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Autore: _yulen_    19/12/2012    1 recensioni
Era tempo che volevo fare una FF su CoD ma per un motivo o per l'altro ho sempre rimandato perchè non avevo l'ispirazione. Poi mi sono resa conto che il CoD non si vedono quasi mai ragazze e quindi ho deciso di inserirne una io anche perchè secondo me è una cosa ingiusta U__U
Fine della Terza Guerra Mondiale, Praga. Una ragazza, ex spia e ora Spetsnaz, è in giro per la città alla ricerca di sopravvissuti e si imbatte nel corpo quasi senza vita di un soldato.
Una nuova guerra all'orizzonte e un'altro nemico da affrontare. Sembra che per la Task Force 141, alla quale poi si aggiungerà anche la stessa ragazza, la pace non sia destinata a durare molto e anche il mondo, guarda il sole sorgere all'alba di una nuova guerra.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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-Cosa porta uno Spetsnaz a disertare il suo paese?-mi chiese Soap mentre curavo la ferita.
Lo guardai e mi lasciai sfuggire un mezzo sorriso.
-Volevo vedere com’era salvarle le vite invece che spezzarle-risposi fissando la fascia con alcuni ganci. -Comunque, dovrebbe dormire ed evitare di alzarsi per le prossime ore-dissi riprendendo il mio fucile.
-Nel mondo sembra che la guerra stia riprendendo il suo corso, e noi dovremo restare qui?-
-Esattamente-risposi uscendo e incrociando Price sul cammino.
-Soap sta dando i numeri, lo calmi e gli impedisca di fare qualsiasi movimento che lo metta sotto sforzo-dissi controllando che nell’arma ci fossero le munizioni.
-E tu dove vai?-
-A controllare i dintorni prima che il sole sorga-risposi allontanandomi.
Avevo tre ore a mia completa disposizione, volevo raggiungere la Baia della Neva per vedere l’alba. Mi piaceva quel posto, quando riuscivo a trovare un buco di tempo nel mio lavoro andavo lì, sia per vedere il sole sorgere sia per ammirare il tramonto, era uno spettacolo che valeva la pena vedere, avrei voluto vederlo di nuovo ma non avevo abbastanza tempo a diposizione.
Controllai solo le zone più a rischio, quelle che sarebbero potute essere un nascondiglio per il nemico e quando fui certa che la zona fosse sicura, tornai indietro.
Entrai in armeria e guardai Soap seduto sul letto chiacchierare con Nikolai.
Sembrava si stesse riprendendo, erano mesi che eravamo confinati in quella caserma e solo ultimamente sembrava essere tornato lucido e razionale tanto che aveva già provato ad alzarsi più di qualche volta, ma con scarsi risultati.
Mi lasciai cadere su una sedia nel lato scuro della stanza e chiusi gli occhi. Ero stanca, avevo vagato per la città per circa tre ore, ma non riuscivo a dormire, non che fosse una novità. Passavo poche ore dormendo e anche quel po’ di sonno era insoddisfacente e turbato e il fatto di essere costretta a dormire su una sedia non era di alcun aiuto.
Mossi prima il collo e poi la schiena facendo scricchiolare le mie ossa, ero da rottamare nonostante la giovane età.
Vidi Soap cercare di scendere dal letto.
-Non ci pensi nemmeno-dissi con voce ferma. –Si giri su un fianco ma non scenda-
Come se non avessi detto nulla, si alzò per cadere subito dopo.
Ero indecisa se restare lì a godermi la scena che testimoniava la sua stupidità, o dargli una mano.
-Idiota-borbottai avvicinandomi a lui per aiutarlo a rialzarsi.
-Cos’è che non capisce della frase “non si deve alzare per nessun motivo?”-chiesi facendolo distendere.
Fece per dire qualcosa ma con uno sguardo gli feci capire che doveva stare zitto.
Vidi un po’ di sangue fuoriuscire dalla ferita, probabilmente si era riaperta.
-La maglia. Se la tolga-ordinai cercando altre fasce.
-Non stiamo correndo troppo?-chiese divertito.
Quello era uno di quei momenti in cui lo avrei preso a testate.
-Se volete torno più tardi-disse Price sulla soglia della porta.
Non risposi altrimenti avrei fatto una strage tingendo le pareti della stanza di un bel rosso sangue.
Lo aiutai a sfilarsi la maglia e lo maledii quando vidi che erano saltati tre punti. Cercai l’ago e il filo e tornai verso di lui.
-Che intenzioni hai?-chiese indicando l’ago.
-Ricucire la ferita e ora stia fermo-dissi facendo passare la punta attraverso la pelle.
Non so perché ma mi divertii a vederlo soffrire, gli stava bene, così imparava a darmi ascolto, Price lo guardava divertito quasi quanto me.
-Fa male-mugugnò stringendo i pugni.
-Vuole farmi credere che è sopravvissuto a un salto di oltre 50 metri, ma non riesce a sopportare un semplice buchino nella pelle?-chiesi concentrata su quello che stavo facendo. -E ora resti fermo e non muova un muscolo-ordinai tagliando il filo in eccesso.
Lo vidi distendersi senza opporsi e anche io mi ritirai nello spazio che mi ero ritagliata per riposare.
Se avessi avuto un letto, ero sicura che avrei dormito per due giorni interi anche a costo di svegliarmi ancora più stanca. Io ero miss pigrizia, se non dovevo lavorare stavo a letto tutto il giorno.
Appoggiai il fucile contro la parete e poi mi distesi per terra improvvisando un cuscino con la giacca della divisa. Non era il massimo della comodità ma era meglio di niente.
-E Yuri?-chiese Soap rialzandosi e guardandosi attorno.
-È morto per mano di Makarov-vidi Price sorridere tristemente.
-E come lo conosceva?-
-Dai tempi di Zakhaev. Quando morì, Makarov prese il suo posto continuando con il piano e Yuri si ribellò quando scoprì quello che  stava succedendo davvero-rispose facendo un riassunto degli avvenimenti. Makarov era uno psicopatico-concluse in tono di affermazione.
Price aveva trovato l’aggettivo giusto: psicopatico, io avrei anche aggiunto completamente pazzo e senza senso della vita altrui.
Distruggere il mondo intero per conquistare solo una parte di esso era un piano che non aveva senso ma qualsiasi cosa architettata da lui non aveva logica o era impossibile da fare.
Mi lasciai sfuggire una risata, qualsiasi persona con un po’ di sale in zucca avrebbe mandato al diavolo Makarov e il suo piano megalomane.
-Cosa c’è di divertente?-chiese Price guardandomi.
Tutto mi faceva ridere, anche il fatto essere costretta a dormire per terra aveva il suo lato comico anche se in quel momento non riuscivo a coglierlo.
-Nulla, pensavo solo che chiunque fosse Yuri, ha fatto la cosa giusta mandando al diavolo Makarov-risposi cercando una posizione comoda sul pavimento.

 
 
   
 
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