Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _Underwater    19/12/2012    20 recensioni
«E se posso metterti nei guai?» sussurro.
«Mettimi nei casini, chi se ne fotte...»
«Non ti importa?» gli chiedo, perdendomi nei suoi occhi.
«Non mi importa»
«E se sono una bugiarda?» mi lascio sfuggire.
«Tutti diciamo le bugie» borbotta scrollando le spalle «Nessuno escluso»
«E se le mie bugie sono più gravi?»
«Guardami negli occhi» mormora afferrandomi il mento «Non mi hai ancora mentito, ne sono sicuro»
«Non ancora... Ma lo farò, sicuramente» confesso.
«E se... Se ti dicessi che in un certo senso, mento anch'io?»
--------------------------------------------------------------------
«Dimmi perchè. Perchè se ci stai male continui ad allontanarti da me?»
Sospiro «Perchè non voglio ferirti, Zayn»
Scoppia a ridere «Lo stai già facendo»
«Potrebbe essere peggio»
«Peggio di così? Credimi, mi sembra difficile»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 

 

Prologue.

()

 

 

 

«Tu sei pronta?» soffiò Liam all'orecchio di Jade.

La ragazza infondò i suoi occhi chiari in quelli scuri del giovane.

«Sono nata pronta, Liam». Aveva paura, in realtà, ma non l'avrebbe mai detto.

Lui le sorrise sistemando meglio la pistola dentro i suoi jeans. Erano pronti. Pronti per un altro colpo, pronti per un'altra rapina, pronti e basta.

«Quindi, io entro e dico... "Fermi o sparo?"» chiese Niall, "la matricola".

Non aveva ancora capito come andavano le rapine, a differenza dei suoi compagni di "avventure".

Jade scoppiò a ridere dandogli una pacca sulla spalla, adorava quando i novellini erano così ingenui «No, biondo. Tu entri, cerchi di non farti notare e ti avvicini alla cassa e, con calma e gentilezza, chiedi al cassiere i soldi. Se oppone resistenza entriamo in azione io e Liam, hai capito? Non fare mosse azzardate o sei fottuto»

Annuì freneticamente, si stava cagando sotto, Jade ne era certa.

«Dai, sarà divertente!» sbottò Liam con un ghigno divertito sulle labbra. Cercava di tranquillizzarlo, in realtà. Non ci riusciva mai con i novellini.

«Sì, divertente...» farfugliò lui avvicinandosi al supermercato.

Niall entrò mentre Liam e Jade osservavano il tutto da fuori.

«Secondo me, appena il cassiere si oppone, si mette a piangere» disse la ragazza, sicura di se.

Liam fece una smorfia «No, se la cava... Guarda, sta parlando col cassiere con tutta la tranquillità necessaria» le fece notare.

«La fortuna del principiante...» ribattè lei.

Niall uscì con un sorriso soddisfatto sul volto e si avvicinò a loro.

«Ragazzi, ce l'ho fa...»

«Corri, imbecille!» lo interruppe Jade, dandogli un colpo alla spalla.

I tre imboccarono una strada semi deserta e con il fiatone continuarono a correre.

«Perchè, perchè stiamo correndo?» chiese innocentemente Niall poggiando una mano al muro per riposarsi.

«Perchè devi sparire prima che il cassiere chiami la polizia, coglione!» rispose Liam piegandosi sulle ginocchia.

«Oh»

«Ragazzi, datemi la mia parte... Non posso mica stare tutta la notte qui, io» sbottò acida Jade togliendosi il passamontagna e infilandolo nella borsa.

Niall inarcò un sopracciglio «Momento, cosa? Ho fatto tutto io! Volete anche una parte?»

Jade e Liam si guardarono negli occhi cercando di non scoppiare a ridere.

Ah, i novellini... Tutti così ingenui.

«Biondo, se vuoi una parte tutta per te... Hai sbagliato proprio compagnia, qui lavoriamo in gruppo. E se il gruppo non ti va a genio... Bhè, sei libero di andartene»

«Quindi... Dobbiamo dividere quello che ho preso?»

«Esattamente» sbottò Liam poggiando una mano sulla sua spalla.

Niall scosse la testa leccandosi le labbra «Mi sa che ho sbagliato compagnia!» urlò scoppiando in una risata e correndo via velocemente.

