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Autore: desrosiershat_    19/12/2012    6 recensioni
Ormai non avevo tanto tempo. Mancava poco, me lo sentivo. Il velo dell'infinito si stava posando su di me, leggero come un lenzuolo. Mi avvolgeva in un abbraccio caldo e accogliente, chiamando piano il mio nome.
''Skyler. Basta lottare, basta resistere. Sei stanca, sola, abbandonata. Vieni con me.''
Era lì nella stanza buia, lo sentivo. -No. Devo lottare, per lui.-
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Skyler's Pov.

In quel momento lui era l'unica cosa che riusciva a tenermi in vita.
Quel fagottino sdraiato vicino a me, le cui braccia mi circondavano strette, era l'unica cosa per cui valeva la pena lottare. Il suo respiro, che mi soffiava piano sul collo, era l'unico rumore nella stanza, che nelle mie orecchie sembrava musica.
Ormai non avevo tanto tempo. Mancava poco, me lo sentivo. Il velo dell'infinito si stava posando su di me, leggero come un lenzuolo. Mi avvolgeva in un abbraccio caldo e accogliente, chiamando piano il mio nome.
''Skyler. Basta lottare, basta resistere. Sei stanca, sola, abbandonata. Vieni con me.''
Era lì nella stanza buia, lo sentivo. -No. Devo lottare, per lui.- mormorai, stringendo i denti per evitare la tempesta nei miei occhi. Ma ormai il respiro si faceva lento, irregolare, e le braccia di lui stavamo perdendo sensibilità sul mio corpo, facendomi alzare nel cielo scuro, mollando la presa sul mio cuore.
Dalla mia bocca uscì un rantolo, in cerca d'aria da respirare, e il velo dell'infinito si posò finalmente su di me, oscurandomi la vista sul mondo.
Eccola, la tempesta. Uscì piano dal mio occhio, mentre con un ultimo respiro mi voltai verso il fagotto. -Ti amo.- Le mie ultime parole, il mio ultimo respiro, speso per lui, per l'unica cosa che mi aveva aiutato a vivere.
Buio.

 

Niall's Pov.

-Skyler! Skyler, attenta!- risi per mezzora a quella scena.
Eravamo sulla riva dell'oceano, mentre la spiaggia vuota mi guardava stendere la grande coperta su di lei, e poggiare il cestino di vimini su quest'ultima.
Skyler era sulla riva dell'acqua, a rincorrere un granchietto sceso dalla sua roccia. L'animale correva via terrorizzato, cercando un posto in cui nascondersi.
-Aspetta, l'ho quasi preso, Niall!- urlò lei.
Ma il granchio si nascose sotto uno scoglio vicino, scivolando nell'ombra. -Accidenti!- imprecò Skyler.
Immaginatevi una ragazza dai capelli rosso fuoco che rincorre un mollusco vicino all'acqua, e avrete il motivo per cui mi tenevo la pancia dal ridere, mentre un venticello leggero mi colpiva la fronte sudata.
Skyler mi raggiunse, un po' delusa perchè gli era sfuggito il granchietto, e si sedette vicino a me, mettendo il broncio. -Smettila di ridere, non è divertente!- strillò irritata.
-Se sto ridendo vuol dire che fa ridere, non credi?- dissi prendendo fiato. I suoi occhi grigio ghiaccio si posarono sui miei azzurri, e alla fine scoppiò a ridere anche lei.
Vidi i suoi capelli volteggiare e lottare col vento, e la sua risata cristallina colpire le onde dietro di lei. Guardai la perfezione di quella creatura, assaggiandone ogni forma.
-Allora, dov'è il cibo?- disse lei, guardandomi implorante. Un colpo di tosse, e tornò a sorridere.
-Aspetta- presi il cestino dietro di me, mentre lei ripeteva il mio nome in continuazione per cercare di farmi andare più veloce coi movimenti.
-Niall, Niall, Niall, muoooviti, sei lento!- strillò lei.
Poggiai il cestino davanti a me, e lo aprii cercando i panini. -Guarda un po' cosa c'è qui...-
-Al prosciutto, sì!- disse felice Skyler, prendendomi il panino dalla mano. Iniziò subito a mangiarlo con foga.
-Ma da quant'è che non mangi?- risi io.
-Un'oretta?- sorrise lei.
E' incredibile come una persona possa cambiare la vita ad un'altra. Lei era caduta nella mia poco tempo fa, trascinandola nel mio giro di desolazione e tristezza. Ma lei mi aveva dato una ragione per lottare, per non cadere nell'oblio profondo. Forse per sempre.
-E ho anche un'altra sorpresa...TADAA'!- strillai tirando fuori dal cestino la sua torta preferita, alla panna con le fragole. Gliene tagliai subito una fetta, vedendo come sbavava al solo contatto con lo sguardo.
Cercò di togliermela di mano, ma io mi alzai, indignato. -Ma come ti permetti? Questa è mia!-
-Nooo! Dammela, dai!- Skyler si alzò di scatto, provocandole un colpo di tosse, e cercò di togliermi la torta dalle mani.
-La vuoi? Dai, prendila!- Mi misi a correre come un matto sulla riva, ma lei era più veloce e mi atterrò sulla schiena, prendendo la torta e pasticciandosi la faccia di panna.
-Si, è buona!- Mi misi a ridere come uno scemo alla vista di Skyler piena di panna
Mi alzai piano, mettendomi in ginocchio, e sorridendo lei pulii la crema dal mento. -Sei tenerissima, sai?-
Le presi il viso fra le mani e poggiai le mie labbra sulle sue, provocandole una scarica lungo la schiena. Gettò a terra la torta e portò le braccia dietro il mio collo, mentre io le cingevo i fianchi con le mie.
Non avevo mai vissuto un momento così perfetto, mi sentivo come se il Paradiso ci avesse accolto nel suo abbraccio caldo. E l'aveva fatto.
Il mio Paradiso era Skyler, l'unica cosa che mi aiutava a vivere bene.
Senza di lei mi sentivo perso, e il solo pensiero di perderla per sempre mi faceva venire una paura immonda.
Mi lasciai andare a quel bacio, che mi faceva mettere le ali e volare fra le nuvole.

 

Stavamo correndo sulla spiaggia, ridendo e sentendoci felici. Ma il tutto finì subito.
Sentii Skyler vicino a me tossire all'improvviso, piegarsi in due e cadere a terra, priva di sensi.
-Ma che...Oh mio Dio, Skyler! SKYLER!-

 

Skyler's Pov.

Un cigolio, un tonfo sorso, urla e imprecazioni.
-La stiamo perdendo, defibrillatore, presto, DEFIBRILLATORE!-
Una scossa atroce, un rantolio, l'oscurità più infinita.

 

Mi svegliò una luce provenire da sopra di me. Ero...morta?
Aprii piano gli occhi, e mi accorsi che la luce non era altro che un lampadario a neon.
Il soffitto bianco mi accecava, costringendomi a girare lo sguardo. Mi guardai intorno. Ero stesa sul un letto, morbido con una nuvola, e avevo dei tubicini attaccati al braccio. Dei...tubicini?
Sbarrai gli occhi, spaventata. Oh no.
Mi alzai di scatto, il che mi provocò un attacco di tosse fortissimo, e un dolore acuto al petto. La mia vestaglia bianca mi faceva sembrava ancora più magra di quello che ero già, e le pareti giallognole della stanza d'ospedale mi facevano girare la testa. Vedevo solo una sedia vuota accanto a me, una mensola dall'altra parte del muro, qualche poster e un orologio attaccato alla parete.
Erano le 23.02 di sera. Sentii delle voci fuori dalla porta bianca, una delle quali apparteneva a Niall.
-Ha avuto un attacco di cuore.- Un sussulto strozzato. -Ha fatto bene a chiamarci, altrimenti a quest'ora non sarebbe sdraiata su quel letto.- La voce di una donna, profonda ma dolce.
-Ma...com'è successo?- Niall, preoccupato e in lacrime.
-La paziente soffre di una malattia al cuore fin dalla nascita; probabilmente è di natura genetica. Soffre di infarti, e ha la pressione del sangue irregolare: a volte troppo alta, a volte troppo bassa.-
Un singhiozzo. -Cristo, i-io non ne sapevo niente!-
-Adesso è in condizione critica; non credo che passerà la notte.-
Skyler sentì Niall scoppiare a piangere, dall'altra parte della porta. L'infermiera lo abbracciò, cercando di calmarlo.
-Mi dispiace tesoro.-
Un colpo fortissimo di tosse mi attraversò il corpo, attirando l'attenzione dei due là fuori.
Niall entrò di corsa nella stanza, seguito dall'infermiera, che mi diede una veloce occhiata e se ne andò, lasciandomi esposta al pericolo.
-Skyler.- mormorò Niall a denti stretti.
-Niall, aspetta, io...-
-TI RENDI CONTO DI COSA MI HAI TENUTO NASCOSTO? Te ne rendi conto? Saresti potuta morire da un momento all'altro, DAVANTI AI MIEI OCCHI, e magari non avrei potuto fare niente per salvarti!-
Singhiozzai, sentendomi in colpa. Aveva ragione.
-I miei genitori sono morti, io vivo con mia zia che se ne frega altamente di me! Non ho nessuno a parte te, e non volevo farti andare via da me per colpa di una stupida malattia!- urlai, senza fiato.
-Andarmene? Da te? La mia unica ragione di vita, l'unica che mi da un motivo per respirare? Come puoi pensare che io me ne sarei andato? Ti avrei aiutato a risolvere il problema, insieme! Ma...ma non...- La sua voce venne spezzata dal pianto. Un urlo mi esplose nella testa, al solo pensiero della mia morte e della sua.
-Non sopravviverò stanotte, vero?-dissi, stringendo i denti.
Lui scosse la testa, il volto coperto dalle mani.
-La mia ultima notte di vita voglio passarla tra le tue braccia, ti prego.- Mi accasciai senza forze sul letto, mentre il cuscino mi avvolgeva, morbido.
Niall non se lo fece ripetere due volte. Scostò piano le coperte dal letto, e si infilò dentro esso, vicino a me, abbracciandomi stretta.
-Ti amo. Non dimenticarlo, ti prego.- Mi sussurrò fra i capelli rossi, spenti.
-Non lo farò.- lo rassicurai.
Gli lasciai un bacio sulle labbra, l'ultimo con tutta probabilità, mentre la tempesta ci avvolgeva, tuonando silenziosamente. Poi...il buio.

 

Niall's Pov.

Le onde si infrangevano imponenti sugli scogli, mentre guardavo i gabbiani lottare su, nel cielo infinito.
Spostai lo sguardo sulla foto che tenevo fra le mani. La testa rosso fuoco di Skyler che spuntava da un mucchietto di neve soffice, il volto che si apriva in una risata cristallina come l'acqua più pura.
Sorrisi al ricordo di quella scena. Era sempre stata un po' imbranata, una delle cose che hanno contribuito a innamorarmi di lei.
Quella notte, Skyler non ce l'aveva fatta.
Il suo cuore era troppo debole per resistere ancora, e aveva deciso di portarla via da questo mondo.
Quando mi ero svegliato, quella mattina, non volevo crederci nonostante sapessi già la verità. L'infermiera mi aveva sorriso teneramente, abbracciandomi e asciugando le lacrime che non smettevano di scendere dai miei occhi azzurri. Mi ricordo il tocco della sua mano fra i mie capelli biondo cenere, mentre io davo un ultimo bacio sulla fronte al corpo senza vita di Skyler.
Un velo venne stesso dolcemente sul suo corpo, imitato dal velo della solitudine sul mio cuore.
Adesso ero nello stesso posto del pic nic di qualche mese fa.
Sentivo i ricordi cadere nelle onde del mare, accompagnando il suono del mio respiro pesante.
La foto che tenevo in mano venne bagnata dall'ennesima lacrima, mentre il cielo si tingeva di un rosso intendo, cambiando dal giallo al rosa chiaro. Alzai lo sguardo verso l'orizzonte, e sorrisi vedendo Skyler salutarmi da lontano, ma scomparendo subito dopo.
Riposi la foto nella tasca della felpa, mentre mi sedevo lentamente sulla sabbia umida.
Le lacrime si mescolarono alle onde del mare, i miei occhi si perdevano nell'immensità dell'orizzonte davanti a me, mentre il mio cuore veniva riscaldato da una presenza improvvisa vicino a me.
Afferrai la mano invisibile di Skyler, mentre sorridendo guardavamo la notte scendere su noi, ricoprendo tutta la tristezza, con il vento leggero che portava via i ricordi.

 

 

''I remember tears streaming down your face

when i said I'll never let you go.

When all those shadows almost kill your light.

I remember you said Don't live me here alone.

But all that's dead and gone and past tonight.''

'Safe & Sound' -Taylor Swift.
 



Spazio ''Autrice'':
NON POSSO CREDERCI, HO PUBBLICATO IL MIO PRIMO SCHIFO! FGHJK
Bhe, che dire? LOL
Amo scrivere, quindi ho voluto pubblicare per provare un'emozione nuova.
NO VABBE', NON ESAGERIAMO AHAHAHA
Però da grande sarebbe davvero bello fare la scrittrice, è un mio sogno nel cassetto. c:
Cooomunque, che ne dite di dirmi cosa ne pensate con una PICCOLAPICCOLAPICOOLA recensione? *Faccia da cucciolo*
Mi interessa davvero il vostro parere :)
Ciao a tutti **dfghj
Giùx. c:
(Come avete notato, non sono brava a fare gli 'Spazi Autrice', LOL)






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