    19/12/2012    1 recensioni
Chi non ha mai desiderato sapere cosa succede all'accademia Dalton, mentre al McKinley vengono mandati a monte omicidi, la coach Sylvester si accinge a cambiare il mondo e le Nuove Direzioni tentano disperatamente di farsi apprezzare dai loro compagni di scuola, che li trattano ancora come feccia nonostante abbiano vinto un campionato nazionale? E se alla Dalton non fosse tutto così tranquillo come sembra?
Dal prologo: L'accademia maschile Dalton si ergeva in tutta la sua magnificenza sulla East Lincoln Street, nella pacifica cittadina di Westerville. Dalla collina retrostante gli ultimi raggi di sole apparivano rendendo l'atmosfera romantica. Una limousine nera targata 507-KLV accostò di fronte all'edificio.
“Non mi va di scendere, Duke.” disse un ragazzo dai capelli castani accomodato sul sedile posteriore.

Preparatevi a farvi travolgere, a Westerville sta per arrivare un uragano.
Personaggi: Hunter Clarington, Sebastian Smythe, Lola Ryan, Arya Wright, Warblers.
Spoiler 4x07 e 4x08; Sebastian diventerà OOC alla fine della storia.
STORIA IN PAUSA A TEMPO INDETERMINATO.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Hunter Clarington, Nuovo personaggio, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Warblers/Usignoli | Coppie: Nick/Jeff
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Disclaimer: I personaggi sono mi appartengono in alcun modo, sono di proprietà di Ryan Murphy e della Fox. 
(eccetto Lola Ryan e Arya Wright, di mia invenzione)
Le canzoni presenti nella storia non sono di mia proprietà e provvederò sempre a citarne la fonte.
Non intendo violare nessun copyright.



Chapter sevem



 

 

Ohhhhhhh finally, finally, finally...