Jade sbuffò seguendolo. Finiva sempre così, i più "furbi" cercavano di scappare dopo il primo colpo, illusi.

«Biondo, io ti ammazzo» farfugliò lei cercando di non perderlo di vista mentre saettava tra la folla di persone di fronte a lei.

Arrivò in una strada deserta e quasi priva di illuminazione e, ormai stanca, si appoggiò ad un cassonetto per riprendere fiato.

Scoppiò a ridere nervosamente, non era la prima volta che una matricola scappava dopo il primo colpo. E, ovviamente, non riusciva mai a prenderli.

Si sentiva stupida quando le fregavano i soldi, ma lo trovava divertente, in un certo senso.

"Un ladro che si fa derubare".Dove si era mai visto? Bhè, lei era l'eccezione.

Continuò a ridere scivolando a terra, non le importava di sembrare una pazza. Portò le mani sulla testa e abbassò lo sguardo sulle sue scarpe. La sua risata echeggiava in tutta la strada silenziosa.

Smise di ridere quando sentì dei passi vicino a lei. Aprì gli occhi alzando lo sguardo, trovandosi davanti un ragazzo dalla pelle olivastra.

Sentì il cuore salirle in gola quando si rese conto del vicolo in cui si trovava.

Era deserto e poco illuminato. Posto perfetto per gli stupratori e i drogati.

Balzò in piedi stringendo i pugni. Nessuno poteva farle del male. E se solo quel ragazzo aveva pensato di poterla sfiorare, si sbagliava.

«Stai be...»

Jade non lo fece finire di parlare che gli saltò addosso colpendolo più volte con tutta la forza che aveva in corpo. Il ragazzo cadde sulle ginocchia quando il pugno della ragazza colpì il suo "amichetto", ne approfittò per dargli un altro calcio alle costole.

«Non si toccano le ragazze. Hai capito?» sibilò lei soddisfatta.

«Ma che cazz...»

«Guarda che posso continuare!» lo avvertì lei, alzando un pugno.

«Non volevo farti del male! Lo giuro!» urlò il moro stringendo gli occhi.

Jade inarcò un sopracciglio, sentendosi subito in colpa. Lei e i suoi stupidi attacchi di panico contro gli stupratori.

«Non, non... Volevi farmi del male?» chiese con voce tremante.

Il ragazzò tossì scuotendo la testa.

Sentì un peso allo stomaco. Aveva quasi ammazzato un bravo ragazzo di botte, per niente.

Si abbassò istintivamente verso di lui aiutandolo ad alzarsi «Scusa, io... Cazzo, pensavo fossi uno stupratore! Si può sapere perchè ti aggiri in questi vicoli indecenti?»

Il ragazzo sorrise facendo poi una smorfia di dolore.

«Per quanto ne sappia, non ero l'unico in questo vicolo "indecente"» mugugnò piegato a metà, non riusciva ad alzarsi completamente a causa del dolore.

Jade lo notò, così mise un braccio attorno alla sua spalla sorreggendolo.

Mai picchiare un ragazzo carino. Doveva appuntarlo da qualche parte.

«Scusa, ti fa... Male qualcosa?» azzardò sperando di non averlo picchiato così forte, in fondo.

La fissò in silenzio negli occhi «Secondo te mi farei sorreggere da una ragazza se stessi bene?»

Lei annuì. Aveva ragione. «Ripeto, pensavo fossi uno stupratore... Io, io dovevo pur difendermi!»

«Ti difendi bene, vedo» borbottò lui.

«Sì, lo so. Anni di kick boxing mi hanno fatto be... Oh, ma che ti sto dicendo? Ce la fai ad arrivare fino a casa?»

Lui si spostò lentamente «Certo che ce la fac... Aia!» urlò portandosi una mano sullo stomaco.

«Fa che non gli ho rotto le costole, fa che non gli ho rotto le costole, fa che non...»

«Si può sapere con chi parli?» la interruppe lui continuando a tenersi la pancia.

«Ti ho rotto le costole?»

Il moro scosse la testa «E' pazza. Pazza» farfugliò a bassa voce.

«Non sono pazza. Vieni, ti aiuto a tornare a casa...» borbottò facendolo poggiare alla sua spalla.

Lui annuì «Casa mia è... Un tantino distante da qui»

Jade ruotò gli occhi al cielo «Senti, hai sangue sotto l'occhio, sulla fronte e sotto il mento. Non riesci a reggerti in piedi e... Io non ho intenzione di arrivare lontano trascinandoti. Quindi, ti porto a casa mia, ti aiuto a rimetterti in sesto e poi prendo la moto e ti accompagno, va bene? Però tu, non denunciarmi per violenza!»

Il ragazzo sorrise «Non ti denuncio, non ti denuncio»

«Ecco, bravo» borbottò trascinandolo lentamente.

Cosa le toccava fare... Medicare uno "stupratore" dopo averlo massacrato di botte. Perchè i ragazzi non riescono più a difendersi come una volta?

«Come ti chiami?» chiese lui, fissando il marciapiede.

Le venne un colpo quando sentì quelle parole. Doveva dire il suo vero nome o inventarne uno all'istante?

«Jade»

«Bel nome» commentò il ragazzo.

«E tu? Come ti chiami?»

«Zayn. Zayn Malik. Ti stringerei la mano ma credo di avere tre dita rotte...» abbozzò un sorriso.

«Scusa... » sussurrò imbarazzata. L'aveva presa sicuramente per una psicopatica picchia ragazzi.

«Pensavo fossi ubriaca... Ridevi da sola, in un vicolo deserto. Non è molto... Normale, sai?»

Jade scoppiò in una risata isterica. Ecco, appunto.

«Stavo... Non sono ubriaca! Stavo pensando ad una cosa divertente e mi sono messa a ridere. Tutto qui» si giustificò scrollando le spalle.

«Volevo aiutare una povera ragazza ubriaca a tornare a casa... E guarda come sono finito!»

«Ripeto per la ventordicesima volta: SCUSA. Cazzo, non ti è mai capitato di essere picchiato da una ragazza?»

«Sinceramente? No»

Jade si fermò davanti la sua casa «Bhè, allora... C'è sempre una prima volta» borbottò infilando le chiavi nel cancello.

Zayn si fermò a fissare l'enorme casa bianca davanti a loro.

«Vieni, ti aiuto...» mugugnò Jade aiutandolo ad entrare. Aprì l'ennesima porta e accese tutte le luci. Liberandosi del cappotto e della sciarpa.

«Wow» sussurrò Zayn guardandosi intorno «Hai davvero... Una casa bellissima. Complimenti. Che lavoro fai per permetterti tutto questo? La ladra?»

Jade irrigidì le spalle di colpo, sentendo il battito del cuore accelerare.

«Ehy, stavo scherzando!» trillò Zayn divertito.

La ragazza sospirò aprendo lo sportello contenente le medicine. Prese delle garze, cerotti, disinfettante e passò a prendere una bistecca dal frigo.

«Siediti, faccio in un attimo»

Il ragazzo annuì trascinandosi fino allo sgabello.

Jade versò il disinfettante su una garza e la poggiò delicatamente sul mento del ragazzo.

«Aia...» si lamentò lui.

«Non è niente, sta zitto!» lo ammutolì lei.

«Brucia...»

«Ora ti passa, smetti di lamentarti»

Zayn sorrise mentre la ragazza passava il disinfettante anche sulle altre ferite.

«Mi hai sistemato per Natale, Capodanno e per i giorni a venire...» borbottò poggiandosi la bistecca sulle dita della mano.

«Oh, manca ancora un pezzo a Natale, guarirai. Non preoccuparti» lo rassicurò lei. In realtà lo aveva conciato davvero per le feste. Voleva solo sdrammatizzare la situazione. Non poteva mica passare per una pazza violenta, no?

«Sì, certo... Picchi così tutti quelli che ti passano accanto?»

Jade sbuffò trattenendo una risata «No. Non picchio tutti quelli che mi passano accanto. Ti ho detto che...»

«Sì, si... Ti sembravo uno stupratore...» borbottò ridendo.

Jade osservò il ragazzo in silenzio. Era davvero bello, doveva ammetterlo. Capelli neri sparati in aria, occhi scuri e profondi e una fila di denti bianchi gli illuminavano il volto.

«Ecco fatto. Ho messo dei... Cerotti nelle ferite»

Zayn annuì e facendo una smorfia, si alzò. Guardò l'orologio e quasi non gli venne un colpo.

«Oh, merda... Hai un cellulare?» chiese allarmato, poi abbassò lo sguardo «No, aspetta. Io ce l'ho il cellulare!» borbottò tastandosi i jeans. Estrasse un cellulare sotto lo sguardo confuso di Jade e, zoppicando, si allontanò per parlare a telefono.

Jade trattenne tutta la sua curiosità e per far capire al moro che non le importava niente della conversazione -cosa non vera- canticchiò mettendo il disinfettante al suo posto.

«Potresti... Accompagnarmi a casa? Oppure vado a piedi... Non c'è problema»

Jade sobbalzò voltandosi verso il ragazzo «Oh, certo che ti accompagno... Come cazzo fai a camminare?»

Le sorrise «Grazie»

Jade afferrò il suo cappotto e uscì, seguita da Zayn che camminava alla velocità della luce. No, in realtà sembrava un bradipo in letargo, ma a Jade non dava fastidio.

Lo aiutò a salire sulla moto e poi accese «Dove abiti?» domandò aggiustandosi il casco.

«Vai avanti di qualche isolato... Ti indico io la strada»

Annuì facendo come gli aveva indicato e dopo diverse indicazioni, arrivarono a destinazione.

Zayn scese lentamente dalla moto, accompagnato da vari lamenti «Arrivato» sbuffò quando riuscì a mettersi in piedi.

Jade gli sorrise «Ce la fai ad arrivare davanti la porta o devo trascinarti fin lì?»

«Se vuoi trascinarmi, fai pure» disse lui porgendole un braccio.

Lei scoppiò a ridere «Buona notte, Zayn»

«Buona notte, Jade. Stai attenta per strada. Vai direttamente a casa, è tardi e ci sono tanti malviventi in giro... Oh, forse non dovrei dirti questo. I malviventi dovrebbero avere paura di te» ghignò, scoppiando a ridere. «Cazzo, non posso nemmeno ridere...» mugugnò stringendosi la pancia.

«Non volevo picchiarti così forte. Mi dispiace. Fatti... Non lo so, fatti visitare da un medico»

«Bene, passi a prendermi domani e ci andiamo insieme?»

«Che?» urlò lei, inarcando un sopracciglio.

«Sei stata tu a conciarmi così, non posso mica guidare in questo stato?! Potresti almeno accompagnarmi dal dottore... Non hai una coscienza? Ascolta la vocina dentro di te, forza!»

In realtà la coscienza ce l'aveva, ma riusciva a non ascoltarla. Spesso.

Jade scosse la testa ridendo «Ho capito, ho capito... Ti accompagno»

«Passi a prendermi alle nove?»

«Alle nove? Di mattina? Ma è l'alba!» protestò lei.

«Alle nove» confermò da solo, per poi voltarsi lentamente verso la porta.

«Sei un approfittatore!» si lamentò fissando le spalle del ragazzo.

«E tu una ragazza violenta, Jade»

«Non sono violenta!» urlò.

«Oh, certo Jade... Ci vediamo domani, Jade»

«Smetti di ripetere il mio nome!»

«Lo ripeto perchè non voglio dimenticarlo, Jade»

«Fanculo, Jade» sussurrò a se stessa mettendo in moto.

Perchè non riusciva mai a frenare i suoi "istinti violenti"?

 

 

SCIABURABU! :D

*colpo di tosse per il momento imbarazzante dopo lo "sciaburabu" lol.

Okay, ci sono. Ho trovato cosa dire!

No, non è vero cwc

So solo che non vi libererete mai di me.

Muahahahahahaha * risata malefica. Molto malefica *

Non so fare nemmeno una risata malefica ewe

Ah, lo so... Lo so... E' la terza volta che scrivo una storia su Zayn.

Non è colpa mia! Lo giuro!

Ma... Ma... Boh, è una cosa strana. Spero non mi abbandoniate per questo piccolissimissimissimissimissimo difetto.

(Per le persone che non lo sapevano, rimuovete tutto. Fate finta che questa sia la prima con Zayn lol)

Adesso, se siete state così forti psicologicamente da arrivare fin qui, spero mi facciate sapere se ne vale la pena continuarla o se è meglio andarmi a nascondere in un angolino sperduto della terra alias camera mia lol.

Aspetto voi C:

Un bacio

-Me.

   
 
Leggi le 20 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _Underwater