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Autore: Buddie    20/12/2012    1 recensioni
Dalla storia...
Non feci però in tempo a fare un passo che andai a sbattere contro un ragazzo biondo, sempre la solita, pensai.
Alzai lo sguardo e incrociai due occhi azzurri, ma non due semplici pupille azzurre, quelle le avrei riconosciute ovunque.
Rimanemmo a fissarci per alcuni secondi, che per me parvero interi minuti, fino a quando il biondo iniziò a parlare.
“Merion? Sei proprio tu?” la sua voce. La sua dannatissima voce.
In quell'istante mi sembrò di tornare indietro nel tempo, quando ancora ero una ragazzina alle prime armi con l'amore.
Venni avvolta da un brivido e non potei far altro se non distogliere il mio sguardo dal ragazzo che avevo davanti.
Era passato troppo, troppo tempo dall'ultima volta che l'avevo visto eppure in quel momento mi sembrava che niente
fosse cambiato, che tutto era uguale a prima, ma la realtà era ben diversa.
“Merion, sono Niall, non ti ricordi di me?”
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Do you remember summer '09?

We were together summer ‘09
Wanna roll back like pressing rewind
You were mine and we never said goodbye


 

Uscii dall'aula e mi incamminai lungo il corridoio. Finalmente anche quella giornata in università era giunta a termine.
Non feci in tempo a fare un altro passo che sentii subito la sua voce, quell'inconfondibile suono, chiamarmi.
Mi voltai e vidi Logan salutarmi con la mano e avvicinarsi a me.
“ciao!” esclamai quando fu al mio fianco e incrociai il suo sguardo profondo.
“ciao Merion, andiamo a prendere un caffè?” mi domandò il castano sorridendomi.
Annuii calorosamente, non potevo rifiutare certamente il mio adorato caffè. Ci incamminammo così verso il bar della scuola parlando del più e del meno.
Logan era un ragazzo alto, occhi verdi, capelli castani e dal fisico praticamente perfetto. Sembrava il solito ragazzo snob a vederlo di primo acchito, ma appena lo conoscevi si mostrava il ragazzo dolce, spensierato e premuroso che mi era stato accanto negli ultimi tre anni.
Ricordo ancora il primo giorno di università che andai a sbattergli contro rovesciandoli addosso il succo di frutta che avevo in mano, ero una pasticciona, anzi lo sono tutt'ora, e in quel momento avrei voluto nascondermi sotto terra.
Invece Logan si era dimostrato fin da subito gentile, non si era arrabbiato per quello che avevo combinato. Avevamo iniziato a parlare, a conoscerci, e da quel giorno non ci siamo più divisi.
Arrivammo al bancone del bar e Susy ci portò subito i nostri due caffè, ormai sapeva già per cosa eravamo lì.
Ci andammo a sedere poi al nostro tavolino, quello vicino alla finestra che dava sul giardino, e attendemmo le nostre bevande calde.
“Non vedo l'ora che finisca questa settimana e inizino le vacanze di Natale.” bofonchiò Logan guardando fuori dalla finestra.
“Già a chi lo dici. Poi mi manca la mia famiglia, è da tanto che non vado a trovarli.”
Frequentavo l'università a Londra e vivevo in un appartamento per studenti, ma in realtà ero nata a Bristol e lì vivevano tutt'ora i miei genitori.; era passato più di un mese dall'ultima volta che ero andata a trovarli e mi mancavano moltissimo.
“ecco te ne vai e mi lasci qui da solo!” esclamò Logan con un espressione da cucciolo offeso.
Non resistetti oltre e scoppiai a ridere.
“Sei sempre il solito, guarda che non scappo, poi tornerò!” precisai sorseggiando il caffè.
“Ecco, brava bambina!”
Corrugai la fronte e lo guardai male, quando se metteva era peggio di un bambino.
“Andiamo? Devo anche passare in un negozio prima di tornare a casa.” esclamai alzandomi.
Logan mi sorrise, si avvicinò , mi prese per mano e mi portò fuori dal bar. Attraversammo il piccolo giardino e poi ci incamminammo verso la gradinata che portava fuori dall'edificio.
“Hei vieni anche tu in centro, o vai subito a casa?” gli chiesi spostando il mio sguardo verso di lui e incrociai con i miei occhi castani i suoi smeraldi.
Logan si spettinò i capelli con l'altra mano e mi guardò attentamente, era troppo dolce quando lo faceva, ma mi ricordava terribilmente una persona quel gesto.
“Mi dispiace Merion, ma devo andare a casa.”
“Ok, non preoccuparti. Ci vediamo domani allora?”
“D'accordo.”
Logan lasciò andare la mia mano e piano piano si avvicinò al mio viso. Sentii il suo caldo respiro soffiarmi sul naso e poi le sue labbra appoggiarsi delicatamente sulla mia guancia destra.
“A domani.” esclamò staccandosi da me e incamminandosi verso il marciapiede. Lo salutai con la mano e poi mi voltai, dirigendomi dalla parte opposta alla sua, in direzione del centro.
Non feci però in tempo a fare un passo che andai a sbattere contro un ragazzo biondo, sempre la solita, pensai.
Alzai lo sguardo e incrociai due occhi azzurri, ma non due semplici pupille azzurre, quelle le avrei riconosciute ovunque.
Rimanemmo a fissarci per alcuni secondi, che per me parvero interi minuti, fino a quando il biondo iniziò a parlare.
“Merion? Sei proprio tu?” la sua voce. La sua dannatissima voce.
In quell'istante mi sembrò di tornare indietro nel tempo, quando ancora ero una ragazzina alle prime armi con l'amore.
Venni avvolta da un brivido e non potei far altro se non distogliere il mio sguardo dal ragazzo che avevo davanti.
Era passato troppo, troppo tempo dall'ultima volta che l'avevo visto eppure in quel momento mi sembrava che niente fosse cambiato, che tutto era uguale a prima, ma la realtà era ben diversa.
“Merion, sono Niall, non ti ricordi di me?” il ragazzo si passò una mano tra i suoi capelli, proprio come aveva fatto prima Logan e non potei non notare quel piccolo particolare.
Cercai di parlare, ma le parole sembravano bloccarsi prima di uscire dalla mia bocca; non riuscivo ad esprimere ciò che mi passava per la mente in quel momento e, come alla fine dell'estate del 2009, rimasi in silenzio, incapace di affrontare la situazione.
Sentii all'improvviso la sua mano appoggiarsi sulla mia spalla e fui costretta a voltarmi.
Iniziai a percepire un leggero pizzichio nei miei occhi segno che le lacrime stavano per rigare il mio viso.
“no ti prego Merion, non piangere!”
Guardai attentamente Niall e potei notare quei leggeri cambiamenti che avevano reso quel ragazzo più uomo e avevano cancellato quell'espressione da bambino della quale mi ero innamorata follemente.
“Niall, non puoi capire...”
Sussurrai prendendo la sua mano e togliendola dalla mia spalla.
“è per quel ragazzo con cui eri prima? Se...” il biondo si interruppe e poi continuò. “non ti va di vedermi?”
domandò con tono cauto e con la sua solita voce soave . Non seppi che rispondere, in quel momento troppe emozioni, troppe paure occupavano la mia mente.
“e' il tuo ragazzo? Ti supplico, Merion, rispondimi!”
“Niall, ma come ti puoi permettere di sbucare così all'improvviso dopo tre lunghi anni e chiedermi se ti riconosco, dopo tutto quello che abbiamo passato insieme? Come puoi osare chiedermi se Logan è il mio ragazzo e se io ho voglia di rivederti?”
Avevo iniziato a gettarli in faccia quelle parole dure, senza trattenermi.
“Hai ragione... Ho sbagliato adesso e ho sbagliato anche tre anni fa, ma almeno dimmi come stai?”
“in questo momento da schifo.” esclamai arrabbiata.
Non resistetti oltre e iniziai a incamminarmi, allontanandomi da lui. Niall si voltò subito e afferrò saldamente la mia mano bloccandomi.
“possiamo almeno parlare?” mi domandò, e anche se non lo stavo vedendo, potevo sentire il suo sguardo trafiggermi, certa che mi stesse osservando ogni mio piccolo particolare.
Non sapevo che fare. Niall era arrivato come un lampo a ciel sereno e mi aveva scombussolato completamente.
Ignorarlo, non ci riuscivo, il mio cuore era ancora affezionato a lui. Nonostante fossero passati tre anni non ero ancora riuscita a dimenticarlo. A dimenticare tutto quello che avevo vissuto, provato e trascorso con lui.
Mi volsi a guardarlo dritto negli occhi. Quelle due pupille azzurre erano attraversate da un velo di tristezza e paura, esattamente come mi sentivo io in quell'istante.
“D'accordo Niall, ma...”
“Tranquilla, non sono tornato per farti soffrire ancora...” non seppi come interpretare quella frase, ma sorvolai e ci incamminammo così in silenzio, verso il bar che c'era a due isolati da lì.
Era la prima volta che camminavo di fianco a Niall restandomene zitta, senza fare battute e ridere spensieratamente con lui. Un sentimento di nostalgia dei vecchi tempi iniziò a farsi spazio nel mio cuore. Mi mancava, non potevo negarlo.
Arrivammo al bar e ci sedemmo uno di fronte all'altra.
Ci fissammo per non so quanto tempo e parlammo solo per dire al barista cosa desideravamo ordinare. Ogni volta che alzavo lo sguardo e incrociavo il suo ero costretta a guardare da un'altra parte e fare finta di nulla, non riuscivo a pensare che Niall si trovasse lì, davanti a me; non poteva essere vero, non dopo quello che era successo.
C'eravamo conosciuti nella primavera del 2009, Niall si era appena trasferito a Bristol ed era nella mia stessa scuola. Avevamo iniziato a parlare, così per caso, ma alla fine ci eravamo innamorati l'uno dell'altra. Quell'estate eravamo andati in vacanza insieme, da sua sorella a Brighton. Avevamo trascorso tre mesi fantastici e ogni giorno che passava, più mi rendevo conto di quanto lui fosse importante per me: era diventato la mia ragione di vita e senza non sarei riuscita a vivere. Tornati a Bristol era arrivato il momento di partire per me, per Londra, la vita universitaria mi aspettava. Ne avevamo parlato diverse volte e avevamo sempre detto che comunque ci saremmo tenuti in contatto e lui appena poteva sarebbe venuto a trovarmi per passare il week end insieme.
Il giorno della mia partenza, però, qualcosa andò storto. Niall si presentò in stazione e mi disse senza troppi giri di parole che lui mi lasciava. Mi spiegò che la lontananza avrebbe dato solo problemi alla nostra storia e che lui era giovane e doveva vivere senza alcun rimpianto.
Ricordo ancora il dolore che provai quel giorno. Appena finì di parlare, gli mollai un sonoro schiaffo in viso, presi la mia valigia e mi incamminai verso il binario, senza dirgli alcuna parola.
Da quel giorno non lo sentii più.
“Merion, senti non è un caso che io sia qui...” iniziò il biondo e spostai il mio sguardo su di lui.
“ho capito di aver fatto uno sbaglio assurdo tre anni fa e... Merion sei una persona speciale, non ho mai conosciuto una ragazza come te e non so neanche per quale motivo ti abbia lasciata scappare dalla mia vita.”
Seguivo ogni sua parola che usciva dalla sua bocca e provai un senso di angoscia.
“ho chiesto a tuo fratello dove ti potessi trovare e sono venuto qui a cercarti, per parlare con te e chiarire dopo quello che è successo tre anni fa.”
Niall mi guardò attentamente e poi continuò a parlare, osservando ogni tanto il suo bicchiere di birra appoggiato sul tavolino.
“Come pensavo ti sei fatta un'altra vita qui, e per questo sono contento. Sono due giorni che vengo davanti alla tua università per vederti uscire, ma non ho mai avuto il coraggio d parlarti e poi... quando ho visto quel ragazzo insieme a te, ieri e anche oggi, ho capito che forse ti eri dimenticata di me. Ma ho comunque voluto provarci e farmi avanti come hai visto...”
Era assurdo, tutto quello che mi stava dicendo non aveva un senso, per tre lunghi anni non mi aveva cercata e ora era qui, per cosa poi?
“probabilmente starai pensando che io sia uno stupido tornare a cercarti dopo tre anni, ma sappi che, Merion, io ti voglio ancora bene e penso di essere ancora innamorato di te.”
Quelle parole mi arrivarono direttamente al cuore e per poco non persi un battito.
Non ce la feci oltre e mi alzai da lì, era troppo per me, avevo già sofferto abbastanza gli anni precedenti.
“Niall, non puoi venire qui e dirmi queste cose... è assurdo.” Presi la mia borsa, lasciai i soldi sul tavolino e mi incamminai verso l'uscita, chiudendo la porta alle mie spalle.
Un'altra volta stavo scappando, esattamente come tre anni fa, ma troppe emozioni, sensazioni, sentimenti mi stavano travolgendo.
Le lacrime iniziarono a rigare il mio viso.
Mi strinsi nel mio cappotto e mi incamminai silenziosa.
Non passarono molti minuti che Niall mi corse dietro raggiungendomi e posizionandosi davanti a me.
“Niall, ti prego, vattene.” esclamai a denti stetti, mentre le lacrime continuavano a scendere interrottamente.
“Merion, se hai un altro, dimmelo e mi metterò l'animo in pace. Ma ti scongiuro, non lasciarmi qui senza alcuna risposta.”
Lo ignorai e lo sorpassai. Io lo amavo ancora quel ragazzo, era più forte di me.
Se la mia mente mi stava dicendo di ignorarlo, di dimenticarlo, il mio cuore mi diceva di rimare lì, con lui.
Niall, testardo, continuò a seguirmi, camminando al mio fianco.
Ricordi l’estate del 2009
? Vorrei tornare indietro tutte le notti. Non posso negare che è stato il periodo più bello della mia vita: rimanevamo stesi in spiaggia mentre il sole tramonta
va oppure suonavamo la chitarra vicino al falò.

Pensavo che sarei stato meglio da solo, ma ora mi chiedo 
perchè ti ho voluto lasciare andare....
Sai, quella sera, 
sotto la luna, mentre fissavamo il mare,
 tutte le parole che mi hai sussurrato... io ci crederò sempre”
Mi bloccai, Niall mentre parlava mi stava facendo riaffiorare alla mente ogni minimo particolare di quell'estate. Mi volsi a guardarlo e lui si fermò di colpo, fissandomi con i suoi occhi color ghiaccio.
“Niall... pensi veramente quello che mi hai detto?” il biondo annuì, avvicinando poi una sua mano sulla mia guancia e asciugandomi l'ennesima lacrima.
“Logan è solo un amico per me.” sussurrai. “l'ho conosciuto appena sono arrivata qui e mi è stato vicino per tutto il tempo, ma io.... Niall, non ti ho mai dimenticato. Non riesco a cancellare dalla mia mente, dal mio cuore quello che abbiamo vissuto insieme.”
Vidi i suoi occhi illuminarsi a quelle parole e una piccola lacrima solcò anche il suo viso. Sorrisi e mi avvicinai ancora di più a lui, abbracciandolo calorosamente.
“Mi sei mancato troppo Niall e ti amo ancora, nonostante sia passato tutto questo tempo.”
Il ragazzo mi strinse a se e mi lasciai inondare dal suo profumo, esattamente lo stesso di anni prima.
Sciolsi l'abbraccio, per guardarlo in viso, e poco dopo mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
Venni attraversata da un lungo brivido a quel contatto. Socchiusi le mie labbra e lasciai che la sua lingua si unisse alla mia. Provai una sensazione particolare a sentire ancora il suo sapore dolciastro, che per molto tempo avevo sognato solo alla notte.
Ci staccammo e Niall mi fissò attentamente, spostandomi un ciuffo dei miei capelli ribelli dietro al mio orecchio.
“Ti amo anche io Merion.” sussurrò lentamente a poca distanza dal mio viso, facendo scontrare i nostri nasi.




Look at me
 

*Prende il fazzoletto.*
Non chiedetemi da dove arriva l'ispirazione per questa storia, ma l'altra sera, ascoltando per l'ennesima volta Rock Me mi è venuta in mente e ho decisa di scriverla.
Sì, è la tipica storia romantica e strappalacrime, come piace a me e spero vi abbia colpito e vi sia piaciuta anche a voi.
Aspetto vostri recensioni e pareri, mi farebbero molto piacere.

Un bacione a tutti,
Marty.

   
 
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