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Autore: Flamel_    19/12/2012    1 recensioni
"Dieci anni dopo, Zayn aveva bisogno di scendere dalle montagne russe. L’indigestione di noccioline, di adrenalina e di capelli scompigliati l’aveva portato ad una fastidiosa sensazione di scombussolamento e al disperato bisogno di scendere. Ma il ragazzo camminava sui suoi piedi e la decisione di cambiare tutto stava solo a lui."
Salve! Queste due one-shot fanno parte di una raccolta basata sulle montagne russe... E la fisica!
C'è anche un po' (diciamo SOLO) di Ziam, che non fa mai male!
Spero vi piaccia, lasciate una recensione :DD
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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"Now that I've lost everything to you
You say you wanna start something new
And it's breakin' my heart you're leavin'
Baby, I'm grievin'
But if you wanna leave, take good care
I hope you have a lot of nice things to wear"

Wild World-Cat Stevens


 


 

 


“Chiudi gli occhi e apprezza quella giostra che è la vita”.

 

 

 


A Zayn era sempre piaciuta l’immagine che scaturiva nella sua testa con quella frase. Gli veniva in mente il piccolo paese sul mare dove la sua famiglia trascorreva le vacanze estive. C’erano due strade principali e una di queste era il lungomare, dove c’erano i lidi e dove, la sera, spuntavano alcune bancarelle, per gioia dei villeggianti. E anche di un piccolo Zayn: nonostante fosse sera, lui amava arrivare fino all’ultima bancarella, la più piccola. Perché? Perché vendeva le migliori noccioline tostate di tutto il Regno Unito. Zayn adorava prenderne una manciata con le sue piccole manine e sgranocchiarle tutte insieme perché il sapore dolce si posasse sulle labbra e poi si diffondesse in tutta la bocca.

Mentre sgranocchiava, di solito, ripercorreva la strada dei lidi e, ora che aveva ottenuto il suo premio, poteva finalmente concentrarsi su ciò che lo circondava: la brezza che accarezzava il mare e che infrangeva il luccichio argenteo della luna sull'acqua bruna, poi le caramelle, le luci, i colori e infine lei, la giostra più alta che avesse mai visto. Erano montagne russe, per la precisione, tutto un contorcersi di ferro e acciaio che si articolava in forme affusolate e… Da brivido.

Zayn aveva chiesto spesso ai suoi genitori di poter salire su quella meravigliosa giostra, ma purtroppo per la sua scarsa altezza non aveva mai potuto apprezzare l’adrenalina della velocità e del vento tra i capelli; così, anno dopo anno, si limitava ad osservare quella temibile e splendida struttura dal basso.

 

Dieci anni dopo, Zayn aveva bisogno di scendere dalle montagne russe. L’indigestione di noccioline, di adrenalina e di capelli scompigliati l’aveva portato ad una fastidiosa sensazione di scombussolamento e al disperato bisogno di scendere. Ma il ragazzo camminava sui suoi piedi e la decisione di cambiare tutto stava solo a lui. Basta fan, basta musica –almeno per un po’, basta Perrie –che ormai non vedeva da tempo- e basta quella stupida sensazione di essere seguito ovunque andasse! Sempre più spesso e sempre più angosciato si ripeteva nella mente che sarebbe passato tutto, ma poi arrivò al punto di non ritorno.

Basta, si disse, devo smettere. Ma non aveva tenuto conto di quel dannato senso di colpa che gli invadeva corpo e mente al solo pensiero di abbandonare tutto. Si poteva riassumere con un nome: Liam. Infatti, il solo pensiero di comunicargli la sua decisione era come ricevere una scarica di pugni nello stomaco perché, sì, voleva bene agli altri ragazzi, ma con Liam tutto era diverso. Da sempre.

La reazione di Liam non fu molto evidente: non si era mosso, non aveva spostato il peso sull’altra gamba, non si era passato una mano sul viso come faceva sempre quando era stravolto e non aveva buttato per aria il pianoforte accanto a cui Zayn era seduto.

Non aveva fatto niente di tutto ciò, ma Zayn era sensibile ai suoi impercettibili movimenti perché era solito osservare così tanto il suo viso che ogni minima alterazione era una chiara manifestazione dei suoi sentimenti. Liam era complessivamente impassibile, ma aveva le labbra contratte, come a contatto col gusto aspro del limone, gli zigomi avevano lievemente inarcato i suoi occhi nocciola e Zayn poté giurare di aver visto il suo sguardo un po’ più liquido.

«Fai… Fa’ un po’ come vuoi».

Zayn aggrottò le sopracciglia. «Ne sei sicuro?» soffiò tutto d’un colpo, involontariamente.

«Mi chiedi anche la conferma, Zayn?».

Il ragazzo sentì il suo tono farsi pungente e una ventata di insicurezza lo colpì, tanto da farlo arretrare. «No, io…» biascicò.

«Vuoi che ti rassicuri, che ti dica che andrà bene senza di te? Che tu starai bene, che io starò bene, Zayn? Vuoi che ti dica questo?» esplose l’altro.

Pareva di essere in un universo parallelo: dove era finito il saggio Liam, quella figura rassicurante che spesso aveva tenuto a bada la lingua pungente di Zayn? E di Zayn, che era solito ostentare un atteggiamento da duro, ne era rimasta solo l’ombra spaventata?

Zayn abbassò lo sguardo. «Mi dispiace, è tutto troppo incasinato e non so più cosa fare…».

«È così che vuoi riprendere il controllo della tua vita, scappando?». Zayn non rispose e Liam continuò, ma era chiaro che le scenate non fossero il suo forte e la voce s'incrinò. «E quando ti sarai stufato di nuovo, hai intenzione di abbandonare altre persone che si sono affezionate a te?».

Zayn scavò nel suo sguardo ferito e racimolò la sua arma di difesa, un po’ di quel sarcasmo che gli era venuto a mancare negli ultimi mesi. «Hai fatto questa scenata per me o per te? Sono io che sbaglio oppure sei tu che non vuoi soffrire una volta che me ne sono andato?» chiese con un sorriso di scherno, raddrizzando finalmente le spalle, e fece breccia nel volto apparentemente inespressivo di Liam, che sorrise mesto arrossendo.

«In medio veritas» borbottò imbarazzato, liberandosi da quella posizione rigida. «Certo, sarà tutto maledettamente piatto senza di te e non credo di poter sopportare una vita di noia, ma… Se vuoi davvero partire e mollare tutto, io posso solo rimanere a guardare».

Alle sue parole Zayn balzò in piedi e sentì l’irritazione pizzicargli i palmi delle mani sino ad arrivare ai muscoli delle spalle; cos’era tutta quell’arrendevolezza? Prima Liam si era mostrato così contrariato all’idea che lui partisse e la sua forza, la sua rabbia, l’avevano colpito, l’avevano scrollato e Zayn era tornato in sé.

Adesso toccava a lui colpire Liam, a modo suo. Il suo braccio scattò a molla perché di solito era quello il suo modo di risolvere i problemi. Ma qualcosa nell’espressione di Liam –probabilmente le labbra rosee messe in evidenza dal lieve broncio- cambiò la traiettoria del braccio e la mano di Zayn andò a posarsi sui capelli morbidi del ragazzo.

Istintivamente avvicinò i loro volti e poggiò le sue labbra a quelle imbronciate di Liam, che si rilassò nonostante il gesto inaspettato.


Era stato un contatto dolce, delicato e anche se era durato un attimo, gli effetti che suscitò sembrarono riversarsi su entrambi per molto più tempo.

Liam convinse Zayn a non mollare e non per una sua scelta egoistica, basata sul bisogno di avere il ragazzo accanto a sé, ma perché era la cosa migliore per lui.
Zayn, d’altro canto, si ritrovò improvvisamente seduto su una giostra del luna park, per la precisione sulle montage russe, di nuovo alle prese con l’adrenalina, un sapore dolce e le mani di Liam tra i capelli.

Perché, sì, a lui permetteva di toccarli.




 

 

 

Flamel's corner

Salve a tutti!

Se siete arrivati fin qui vi ringrazio daaavvero tanto perché è la prima one-shot con una "bromance" che scrivo. In realtà farà parte di una raccolta di due one-shot (l'altra è tutta nella mia mente... È una minaccia e.e) che mi è venuta in mente ripassando fisica per la verifica, in un esercizio che prevedeva le montagne russe, l'energia potenziale gravitazionale e quella cinetica... Argomenti molto passionali, sì...

Beh, spero vi sia piaciuta!

Lasciate una recensione e mi farete felice :D

 

F_

 

(Se vi va, fate un salto nella mia long-fic 'Undisclosed Desires', su Zayn, Ellie e la danza...)


  
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