Regnava il silenzio in quella casa. Solo il pigro sgranocchiare di Courtney si udiva tra quelle stanze. La ragazza inzuppò la sua fetta biscottata nel caffè, mentre cercava di svegliarsi. Aveva passato tutta la notte a studiare per l’esame dell’università, ormai sapeva a memoria il libro da quante ore ci aveva passato sopra. Guardò l’orologio appeso alla cucina, mentre afferrava una brioche da mangiare più tardi e la riponeva nella borsa.
7:30
“Il solito dormiglione, mi farà fare ritardo come al solito.”
Pensava la ragazza, mentre si alzava e andava al piano di sopra.
Aprì la porta di una camera, di fianco alla sua. La stanza
era avvolta dall’oscurità, e si sentiva chiaramente il respiro regolare di una
persona ancora nel mondo dei sogni.
La mora si diresse con passo sicuro verso la finestra e, con
un secco movimento, aprì le tende, illuminando immediatamente la camera.
- Porca puttana… - Inveiva la figura sotto la moltitudine di
coperte muovendosi lentamente, ancora non completamente sveglia.
- Su forza, alzati! Devi accompagnarmi all’università! –
Esclamò Courtney, prendendo le coperte e gettandole a terra.
Scott si alzò a sedere con un’espressione omicida sul volto.
I capelli rossicci scompigliati e sparati in tutte le direzioni, l’ombra di una
leggera barba sul viso e le palpebre pesanti.
- Ti do dieci minuti, fatti la doccia e scendi. E non ti
azzardare a ritornare a dormire capito? –
- Fanculo. – Sibilò il rosso, mentre con passo pesante si
dirigeva in bagno.
La ragazza, stranamente di buon umore, scese le scale e
ritornò a dare attenzioni al suo caffè.
Dopo cinque minuti, il ragazzo si sedette a tavola, mentre cercava
di appiattire le ciocche ribelli dei suoi capelli verso il basso.
- Su col morale fratello, la tua settimana di straordinari
in officina è finita. Avrai tutto il tempo di dormire, da domani; oggi devi
accompagnarmi, ho l’esame. –
- Lo so che oggi hai quel fottutissimo esame! È da due
settimane che mi stai rompendo le palle su sto fatto! – Esclamò la Iena,
immergendo la sua brioche nel barattolo di cioccolato.
- Scusa se tua sorella vuole farti partecipe della sua vita.
Comunque dovresti bere meno caffè. Sei nervoso. –
- Forse sono nervoso perché è da una settimana che non dormo
no? – Mormorò Scott. Il ragazzo aveva un lavoro in un'officina e, per un motivo
alla mora sconosciuto, il fratello aveva chiesto una settimana di straordinari,
per averne poi una di ferie.
Il rosso aveva trascorso giorno e notte a lavoro, tra olio
da cambiare e macchine da aggiustare.
Il campanello suonò, e stranamente, questo parve svegliare
la Iena, che corse ad aprire.
Courtney sentiva delle voci all’ingresso e, incuriosita, si
avvicinò alla porta della cucina per sentire meglio quei discorsi.
- Sono troppo felice Scott. Non vedo l’ora di partire. Sarà
la settimana più bella della mia vita. – Quella vocina, Courtney l’avrebbe
riconosciuta tra mille, Dawn.
- Si piccola, adesso però frena l’entusiasmo, fammi
accompagnare Courtney all’università e andiamo. –
- Posso venire con voi? –
- No! Mia sorella non sa della nostra vacanza. Sai come è
fatta… - La mora si offese leggermente sull’ultima affermazione pronunciata dal
rosso.
- Come sono fatta scusa? –
L’espressione del ragazzo era tutta un programma: bocca
spalancata e occhi sgranati.
- Courtney, non ti arrabbiare, ma io e Scott partiamo. – A parlare
era stata Raggio di luna, dato che aveva visto dall’aura dell’amica che sapeva
già del viaggio, e che era da stupidi continuare a nascondere tutto.
- Partite e per dove? E come mai non mi avete avvisato? –
Courtney si sentiva come una professoressa davanti a due studenti impreparati
ad un interrogazione.
- Andiamo in una casetta sull’isola di Terranova, sai, è il
nostro anniversario! Mi dispiace, ma io credevo che tu lo sapessi. – Disse la
bionda, abbassando lo sguardo.
Due anni.
Erano ormai due anni che la sua amica e suo fratello stavano
insieme. All’inizio non poteva crederci.
L’innocente e pura (si fa per dire pura -.-“ NDA) Dawn,
con il sociopatico e scorbutico Scott.
Era una coppia improbabile, ma col tempo, la ragazza aveva
capito che quei due, per quanto diversi fossero, erano uno la metà dell’altro.
- E da quando sei diventato così romantico fratellino? –
Chiese Courtney.
- Guarda che ha organizzato tutto lei, io ho solo dovuto
lavorare il doppio per accontentarla. – Si giustificò Scott.
- Ragazzi sarà meglio andare. La qui presente avvocatessa
Courtney deve dimostrare a tutti di essere la migliore all’esame! – Esclamò Dawn,
prendendo per mano fratello e sorella, e dirigendosi verso l’auto della Iena.
***
- MAMMA! PAPA’! VENITE A VEDERE! – Esclamò Miguel, chiamando
a gran voce i genitori.
Heather e Alejandro arrivarono subito, sorpresi dalle urla
del figlio.
- Che c’è menino*? – Chiese il latino, avvicinandosi al
bambino e scompigliandogli i capelli con fare paterno.
Miguel porse un foglio ai genitori, mostrando le sue manine
colorate dai pennarelli.
- Siamo noi! Questa sei tu mamma... – Il bambino indicò una
figura alta e dai lunghi capelli neri, visibilmente arrabbiata.
- … questo sono io… - Il piccolo dito percorse il disegno,
arrivando ad indicare un’altra figura, più piccola, intenta giocare a pallone.
- … e questo sei tu papà! – Questa volta, Miguel indicò una
figura più grossa delle altre, nascosta sotto un tavolo.
- Perché mi nascondo? – Chiese l’uomo, mentre con un braccio
avvolgeva la vita della sua compagna.
- Perché ti piace giocare a nascondino con i poliziotti! – L’innocente
esclamazione del figlio, fece ridere Alejandro, che lasciò la mora e andò ad
appendere il disegno, disegnato con tanto impegno dal suo amato Miguel, sul
frigorifero.
*ragazzo in portoghese
Angolo dell'Autrice:
Ed eccoci arrivati alla fine, purtroppo.
Sapete, mi mancherà tanto Cara Courtney...
Come tutte le mie storie che finiscono!
E adesso *rullo di tamburi* E' L'ORA DEI RINGRAMENTI!!!
Rigrazio chi ha messo questa fanfiction tra le preferite:
dgcourt
Dott_Gwen
Harley Dell Clarence
kiara097
lale99
Whiteney Black
Rigrazio chi l'ha messa tra le seguite:
Cat e Dog
Dott_Gwen
Itha
izzymitica
Kauhsen
Ladra Di Mele Marce
E rigrazio chi l'ha recensita:
kodocha98
Dott_Gwen
Channa
_Smeralda_
Lupetta2009
lale99
Whiteney BlackMarty_Angel
Ladra Di Mele Marce
Free_Mind
anna21
kiara097
Nekomata 42
Ringrazio anche la mia cara allieva Vale, che senza la sua famosa frase "fa male, eppure mi va" non sarei riuscita a scrivere il capitolo 11!
E, infine, rigrazio tutti voi che avete letto, senza lasciare recenzioni.
Un bacione:^.^: