20/12/2012
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Cause you were mine for the summer, now I know it's nearly over.
Agosto 2012.
Quella che Silvia pensava sarebbe stata l’estate peggiore, in assoluto, alla fine si rivelò l’estate migliore.
Dal finestrino dell’aereo poteva ancora vedere la campagna inglese. Il bambino seduto dietro di lei continuava a scalciare, qualche sedile più avanti un altro bambino piangeva e una donna stava litigando con un uomo, probabilmente il marito.
Silvia ha sempre odiato gli aerei, sia per la paura dell’altezza sia per il troppo affollamento. Un po’ come gli autobus. Avrebbe voluto che Zayn, Liam, Louis e Niall fossero lì con lei per tirarle un po’ su il morale. Ma più di tutti voleva che ci fosse Harry.
Pensando ad Harry, le venne in mente che qualche ora prima, mentre stava facendo le valigie lui era seduto sul suo letto è stava scrivendo qualcosa. Aveva provato più volte ad avvicinarsi per vedere cosa stava scrivendo ma lui la liquidava sempre con un “dopo vedi”. In realtà poi non gliel’aveva più fatto vedere. Anche se, si ricordò, poco prima di chiudere il bagaglio a mano lo vide infilare il foglio di carta nel suo quaderno, probabilmente pensando che lei non se ne sarebbe accorta.
Così si alzò, e aprendo il bagaglio a mano, tirò fuori il suo quaderno dei disegni. Lo sfogliò, e tra i disegni che le aveva fatto Zayn trovo il foglietto che cercava.
Lo apri, e notò la calligrafia ordinata di Harry.
Silvia,
non posso credere che stai facendo le valige, sforzandoti di non piangere. Quest’estate abbiamo passato dei bellissimi momenti insieme, ed è arrivato il momento peggiore, quello che volevamo non arrivasse mai, ma dobbiamo dirci addio.
Non ti chiedo di promettermi che mi scriverai, o che mi chiamerai. Ti chiedo solo di promettermi che non mi dimenticherai.
Vorrei che potessimo rimanere soli. Vorrei che potessimo trovare un posto dove nasconderci, da tutto, da tutti. Facciamo in modo che quest’addio sia come quando ci siamo conosciuti. Vorrei ci fosse il tasto “rewind”, premerlo e tornare indietro. Là, dove tutto è cominciato.
Non dire quello che hai sulla punta della lingua, non guardarmi così. Promettimi che ti ricorderai di me quando il cielo sarà grigio. Porterò un po’ di luce nella tua giornata.
Sei stata mia, per tutta l’estate. Entrambi sappiamo che è quasi ora che tu te ne vada. Tutto ciò mi ricorda di una nevicata di settembre, veloce, che mai nessuno ricorderà. Ma io ti ricorderò per sempre, perché sei stata il mio amore estivo. E lo sarai sempre, un grande amore estivo.
Vorrei stare con te per sempre, ma non complichiamo le cose. Sappiamo entrambi che non possiamo continuare a stare insieme. Siamo troppo distanti. Ma non c’è niente che vorrei cambiare.
Probabilmente questa lettera la vedrai quando sarai già a casa, in Italia. Mi mancherai tantissimo.
Ti voglio bene,
Harry
Le lacrime iniziarono a scendere come gocce di pioggia durante una tempesta.
Ti chiedo solo di promettermi che non mi dimenticherai.
Ti chiedo solo di promettermi che non mi dimenticherai.
Ti chiedo solo di promettermi che non mi dimenticherai.
Ti chiedo solo di promettermi che non mi dimenticherai. Continuava a ripetersi in testa.
“Come posso dimenticarti? Como posso dimenticare questa bellissima estate?” disse, in un sussurro.
Aveva avuto ragione sua madre, quando tre mesi prima le aveva detto “Silvia, vedrai che ti divertirai”.
Avevano avuto ragione la signora Shelby e il signor Ben, quando accogliendola le dissero “Sarà l’estate migliore della tua vita”.
Aveva avuto ragione Michela, la sua migliore amica, quando tre mesi prima le disse “Sis, vedrai che ti divertirai. L’Inghilterra è una cosa strepitosa, gli inglesi sono una cosa strepitosa”.
Si, gli inglesi sono una cosa strepitosa. I ragazzi inglesi sono una cosa strepitosa. Harry era una cosa strepitosa.
Potta’s Corner.
Eccoci qua!
Beh, questa è la prima storia che scrivo. Ed e piuttosto corta. Mi è venuta in mente così, di getto, mentre ascoltavo “Summer Love”.
Mi farebbe davvero molto piacere se mi lasciaste una recensione per farmi sapere cosa ne pensate! (: