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Autore: micchan91    19/12/2012    4 recensioni
RanTaku
Poggio la testa sulla fredda porta di ferro della sala operatoria. Come ho fatto ad essere tanto stupido da non accorgermi che Shindou stesse male? Io che fin da quando siamo piccoli mi sono sempre accorto di ogni suo cambiamento, di ogni sua sofferenza...e quando si è sentito male io stavo per andarmene....gli ho voltato le spalle e lui è svenuto...non riesco a capacitarmene. Sento le lacrime premere per uscire, ma mi faccio forza.
Questa fan ficion è ispirata all'espisodio in cui Shindou viene operato alla gamba prima della partita finale alla Holy Road.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Matsukaze Tenma, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Poggio la testa sulla fredda porta di ferro della sala operatoria. Come ho fatto ad essere tanto stupido da non accorgermi che Shindou stesse male? Io che fin da quando siamo piccoli mi sono sempre accorto di ogni suo cambiamento, di ogni sua sofferenza...e quando si è sentito male io stavo per andarmene....gli ho voltato le spalle e lui è svenuto...non riesco a capacitarmene. Sento le lacrime premere per uscire, ma mi faccio forza. Ringrazio il fatto che anche i miei compagni di squadra sono quì, altrimenti credo che mi sarei accasciato a terra singhiozzando...sento le mani tremare e chiudo forte gli occhi.

Passano le ore, ore interminabili nelle quali non riesco a ragionare e la mia mente non fa che ripetersi "perchè?", perchè non me ne sono accorto?

E finalmente la luce rossa della sala operatoria si spegne ed esce un infermiera, le mie gambe si muovono da sole, ma non le vado vicino, rimango ad una considerevole distanza. Le sento dire che è tutto a posto, che Shindou sta bene, ma che non potrà giocare la partita con noi. Il mio cuore si ferma e smetto di respirare... Shindou non giocherà la partita più importante....non ci posso credere, sento di stare per impazzire ed il mio cervello continua ad urlarmi di fuggire via, di andare fuori a prendere l'aria che in questo momento sento che mi sta mancando. Poi lo portano fuori dalla sala operatoria, ha una mascherina sul volto, dorme e sembra sereno. Vorrei buttarmi su di lui e piangere tutte le mie lacrime e chiedergli scusa per non essermi accorto del suo malore, ma rimango fermo dove sono e seguo con lo sguardo il mio migliore amico che viene portato in stanza. Appena scompare dalla mia vista sento di non potermi più trattenere, gli altri sono già entrati in stanza, io invece giro i tacchi e corro fuori dall'ospedale più velocemente possibile. Arrivato all'esterno continuo a correre fino a ritrovarmi senza fiato, mi fermo per riprendere ossigeno e mi accuccio poggiando il sedere sui talloni. Le lacrime iniziano a scendere quasi subito, ero riuscito a trattenerle fino ad adesso, ma sembra sia rimasto senza forza per poterle trattenere. I singhiozzi arrivano subito dopo, mi prendo il viso tra le mani mentre non riesco a farmarmi e piango sempre più forte. Sono solo, vorrei tanto che Shindou mi fosse vicino e mi parlasse con quel suo tono gentile per calmarmi, ma lui non c'è, lui è dentro una stanza d'ospedale e io non posso farci nulla. Dovrei tornare dentro e rimanergli accanto, dovrei essere li quando si sveglierà, ma non ci riesco, non riesco nemmeno a pensare di vederlo in quel letto. Piango tutte le mie lacrime fino a che non ne ho più da versare, mi bruciano gli occhi e mi gira la testa, chissà per quanto sono rimasto accucciato quì. Mi alzo e sento le gambe indolenzite, mi asciugo malamente gli occhi e mi volto verso l'enorme struttura che si staglia alle mie spalle. "Devo andare!" mi dico come per farmi coraggio, muovo un passo, due, tre, e mi blocco. Non ci riesco! Pensavo di aver versato tutte le lacrime ma mi sbagliavo, di fatti ecco che altre inziano ad uscire.

Sono in piedi a fissare l'enorme ingresso dell'ospedale, incurante delle persone che mi fissano, incuriosite forse da una persona che sta immobile da almeno mezz'ora con le lacrime agli occhi. Spero che i miei compagni non escano adesso da quella porta, se dovessero vederemi così non saprei cosa dire. "Shindou ha bisogno di te" continuo a ripetermi, ma è poi così vera questa cosa? In fondo c'è Tenma con lui... Tenma che è riuscito a convincerlo a sfidare il quinto settore, che gli ha riportato la gioia di giocare a calcio, che ha fatto si che Shindou utilizzasse il suo avatar... e io? Io cosa ho fatto ultimamente per lui? Nulla.... non mi sono nemmeno accorto che stesse male. No,Shindou non ha bisogno di me, non più. Questa considerazione è come una pugnalata al cuore, mi stringo il petto e un singhiozzo più forte degli altri mi esce di bocca. Sto per andarmene, lasciare Shindou in questo ospedale e tornarmene a casa... lo sto facendo davvero? Si! Ho già dato la schiena all'ospedale ed ho fatto i primi passi quando mi sento chiamare.

< Kirino sempai! > mi volto e Tenma è dietro di me, sta correndo nella mia direzione e mi si ferma vicino.

< Kirino sempai...tutto bene? Hai pianto? > mi chiede sinceramente preoccupato. No, perchè tra tutti proprio lui doveva uscire da quella porta? Perchè non Kariya? Lo avrei preferito centomila volte a Tenma in questo momento. Faccio un respiro profondo e lo guardo.

< Sono solo un po sconvolto per quello che è successo a Shindou, comunque stavo andando a casa > gli rispondo con un filo di voce, lo vedo sussultare e cerca di scrutarmi, di leggermi dentro, mi affretto a voltarmi dall'altro lato.

< Shindou si è svegliato > mi dice ed io stringo i pugni, non ero li.... si è svegliato e io non ero con lui. "Non ha bisogno di te" mi dice una vocina da dentro la mia testa, e ha ragione.

< Bene, io ora vado > gli dico e cerco di affrettarmi ad andarmene perchè sento che non riuscirò a trattenere le lacrime a lungo. Tenma mi afferra un polso, vorrei essere crudele con lui, fargli lasciare quella presa con uno schiaffo o togliendo malamente la mano urlandogli di lasciarmi in pace, ma non lo faccio, rimango immobile e lascio che le lacrime fuoriescano senza controllo.

< Kirino sempai cos'è successo? > mi chiede gentilmente. Perchè è così gentile con tutti? Io vorrei odiarlo!

< Non mi sono accorto che lui stava male, io sono il suo migliore amico, avrei dovuto capirlo > gli dico in un sussurro, senza pensarci. Sono ancora voltato di schiena e non lo vedo in faccia, la sua presa è ancora salda sul mio polso. Poi la sua stretta si allenta e mi lascia del tutto, la mano mi ricade come morta sul fianco. Non mi dice nulla, evidentemente anche lui pensa che io ho ragione! Visto? Siamo in due a pensarlo! Sorrido amaramente e ricomincio a camminare allontanandomi da Tenma.

< Shindou ha chiesto di te > mi dice semplicemente. "Shindou ha chiesto di te" queste parole mi rimbombano in testa, mi riempiono il cuore di gioia. Shindou ha chiesto di me! Ha chiesto di vedermi, c'erano tutti i suoi compagni con lui, ma lui ha chiesto di me! Finalmente mi volto verso Tenma, tiene lo sguardo basso e sembra dispiaciuto... ora capisco... lui è innamorato di Shindou! La cosa mi lascia un attimo inebetito.

< Tu lo ami vero? > gli chiedo. Non so perchè l'ho fatto, le parole mi sono uscite di bocca senza passare per il cervello. Lo vedo sussultare, alza lo sguardo su di me e mi sorride tristemente.

< Si, ma lui non ama me.... lui ama te! > mi risponde, e io non riesco proprio ad odiarlo. Quel ragazzino così dolce ha appena ammesso di non essere ricambiato, quasi quasi gli dico che Tsurugi ci sta provando palesemente con lui da mesi. Poi le sue parole raggiungono finalmente il mio cervello.... ha detto che lui ama me...ME! Sbatto gli occhi un paio di volte per incassare il colpo. Tenma mi riprende la mano ed inizia a trascinarmi gentilmente dentro all'ospedale.

< Va da lui > mi dice. Arriviamo davanti alla stanza di Shindou, la porta è chiusa per fortuna. Degluttisco a vuoto e guardo Tenma, mi sento il cuore in gola. Lui continua a sorridermi, ma non è il suo solito sorriso, è un sorriso triste.. sa che se io entrerò in questa stanza lui perderà per sempre la possibilità di stare con la persona che gli piace. Sta per abbassare la maniglia, ma io lo stacco dalla porta e lo abbraccio stringendolo a me con tutte le mie forze.

< Grazie Tenma > gli sussurro e ho paura che le lacrime non smetteranno mai di uscirmi. Lui ricambia l'abbraccio, poi si stacca da me dolcemente.

< Ora entra, Shindou ti starà aspettando > e abbassa la maniglia precedendomi nella stanza. Quando entro gli occhi di tutti sono puntati su di me, capiscono subito che ho pianto.."che stupido, è normale che lo capiscano...sto ancora piangendo!" penso mentre una lacrima mi fa il solletico sulla guancia. Shindou non ha più la mascherina, ha tirato su lo schienale del letto e seppure palesemente inebetito dalle medicine mi sta guardando sconvolto, come tutti gli altri. La loro reazione è normale, in fondo io non sono uno che piange facilmente. Mi asciugo le lacrime con la manica della felpa e sorrido, poi un singhiozzo mi scuote e rido. La risata mi si spegne velocemente lasciando nuovamente spazio alle lacrime, inizio a piangere forte rimanendo immobile sulla porta. Vedo Shindou farmi un sorriso dolce, poi allarga le braccia come per invitarmi ad andare da lui. Le mie gambe si muovono da sole e con pochi passi veloci mi ritrovo tra le sue braccia lasciandomi andare ad un pianto liberatorio. I miei compagni ci guardano, poi sento Tenma dire

< Noi andiamo via, a domani Shindou sempai, Kirino sempai > e anche gli altri ci salutano. Shindou risponde anche per me, io ho il viso nascosto nell'incavo del suo collo e lo stringo forte.

< E' la prima volta che io devo consolare te per essermi fatto male, è proprio vero quello che dicevano quando eravamo piccoli, che ci siamo scambiati l'anima e che quando uno dei due si fa male, è l'altro a provare dolore > mi dice ridendo mentre mi accarezza la testa. Rido a mia volta ripensando a quante volte Shindou ha pianto quando io mi facevo male. Alzo lo sguardo su di lui e il suo sorriso mi scioglie. Mi asciuga le lacrime con un dito senza staccare i suoi occhi dai miei. Mi tiro a sedere sul letto e gli prendo le mani.

< Shindou, mi dispiace, non sono stato un buon amico! Io avrei dovuto accorgermi che qualcosa non andava! Invece stavo addirittura per andarmene quando sei svenuto...mi dispiace! Mi dispiace tanto! > gli dico abbassando la testa e guardandomi le gambe.

< Kirino, non me ne ero accorto nemmeno io di stare male! È successo tutto all'improvviso, un secondo prima stavo bene, il secondo dopo una fitta di dolore mi ha fatto perdere i sensi. Non potevi accorgertene, non fartene una colpa! Tu ci sei sempre stato per me, ti sei sempre accorto di ogni mio cambiamento e di certo io non ti vorrò meno bene per non esserti accorto di una cosa della quale era impossibile accorgersene! > mi risponde lui. Alzo nuovamente lo sguardo e mi perdo nei suoi occhi. Mi avvicino lentamente al suo viso e alzo una mano per accarezzargli una guancia, lui mi guarda e lo vedo dischiudere le labbra, quel gesto mi da alla testa e mi fiondo sulle sue labbra baciandolo appassionatamente. Ci stacchiamo solo per mancanza d'ossigeno. Lui è rosso come un peperone, bene! almeno ha ripreso colore, prima era mortalmente pallido! Le mie lacrime gli hanno lasciato una scia umida sul viso che mi affretto ad asciugare. Nessuno dei due ha il coraggio di parlare, anche perchè non ce n'è bisogno. Leggo tutto quello che Shindou vorrebbe dirmi nel suo sguardo come lui lo legge nel mio. C'è una cosa però che non posso non dire ad alta voce,

< Ti amo Shindou > e lo vedo arrossire ancora di più mentre un largo sorriso si stampa sulla sua faccia.

< Ti amo anche io > mi risponde e, con mia grande sorpresa, mi poggia una mano sulla nuca attirandomi nuovamente in un lungo bacio. Passiamo le successive due ore a parlare e a baciarci.

< Mi dispiace che tu non potrai giocare con noi la partita più importante di tutte > gli dico prima di salutarlo dato che il tempo delle visite è finito.

< Dispiace anche a me, ma sono sicuro che sarete bravissimi, e io vi penserò per tutto il tempo! > lo bacio ed esco dalla stanza avviandomi verso casa.

Il giorno della partita Tenma, diventato il nuovo capitano è in difficoltà e Shindou si precipita al campo per dargli coraggio, una fitta di gelosia mi fa perdere la concentrazione per qualche minuto, poi però dopo aver urlato a Tenma tutto il necessario lo vedo voltarsi verso di me e sorridermi, non ha bisogno di urlarmi nulla, io capisco al volo tutto quello che il suo sguardo mi sta dicendo e mi sta dicendo esattamente questo : vinci anche per me.

Alla fine della partita (vinta e stravinta) mi fiondo a bordo campo dove lui ci sta aspettando. Lo abbracciano tutti, anche Tenma, io aspetto che si siano tutti allontanati, poi incurante degli sguardi di tutti me lo tiro in braccio prendendolo da sotto il sedere e lo bacio ridendo. Lui urla ed arrossisce.

< Mettimi giù Kirino, ci guardano tutti > mi sussurra, ma io non lo lascio andare,

< No, sei mio, mio e solo mio! E io ti amo! Lascia che tutti lo sappiano > e riprendo a baciarlo, lui incrocia le braccia intorno al mio collo e si lascia andare al bacio.

Abbiamo vinto la Holy Road e io ho finalmente dichiarato il mio amore a Shindou, ricambiato a pieno....la mia vita non potrebbe essere più perfetta di così!

 

 

Angolino dell'autrice

Questa fan fiction mi è venuta in mente guardando l'episodio in cui Shindou sviene e viene operato alla gamba. Per tutto il tempo non facevo che chiedermi: ma Kirino è il suo migliore amico e gli stava accanto e non si è accorto che stava male? E se ne stava addirittura andando! Poi all'ospedale era sempre lontano da lui mentre Tenma era il primo a fiondarsi dall'infermiera. (insomma non può rovinare così le mie fantasie in cui loro due sono innamorati! Doveva essere sconvolto!) così ho creato questa fan fiction per sfogarmi U_U

spero vi sia piaciuta :) fatemi sapere cosa ne pensate

a presto ^_^

  
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