“Era il pezzo per le provinciali, quello?” domandò il ragazzo sedendosi su una delle poltroncine dell'auditorium.
“Ehilà, biondo!” lo salutò con un gran sorriso l'amica. “Esatto, era proprio quello.”
“La vittoria è assicurata allora...” constatò l'altro.
“Certo, ma grazie a voi! Andiamo, Whistle e Live while we're young cantate dagli Usignoli sono ancora meglio delle originali!”
“Sarà, ma quella è solo la punta della piramide! Chi ha fatto ballare Sebastian? Chi ha impedito che lui e Hunter scatenassero la terza guerra mondiale per aggiudicarsi l'assolo?”
La ragazza scoppiò a ridere. “Far cantare un assolo a testa mi è sembrata la cosa più ovvia!”
“Mi dispiace soltanto che tu non voglia cantare con noi gli altri pezzi...”
“Fidati, è meglio così. Non credo i giudici possano sapere che alla Dalton si è infiltrata una donna, ma sapranno sicuramente che si tratta di una scuola maschile. Se mi vedessero in mezzo al gruppo, oltre a non suscitare lo stesso stupore che avrò cantando il mio assolo, si distrarrebbero senza apprezzare pienamente il numero. Ecco perché ho tenuto il mio assolo come ultimo pezzo.”
“Così invece di distrarre i giudici dalla nostra bravura li distrarrà da quella dei mennoniti di Rosedale.” concluse il ragazzo.
“Non sono di certo quei campagnoli a preoccuparmi.” ridacchiò Lola. “Piuttosto le Nuove Direzioni... Si dice in giro che sia stato solo grazie ad una certa Rachel Berry, che ora si è diplomata, ma hanno comunque vinto l'ultimo campionato nazionale, battendo addirittura i Vocal Adrenaline.” disse scendendo dal palco dell'auditorium e accomodandosi di fianco all'amico.
“E hanno Blaine.” fece notare l'altro.
“Non m'interessa di lui.” alzò le spalle. “Sarà anche bravo come dite, ma siamo pieni di talenti anche qui tra gli Usignoli...”
“Io sono tra questi?” chiese con un sorrisetto speranzoso.
“Ovvio che sì, Jeff.” rise schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia. “Sei il migliore.”
“Non è vero.” rise questo a sua volta. “Ma farò finta di crederci... Comunque preferisco la canzone arrangiata nella tua tonalità, anche se è un po' più alta dell'originale.”
“Grazie.” sorrise a fior di labbra. “Avevi bisogno di qualcosa, comunque?”
“Oh, giusto!” sembrò ricordarsi. “Staranno aspettando... Puoi venire in camera mia?”
“E' successo qualcosa?” lo interrogò preoccupata la ragazza.
“Qualche giorno fa...” rispose vagamente.
I due si recarono al secondo piano camminando frettolosamente.
“Non tenermi sulle spine, Jeff!” esclamò.
“Eccoci.” affermò quello, aprendo la porta.
“Che cosa ci fa lui qui?” domandò innervosita la rossa puntando il dito in direzione del ragazzo stravaccato sul letto di Jeff.
“Vuole risolvere questa situazione, come tutti... Sebastian per piacere, non mettere le scarpe sul mio letto!”
“Io non voglio parlargli.” sentenziò.
“Dai, non fare la bambina. Domani andremo alle provinciali, e voglio andarci come una squadra; di conseguenza rimarremo tutti e quattro qui fino a quando non avrete fatto pace.
“Quattro?” ripeté quella perplessa. Lei ne contava solo tre.
“Quattro.” confermò un'altra voce. Lola si voltò in direzione di un ragazzo che non aveva notato in precedenza, probabilmente a causa del fatto che si era rintanato in un angolo, ma di cui aveva immediatamente riconosciuto la voce.
“Simon.” salutò freddamente.
“Senti, sorellina.” cominciò questo. “E' vero, non te l'ho mai detto. Avrei dovuto, perché sei mia sorella? No, perché io non ti vedo come tale. Per me sei un'estranea dal DNA simile al mio. Non prendertela, perché non siamo mai stati due veri fratelli e lo sai. E poi, come potevo immaginare che saresti venuta in camera mia e che l'avresti scoperto? Non contavo di vederti prima che salissimo in macchina per tornare a casa e festeggiare le vacanze di Natale!”
“Simon...” disse la ragazza. “Io non ho nessun problema col fatto che tu sia gay. Quando lo dirai a mamma e papà non ti darò alcun supporto perché è affar tuo, esattamente come tutto quello che accade nella tua vita... Ma a me non cambia assolutamente niente se ti piacciono le ragazze o i ragazzi! Volevi tenermelo nascosto? Non importa! Per la cronaca, le cose che non sai di me sono molte di più. Ciò che mi dà fastidio è... Lui?!” esclamò indicando Sebastian.
“Non sapevo fosse tuo fratello, cavolo! Te l'ho già detto, mi dispiace!” replicò questo, tirato in causa.
“E' la verità, Lolita.” spiegò il fratello. “Quando sono arrivato qui, ho messo subito gli occhi su di lui. Quando ho scoperto che era gay, ho iniziato a provarci. In quel momento sei arrivata tu, con il tuo entusiasmo hai pensato bene di unirti agli Usignoli, e siete ovviamente diventati amici... E io non potevo permettere che la mia 'cara sorellina' rovinasse il mio perfetto piano di conquista! Così non gli ho mai detto il mio cognome. Pensavo che nessuno l'avrebbe scoperto.”
Beh, pensò la ragazza. Lei e il suo gemello, nonostante fossero eterozigoti, avevano qualcosa in comune: avevano perso la testa per lo stesso ragazzo.
“Ma è successo.” continuò Sebastian. “Ma credimi: se avessi saputo che era tua fratello non avrei mai accettato le sue avances. O...” rivolse uno sguardo malizioso in direzione di Simon “perlomeno te l'avrei detto, per sapere cosa ne pensavi!”
“Lola... Se non ti infastidisce il fatto che tuo fratello sia gay, il vero problema è Sebastian. Cosa succede?” domandò Jeff, colpendo nel segno.
La ragazza si voltò in direzione del letto. Dallo sguardo che rivolse al ragazzo sdraiato sopra, c'era da chiedersi perché lui era l'unico che non aveva ancora capito cosa era accaduto.
“E' gay.” sentenziò Simon mentre lui e la sorella tornavano alle proprie stanze. “Non lo dico per me. Lo è da sempre e non cambierà, lo sai, vero?”
“Lo so.” ammise la rossa rassegnata.
“Comunque ci sarò anch'io tra il pubblico domani. So che vincerete sicuramente.”
“Grazie, mona. Buonanotte.” si congedò.
“Buonanotte.”
La mattina dopo non si sarebbero svolte le lezioni a causa della festa del Ringraziamento, per il quale molti degli studenti sarebbero tornati a casa per qualche giorno.
“Che cos'è il Ringraziamento?” chiese Lola mentre si accomodava al tavolo con qualche foglia di insalata nel piatto. Osservò disgustata i piatti dei compagni: erano tutti ricolmi di tacchino.
Nick sputacchiò pezzi di carne in giro.
“Che schifo, Nick!” protestarono i compagni di tavolata.
“Davvero non sai cos'è il Ringraziamento?” domandò quello quasi scandalizzato. “Come puoi non saperlo?”
“In Spagna non esiste... Non capisco, che festa è?”
“E' una festa antica.” spiegò il ragazzo. “Un segno di gratitudine per la stagione di raccolto conclusa... E si mangia il tacchino per ricordare che i nativi americani fecero sopravvivere i padri pellegrini europei proprio grazie a quei volatili.”
“Detto in breve, è così.” confermò Jeff.
“Ma la cosa migliore del Ringraziamento è che” borbottò Nick masticando “non ci sono lezioni! Non è fantastico? A proposito, vuoi un po' di tacchino? Perché non ne hai preso?”
“Sono vegetariana.” affermò la ragazza, guardando disgustata la carne che Nick si stava avidamente infilando in bocca.
“Pure vegetariana?” ripeté Hunter. Si interrogava spesso su come quella ragazza potesse non morire di fame, mangiava talmente poco! Non osava più parlarne con lei, visto come reagiva ogni volta: l'ultima si era beccato uno schiaffo.
Passarono alcune ore, e la tensione saliva. Gli Usignoli si recarono al liceo McKinley di Lima, dove si sarebbero svolte le provinciali.
“Ragazzi, è confermato: siamo i primi ad esibirci.” decretò Hunter di fronte a tutto il gruppo, dopo aver parlato con uno degli organizzatori.
“Ottimo, così siamo immuni a qualsiasi paragone... Anzi, saranno gli altri a dover essere al nostro livello.” disse Lola.
“Non direi!” ribatté Trent. “I giudici si ricordano sempre meglio dell'ultima esibizione!”
“Chi sono gli ultimi?” domandò Sebastian.
“Le Nuove Direzioni.” sospirò Hunter. Entrambi i suoi compagni avevano ragione. Esibirsi per secondi sarebbe stata l'unica opzione che non avrebbe dato né problemi né profitti.
Lola spiava in platea da dietro il sipario: individuò i suoi genitori, accanto ai quali sedeva suo fratello. Vide anche Sue Sylvester accomodata di fianco alla consulente scolastica Pillsbury.
“Forza, Ryan!” la richiamò Sebastian. “Ora iniziamo!”
La ragazza si diresse verso i suoi compagni.
“Allora, ragazzi.” discorse Sebastian, in quanto il capitano era sparito da qualche parte. “Ovviamente dobbiamo essere tutti grati a Lola per essere qui con una scaletta che spacca i culi a tutti. Quindi, grazie Lola. A nome degli Usignoli. E ora, umiliamo le Nuove Direzioni a passi di danza!”
Gli Usignoli approvarono nella più svariate maniere.
“Ricordati che sei tu il pezzo forte.” disse Hunter all'orecchio della ragazza, riapparendo improvvisamente. Dall'odore si intuiva che avesse fumato.
“Non è vero. I vostri numeri sono straordinari. In bocca al lupo.” replicò con sincerità, per poi recarsi dietro le quinte: non era ancora il suo momento.
Vi ricordo che la caccia al tacchino dei veterani avrà inizio alle 18: guidate con prudenza! E ora un bell'applauso per la nostra giuria di qualità!

Il pubblico si sollevò in un coro di applausi, e i giudici vennero presentati uno per uno.
L'editore dei necrologi del Lima News, Stan Cook!

Un uomo alto, sulla settantina d'anni, vestito con un completo beige, si alzò in piedi.
Il curatore del museo delle locomotive di Lima, Harrison Paolucci!
Un uomo basso e un po' più giovane del precedente, dal volto corrucciato.
Miss Pesce gatto della Defiance Country 2012, Allison Metcalf!
Una ragazza di forse vent'anni salutò il pubblico con aria smorfiosa e un sorriso finto, spedendo baci a tutti.
Le luci in sala si spensero, e si aprì il sipario. Una singola luce bianca illuminò la figura del ragazzo con il blazer.
Sono Hunter Clarington, e vi presento gli Usignoli. Buon divertimento.
Le luci si accesero, e uno alla volta gli Usignoli si recarono al centro del palco, disponendosi in una forma triangolare in cui il capitano rappresentava il vertice. Si esibirono con la canzone Whistle, di Flo Rida. Il pubblico entusiasta si alzò in piedi a metà dell'esibizione, battendo le mani per tenere il ritmo. Concluso il primo brano, Sebastian prese il posto di Hunter come solista, cantando Live while we're young della boy-band One Direction.
“Coraggio rossa, fatti onore!” “Vai Lola, sei tutti noi.” furono le parole dei compagni che tornavano dietro le quinte.
La ragazza si avviò verso il centro del palco mentre il piano suonava i primi accordi della canzone che avrebbe eseguito a una voce con accompagnamento, diversamente dai precedenti assoli di Hunter e Sebastian che, come da tradizione degli Usignoli, avevano cantato a cappella con il resto del gruppo ad armonizzare una melodia.
Do, si bemolle, fa, do, si bemolle, fa. La platea era gremita di gente. Fece un gran sorriso e cominciò a cantare.

 

Finally di Fergie

Lola:
Ever since I was a baby girl I had a dream
Cinderella theme
Crazy as it seems
Always knew that deep inside that there would come that day
But I would have to wait
Make so many mistakes
I couldn't comprehend
As I watched it unfold
This classic story told I left it in the cold
Walking through an open door that led me back to you
Each one unlocking more of the truth

I finally stopped tripping on my youth
I finally got lost inside of you
I finally know that I needed to grow
And finally my mate has met my soul

Finally,
Now my destiny can begin
Though we will have our differences
Something strange and new is happening
Finally,
Now my life doesn't seem so bad
It's the best that I've ever had
Give my love to him finally


Sono Hunter Clarington, e vi presento gli Usignoli canterini. Buon divertimento, fateci tanti pompini!
Hunter si voltò: una nanetta dai capelli biondi si stava rivolgendo proprio a lui, e lo stava prendendo in giro.
“Scusami, e tu chi saresti?” domandò infastidito.
“Mi chiamo Kitty, molto piacere.” si presentò quella.
“Cosa vuoi?” chiese.
“Oh, niente di che... Volevo solo sapere se in quella scuola siete tutti gay...” sorrise lasciva.
“Io sono etero.” ribatté Hunter, più per orgoglio che per altro.
“Ah, davvero? Perfetto, perché ho trovato molto sexy la tua performance di Whistle... Questo è il mio numero, chiamami.” gli porse un piccolo pezzo di carta e se ne andò subito, lasciando il ragazzo sconcertato. Quella tipa era stata così diretta da far paura!

 

I remember the beginning you already knew
I acted like a fool
Just trying to be cool
Fronting like it didn't matter
I just ran away
And on another phase
Was lost in my own space
Found what its like to hurt selfishly
Scared to give of me
Afraid to just believe
I was in a jealous, insecure, pathetic place
Stumbled through the mess that I have made

Finally got out of my own way
I've Finally started living for today
I finally know that I needed to grow
And finally my mate has met my soul

Finally,
Now my destiny can begin
Though we will have a our differences
Something strange and new is happening
Finally,
Now my life doesn't seem so bad
It's the best that I've ever had
Gave my love to him Finally

Finally, Finally

Finally,
Now my destiny can begin
Though we will have our differences
Something beautiful is happening, happening
Finally,
Now my life doesn't seem so bad
It's the best that I've ever had
Give my love to him finally

Ohhhhhhh finally, finally, finally...


La folla applaudì Lola clamorosamente; questa sorrise, facendo un piccolo inchino mentre il sipario si chiudeva. Cinque minuti di pausa, e poi sarebbe stato il turno dei mennoniti di Rosedale.
Appena fu dietro le quinte, Nick le saltò letteralmente addosso.
“Magnifica, miss-non-conosco-la-festa-più-figa-di-sempre.”
“Meravigliosa.” sopraggiunse Jeff.
“Sì, sì. Tutto quello che volete.” arrivò Hunter. “Sei stata fantastica... Con l'assolo, intendo.” arrossì.
“Grazie, ma...” accennò a rispondere la rossa.
“E' stata fantastica e basta.” si intromise Sebastian.
“Sebastian, te li fai gli affarti tuoi?” domandò infastidito Hunter.
“Cosa pretendi, Clarington?” gli chiese a sua volta. “Che ti senta dire 'complimenti per l'assolo, Lola!' come se tutto il resto non fosse importante? Se non fosse stato per lei saremmo arrivati qui senza una scaletta, avremmo cantato ammassati dietro ad un coglione che pensa di essere chissà chi... Certo, l'abbiamo fatto, ma almeno si è trattato solo di una canzone. Comunque, senza di lei non avremmo mai potuto competere con le Nuove Direzioni in quanto a coreografia... Sai, ho parlato con Blaine. Tra poco più di dieci minuti saliranno su quel palco e balleranno Gangnam Style! Credi che ci sarebbe stato paragone, agli occhi dei giudici, se non ci fosse stata Lola? Le Nuove Direzioni sarebbero stati i vincitori indiscussi. L'assolo è stato fantastico, sono d'accordo, ma se devi elogiarla fallo in modo decente! Tra i militari non ti hanno certo insegnato l'educazione, vero?”
“Senti, brutto figlio di...” quel Sebastian aveva decisamente osato troppo.
“La volete piantare, per piacere?” esclamò Lola. La tensione sembrava avere un brutto effetto sui compagni, che si azzannavano più del solito.
“Scusa.” disse mogio mogio Hunter. L'altro sbuffò, spazientito.
“Dovete sempre trovare un pretesto per attaccare briga l'uno con l'altro. Ma vi guardate? Siete peggio di due bambini... Io me ne vado.” proclamò.
“No, Lola...” cercò di trattenerla il capitano, ma quella si era già recata da Trent, Jeff e Nick.
“Gangnam style è la canzone più truzza che abbia mai sentito.” sussurrò con voluta cattiveria passando di fianco ad un ragazzo mulatto del McKinley. Questo fece finta di non sentire l'affermazione, ma arrossì vistosamente.
Nel frattempo, Thad aveva osservato Blaine tutto il tempo. L'aveva visto riscaldare la voce, i muscoli, poi ricevere una chiamata. Dall'espressione che aveva disegnata in volto si trattava sicuramente di Kurt. A conferma fu il ritorno di Blaine dai suoi compagni con gli occhi lucidi. Thad avrebbe voluto parlarci, scusarsi, qualsiasi cosa... Si limitò a guardarlo e infine sussurrargli un “in bocca al lupo” qualche secondo prima che il sipario si alzasse, affinché l'ultimo gruppo si esibisse.
Mentre Tina Cohen-Chang cantava da solista per le Nuove Direzioni, Sebastian e Hunter proseguivano imperterriti nel loro litigio, Thad meditava, Lola chiacchierava con i suoi compagni, Marley Rose svenne proprio al centro del palco.
“Oh mio dio!”
“Presto, chiamate un ambulanza!”
“Ma quale ambulanza?”
“Rianimatela!”
“Che sta succedendo?” domandò Lola.
“Una delle Nuove Direzioni è svenuta, la stanno portando via!” spiegò uno degli Usignoli, un ragazzo che non conosceva molto, ma sapeva chiamarsi Ethan Moore.
“Come sarebbe a dire svenuta?” si allarmò.
“Come sarebbe a dire 'la stanno portando via'?” sopraggiunse Hunter. “Tutti quanti?”
“E' contro il regolamento dei Glee club abbandonare il palco durante un'esibizione!” esclamò Trent.
“Verranno squalificati!”
Infatti, qualche minuto dopo i giudici dichiararono vincitori i non troppo entusiasti Usignoli.
“Sebastian, dove vai?” lo rincorse la ragazza, vedendo l'amico uscire dall'auditorium.
“C'è mio padre che mi aspetta in macchina. Torno a casa per qualche giorno.” spiegò.
“Oh...” fece delusa. “Grazie per il complimento velato di prima, comunque...”
“Ho solo detto la verità.”
“Sei stato carino. Ma sai che puoi anche evitare di fare l'antipatico?” gli sorrise.
“Ciao, Ryan!” si accomiatò questo.
“Tornano tutti a casa, praticamente.” la fece girare la voce di Hunter alle sue spalle.
“Tu no?” chiese.
“Devo ricordarti che la mia famiglia è in Colorado?” la interrogò retoricamente.
“Oh, giusto.” affermò.
“Tu non torni a casa, mi sbaglio?”
“Il ringraziamento non è una festa spagnola; cosa farei a casa?”
“Nulla, evidentemente.” constatò il capitano degli Usignoli. “Che ne dici di festeggiare il ringraziamento a modo nostro?”
“Mi pare di essere stata chiara sul fatto che non mangio tacchino.” proferì stizzita.
“Un cappuccino al bar dietro l'angolo?” propose.
“Per me caffè amaro.” ridacchiò facendogli l'occhiolino.
“Pazza.” la guardò male. Come poteva preferire ad un dolcissimo cappuccino un caffè liscio?
“Propongo un brindisi ai migliori co-capitani degli Usignoli da sempre.” decretò il ragazzo, seduto ad uno dei tavolini del Lima Bean.
“E da quando sarei co-capitana?” domandò scherzosamente.
“Da quando abbiamo vinto le provinciali!” ovviò.
“Non mi è piaciuto vincere in questo modo.” ammise tristemente l'altra.

“Nemmeno a me. Non c'è stato gusto.” si trovò ad essere d'accordo l'amico.
“Non sapremo mai se avremmo potuto batterli sul serio.” sospirò sconsolata. “Mi sarebbe piaciuto dovermi confrontare con loro, un paio di mesi fa sono stati giudicati come il miglior Glee club della nazione.”
“Ero alle nazionali con loro, l'anno scorso... Si è trattato di una vittoria più che meritata. La solista era la persona più talentuosa che io abbia mai sentito, devo riconoscerlo. Fantastica, davvero.”
“Meglio di me?” rise Lola, sicura dell'ovvia risposta.
“Meglio di te.” sghignazzò, nonostante entrambi sapevano la verità.
“Potrei offendermi.” disse assumendo un'espressione corrucciata. Ma sapeva di non essere nemmeno lontanamente paragonabile a quella Rachel Berry di cui si parlava tanto. Poteva anche essere brava, ma sapeva che non avrebbe retto il confronto. Non era così superba da negare l'evidenza.
“Dai...” la rimproverò giocosamente Hunter. “Blaine!” esclamò poi in direzione del ragazzo che aveva fatto suonare il campanello della porta entrando nel bar.
“Hunter.” salutò freddamente questo.
“Come sta la tua amica?” si informò preoccupato.
“Ora sta bene. E' svenuta a causa della fame, c'era un'arpia che voleva farla diventare anoressica, bulimica... Non penso di aver capito bene.”
“E non sei rimasto con lei?” lo redarguì sconcertato.
“Ho chiamato Kurt.” spiegò, lasciando intendere di far cadere l'argomento. “Comunque complimenti per la vittoria.”
“Non è stata meritata, non è nemmeno stato divertente. Comunque, piacere, Lola. Vuoi sederti al tavolo con noi?” chiese cortesemente.
“No, grazie.” rifiutò il moro con sdegno. Non aveva nulla contro quella ragazza, non la conosceva nemmeno, ma non vedeva affatto Hunter di buon grado. “Speravo di trovare Thad, in auditorium non c'è e volevo fare quattro chiacchiere con lui. Ma si vede che non è qui, quindi non importa.” si congedò. “Tanti saluti.”
Era quasi mezzanotte quando i due scesero dal taxi che li aveva riportati davanti all'accademia Dalton, a Westerville.
“Quanto odio questo maledetto coprifuoco.” sentenziò il ragazzo.
“Non parlarmene.” ribatté l'altra.
Entrarono nella scuola deserta, in parte a causa del tardo orario e in parte a causa della festività.
“Ma è una cosa così importante, questo ringraziamento?
Dioss, sono spariti tutti!”
“E' pur sempre un'occasione per stare con la propria famiglia, con le persone a cui si vuole bene... C'è chi può.”
“Devo dedurre che ci vogliamo bene, dato che abbiamo festeggiato insieme?”
“Beh, nonostante l'anticonvenzionalità del nostro evento puoi metterla così.”
“Fico.” disse con un sorriso divertito.
“Ti sei divertita?” chiese.
“Per quanto calorici fossero quei biscotti alle mandorle...”
“Senti, la tipa che è svenuta alla regionali è svenuta per la fame. Vuoi fare la sua fine?”
“Limitare le calorie non significa digiunare!” protestò la rossa.
“Nel tuo mondo sembrerebbe di sì.”
“Guarda che io sto benissimo. Te l'ho già detto, non c'è bisogno che ti preoccupi.”
“Ne sei sicura?” volle ottenere l'ennesima conferma.
“Assolutamente. Buonanotte, capitano.”
Si incamminò verso la scalinata che portava all'ultimo piano.
“Aspetta, Lola.” la fermò il ragazzo prendendola per un polso.
“Cosa c'è?” postulò curiosa.
Hunter si avvicinò al suo volto e accarezzò le labbra della ragazza con un bacio.






Angolo dell'autrice

Il capitolo di Natale non arriverà in tempo, lo so. Non importa, anzi forse è meglio così perché non penso nemmeno che sarei riuscita a postare giusto il giorno di Natale.
Comunque... Oh, provinciali. Beh, la storia è quella del telefilm, non ho molto da dire.
Ohh, Kitty ha dato il suo numero a Hunter (li shippo da morire!) e lui... Ha baciato Lola? Che cazz...?!
Perché, Hunter? Perché? (me lo sono chiesta, davvero)
Poi, altri avvenimenti: Simon che fa la sua clamorosa uscita di scena, e il Ringraziamento anticonvenzionale. Ma poco importano (che diamine dico?)
Ciò che conta è che Hunter ha baciato Lola. E io ne morirò. Non è giusto. (forse sono schizofrenica)
Okay, mi eclisso.
Lasciatemi un recensione! *-*

“Perché Finally?”

Beh, ovviamente serviva un pezzo per Lola alle regionali. Cosa scegliere?
Mi sono ispirata alla realtà. Infatti, circa due mesi fa ho fatto l'audizione per una scuola di musica proprio con questa canzone.
Così ecco, mi calo sempre di più nei panni di Lola, facendole cantare la "mia" canzone.
Nota sulla frase di Jeff: Fergie è un contralto, Lola un soprano. La sua versione è ovviamente un po' più alta dell'originale.
  
  
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