Eranono appena finite le vacanze estive, e ciò significa una cosa sola : la scuola non sarebbe tardata  a rincominciare, infatti mancava solo una settimana o due? Chissà!! Amanda era così durante le vacanza, perdeva il senso del tempo, per lei un venerdì poteva benissimo essere anche un martedì. Però lo riacquistava quando tornava dalle vacanze, che soleva passare ogni anno in Marocco, perché su padre era nato lì.
Quei due mesi le passavano davanti agli occhi come una stella cadente durante un intera notte buia e oscura. Tre giorni dopo il suo ritorno, riprese le forze mentali per rincominciare un altro lungo, noioso,imperituro,straziante…ok se dovesse elencare tutti gli aggettivi negativi sull’idea che aveva sulla scuola non avrebbe più finito. Comprato tutto il materiale necessario per compiere quella guerra senza fine si diresse verso la casa della sua migliore amica Monica che frequentava la sua stessa classe, che non aspettava l’ora di vedere per raccontarle tutte le stronzate che aveva fatto quell’estate e viceversa la seconda faceva lo stesso. Monica è una ragazza come tutte le altre ma diversa nello stesso momento, perché alla fine siamo tutti uguali ma unici. Lei fisicamente non è chissà che botta, è alta più di Amanda, hai i capelli su un rossiccio smaltato di arancione, è una “tettona” è così come la chiamavano i suoi amici. Le due ragazze frequentavano lo stesso liceo quindi il linguistico, al principio non erano amiche ma questo rapporto si è consolidato soprattutto il terzo anno quando entrambe avevano litigato con le loro precedenti migliore amiche. Ad Amanda ciò che piaceva di più di Monica era la sua persona cioè questa si presentava agli occhi di tutti una ragazza forte d’acciaio ma tolto il guscio superiore scopri che è la persona più fragile che possa esistere. Ma più di tutto questo, le piaceva il modo con cui lei riusciva a condividere con lei tutto persino la sua vita, i suoi sentimenti. Per quanto riguarda Almanda era bionda non al punto di sembrare tinta come quelle Barbie truccate che sembrano puttane, anzi a lei il trucco non le piaceva molto si passa giusto un velo di matita la mattina prima di uscire. Era una di quelle persone che se vedi in strada pensi che sia una nerd che non fa altro che studiare dalla mattina alla sera e che non esce ma di casa con gli amici, invece Amanda era tutto il contrario….
 

Era appena suonata la sveglia che l’avrebbe portata in carcere da lì all’una. Si era svegliata male come al solito, non riusciva a trovare i vestiti adatti da mettersi per il primo giorno di scuola così per non perdere tempo si mise un paio di jeans attillati, una maglia non molto pesante della Carlsberg e le sue amate Blazer color argento con il logo d’orato, per lei erano un pezzo d’arte da venerare! Non fece colazione, disse a sua madre che non le andava invece era tutto il contrario, aveva una fama da fattone che aveva fumato tutta la notte!! Così uscì a prendere l’autobus attuando il solito rito tradizionale di salutare con grande enfasi tutti le sue amiche o quelle che credevano di esserlo, dimostrandole che era contentissima di rivederle e che le erano mancate tantissimo quando era tutto il contrario, per lei erano tutte uguali delle galline in un pollaio che non facevano altro che fare appunto le GALLINE. Non c’era bisogno di dirlo ma si trovava bene solo con Monica.  Una volta incontrata l’amica si diressero verso il portone dell’entrata cercando e spintonando quando ce n’era il bisogno tutti quei primini pieni di vita e di energia per iniziare un nuovo anno, si continuava ripetutamente a chiedersi come facessero ad avere così tanta volontà e forza d’animo ma soprattutto energia alle sette di mattina con un tempo che non prometteva niente di buono e un freddo boia, ma quelli sono i misteri della vita terrena ancora sconosciuti agli scienziati di tutto il mondo.

 

La classe in qui si trovava tutto sommato non era male, erano in 13 alunni che si condividevano una vita scolastica con il presupposto di essere una classe unita, che eliminava ogni tipo di differenza, per Amanda erano tutte stronzate, in cuor suo sapeva che ogni uno pensava solo a sé durante le verifiche, e quindi non potevi mai contare su nessuno.
Ma questo loro cercavano di celarlo dicendoti: “ Scusa ma non ti sentivo, c’era la prof. che mi guardava,- oppure la stronzata che più Amanda amava- non lo so, non ne ho la minima idea non ho studiato niente, prenderò sicuramente un tre”. E una volta riconsegnate le verifiche si accomodava insieme al suo 5 o 4 e ammirava tutte quelle facce da schiaffi che blateravano tra loro insulti perché avevano preso 8 e non 9. Poi come al solito Deborah si girava da Monica e Amanda chiedendoli: “A voi come è andata?” con la sua faccia da castora ammuffita. Le due amiche si guardavano e in coro le rispondevano: ”Da diooo, come al solito, tu piuttosto quanto  hai preso?”. E con una faccia molto tesa aveva il coraggio di affermare: “Non è andata bene, anzi ho preso solo 7….”, e poi si rigirava al suo posto. A quel punto le due amiche si guardavano e silenziosamente la mandavano a quel paese imprecando tra loro che se avessero preso il suo voto avrebbero fatto festa, poi come al solito la prendevano alla leggera visto che era solo il primo quadrimestre.

 

 

 

 

 

 

"Ciaooooo a tutti questa è la prima storia che pubblico. Questo è solo l'inizio quindi non ci sono ancora ne Zayn ne gli altri però non dovrete aspettare per molto..... leggetela e non soffermatevi all'inizio sarà molto divertente e coinvolgente nei prossimi capitoli. Se avete qualche cosa da consigliarmi, io son ben accetta anzi ahahahahah ALLA PROSSIMAAAAA"